venerdì 29 luglio 2016

Ed anche il Modello 770/2016 se ne va in vacanza

La scadenza fissata per dopodomani, 31 Luglio 2016 del Modello 770/2016, è slittata al 15 Settembre.....eh si, anche il Modello 770 se ne va sotto il solleone a prendersi l'abbronzatura

;)

mercoledì 27 luglio 2016

«Prendete in mano la vita e fatene un capolavoro»

«Prendete in mano la vita e fatene un capolavoro»





Con questa speranza vi auguriamo una felice conclusione del mese di Luglio e vi diamo appuntamento al mese di Agosto

:)

Studio Commerciale Semeraro

Tutta Cosenza in lacrime per la tragica morte di Armando Zicarelli




Sono quelle tragedie davanti alle quali ti sembra che tutta la vita non abbia più senso.

Stamattina a Cosenza non si parla d’altro. Un ragazzo di 31 anni, Armando Zicarelli, ha perso la vita ieri sera su un campo di calcetto a Mendicino, mentre stava giocando con gli amici. Si è sentito male e si è accasciato a terra, perdendo i sensi. Immediati sono scattati i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore purtroppo si è fermato per sempre.

Armando Zicarelli era molto conosciuto in città. Aveva anche giocato nell’Azzurra, una scuola calcio dalla quale sono partiti tanti Campioni del nostro circondario. All’epoca faceva il portiere ma se la cavava bene anche nei ruoli di movimento. Il calcio gli era sempre piaciuto e non a caso trovava sempre un’ora per giocare con gli amici.


Anche noi di Studio Commerciale Semeraro ci associamo al dolore dei familiari e di tutta la città per la scomparsa di Armando.

martedì 26 luglio 2016

Contributi per gli inquilini morosi incolpevoli

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 172 di ieri (e in vigore da 9 agosto 2016) il decreto delle Infrastrutture del 30 arzi 2016 che fissa il riparto dei 59,7 milioni di euro (12mila al massimo a persona) per i «morosi incolpevoli», cioè gli inquilini che non riescono a pagare l’affitto perché in situazione di indigenza. Il decreto definisce le caratteristiche dei beneficiari.


Per «morosità incolpevole» si intende, si legge nel Dm, « la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacita' reddituale del nucleo familiare». Questa situazione si considera esistente quando (a titolo esemplificativo e non esaustivo) si sia verificate una di queste situazioni:
• perdita del lavoro per licenziamento;
• accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro;
• cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
• mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
• cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
• malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.

Le condizioni, però, non sono finite e per accedere ai contributi pubblici i Comune dovrà effettuare le seguenti verifiche sul beneficiario:
a) che abbia un reddito Ise non superiore ad euro 35.000 o un reddito derivante da regolare attivita' lavorativa con un valore Isee non superiore ad euro 26.000;
b) che sia destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida;
c) che sia titolare di un contratto di abitazione regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali Al, A8 e A9) e risieda nell'alloggio da cui è sfrattato da almeno un anno;
d) che abbia cittadinanza italiana o di un Paese dell'Ue o possieda un regolare
titolo di soggiorno;
e) che non sia titolare di diritto di proprieta', usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.

A questo punto gli inquilini potranno accedere ai contributi: si tratta di 59,73 milioni per il 2016 (che vengono destinati al Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli di cui all'art. 6, comma 5, del Dl 102/2013), ripartiti in proporzione al numero di provvedimenti di sfratto per morosita' emessi, registrato dal ministero dell'Interno al 31 dicembre 2014, per il 30% tra le Regioni Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e, per il restante 70%, tra tutte le regioni e le province autonome, secondo la tabella allegata al Dm stesso. Costituisce criterio preferenziale per la concessione del contributo la presenza all'interno del nucleo familiare di almeno un componente che sia: ultrasettantenne, ovvero minore, ovvero con invalidita' accertata per almeno il 74%, ovvero in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l'attuazione di un progetto assistenziale individuale.

Quanto alla dimensio pro capite del contributo, l’importo non puo' superare l'importo di 12mila euro. E in ogni caso vanno destinati a: sanare la morosità incolpevole accertata dal comune se il periodo residuo del contratto in essere non sia inferiore ad anni due, con contestuale rinuncia all'esecuzione dello sfratto da parte del proprietario (8mila euro al massimo); rendere al proprietario i canoni corrispondenti alle mensilità di «differimento» qualora il proprietario consenta il differimento dell'esecuzione dello sfratto per il tempo necessario a trovare un'adeguata soluzione abitativa all'inquilino (6mila euro al massimo); assicurare il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione; assicurare il versamento di un numero dei canoni di un nuovo contratto a canone concordato (al massimo 12mila euro).

Decreto mobilità, arrivano 35 milioni per piste ciclabili e biglietti degli autobus scontati


Quotidiano Edilizia e Territorio – Il Sole 24 Ore

Il ministro Gian Luca Galletti ha firmato il testo, passato all'esame dei pareri parlamentari. Saranno finanziati progetti dal valore di almeno un milione di euro, presentati da Comuni con più di 100mila abitanti

Quotidiano Edilizia e Territorio – Il Sole 24 Ore
Arrivano 35 milioni per le piste ciclabili e per le iniziative dei Comuni dedicate ai trasporti verdi, come gli sconti sui biglietti degli autobus. Il ministero dell'Ambiente mette in rampa di lancio il decreto per la mobilità sostenibile previsto dal collegato ambientale. Il ministro Gian Luca Galletti, infatti, ha appena firmato il testo, passato all'esame dei pareri parlamentari. Saranno finanziati progetti dal valore di almeno un milione di euro, presentati da Comuni con più di 100mila abitanti. L'obiettivo è incentivare le amministrazioni a potenziare i loro investimenti sulla mobilità verde.

Il decreto fa parte del pacchetto di provvedimenti previsti dal collegato ambientale (legge n. 221 del 2015) ed è stato tra le misure chiave evocate nel corso della crisi invernale da polveri sottili. A disposizione ci sono 35 milioni di euro per la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Ad accedere ai finanziamenti saranno gli enti locali con una popolazione superiore ai 100mila abitanti, con l'esclusione di quelli che non rispettano i loro obblighi di comunicazione in materia di qualità dell'aria. Ciascuno potrà presentare un solo progetto, anche in associazione con altri enti.

Il cronoprogramma indicato dal decreto prevede che i Comuni avranno tre mesi di tempo per mandare i loro progetti tramite posta elettronica certificata. Entro sessanta giorni, poi, il ministero dell'Ambiente provvederà alla ripartizione delle risorse con un proprio decreto che indicherà anche le quote di cofinanziamento. Il ministero potrà coprire una percentuale compresa tra il 60 e l'80% dei costi totali ammissibili, fino a un massimo di un milione per i Comuni singoli e tre milioni per quelli aggregati. L'importo minimo di cofinanziamento sarà di 200mila euro.

Sulla base di questo provvedimento gli enti dovranno inviare al Governo il programma operativo di dettaglio: si tratta di un requisito fondamentale per incassare il primo 30% delle risorse. Una volta certificato uno stato di avanzamento pari al 25% del progetto, l'ente incasserà una seconda quota pari al 25 per cento. E così via, fino ad arrivare alla rendicontazione finale. Per il monitoraggio e la verifica dell'attuazione dei progetti sarà spesa una cifra pari al 4% delle risorse totali stanziate. In caso di mancata esecuzione, il ministero potrà intervenire per la revoca dei fondi.


Quotidiano Edilizia e Territorio – Il Sole 24 Ore



Nello specifico, il decreto elenca le tipologie di interventi che potranno essere finanziati: realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva a basse emissioni, incluse iniziative di piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing, scooter sharing, infomobilità; realizzazione e adeguamento di percorsi protetti per favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro a piedi e in bicicletta, tra cui le corsie ciclabili e le zone 30 (strade con limite di velocità a 30 chilometri orari); realizzazione di programmi di formazione ed educazione di sicurezza stradale e di guida ecologica; realizzazione di programmi di riduzione del traffico, dell'inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici, delle università e delle sedi di lavoro; cessione a titolo gratuito di "buoni mobilità" e concessione di agevolazioni tariffarie relative a servizi pubblici o di incentivi monetari ai lavoratori e agli studenti che usano mezzi di trasporto a basse emissioni; realizzazione di altri progetti finalizzati a promuovere e incentivare la mobilità sostenibile.

venerdì 22 luglio 2016

Coppa Italia, Bari in campo il 7 agosto contro la vincente di Cosenza-Frattese - Sport - La Gazzetta del Mezzogiorno

Coppa Italia, Bari in campo il 7 agosto contro la vincente di Cosenza-Frattese - Sport - La Gazzetta del Mezzogiorno: MILANO - In Lega Calcio a Milano sorteggio della Coppa Italia, che prenderà il via il prossimo 31 luglio, quando si affronteranno 27 squadre di Lega Pro e 9 di serie D. In programma, per quano riguarda pugliesi e lucane, Modena-V. Francav...



