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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Incentivi assunzioni rosa. Dietrofront dell’INPS

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È stato ripristinato lo sgravio contributivo, in precedenza sospeso, per l’assunzione delle quote rosa Premessa - A distanza di pochi giorni, l’INPS torna a parlare nuovamente di incentivi per l’assunzione delle quote rosa. E questa volta lo fa stabilendo il ripristino del bonus che riconosce uno sgravio contributivo del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per l’assunzione di “donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea”. Nei giorni scorsi, infatti, l’INPS aveva decretato lo stop degli incentivi – a decorrere dal 1° luglio 2014 – per le nuove assunzioni delle suddette categorie di lavoratrici, a causa della mancata proroga della Carta degli aiuti a finalità regionale. Tale decisione, ora, è da ritenersi non più valida, in quanto è possibile continuare a considerare utili ai fini dell’applicazione dell’incentivo le are

770/14. Proroga necessaria L’Unagraco non si arrende: la trasmissione dei modelli va rimandata al 30.09

Il diniego dell’A.F. - L’Unagraco, presieduta da Giuseppe Diretto, si è trovata costretta a riprendere in mano carta e penna per scrivere nuovamente al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e al direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, prendendo mestamente atto del mancato accoglimento dell’istanza di proroga al 30 settembre 2014 della trasmissione dei modelli 770/2014 in scadenza al prossimo 31 luglio. Nessuna risposta è infatti pervenuta dai destinatari dell’istanza, tuttavia la comunicazione del mancato accoglimento della stessa è stata posta nelle mani del sottosegretario Enrico Zanetti, peraltro già membro attivo della categoria dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Sgarbo sordo alle necessità collettive - La richiesta, sottoscritta lo scorso 14 luglio anche dall’Unagraco, non ha quindi trovato la risposta sperata da diverse parti. Anzi, a detta proprio dell’associazione di categoria guidata da Diretto, questo sonoro ‘no’ all’istanza

Revisione e bilancio: il punto del CNDCEC

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Il Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili ha risposto alla Consultazione pubblica lanciata dal MEF per l’attuazione della direttiva 2013/34/EU del Parlamento europeo e del Consiglio che, a partire dal 20 luglio 2015, rappresenterà l’unico atto legislativo al quale gli Stati dell’Unione europea dovranno uniformarsi per definire i propri ordinamenti contabili. I Principi contabili internazionali - Il primo punto sul quale si concentra il CNDCEC riguarda l’ambito di applicazione dei principi contabili internazionali. Come noto, possono applicare gli IAS/IFRS le imprese quotate e quelle che sono parte di gruppi. Con il dl 91/2014, in fase di conversione, viene eliminato il divieto di utilizzo dei principi contabili internazionali per le società non quotate che non siano parte di gruppi, facendo quindi sì che gli unici soggetti che non possono utilizzarli siano soltanto le società che redigono i bilanci abbreviati. Il CNDCEC rileva tuttavia, come li

Denunce infortuni. Comunicazione anche su carta È arrivata la deroga di agosto per l’invio in maniera cartacea della denuncia infortuni

Premessa – L’INAIL accoglie la richiesta formulata nei giorni scorsi dal Presidente del CNO dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone. Infatti, per tutto il mese di agosto 2014, le strutture territoriali potranno accettare anche le denunce cartacee d’infortunio e di malattia professionale inviate con il canale PEC, indipendentemente dalla documentazione che attesta l’assenza del servizio informatico. A renderlo noto è l’INPS con la nota protocollo n. 5677/2014. Denunce infortuni telematiche – Si tratta, in particolare, di un adempimento a cui è tenuto il datore di lavoro nei confronti dell’INAIL in caso di infortuni sul lavoro dei lavoratori dipendenti o assimilati soggetti all’obbligo assicurativo, prognosticati non guaribili entro tre giorni escluso quello dell’evento. Quanto alle tempistiche di invio, l’interessato ha l’obbligo di inoltrare la denuncia entro due giorni dalla ricezione del certificato medico, copia del quale va allegata alla denuncia salvo che non venga trasmess