 In Lega Calcio a Milano sorteggio della Coppa Italia, che prenderà il via il prossimo 31 luglio, quando si affronteranno 27 squadre di Lega Pro e 9 di serie D. In programma, per quano riguarda pugliesi e lucane, Modena-V. Francavilla, Matera-Caronnese, Bassano Virtus-Fidelis Andria, Lecce-Altovicentino e Foggia-Pontedera.



Poi, il 7 agosto entreranno in campo anche le 22 formazioni di serie B. Il Bari avrà al San Nicola la vincente di Cosenza-Frattese. In caso di vittoria il Bari affronterà il Palermo in Sicilia il 13 agosto Sulla strada poi potrebbero esserci l'Udinese e più avanti il Napoli in caso di ottavi di finale.

Scontro treni, la Regione: ecco i documenti - home - La Gazzetta del Mezzogiorno

Scontro treni, la Regione: ecco i documenti - home - La Gazzetta del Mezzogiorno: Oggi la Procura ascolta l'assessore Giannini. Sopralluogo della commissione di inchiesta del Senato





L’inchiesta sull’incidente (che ha causato 23 morti e 50 feriti, dei quali 5 molto gravi) vede al momento sei indagati, tra cui tre ferrovieri e i vertici della Ferrotramviaria, con le ipotesi di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni colpose. Ma la Procura di Trani sta scavando sulle responsabilità di chi doveva vigilare sulla sicurezza della linea e sui ritardi nei lavori: il raddoppio della tratta Andria-Corato era finanziato fin dal 2012 ma sono stati necessari più di tre anni per ottenere l’approvazione del progetto da parte dei Comuni interessati. E per completare gli 11 km di binari (martedì saranno aperte le offerte presentate alla gara d’appalto) serviranno due anni di lavori.



Ieri, intanto, a fatto tappa a Barletta una delegazione della commissione di inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro. La commissione, presieduta da Camilla Fabbri (Pd), prima di effettuare un sopralluogo di mezz’ora nella zona in cui è accaduto l’incidente ha ascoltato il procuratore aggiunto Francesco Giannella e la presidente di Ferrotramviaria, Gloria Pasquini (indagata), che non ha risposto alle domande dei commissari ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee. «L’inchiesta parlamentare - ha detto la senatrice Fabbri - proseguirà nelle prossime settimane con l’audizione di soggetti deputati a vigilare sulla sicurezza. L'idea che ci siamo fatti è che non si tratta solo di errore umano: emergono i temi della sicurezza, dello stress e della dotazione tecnologica. Il problema non ci pare il binario unico, che secondo gli esperti non legittima incidenti di questo tipo. Il problema può essere il fatto che la comunicazione venga fatta con consenso telefonico su una tratta a binario unico».

Scuola, una vera rivoluzione con la chiamata diretta dei docenti - home - La Gazzetta del Mezzogiorno

Scuola, una vera rivoluzione con la chiamata diretta dei docenti - home - La Gazzetta del Mezzogiorno: Mimmo Giotta La rivoluzione della chiamata diretta cambia la scuola. Il prossimo anno scolastico, che conterrà tante novità, non nasce sotto una buona stella. I ritardi nel concorsone, la mobilità dei docenti, la chiamata diretta...





Il dirigente scolastico potrà indicare a suo piacimento quali requisiti siano o no coerenti con il piano triennale dell’offerta formativa, attingendo a una lunghissima e potrà arbitrariamente creare le connessioni fra requisiti e persone. I termini per la chiamata diretta sono strettissimi. Le scadenze per la mobilità sono fissate al 23 luglio per la scuola primaria e dell’infanzia, al 2 agosto per il primo grado al tredici per il secondo. Da quelle date e solo per pochi giorni i docenti avranno la possibilità di fare domanda ai dirigenti degli istituti nell’ambito assegnato. Entro il 31 agosto, il 15 settembre per gli immessi in ruolo dal concorso e dalle graduatorie a esaurimento, i presidi dovrebbero aver finito le procedure per la chiamata diretta, scegliendo sulla base dei curricula e delle competenze maturate. L’anzianità di servizio perde tutto il suo valore.



Negli istituti scolastici le segreterie dovranno raccogliere le domande dei docenti che aspirano alla chiamata, catalogarle, calcolare un punteggio sulla base dei criteri scelti dal dirigente e poi provvedere alla chiamata diretta. Grande lavoro poi per gli Uffici scolastici regionali, chiamati ad una superlavoro per decidere su utilizzazioni e assegnazioni provvisorie prima di costringere tanti ad un esodo lontano da affetti e famiglia. La diminuzione della popolazione scolastica preoccupa e non poco non solo i sindacati, ma anche il ministero. 3.500 esuberi in un solo anno scolastico (436 solo in Puglia) che vanno a coprire gli organici del potenziato non fanno presagire nulla di buono. La mobilità verso le regioni del Nord sarà ancora una volta accentuata. I conti bisognerà farli dopo le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie . Per ora i perdenti posto sono stati dirottati sull’organico del potenziamento a scapito di chi è stato, appena un anno fa, nominato in ruolo.



Le supplenze non salveranno più chi sarà stato assegnato al Nord con sede definitiva e saranno in tanti, soprattutto docenti dell’infanzia e della primaria, i pugliesi e i meridionali che, loro malgrado, si dovranno trasferire al nord. Per i 63.700 posti messi a concorso nei prossimi tre anni su base regionale il futuro è nebuloso. La diminuzione degli alunni che, iniziata nella scuola primaria e dell’infanzia proseguirà tra qualche anno nelle scuole superiori, creerà nuovi esuberi. Il posto fisso nella scuola diventerà possibile solo al nord. A soffrire quindi è soprattutto il Mezzogiorno penalizzato dalle poche nascite e dai tanti precari.



Le cattedre diminuiranno ogni anno, a meno che non si decida di diminuire il numero di alunni per classe portandolo al di sotto di 20. Questa soluzione garantirebbe il blocco degli esuberi e una didattica migliore. Unificare poi l’organico di diritto con quello di fatto, cosa prevista nella prossima finanziaria, potrebbe contribuire ad eliminare definitivamente le supplenze e a dare dignità ai docenti recentemente immessi in ruolo.



Le procedure del concorsone difficilmente si chiuderanno in tempo per il nuovo anno scolastico. Per le classi di concorso che chiuderanno in tempo i lavori, ci sarà la possibilità di trovare il posto di lavoro nel prossimo anno scolastico. Per gli altri l’immissione in ruolo sarà rinviata al 2017-2018. A complicare le cose nella scuola, il bonus docenti che da quest’anno premia i docenti più meritevoli.



I comitati di valutazione e i dirigenti si sono sbizzarriti nell’assegnare le cifre da 350 a 1000 euro al 25% in media del corpo docente di ogni singolo istituto. Qualche scuola ha premiato chi ha bocciato di meno per abbassare le percentuali di dispersione e non perdere alunni e classi senza pensare a n un effettivo miglioramento delle competenze degli studenti. In Puglia sono stati tanti gli istituti che hanno premiato i docenti che non hanno fatto troppe assenze, puntando su un calcolo quantitativo, più che qualitativo nella valutazione degli insegnanti. Meno assenze, più voti alti, meno bocciature, più ore di lavoro, più partecipazione, più formazione, più inclusione, più uso di strumenti innovativi: questi i criteri a cui si sono ispirati numerosi presidi senza valutare l'effettiva qualità del lavoro degli insegnanti. Delegando al comitato di valutazione il tutto, tanti docenti hanno rinunciato all’autovalutazione, altri in caso di mancata assegnazione potrebbero ricorrere al giudice del lavoro. Lo scontento per l’attribuzione del bonus ha spinto insegnanti «contro» presidi, neo immessi in ruolo contro prof anziani, collaboratori contro i docenti . Un caos destinato ad aumentare con la chiamata diretta affidata ai dirigenti scolastici che tra pochi giorni dovranno fare i bandi, ricevere le domande e scegliere i propri docenti.




Chiamata diretta : La scuola recluta personale

Buongiorno amici lettori,
si fa un gran parlare di CHIAMATA DIRETTA in questi giorni, ma quale sarà il pubblico interessato?
La chiamata diretta non riguarda le supplenze, per i precari valgono le graduatorie
Il nuovo procedimento sulla chiamata diretta degli insegnanti riguarda esclusivamente i docenti di ruolo che avranno titolarità su ambito territoriale, non i docenti titolari su scuola nè i docenti precari.
Nulla infatti è cambiato circa la procedura di assegnazione delle supplenze, sia da Graduatorie ad esaurimento che dalle Graduatorie di istituto.





Secondo il Ministro in circa tre anni si riuscirà a curare e debellare la "supplentite", ossia il tempo fisiologico affinché la Riforma de La Buona Scuola entri a regime. Le supplenze  - prosegue il Ministro - ci saranno sì, ma saranno quelle fisiologiche, brevi.

In ogni caso bisognerà anche tener conto del comma 131 della legge 107/2015, quello sui 36 mesi di servizio sui posti vacanti e disponibili, oltre i quali non sarà possibile occupare questa tipologia di posti.

mercoledì 20 luglio 2016

Presto debutterà finalmente la rottamazione delle Cartelle Equitalia, ma sai cosa verrà "buttato nel cestino"?


 Via libera alla sanatoria delle rate non pagate a Equitalia: per chi è decaduto dalla dilazione si apre la possibilità di una riammissione senza sanzioni, senza cioè dover pagare l’arretrato per poter riottenere il beneficio. È questa la sostanza dell’emendamento al dl Enti Locali che il Parlamento si appresta a votare con la fiducia.

Per quanto riguarda l’emendamento appena approvato e che, a breve, diventerà legge, viene concessa la possibilità di essere riammessi ai piani con Equitalia per tutti i contribuenti decaduti alla data del 1° luglio 2016. Quindi ciò vale anche per le dilazioni concesse sia prima che dopo l’entrata in vigore del decreto attuativo sulla riscossione della delega fiscale [1], ossia il 22 ottobre 2015. La novità è che – a differenza di quanto prevede l’attuale legge – per poter essere riammessi al pagamento a rate non sarà più necessario pagare tutte le rate non saldate: in questo consiste la sanatoria, nella facoltà cioè di chiedere la riapertura della dilazione senza dover pagare lo scaduto in un’unica soluzione, ma proseguendo le scadenze delle rate in precedenza concordate.

Non solo. Se inizialmente sarà concesso di default un piano di massimo 72 rate (sei anni), senza bisogno di dimostrare la difficoltà economica, qualora successivamente venga provato il peggioramento della situazione economica, ma garantita la solvibilità, la rateazione potrà essere ulteriormente spalmata in un tempo più ampio.

L’istanza di riammissione ai piani di rateizzazione, sia quelli delle cartelle di Equitalia sia quelli per accertamenti od omesse impugnazioni con le Entrate dovrà essere presentata tassativamente entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl enti locali.

Cambia in ultimo la norma che prevede che, entro debiti fino a 50 mila euro, la rateazione a 72 rate sia concessa a semplice presentazione della domanda, senza documentazione che comprovi la difficoltà economica: il limite viene ora elevato a 60mila euro.

L’emendamento approvato consente anche la riammissione alla rateazione per chi è decaduto da dilazioni da istituti deflattivi del contenzioso (ad esempio acquiescenza o adesione) dal 16 ottobre 2015 al 1° luglio 2016. La riammissione è subordinata alla richiesta da presentare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto enti locali.

SIA ..... la la social card da 400 euro per le famiglie in difficoltà

Sta per debuttare, con grande impazienza di molti Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva. Si tratta del primo intervento strutturale nel campo del contrasto della povertà messo in campo dal governo. A un sussidio economico destinato alle famiglie più disagiate, che in media di qui a qualche mese riceveranno circa 320 euro al mese di contributo, verrà infatti abbinato un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, che farà leva su una rete integrata di interventi messi in campo da comuni, servizi territoriali (centri per l’impiego, servizi sanitari, scuole) e terzo settore.
Arriva Sia, la social card (da 400 euro) per le famiglie in difficoltà
Con la pubblicazione l'altro giorno in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale 26 maggio 2016 il sostegno per l'inclusione attiva, nato in forma sperimentale con il decreto legge 5/2012 nella forma della cd. Social Card sperimentale nelle 12 città più popolose, fa ingresso in tutti gli 8mila comuni Italiani. Le domande di accesso al sostegno potranno essere presentate dai cittadini direttamente ai Comuni dal prossimo 2 settembre i quali, a loro volta, potranno iniziare a trasmetterle all'Inps in ordine cronologico, entro 15 giorni lavorativi dalla data della richiesta.

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"È di fatto una misura ponte, un'anticipazione del reddito d'inclusione - ha detto il Ministro Poletti nella conferenza stampa illustrativa della misura - che sarà operativo a partire dal 2017, dopo l'approvazione della legge delega per il contrasto alla povertà da parte del Senato. Non è una misura assistenzialistica, abbiamo posto la condizione che ci sia la partecipazione a un percorso di accompagnamento per far uscire la persona o il nucleo familiare dalla situazione di emarginazione. In tutti gli interventi cerchiamo sempre di fare un'operazione che prevede il sostegno al reddito, l'inclusione e l'attivazione".

Il nuovo Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata, attraverso una carta di importo prepagato. La somma è pari ad 80 euro al mese per ogni componente del nucleo familiare sino ad un massimo di 400 euro al mese (se sono presenti cinque o più componenti) per un periodo complessivo non superiore a 12 mesi. Come per il SIA sperimentale l'erogazione del beneficio economico avviene tramite una carta di pagamento elettronico (chiamata Carta SIA), che può essere utilizzata per acquistare generi alimentari, prodotti farmaceutici e parafarmaceutici e per pagare le bollette domestiche di luce e gas. La Carta, da non confondere con la Carta Acquisti Ordinaria (Dl 112/2008), è completamente gratuita e funziona come le normali carte di pagamento elettroniche in circolazione. Principale differenza è che le spese, invece che essere addebitate al titolare della Carta, sono addebitate e saldate direttamente dallo Stato entro i limiti stabiliti dal programma.

Il sussidio è subordinato ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole nonché con soggetti privati ed enti no profit. Il progetto coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e minori sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. L’obiettivo, secondo il Ministero, è quello di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia. In particolare ci saranno progetti finalizzati prevalentemente alla ricerca attiva di lavoro, per mezzo di interventi quali tirocini, borse-lavoro, formazione e potranno prevedere anche percorsi attivi nella cura dei figli (scuola, salute, ecc.).

martedì 19 luglio 2016

#risparmiatorestaisereno


https://www.facebook.com/Deciba/

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"I correntisti di Mps possono dormire tranquilli, è una questione che risale ad una gestione molto discutibile del passato, ma ora i correntisti dormano tranquilli, magari qualche banchiere un po' meno". Lo assicura il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5. Correntista, stai sereno. E' una gestione molto discutibile (targata DS e poi PD di cui Renzi è segretario) del passato, adesso va tutto bene. Di che ti preoccupi correntista? E i piccoli risparmiatori che hanno investito nei prodotti finanziari MPS, magari dopo il suggerimento del premier non eletto che aveva assicurato che la banca era risanata, possono stare sereni anche loro? Come quelli di Banca Etruria, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza? 

#RisparmiatoreStaiSereno. 

Vi sentite sereni?

Articolo il cui link originario lo trovate a quest'indirizzo http://www.millionaire.it/sheryl-sandberg-vi-insegno-a-ripartire-piu-forti/

La numero due di Facebook trova la forza per superare un lutto e andare avanti. Ecco come.
sheryl sandberg, numero due di Facebook
«Ho provato a conoscere la profondità della tristezza e la brutalità della perdita. Oggi voglio parlarvi di quello che succede dopo». Con queste parole si è rivolta ai laureandi di Berkeley Sheryl Sandberg, un anno dopo la morte improvvisa di suo marito. Resilienza: questo il messaggio che la numero due di Facebook vuole lanciare ai giovani.

Resilienza: come imparare a metterla in atto
La resilienza è la capacità di accettare quello che non si può cambiare, non solo resistere, ma rinnovarsi e ripartire. Dopo il buio, torna la speranza e la luce, ha detto Sheryl. Ma il nostro cervello va allenato in questo processo, come un muscolo da potenziare e impiegare per uno sforzo. Ci si deve aiutare con gli amici, per piangere e trovare consolazione, ma anche per reagire.

 Le P per ripartire
I professionisti ci danno una mano. Lo psicologo Martin Seligman ha tracciato un percorso in tre P, per Sheryl. Personalizzazione: non abbiamo colpa di quello che è successo, dobbiamo andare oltre.