Caro Renzi.....c'è posta per te

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TASI: LETTERA A RENZI Ill.mo Presidente del Consiglio, In linea con il nuovo corso da Lei inaugurato circa abbattimento della burocrazia e Stato vicino ai cittadini, La presente per sollecitarLa e per chiederLe in maniera ufficiale di mettere fine a una situazione paradossale che sta investendo la nuova TASI. Le risparmieremo per brevità i numerosi interventi legislativi, che hanno istituito e poi modificato la Tasi, evidenziandoLe come si sia arrivati al 28 maggio per vedere pubblicato il Decreto Ministeriale del 23 Maggio 2014 che dà le coordinate per il versamento di tale tassa. Ebbene, tale Decreto del MEF, non solo è a ridosso della scadenza del 16 giugno prossimo, per i comuni che hanno deliberato i regolamenti, con conseguenti enormi difficoltà nell’ottemperare tale obbligo da parte dei cittadini, ma, cosa ancor più grave, disattende quanto contenuto nella legge n. 147 del 17 dicembre 2013, istitutiva della tassa, che recita al comma 689 dell’articolo 1 : “…Con uno o più

Lettura interessante

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Il giudice e la sentenza Quando il giudice dimentica, trascura, omette un piccolissimo dettaglio sulla verità delle cose, la sua sentenza è falsa. È una sentenza che non tiene conto della realtà storica, che è essenziale perché la sua sia una sentenza giusta. Ed è giusta, se è fondata sulla verità. Una sentenza costruita su una falsità storica, una falsità di natura, mai potrà dirsi giusta, perché le manca il principio stesso della giustizia, che è la verità. Verità e giustizia sono una cosa sola. Falsità e ingiustizia sono una cosa sola. La giustizia è verità, mai potrà essere falsità. Se è falsità è ingiustizia. Il giudice sentenzia che ogni donna ha il diritto di essere madre. È un diritto sacrosanto. Nessuno potrà mai togliere questo diritto a una donna. Se ha il diritto di essere madre, ha anche il diritto di allevare, educare, far crescere i suoi figli. Perché allora il giudice ordina che il figlio può essere sottratto alla madre? Se a una madre lo toglie e a un’altra

Buona lettura

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Don Camillo, Peppone e L'EVASIONE Non sono sereno: pur tentando di pensare il più possibile in positivo, un losco pensiero mi percorre continuamente tra le sinapsi! Ma, come suggerisce la tecnica dell'outing, vedo di "infettarvi" del pensiero al fine di farmene una ragione e sperando così di dormire sogni meno turbati dal rimorso, avendo reso ignobilmente "compagno al duol" chi mi legge. Parecchie volte al giorno, seguendo le varie emittenti , è ormai un must sentire qualcuno affermare che L’EVASIONE FISCALE è il principale tra i problemi d'Italia oppure, quanto meno, che la stessa rientra tra le iatture più caratterizzanti la triste situazione economica che stiamo attraversando. Ogni volta che sento questa affermazione "diversiva" (*), come in una novella del Guareschi, l’autore di Don Camillo, due figure si impossessano della mia immaginazione: un diavoletto e un angioletto. L'angioletto, di bianco vestito, si sfoga: l'evasione

Conservazione elettronica documenti fiscali, nuove regole

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Tra le semplificazioni previste, l'assolvimento dell'imposta di bollo eventualmente dovuta in unica soluzione per tutti i documenti entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio e l'opzione per la conservazione digitale dei documenti direttamente nella dichiarazione dei redditi. Dallo scorso 26 giugno sono entrate in vigore le nuove regole sulla produzione e conservazione elettronica dei documenti rilevanti ai fini tributari. Da tale data è, infatti, entrato in vigore il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 17 giugno 2014, che abroga e sostituisce il precedente decreto del 23 gennaio 2014. Le vecchie modalità rimangono valide per la documentazione già archiviata che, comunque, può essere sempre dematerializzata. Le nuove regole semplificano il superamento del formato cartaceo dei documenti contabili e fiscali e la smaterializzazione di atti e certificati. L'opzione per la conservazione digitale Il contribuente che decida di pass