Pervasività: il dolore ci pervade, ma dobbiamo e possiamo tornare a una vita quotidiana organizzata e piena di soddisfazioni.

Permanenza, i sentimenti non durano per sempre, anche se ci sembra così…

Qui scatta la quarta P, quella di pizza: significa ritrovare il piacere delle piccole gioie, della convivialità… Insomma provare di nuovo a godersi la vita, con senso di gratitudine per quello che siamo e possiamo apprezzare.

 Fare per stare bene
Sharyl sta elaborando il suo lutto. Ha spiegato che per molte donne restare sole comporta anche notevoli problemi economici, da affrontare. Lei, a Facebook, ha il suo ruolo ai vertici, a fianco di Mark Zuckerberg, ma sta anche scrivendo un libro. E invita tutti a un vero spirito social: non solo like o cuoricini virtuali, ma presenza fisica, per sostenere chi ha bisogno.

http://www.millionaire.it/sheryl-sandberg-vi-insegno-a-ripartire-piu-forti/

Il 22 Luglio 2016 si avvicina: ultimo termine utile per la presentazione del Modello 730/2016



Per i contribuenti che possono presentare il Modello 730/2016, il termine del 22 luglio rappresenta l’ultimo giorno in cui si può provvedere all’invio telematico del modello dichiarativo; tale termine non riguarda soltanto l’invio diretto da parte dei contribuenti ma anche quelli che si avvalgano, previa delega firmata, dell’intermediazione di un professionista abilitato.

Per effetto della proroga dei termini per la presentazione del 730/2016:

  1. Il caf e i professionisti possono inviare le dichiarazioni entro il 22 di luglio solo se alla data del 7 luglio, termine originario per l’invio della dichiarazione hanno provveduto ad inviare l’80% dei modelli;
  2. I contribuenti che presentano il 730 in maniera autonoma godono appieno della proroga non potendo trovare applicazione la condizione dell’invio di cui sopra;
  3. Per i sostituti d’imposta è rimasto fermo il termine del 7 luglio.


Si segnala infine che da lunedì 11 luglio 2016 sono attive le postazioni di lavoro self-service negli uffici territoriali dell'Agenzia per fornire ai cittadini assistenza nell'invio della dichiarazione precompilata.

I contribuenti interessati devono essere in possesso delle credenziali di accesso.

Inquilino Moroso? Il proprietario doppiamente bersagliato : dalla mancata riscossione del canone e dalle tasse del fisco

E’ possibile non pagare le tasse sui canoni di locazione non riscossi?

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Non si tratta di una novità, ma è argomento che è sempre bene rinfrescare, e che suscita giustificati stupori e problemi all’atto di informare la clientela. Stiamo parlando del meccanismo fiscale di tassazione dei canoni di locazione, e specificatamente di cosa succede quanto l’inquilino – circostanza sempre più comune – non paga il canone di locazione.

Incominciamo a fissare alcuni paletti. Il caso che andiamo ad analizzare riguarda i riflessi nella dichiarazione dei redditi del proprietario dei muri (privato), quando l’inquilino risulta inadempiente nel versamento dei canoni di locazione dovuti.

Il primo aspetto cui, operativamente, occorre prestare attenzione, è la “natura fiscale” del locatore. Quanto appresso infatti vale se il locatore è persona fisica, che concede in locazione un immobile, indipendentemente dal regime fiscale scelto (quindi, le considerazioni a seguire valgono anche in caso di opzione per la cedolare secca).

Il secondo aspetto, fondamentale, sul quale occorre essere attenti è la natura della locazione. Come vedremo, infatti, la circostanza che la locazione riguardi un immobile ad uso abitativo, piuttosto che un immobile ad uso non abitativo (industriale, commerciale, artigianale), comporta conseguenze del tutto differenti nel momento in cui il conduttore risulti moroso.

Entriamo nel dettaglio, ricordando la norma base, che prevede che i canoni di locazione siano soggetti a tassazione (e quindi “da dichiarare”), per competenza, e non per cassa. Risulta quindi, in termini generali, del tutto irrilevante che il canone non sia stato percepito. Basta la sussistenza di un titolo valido (leggasi contratto di locazione) per fa sì che il locatore debba dichiarare gli affitti, e quindi versare le relative imposte. Non importa se gli affitti siano stati effettivamente incassati o meno.

Fino alla L. 431/1998 quanto sopra valeva per tutti gli immobili, abitativi o meno. La 431 è poi andata a modificare parzialmente il TUIR, introducendo un’importante eccezione che va a “salvare”, almeno in parte, la posizione tributaria dei proprietari che concedono in affitto immobili ad uso abitativo (categoria A, escluso A/10 uffici), introducendo la seguente disposizione: “I redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, se non percepiti, non concorrono a formare il reddito dal momento della conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore. Per le imposte versate sui canoni venuti a scadenza e non percepiti come da accertamento avvenuto nell’ambito del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità è riconosciuto un credito di imposta di pari ammontare”.

Lo sfratto esecutivo, quindi, “salva” dalle imposte il proprietario in caso di locazione ad uso abitativo. Si tratta certamente di una buona notizia, tuttavia non è possibile non rimarcare una evidente disparità di trattamento operata ai danni dei locatori di immobili ad uso non abitativo. Questi ultimi, infatti, laddove si trovino a non percepire i fitti dovuti (che oltre tutto normalmente sono di importo rilevante), sono anche obbligati a dichiarare i canoni “virtualmente spettanti” come da contratto, addirittura quando si trovino a poter dimostrare con un sfratto esecutivo di non averli percepiti.

Si potrebbe pensare che le due norme non siano così distanti, per il fatto che in caso di declaratoria da parte del Tribunale di sfratto esecutivo per inadempienza normalmente viene anche dichiarata la risoluzione del contratto. Dov’è dunque la differenza?

Vediamolo con un esempio concreto. Fermo restando che l’avvenuta dichiarazione di risoluzione contrattuale per inadempienza del conduttore libera, da quel momento in avanti, il locatore dall’obbligo di dichiarare i canoni (e quindi dalla risoluzione contrattuale dichiarata dal Tribunale in avanti, certamente, non si dovranno più versare imposte su somme mai percepite), cambia invece, e di molto, il trattamento dei canoni non incassati da quando l’inquilino incomincia a non pagare sino ad avvenuta risoluzione.

Cerchiamo di comprendere con un esempio concreto. L’immobile A è ad uso abitativo, l’immobile B è ad uso commerciale. In entrambi i casi il fitto richiesto è di 500 euro.

Immaginiamo che al mese di gennaio il conduttore smetta di versare il dovuto. Passano alcuni mesi, ipotizziamo tre, ed il locatore, stufo, si rivolge al Tribunale. I tempi, lo sappiamo, non sono velocissimi, anche per eventuali opposizioni proposte dal conduttore al provvedimento di sfratto. Immaginiamo dunque di riuscire ad ottenere l’agognata declaratoria di convalida di sfratto per morosità nel mese di novembre, con annessa risoluzione contrattuale per colpa del conduttore.

Ora, l’anno successivo, alla compilazione della dichiarazione dei redditi, nel caso A si potranno legittimamente non dichiarare tutti i canoni indicati come non pagati nella causa di sfratto, quindi, nel nostro esempio, tutti i canoni effettivamente non percepiti da gennaio in avanti. Questo, lo ripetiamo, perché trattasi di immobile ad uso abitativo ed è intervenuta la sentenza di sfratto esecutivo. Si tratta di due condizioni che debbono coesistere.

Completamente diverso il caso dell’immobile B, ad uso commerciale, per i quali la mancata percezione del fitti e nemmeno la convalida di sfratto serviranno a nulla. Il proprietario in questo caso dovrà dichiarare i fitti da gennaio a novembre inclusi, la bellezza di euro 500 x 11 = 5.500 euro di reddito, sui quali versare le imposte e mai incassati. Si “salverà” solo per il mese di dicembre essendo, finalmente, stata dichiarata la risoluzione del contratto.

Una evidente distorsione, che più volte è stata messa “sotto accusa”, ma confermata in più occasioni dall’Agenzia delle Entrate (vedasi C.M. n. 150/E/1999, C.M. n. 101/E/2000 e C.M. n. 11/E/2014). Anche la Corte di Cassazione 18.01.2012 n. 651 e la C.T.R. Torino 08.07.2010 n. 53/5/10 hanno confortato il diverso trattamento in caso di immobile ad uso abitativo o non abitativo. La C.T.R. Torino, specificatamente, in sentenza afferma: “quanto previsto per i redditi da locazione ad uso abitativo non può tuttavia estendersi alla mancata percezione di canoni relativi a locazione commerciale, trattandosi di norma eccezionale, e come tale, non suscettibile di applicazione analogica”.

Alla luce di quanto sopra risulta di vitale importanza ai fini tributari, nella stipula di un contratto di locazione in genere, ma soprattutto in quelli aventi ad oggetto immobili strumentali (capannoni, negozi, uffici ecc.) prevedere una robusta “clausola risolutiva espressa” che stabilisca, in caso di morosità, la risoluzione automatica del contratto, previa comunicazione (con raccomandata o PEC) all’inquilino della volontà di avvalersi della suddetta clausola risolutiva espressa. In tal modo sarà possibile far constare all’Agenzia delle Entrate, in tempi decisamente più brevi rispetto a quelli delle aule giudiziarie, l’avvenuta risoluzione, potendo in tal modo, a far data dalla risoluzione stessa, legittimamente non dichiarare i canoni di locazione virtualmente risultanti dal contratto (essendo lo stesso risolto), e così evitando, almeno in parte, di pagare le imposte su canoni mai percepiti.

Vuoi un VALIDO MOTIVO per NON COMPRARE PIU' la rucola in busta? Leggi quest'articolo




In Gran Bretagna si sono registrati due morti, decine di ricoverati e un centinaio di malati a causa del batterio di Escherichia Coli. L’infezione pare sia dovuta a della rucola in busta venduta nei supermercati e distribuita nei ristoranti, come sostiene il Telegraph online. Il ceppo del batterio in questione è lo 0157 e ha colpito 150 persone.

Le autorità sanitarie hanno imposto ai grossisti di interrompere l’importazione del prodotto dal Mediterraneo da dove pare provenga l’insalata infetta. Comunque la rucola continuerà a essere venduta, perché la Food Standards Agency (Fsa) ha affermato di non avere ancora abbastanza prove per sospendere la vendita del prodotto in dettaglio.


I primi casi erano tutti concentrati nelle zone di Bristol e Bath. Ma ultimamente se ne sono registrati anche in altre zone dell’Inghilterra, in Galles e Scozia. La Fsa ha raccomandato ai consumatori di lavare accuratamente le verdure che vengono consumate crude.

Una precauzione cui devono attenersi anche i numerosi turisti che si recheranno nei luoghi di villeggiatura in Gran Bretagna

venerdì 15 luglio 2016

C'è un eroe nella strage di Nizza. Tra gli 84 morti, le centinaia di feriti, c'è un eroe che ha provato a salvare delle vite perdendo la sua.

http://video.gazzetta.it/strage-nizza-poliziotto-eroe-scooter-avvicina-tir-terrorista-spara/fa62a9cc-4a59-11e6-a666-d49923c72d6e?refresh_ce-cp


Riposa in pace!

14 Luglio 2016: Una giornata di Festa tramutata in una giornata di sangue innocente


E' la ricorrenza più cara ai francesi il 14 luglio, festa nazionale fin dal 1880 con eventi, parate e rievocazioni storiche per celebrare uno dei momenti cruciali della Rivoluzione francese: la presa della Bastiglia al grido di Vive la révolution. Nel succedersi delle diverse fasi della rivoluzione che si concluse con l'avvento di Napoleone Bonaparte, uno dei momenti di svolta accade il 14 luglio 1789, quando gli insorti diedero il via alla lotta armata all'Ancien Regime, attaccando la fortezza della Bastiglia nell'estate del 1789, carcere destinato ai prigionieri per crimini politici, simbolo dell'oppressione monarchica. Un evento che diede il via alla Rivoluzione, ed è una ricorrenza ancora oggi estremamente sentita dal popolo francese. Così, ogni anno, tutto il paese è percorso da riti ufficiali e feste popolari che culminano nei festeggiamenti della capitale, dove, in mattinata, dalle 10 alle 12, sugli Champs-Elysées si svolge la parata militare davanti alle più alte cariche dello stato, dall'Arco di Trionfo in direzione della place de la Concorde. Davanti al presidente della Repubblica e ad ospiti stranieri. E sempre a Parigi, la sera viene proposto un grande concerto gratuito, seguiti, secondo tradizione, da un grande spettacolo di fuochi d'artificio.

Fuochi, giochi pirotecnici, feste e concerti che si ripetono in quasi tutte le città francesi, anche a Nizza, come tradizione, con i festeggiamenti che erano iniziati alle 17,30 con un canto solenne della Marsigliese e che poche ore dopo hanno portato lutti e terrore. Nel pomeriggio si erano alzate in volo le squadriglie della vicina base aerea di Cazaux, poi la parata a terra, poi il grande concerto sulla place Massena, il Bolero di Ravel eseguito dalla Orchestre Philharmonique de Nice, un'ora e 15 di musica, poi tanti mini concerti sulla Promenade, rock, blues, djset, pista da ballo, come una fiera, il giorno della famiglia, tutti in attesa dei grandi fuochi delle 22 di fronte all'Ufficio del Turismo, al civico 5 di Promenade des Anglais. Venti minuti di spettacoli pirotecnici attesi tutto il giorno, poi pochi minuti dopo, con la gente che piano piano si allontava dalla Promenade, con i concerti che avrebbero ripreso fino alla mezzanotte, su Nizza piomba l'inferno. Sulla Baia degli Angeli, e come sfondo la leggendaria cupola liberty dell'hotel Negresco

giovedì 14 luglio 2016

..........Ed allora non ci resta che augurarvi ....cin cin ....alla salute!

Bere un bicchiere di rosso equivale a un'ora di palestra, lo dice la scienza
Un bicchiere di vino rosso equivale ad un'ora di palestra: a sostenere ciò, sono i ricercatori canadesi che hanno trovato un'incredibile sostanza all'interno di questa bevanda

Il vino rosso come un’ora di palestra: a stabilirlo è stato un recente studio dell’Università di Alberta, in Canada. Secondo i ricercatori, il vino rosso contiene una sostanza chiamata resveratrolo che apporta dei benefici molto simili a quelli che si ottengono dopo un’ora di attività fisica. Stando ai risultati di questa ricerca, bere un bicchiere di vino rosso aiuta a migliorare il rendimento fisico, ad aumentare la forza muscolare e a regolare la circolazione del sangue. Il risultato di questa ricerca che dimostra che bere vino rosso equivale alla palestra, è stato pubblicato sul Journal of ecology, che ha aggiunto che il resveratrolo è in grado di sostituire l’attività fisica per determinate persone.

Il team di esperti che ha condotto la ricerca consiglia di bere un bicchiere di vino rosso un giorno sì e un giorno no, ovvero ogni 48 ore. Infatti, il vino rosso non deve sostituire la palestra, ma deve essere un complemento per migliorare la vostra prestanza fisica. Quali sono gli altri benefici del vino rosso? Questa bevanda può rivelarsi un’ottima alleata per ridurre le malattie cardiovascolari e per prevenire le malattie ischemiche e coronariche. Un ulteriore beneficio apportato dal vino rosso è dovuto alla sua ricchezza di antiossidanti, che aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e aumentare i livelli del colesterolo buono.


Inoltre, rafforza il sistema immunitario in quanto aiuta il nostro organismo a rafforzare le difese contro le influenze stagionali, le allergie e le infezioni. Il vino rosso è anche in grado di migliorare la salute della pelle grazie all’elevato contenuto di antiossidanti e vitamine contenute in esso. Chi beve spesso il vino rosso può prevenire l’invecchiamento precoce della pelle, le rughe e le macchie scure. Infine, un ultimo beneficio che apporta il vino rosso alla nostra salute, consiste nel ridurre le infiammazioni.

Viene spesso consumato durante i pasti in quanto favorisce la digestione aiutando a ridurre l’acidità di stomaco e del reflusso. Oltre a contenere una dose elevata di resveratrolo, il vino rosso contiene molti nutrienti tra cui minerali e oligominerali come ad esempio il magnesio, il litio, il calcio, il potassio, il ferro e lo zinco. Per ottenere più benefici possibili, gli esperti consigliano di bere un bicchiere di vino a giorni alterni, e di effettuare almeno un’ora di palestra.

Domanda di disoccupazione NASPI SCUOLA PRECARI, quando arriveranno i soldini?

Risultati immagini per precari naspi


Lo scorso anno i tempi sono stati biblici, della problematica si è occupato il M5S, ottenendo però risposte evasive anche alle interrogazioni parlamentari, tanto che ci sono stati docenti che a settembre hanno ripreso a lavorare senza ancora aver percepito l'assegno. L'INPS stesso intervenne con un comunicato in cui ammetteva che su circa 115mila domande a fine agosto ne erano state pagate la metà.