ANC: PROROGA SCADENZA TRASMISSIONE MODELLO 770/2014

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze Preg.mo Prof. Pier Carlo Padoan Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Preg.ma Dott.ssa Rossella Orlandi Roma, 11 luglio 2014 LETTERA APERTA PROROGA SCADENZA TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLO 770/2014 Se anche quest’anno, così come già accaduto l’anno scorso e quello prima ancora, i professionisti intermediari sono nuovamente nella condizione di dover sperare nella proroga della scadenza dell’invio telematico del modello 770, significa allora che, sebbene si discuta tanto di riforma, di riorganizzazione e riassetto del sistema e del calendario fiscale del nostro Paese, nulla sembra cambiare sul serio. Di certo c’è che oggi la situazione appare ancora più complicata e la proroga quanto mai opportuna, evidenziando comunque che tale provvedimento non comporterebbe per l’Amministrazione Finanziaria effetti sotto il profilo del gettito erariale e dell’accertamento. I ritardi accumulati dal software Gerico, lo stesso rinvio dei pagament

Chiesta la proroga Modelli 770/2014

http://www.forexinfo.it/Modello-770-2014-i-consulenti-del

Bonus Irpef 80 euro a disoccupati e pensionati. Ecco le istruzioni Inps

http://www.investireoggi.it/fisco/bonus-irpef-80-euro-a-disoccupati-e-pensionati-ecco-le-istruzioni-inps/ Bonus Irpef 80 euro disoccupati In particolare per i soggetti disoccupati che beneficiano di prestazioni a sostegno del reddito, il bonus Irpef verrà elargito entro la fine del mese di giugno 2014.In questa prima fase operativa, al beneficiario sarà data comunicazione tramite SMS, per i numeri di telefonia mobile censiti  negli archivi dell’Istituto, del seguente tenore: “ è stato disposto un pagamento in suo favore per: Credito ai sensi dell’art.1 D.L. 66/2014”. Bonus irpef 80 euro pensionati Per i soggetti pensionati e per i titolari di prestazioni di accompagnamento alla pensione (in particolare le categorie 029 e 198 relative ai titolari di assegni straordinari di sostegno al reddito erogati in forma rateale dal Fondo ex monopoli di Stato, dal Fondo imprese di riscossione dei tributi erariali, dal Fondo ferrovie dello Stato, dal Fondo imprese di assicurazione, e la categori

Disabili. Permessi ad ampio raggio L’assistenza ai disabili spetta ai parenti o affini entro il terzo grado del soggetto disabile senza nessun ordine di priorità

Premessa – Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’interpello n. 19/2014, ha chiarito che per fruire dei tre giorni di assistenza a un familiare disabile è sufficiente che a ciò non possano provvedere o il coniuge o nessuno dei genitori del disabile. In questi casi, il diritto ai permessi mensili spetta a un parente o affine entro il terzo grado del soggetto disabile senza nessun ordine di priorità. Il quesito – L’ANQUAP e la CIDA hanno avanzato istanza di interpello in merito alla corretta interpretazione dell’art. 33, comma 3, L. n. 104/1992, così come modificato dall’art. 24, L. n. 183/2010, che disciplina il diritto del lavoratore dipendente di fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito per l’assistenza al familiare con handicap in situazione di gravità. In particolare, è stato chiesto se l’estensione del diritto in argomento al parente o affine entro il terzo grado prevista dalla disposizione sopra citata possa prescindere dalla eventuale presenza nell