La giustificazione era quella del nuovo sistema introdotto dal 1° maggio 2015, e quindi ancora in rodaggio nell'estate scorsa.

Si ritiene quindi che già nelle prossime settimane, soprattutto per chi ha presentato domanda dopo il termine delle lezioni, il pagamento potrà essere effettuato.



martedì 12 luglio 2016

Renzi: 'Entro l'anno bye bye Equitalia'

Confermo: entro l'anno bye bye Equitalia". Matteo Renzi, intervistato da Rtl, ribadisce la rivoluzione sui controlli fiscali annunciata nei mesi scorsi. "Entro l'anno arriverà il decreto che cambierà il modo di concepire il rapporto tra fisco e cittadini. Equitalia non ci sarà più che non vuol dire che le multe non si pagano più,  ma cambierà come". Pochi minuti e arriva la frecciata di Luigi di Maio: "Ci fa piacere che M5S detti l'agenda politica del Premier - twitta il vicepresidente della Camera -. Basta annunci! Renzi passi dalle parole ai fatti #Equitalia".





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Scontro Puglia, i numeri da chiamare per i parenti

I numeri da contattare
«La situazione è grave - ha spiegato il direttore della Asl di Bari Vito Montanaro - i feriti stati portati in tutti gli ospedali della provincia, i primi ospedali a essere coinvolti sono tutti quelli con sale operatorie disponibili e punti di rianimazione». La direzione generale della Asl di Barletta-Andria-Trani ha diffuso i numeri da chiamare per avere informazioni sulle persone ferite: si tratta dello 00883 99411 - 299416 - 299750. La raccomandazione è quella di utilizzare i numeri solo in caso di necessità visto che, come si legge nel comunicato: sono in tanti i familiari che ancora ora hanno bisogno di sapere dei loro cari, delle loro condizioni e anche dove sono ricoverati. Nel palazzetto dello sport di Andria è stato inoltre allestito un centro di accoglienza per i parenti delle vittime, che funge anche da centro informazioni per coloro che ritengono che i propri familiari siano coinvolti nello scontro. È possibile contattare i responsabili della struttura al 331-1713103.




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Schianto tra due treni in Puglia: 20 morti e 50 feriti. DIRETTA

"C'è stato - ha raccontato nei primi istanti il comandante dei Vigili urbani di Andria, Riccardo Zingaro. - uno scontro frontale su un unico binario, alcune carrozze sono completamente accartocciate e i soccorritori stanno estraendo dalle lamiere le persone, molti sono anche i feriti". "Un disastro, come se fosse caduto in aereo", ha commentato il sindaco di Bari Corato. Come ha spiegato a Sky TG24 il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Giampaolo Balsamo quella linea è usata in prevalenza da pendolari e studenti.



Vagoni accartocciati e rottami:  lo schianto tra treni in Puglia. Foto - Foto N.2 Recapiti telefonici per famigliari delle vittime e dei passeggeri - Ad Andria, in viale Germania, è stato allestito presso il Palazzetto dello Sport un centro di accoglienza per i parenti delle vittime e di informazioni per il ricongiungimento familiare dei passeggeri coinvolti. I recapiti telefonici del centro sono 331-1713103; 0883-299750; 0883-299416; 0883-299411







Schianto tra due treni in Puglia: 20 morti e 50 feriti. DIRETTA: Su Sky TG24 l'articolo su 'Schianto tra due treni in Puglia: 20 morti e 50 feriti. DIRETTA'.

Ricorsi per chiedere l'Inserimento nelle GAE 2016


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Anief informa i docenti interessati che è ancora possibile aderire ai ricorsi per ottenere l'inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento. Le adesioni sono aperte a quanti hanno già provveduto a inviare entro lo scorso 8 luglio (termine perentorio dettato dal MIUR per la finestra di aggiornamento delle GaE) il modello predisposto dal nostro sindacato per richiedere all'AT di interesse l'inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento e non avevano ancora aderito allo specifico ricorso.

Stavolta ad essere impugnato sarà il D.M. 22 giugno 2016 n. 495 che nel disporre le operazioni annuali di integrazione delle GaE esclude ancora una volta diplomati magistrale, abilitati PAS, TFA e SFP e docenti cancellati per mancato aggiornamento che intendono inserirsi o reinserirsi in graduatoria. documentazione.

Come ogni anno, il Miur ha pubblicato il decreto (n. 495/2016) di integrazione delle GaE per consentire lo scioglimento della riserva a coloro che hanno conseguito il titolo dopo il termine dell’ultimo aggiornamento, l’inserimento della specializzazione di sostegno e dei titoli che danno accesso alla riserva dei posti nei casi previsti dalla legge.

Ancora una volta, però, mancano all’appello quelle categorie di docenti abilitati che il Miur si ostina a voler tenere fuori dalle GaE. Parliamo degli abilitati con Tfa, Pas e dei laureati in Scienze della Formazione Primaria. E, soprattutto, di quei diplomati magistrale che già a migliaia si sono visti riconoscere il diritto all’inserimento nelle Gae e che, in numerosi casi, sono già riusciti a raggiungere quel ruolo che fino a due anni fa per loro era solo una chimera. Allo stesso modo, ancora una volta viene negato il diritto – sancito dall’art. 1 comma 1-bis della L. 143/2004 – dei docenti depennati dalle GaE per mancato aggiornamento, di poter essere reinseriti a domanda nelle graduatorie ad esaurimento.

Scadenza adesione ricorsi e invio plico: 15 luglio.


CODICE FISCALE VALIDO, NON PIU' UTILIZZABILE IN QUANTO AGGIORNATO IN ALTRO CODICE FISCALE

In rete l’applicazione per testare| la regolarità dei codici fiscali




FERMA IL CRICETO CHE HAI IN TESTA, RIPARTI ALLA GRANDE (Pillole di Marketing Personale)


"Per mettersi in proprio ci vogliono troppi soldi", "Il colloquio andrà male", "Fallirò, me lo sento". Troppi pensieri negativi ci condizionano. Come fermarli?
1. Individua i pensieri negativi.
2. Metti da parte il tuo ego.
3. Vivi il presente.
4 Parti dalle soluzioni, non dai problemi.
Sul numero di Millionaire in edicola tutte le strategie per mettere da parte i pensieri negativi e ottenere il meglio, dal nostro cervello e dalla nostra vita.




E per 5 lettori una copia in regalo del manuale "Ferma il criceto che hai in testa!" (Vallardi). Scopri i dettagli a pag. 75 del numero di luglio-agosto.


lunedì 11 luglio 2016

Graduatorie di istituto: elenco aggiuntivo alla II fascia, elenchi aggiuntivi sostegno, scelta sedi, priorità III fascia

Si tratta della periodica integrazione delle graduatorie di istituto del personale docente, disposto sulla base del DM 3 giugno 2015 n. 326.

Le operazioni possibili:


  • inserimento nell'elenco aggiuntivo alla II fascia delle graduatorie di istituto (ulteriori rispetto a quelli costituiti in precedenza) per i docenti che conseguono abilitazione dopo il 23 giugno 2014 ed entro il 1° agosto 2016
  • inserimento negli elenchi aggiuntivi di sostegno di docenti che conseguono il titolo di specializzazione entro il 1° agosto 2016, in coda agli elenchi di sostegno della fascia ovvero dell'elenco aggiuntivo di appartenenza
  • riconoscimento della precedenza nell'attribuzione delle supplenze in III fascia di istituto, per i docenti che vi siano inseriti e che conseguono il titolo di abilitazione nelle more dell'inserimento nelle finestre semestrali (1° febbraio e 1° agosto).

Inserimento negli elenchi aggiuntivi alle graduatorie di istituto di II fascia
Si utilizza il modello A3 (cartaceo) tramite raccomandata A/R, PEC o consegna a mano con rilascio della ricevuta ad una scuole della provincia. Scadenza: 3 agosto 2016

Le segreterie vi lavoreranno tra il 15 luglio e l'8 agosto 2016.

Inserimento elenchi aggiuntivi sostegno
Si utilizza il modello A5, compilabile su Istanze on line, nel periodo 8 agosto - 29 agosto 2016 entro le ore 14.

Non devono compilare il modello A5 i docenti che chiedono l'inserimento negli elenchi aggiuntivi di II fascia con il modello A3.

Priorità attribuzione supplenze III fascia
E' sempre disponibile su Istanze on line il modello da compilare per il tutto il triennio di validità delle graduatorie. Si compila nelle more dell'inserimento negli elenchi aggiuntivi di II fascia.


Fonte: orizzontescuola 

Toc Toc..... "Equiclick"


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Equiclick da oggi è disponibile sugli store di Android, Apple e Microsoft. Un nuovo strumento digitale che esordisce insieme al portale web del Gruppo e che si inserisce nel progetto più ampio voluto dall'amministratore delegato Ernesto Maria Ruffini per rendere più diretto il rapporto con i cittadini, migliorare le procedure e offrire servizi più semplici e moderni. Equiclick, sviluppata per smartphone e tablet, si legge in una nota di Equitalia, consente di avere sempre sotto controllo la propria situazione, pagare cartelle e avvisi, sospendere la riscossione e individuare lo sportello più vicino. Inoltre è possibile ottenere con pochissimi touch la rateizzazione del proprio debito, ma soltanto per importi non superiori a 50mila euro.

È come avere i servizi del classico sportello di Equitalia in tasca, utile anche per risolvere e superare criticità di carattere informativo, ad iniziare dagli strumenti di autotutela che le norme prevedono per il contribuente e che spesso sono poco noti. Equiclick è composta da due 'aree', la prima, open e senza password, non richiede credenziali per accedervi e, con la funzione 'paga online', ti permette di saldare cartelle e avvisi utilizzando carta di credito o prepagata. Così come, in 'trova lo sportello', si può individuare rapidamente l'ufficio di Equitalia più vicino, anche con gli orari di apertura al pubblico. Inoltre utilizzando le credenziali personali (codice fiscale, password e pin forniti dall'Agenzia delle entrale) si entra nell'area riservata e si può verificare in tempo reale la propria situazione relativa a cartelle e avvisi di pagamento. Qui è consentito, in modo semplice e veloce, di selezionare dalla lista dei propri documenti quelli che si vogliono pagare, generare il codice del bollettino Rav con l'importo aggiornato e saldare il debito. Sempre all'interno dell'area riservata è possibile consultare la lista dei documenti rateizzabili e selezionarli, ottenere la rateizzazione e, se si vuole, cominciare subito a pagare, anche memorizzando le scadenze delle rate sul calendario dello smartphone o del tablet. Se si ritiene di non dover pagare gli importi richiesti, si ha la possibilità di inviare la domanda per sospendere la riscossione in attesa delle verifiche dell'ente creditore, con gli strumenti previsti dalle norme. Per aiutare gli utenti nell'utilizzo di Equiclick è disponibile sul canale YouTube di Equitalia il video-tutorial per illustrare le funzioni e i servizi dell'app.









Una new entry: Nuovo incentivo per l’assunzione di disabili


L’INPS, con la circolare n.99/2016 fornisce le istruzioni per la richiesta e la fruizione del nuovo incentivo per le assunzioni, effettuate dall’1 gennaio 2016, di lavoratori con disabilità. I soggetti beneficiari sono i datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato, o trasformano a tempo indeterminato lavoratori con disabilità. Per fruire del beneficio occorre: essere in regola per ciò che riguarda le norme poste a tutela delle condizioni di lavoro e dell’assicurazione obbligatoria dei lavoratori; realizzare un incremento netto dell’occupazione, rispetto alla media della forza occupata nell’anno precedente l’assunzione o trasformazione. La domanda si trasmette direttamente all’INPS accedendo al sito e, all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, compilare il modulo telematico “151-2015”.

Incentivi

Incentivi assunzione disabili

Novità nel calendario per il pagamento delle tasse

È partito un tavolo di lavoro tra il Ministero dell’Economia e i rappresentanti delle associazioni di categoria per mettere appunto delle nuove scadenze e delle nuove date per il pagamento delle imposte in modo da evitare il tax day del 16 giugno e proroghe dell’ultimo giorno.

Come noto anche quest’anno a ridosso della scadenza ordinaria di versamento il Mef ha previsto con il DPCM 15 giugno 2016 (pubblicato G.U. il 16 giugno), la consueta proroga dei versamenti delle imposte per i soggetti che svolgono attività per le quali sono stati elaborati gli studi di settore. La data ultima di versamento è slittata così dal 16 giugno al 6 luglio 2016, e dal 18 luglio al 22 agosto 2016, con la maggiorazione dello 0,40%.

Con la riunione del 5 luglio 2016, è partito un tavolo di discussione voluto dal Viceministro all'Economia Luigi Casero per modificare il calendario delle scadenze per il prossimo anno, e far sì che non vengano più fatte proroghe all'ultima ora. Le ipotesi allo studio sono molte, e potrebbero convergere in un provvedimento di legge entro fine anno.

L'obiettivo è quello di realizzare nei prossimi mesi un calendario degli adempimenti più armonico, che non preveda più proroghe all'ultima ora, e di approvare la relativa legge entro l’autunno. Proprio per questo le categorie sono state invitate a formalizzare le proprie proposte entro la fine della prossima settimana, in vista di una seconda riunione, da convocare prima dell'estate.

Secondo il presidente del CNDCEC Gerardo Longobardi “L’ipotesi per i versamenti potrebbe essere quella di un termine fisso al 30 giugno senza inglobare le imposte locali, su cui abbiamo bisogno di avere una lettura agevole delle delibere. Per questo sarebbe auspicabile uno standard unico”.
Le ipotesi - L'ipotesi sarebbe, quindi, quella di far slittare i pagamenti dal 16 al 30 giugno (escluse le imposte locali), lasciando il mese di luglio per chi decide di pagare con la maggiorazione. Si prevede, inoltre, un meccanismo automatico di slittamento dei termini nel caso di ritardi nella diffusione dei modelli dichiarativi o dei software di compilazione

I sostituti d'imposta chiedono, inoltre, più tempo per l'invio delle CU, fissato attualmente al 7 marzo, spostando i termini di consegna delle CU ai dipendenti al 15 marzo (attualmente la scadenza è fine febbraio). Un'altra proposta prevede di modificare da 5 a 30 giorni il termine per il nuovo invio di una dichiarazione scartata, e di fissare a regime la data per la trasmissione del Mod. 770 al 30 settembre.

Abbasso i compiti per le vacanze..... altrimenti che vacanze sarebbero? :)☼►♫♀♪◙

"I compiti delle vacanze - scrive - sono il retaggio di una scuola premoderna, che scambia la formazione con la punizione e il sapere con la noia".

"Le vacanze, in realtà, sono il tempo più formativo dell'anno. - continua - E lo sono proprio perché non c'è la scuola. Sono il tempo dell'autonomia, della libertà, il tempo in cui si affrontano le paure e le si supera, il tempo delle esperienze che ci fanno diventare adulti."


Noi siamo d'accordo, and you?

Inizia a rendere competitivo il tuo curriculum vitae per la Chiamata Diretta da parte dei presidi

Tutto pronto dunque per una rivoluzione nella scuola: i docenti in cattedra non più per anzianità di servizio, ma per competenze. Questo lo slogan con cui in questi giorni è stato presentato il nuovo modello di attribuzione dell'incarico ai docenti di ruolo che dall'a.s. 2016/17 saranno assegnati agli ambiti territoriali.
concorso50b
Ma per arrivare ad avere i docenti che servono per garantire la migliore realizzazione del PTOF, bisognerà espletare dei passaggi che non sono semplici e che richiederanno una mole di lavoro per Dirigenti Scolastici e segreterie scolastiche, nonchè tanta attenzione da parte dei docenti.

Propedeutico a tutto ciò il fatto che i docenti dovranno inserire o aggiornare il proprio curriculum su Istanze on line. Non saranno prese in considerazione altre forme di curriculum.

Ecco in anteprima quali saranno i titoli valutabili

L'elenco dei titoli valutabili

Servizio: insegnamento in scuole


  • inseritee in aree a rishio e immigrazione
  • con progetti di sperimentazione Miur
  • con corsi di educazione per gli adulti
  • collocate all'estero

Titoli di studio e culturali


  • specializazione sostegno
  • metodo montessori, pizzigoni..
  • master
  • dottorati


Certificazioni


  • certificazioni informatiche
  • certificazioni linguistiche
  • livello linguistico
  • italiano L2
  • master DSA

Formazione realizzata dalla scuola o dall'Amministrazione


  • didattica
  • disciplinare
  • orientamento
  • dispersione
  • integrazione
  • alternanza scuola-lavoro
  • cittadinanza e costituzione
  • DSA/BES
  • didattica laboratoriale
  • nuove tecnologie e didattica
  • pratica sportiva

Collaborazioni con Università

Attività di ricerca

  • Contratti per l'insegnamento


Incarichi


  • relatore/tutor/moderatore
  • tutor di tirocinanti/neoassunti

Mobilità all'estero


  • Partecipazione ai progetti Socrates ed Erasmus


Il Dirigente Scolastico stila una graduatoria dei docenti che rispondono a tali requisiti, in ordine di possesso.