Mobilità. Quali le condizioni per l’esonero del contributo? Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 13625/2014

Premessa – Qualora la procedura per il licenziamento collettivo del personale sia stata avviata dal commissario giudiziale, dopo il decreto di ammissione dell’impresa al concordato preventivo, l’impresa è esonerata dal pagamento del contributo di mobilità. A stabilirlo è la Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 13625/2014. Il caso – La vicenda riguarda una richiesta di ammissione al concordato preventivo, presentata da una società al Tribunale di Vigevano, con cessione di beni ai creditori e contestuale avvio della procedura di mobilità ex L. n. 223/1991. Il Tribunale ammetteva la società alla procedura per concordato preventivo e nominava il commissario giudiziale; successivamente provvedeva a omologare il concordato con cessione dei beni, nominando il liquidatore giudiziale. Nel 2003 veniva notificato alla società un verbale di accertamento dell’Inps nel quale veniva contestato il mancato versamento della tassa d’ingresso alla mobilità per 44 dipendenti, a motivo

D.L. 91/2014: L'abolizione degli organi di Controllo non è garanzia di COMPETITIVITA’ “Ancora una volta assistiamo ad interventi che non sembrano poggiare su criteri di economia aziendale”

Le modifiche introdotte dal D.L. 91/2014, abrogando il comma 2 dell'art. 2477 del codice civile, di fatto eliminano l'obbligo di nomina del revisore unico e, laddove previsto dallo Statuto, del Collegio Sindacale nelle s.r.l. “motivando la decisione” - come si legge nel documento di accompagnamento al decreto - “con la necessità di ridurre i costi a carico delle imprese”, a favore di un'ipotetica competitività. Da un punto di vista professionale una delle prime conseguenze sarà una drastica riduzione degli incarichi per ciò che riguarda la revisione, a danno di chi con pazienza, serietà e cognizione ha scelto di svolgere, con doviziosa responsabilità, la Professione; dal punto di vista squisitamente giuridico ed aziendalistico (difesa categoriale a parte), qualcosa non convince. Il venir meno della revisione obbligatoria mina profondamente quel sistema di garanzia per cui è nata. Una garanzia principalmente richiesta a tutela dei soggetti terzi che interagiscono con l&

Disoccupati. Via libera al bonus Irpef È in arrivo il bonus Irpef per i disoccupati e pensionati: l’avviso del pagamento avviene via sms

Premessa – Per i disoccupati e pensionati titolari di prestazioni di accompagnamento alla pensione, l’avviso di pagamento del bonus Irpef arriva direttamente sul cellulare. In caso di non spettanza del bonus, i potenziali beneficiari potranno comunicarlo mediante il nuovo modello “SR150”. A comunicarlo è l’INPS con il messaggio n. 5661/2014 fornendo le prime istruzioni operative in ordine alle modalità per il riconoscimento e pagamento del credito nonché alle attività relative alla gestione del flusso di eventuali comunicazioni provenienti dagli assicurati titolari di altri redditi rispetto a quelli derivanti da prestazioni previdenziali. Bonus Irpef - In particolare stiamo parlando del credito di imposta introdotto dall’art. 1 del D.L. n. 66/2014, il quale riconosce - per il periodo di imposta 2014, un importo complessivo di 640 euro ai titolari di reddito da lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati, per i quali l’imposta lorda sia superiore alle detrazioni da lavoro loro s

Pensioni. È tempo di quattordicesima La pensione di luglio conterrà, in presenza dei requisiti previsti, la somma aggiuntiva (c.d. quattordicesima)