I posti disponibili - esclusivamente quelli vacanti dell'organico triennale dell'autonomia - saranno pubblicati sul sito dell'istituzione scolastica interessata, nonchè in una apposita sezione dell'Ufficio Scolastico.

Chiamata diretta dei presidi: per non arrivare impreparato inizia a documentarti sin d'ora!




Chi diventerà titolare per l'anno scolastico 2016/2017 in un ambito territoriale come  riceverà l'incarico triennale in una scuola?
È una domanda che ancora oggi non ha una risposta definitiva, in quanto si sta ancora trattando, con il massimo riserbo, su come sarà regolata la chiamata diretta dei docenti, titolari di ambito, da parte di un dirigente scolastico di una scuola associata all'ambito di titolarità. Eppure molti docenti neoassunti e anche quelli entrati in ruolo entro il 2014/2015 che nella domanda di trasferimento hanno richiesto più ambiti territoriali, saranno probabilmente titolari di un ambito territoriale. Allora ci siamo informati su come funzionerà il meccanismo, almeno nelle grandi linee, del passaggio dei docenti dall'ambito alla scuola.


La legge 107/2015 ha introdotto il nuovo modello della chiamata diretta degli insegnanti assegnati agli ambiti territoriali. Vediamo quali passaggi sono previsti per chi usufruisce della legge 104/92.

Il comma 79 della legge n. 107/15, in cui è disciplinata la proposta d'incarico ai docenti da parte del DS, così prevede:

A decorrere dall'anno scolastico 2016/2017, per la copertura dei posti dell'istituzione scolastica, il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento, prioritariamente sui posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili, al fine di garantire il regolare avvio delle lezioni, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi e della precedenza nell'assegnazione della sede ai sensi degli articoli 21 e 33, comma 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Il dirigente scolastico può utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purché posseggano titoli di studio validi per l'insegnamento della disciplina e percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire e purché non siano disponibili nell'ambito territoriale docenti abilitati in quelle classi di concorso ”

Non si parla della precedenza, invece, per chi assiste il familiare disabile (figlio, coniuge, genitore o familiare), ai sensi degli articoli 33 commi 5 e 7 della legge 104/92.

La sequenza contrattuale sulla chiamata diretta negli ambiti territoriali, la cui firma potrebbe arrivare domani 12 luglio disciplina in maniera leggermente diversa il passaggio. Chiamata diretta insegnanti di ruolo, probabile dal 18 luglio il curriculum on line. Martedì la firma (fermo restando che potrebbero ancora esserci delle modifiche dell'ultima ora).

L'assegnazione della sede ai docenti che fruiscono della precedenza degli art. 21 e 33 comma 6 della legge 104/92 sono assegnati alla sede dall'Ufficio Scolastico. L'assegnazione avverrà nella scuola del comune indicato nella domanda di trasferimento, rispettando l'ordine del trasferimento o la graduatoria di immissione in ruolo (per i neoimmessi 2016/17). In caso di più posti disponibili sono i docenti a scegliere la sede, sempre secondo l'ordine di graduatoria della rispettiva procedura (mobilità o graduatoria delle immissioni in ruolo).

I tempi. L'assegnazione dovrebbe avvenire entro i medesimi termini previsti per gli altri docenti, ma si ipotizza che si tratterà di posti accantonati che non potranno essere resi disponibili dai Presidi per la procedura di assegnazione dell'incarico nella propria scuola tramite la graduatoria per competenze.

venerdì 8 luglio 2016

Canone RAI e decesso dell'intestatario : ti spieghiamo come fare per disdirlo!



 A partire dal 1° gennaio 2016 è entrata in vigore una nuova legge che certifica che il Canone Rai non solo è un’imposta sul possesso di un apparecchio radiotelevisivo, ma è anche diventato una tassa accumulata alla fattura di fornitura elettrica ad uso domestico ed è ereditabile così come gli importi delle bollette in caso di decesso di un utente. Quindi ecco che il Canone Rai finisce nella fatturazione degli eredi e sta a loro presentare la documentazione necessaria per disdirlo o per confermarlo!

Per farlo è necessaria la presentazione di una dichiarazione che è possibile effettuare attraverso un modello predisposto direttamente dall’Agenzia delle Entrate, e che potete scaricare sull’apposito sito web.
Tuttavia gli scenari che si presentano sono vari e non vanno sottovalutati; infatti, se il vostro defunto non aveva un televisore la dichiarazione è comunque necessaria. Ma andiamo per gradi.


Se il vostro caro era in possesso di un apparecchio TV e l’utenza elettrica è intestata all’erede stesso o a un altro soggetto, anche se l’intestatario dell’utenza non fa parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto, l’erede dovrà provvedere ad inviare la dichiarazione sostitutiva compilando il quadro B, denominato “Dichiarazione sostitutiva di presenza di altra utenza elettrica per l’addebito”. Invece, come accennato sopra, nel caso in cui il deceduto non fosse in possesso di alcun televisore nella sua residenza, sarà comunque necessario fare la comunicazione e quindi l’erede dovrà compilare il quadro A dell’apposito modulo, denominato “Dichiarazione sostitutiva di non detenzione”. Per famiglia anagrafica si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, coabitanti e che quindi condividono insieme un’abitazione o un rapporto di affetto.

A partire da 2016 ci saranno due periodi dell’anno in cui gli utenti potranno inviare il modulo per disdire il Canone Rai: uno va dal 1° febbraio al 30 giugno, mentre l’altro dal 1° luglio al 31 gennaio dell’anno seguente. Le modalità di invio vanno incontro a tutti, sia a chi abbia la possibilità di mandare comunicazioni via Internet, sia per chi preferisca utilizzare il classico servizio di posta. Sarà sufficiente inviare un plico raccomandato senza busta indirizzato a: Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – SPORTELLO ABBONAMENTI TV – CASELLA POSTALE 22 – 10121 TORINO, con apposita copia di un documento di riconoscimento (meglio se Carta d’Identità); oppure via web basterà collegarsi all’apposito sito e accedere all’area riservata ai servizi telematici dell’ Agenzia delle Entrate e compilarlo.

Se muti residenza trasloca con te anche il canone RAI TV


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Il canone Rai è una delle tasse statali che nessuno vorrebbe pagare. Molte persone commettono l’errore di pensare che l’imposta sia dovuta perché vengono visti i programmi Rai e pur di non sborsare la cifra c’è chi è disposto a farsi oscurare i canali di Viale Mazzini. In realtà il canone tv viene corrisposto per il solo fatto di possedere un televisore e percepirne il segnale. Vediamo come dovete comportarvi se cambiate la residenza senza avere la sorpresa di incorrere in sanzioni amministrative per il mancato pagamento della tassa.
Tutte le informazioni inerenti il canone Rai le potete reperire direttamente sul sito “abbonamenti.rai.it“.

Se non avete dimestichezza con la tecnologia spedite una comunicazione scritta allo sportello S.A.T. di Torino, altrimenti è sufficiente compilare il form presente sul sito. Riempite gli spazi vuoti con i vostri dati, inserendo il numero di canone Tv, i dati del titolare del canone, il vecchio indirizzo, il nuovo indirizzo e l’email per eventuali comunicazioni e avvisi di ricezione. Online è tutto più semplice e sbrigativo, oltretutto potete fare l’operazione in qualsiasi momento della giornata, diverso se la notifica viene spedita per posta.


In entrambi i casi c’è tempo 20 giorni per dare le nuove informazioni da quando avviene il trasferimento con la relativa rettifica al comune di residenza. Se optate per la comunicazione scritta, vi consiglio di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno, anche se non è richiesto. Nell’oggetto dovete riportare la dicitura “Disdetta canone Rai per cambio di residenza”. Ricordatevi di trascrivere oltre che i dati identificativi il titolare del canone, anche il numero di abbonamento e il codice controllo, reperibili sul bollettino prestampato che ogni anno l’Agenzia delle Entrate vi invia a casa.

Dal 2016 il canone Rai è finito in bolletta. Tutti i possessori di un contatore luce si vedranno addebitare sulla fattura di luglio un primo acconto del canone pari a 70 euro. I restanti 30 euro saranno ripartiti in quote di 10 euro nelle successive bollette. In questo caso se siete intestatari di più contatori di energia elettrica dovete comunicare dove alloggia il televisore, per non vedervi addebitare più volte lo stesso importo su contatori diversi ma intestati a vostro nome. In caso di errori dovete fare richiesta di rimborso, ma la procedura ancora non è stata definita. La modulistica sarà messa a disposizione a partire dal 3 agosto 2016 da parte dell’Agenzia delle Entrate.