Premessa – Trattamento previdenziale più pesante per i pensionati. Infatti, sulla rata pensionistica di luglio, l’INPS erogherà una somma aggiuntiva (c.d. quattordicesima) ai soggetti che, alla data del 31 luglio 2014, hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni e che risultino in possesso dei requisiti reddituali previsti. Per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto 2014 in poi, la corresponsione sarà effettuata con una successiva elaborazione. Differente è il discorso per i dipendenti pubblici. Per la gestione pubblica, infatti, la somma aggiuntiva viene attribuita sulla mensilità di pensione di luglio ai soggetti che, alla data del 30 giugno 2014, hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni e che risultino in possesso dei requisiti reddituali previsti. Mentre per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° luglio 2014 in poi, la corresponsione sarà effettuata con una successiva elaborazione, sulla rata di dicembre 2014. A chiarirlo è l

Variazioni rapporti di lavoro. Come si calcola il bonus80? In caso di rapporto iniziato in corso d’anno, il credito spetta per i giorni lavorati

Premessa – A seguito della conversione in Legge del D.L. n. 66/2014, oltre aichiarimenti forniti nei giorni scorsi in merito al recupero del credito mediante compensazione nel modello F24, appare opportuno capire come si procede alla determinazione del credito spettante in caso di rapporti di lavoro iniziati o cessati nel corso del corrente anno ovvero in caso di eventuali variazioni reddituali. Al riguardo, si chiarisce innanzitutto che si tratta di crediti riconosciuti in maniera “automatica” dai sostituti di imposta. Dunque da un lato non occorre alcuna richiesta da parte dei lavoratori, dall'altro i datori di lavoro debbono procedere autonomamente ed automaticamente ai calcoli necessari per la determinazione degli importi potenzialmente spettanti. Ciò comporta in capo al sostituto di imposta una serie di adempimenti che spesso possono complicarsi in presenza di diversi eventi che si susseguono nel corso dell’anno. La stima – La spettanza del credito di imposta, come noto orm

Contenzioso. Autotutela e adesione prima del reclamo Il contribuente può optare per gli altri strumenti deflattivi del contenzioso

In relazione alle controversie con l’Agenzia delle Entrate di valore fino a 20 mila euro, prima della proposizione del reclamo obbligatorio ex art. 17 bis D.Lgs. n. 546/92, con o senza proposta di mediazione, è bene che il contribuente valuti l’opportunità di attivare gli altri istituti deflattivi del contenzioso tributario. Accertamento con adesione. Prima della proposizione del reclamo-mediazione, il contribuente può fare istanza di adesione all’accertamento per tentare di addivenire a una soluzione concordata con il Fisco. Si avranno così 150 giorni di tempo (oltre all’eventuale sospensione feriale dei termini processuali, dal 1° agosto al 15 settembre di ciascun anno), decorrenti dalla notifica dell'avviso, per proporre il reclamo. Dalla data di presentazione dell’istanza per adesione, infatti, il termine per ricorrere al giudice tributario resta automaticamente sospeso per un periodo di 90 giorni. A titolo esemplificativo, se l’istanza è presentata 30 giorni dopo la notific

Comodato: bonus ok se registrato Inapplicabilità della detrazione Irpef, a seguito della mancata registrazione del contratto verbale di comodato d'uso gratuito.

Questa la posizione dell’Agenzia nelle migliaia di avvisi di accertamento che i malcapitati contribuenti stanno ricevendo in questi giorni. La pretesa dell’Amministrazione Finanziaria si basa sul fatto che possono beneficiare della detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio non solo i proprietari ma anche i titolari di altri diritti sugli immobili (tra i quali il comodatario), purché il contratto di comodato sia stato registrato prima dell'inizio dei lavori di ristrutturazione. Si ricorda che è necessario che le spese siano direttamente sostenute e che la fattura risulti a loro intestata. Il comodatario come beneficiario - Per fruire della detrazione del 50%, occorre che sussista un giusto titolo di detenzione o possesso dell'immobile. Pertanto, è necessario stipulare un contratto di comodato, debitamente registrato, ed iniziare i lavori solo dopo la registrazione del contratto (è ulteriormente necessario il consenso dei proprietari all'esecuzion