lunedì 28 aprile 2014

Smetti di Vedere Tutto Nero: 7 Modi per Riuscirci

1. Alimenta un atteggiamento positivo. 

Cambia il modo in cui pensi. Coltiva un approccio positivo mentre ti rapporti ai problemi. Focalizzati su ciò che puoi controllare, concentrati su ciò che puoi cambiare e lascia scorrere via ciò che è al di fuori del tuo controllo. 

Abbraccia il cambiamento, punta sempre all'eccellenza, ma accetta il fatto che nulla può essere perfetto. In ogni situazione non perdere mai di vista gli aspetti positivi e non lasciarti soppraffare da quelli negativi.

2. Impara a gestire il cambiamento. 

L'unica certezza della vita è che nulla rimane immutato. Il cambiamento avverrà domani, tra un mese o tra un anno, ma sicuramente avverrà. E tu non potrai evitarlo. 

Ma puoi sempre fare qualcosa di estremamente importante: puoi sempre imparare ad anticipare il cambiamento, puoi imparare a gestirlo, ad accettarlo e, perché no, puoi imparare ad abbracciarlo. 

Adotta la prospettiva di considerare il cambiamento non come un ostacolo, ma come un'opportunità di crescita. 

3. Sviluppa la tua consapevolezza. 

Il passato non potra' mai essere cambiato e preoccuparti del futuro e' un esercizio alquanto futile. Lamentarti, allo stesso modo, non ti fara' compiere alcun progresso. Piuttosto, scegli di abbracciare pienamente il momento presente e affronta esclusivamente le situazioni man mano che ti si dispiegano dinnanzi. 

Riconosci i pensieri negativi che affiorano nella tua mente, assumine consapevolezza, lasciali scivolare via come nuvole passeggere e sostituiscili con pensieri ottimisti e positivi. 

4. Limita i tuoi giudizi sulle persone. 

A cominciare dai giudizi su te stesso. Tutti commettono errori, ma il vero fallimento e' solo quando continuiamo a ripetere sempre gli stessi sbagli senza cercare di trarne insegnamento. 

Sbaglia e impara senza essere critico nei tuoi confronti, perche' colpevolizzarti e giudicarti in termini negativi non ti aiutera' certo a risollevarti, ma al contrario ti spingera' in una spirale di auto-commiserazione. 

5. Assumiti le tue responsabilità. 

Non rinnegare la paternita' degli errori che commetti. Alza la mano, prenditi la responsabilita', chiedi scusa a chi potresti eventualmente aver ferito od offeso (incluso te stesso) e datti da fare per rimediare. 

6. Sii assertivo. 

Abbandonare la cattiva abitudine di lamentarti non significa certo dover permettere a te stesso di diventare lo zerbino degli altri. L'assertivita' e' il modo per comunicare agli altri quali sono i tuoi bisogni e come questi possono essere soddisfatti. 

Inizia a trasmettere la sicurezza in cio' che dici attraverso il tuo tono di voce e la tua postura. Tieni ben dritta la schiena, stretta di mano salda e guarda sempre negli occhi il tuo interlocutore. Parla chiaramente con tono sicuro, il tuo obiettivo e' farti capire dalla controparte. Non lasciare nulla di intentato o di inespresso. 

7. Continua ad andare avanti. 

Se gli ostacoli che incontri lungo il tuo cammino sembrano invitarti a mollare, opponi il tuo deciso rifiuto. Di sicuro dovrai fronteggiare problemi, inconvenienti e pericoli, ma sono proprio queste le sfide che ti consentiranno di attingere alle risorse e alle energie piu' efficaci che possiedi dentro di te. 

Nei momenti duri, metti da parte ogni forma di negativita' e guarda avanti con fiducia ed entusiasmo. Vivi con la fiducia che tutto il mondo è dalla tua parte, finché sei fedele al meglio che è in te.
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http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-27/la-forza-renzi-e-speranza-italiana-non-sprecare-081129.shtml?uuid=AB6cX2DB



http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-27/la-forza-renzi-e-speranza-italiana-non-sprecare-081129.shtml?uuid=AB6cX2DB

Bonus 80, perché il valore reale mensile può scendere a 53,33 euro


Il testo definitivo del decreto Renzi (Dl 66/14, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 95/14 di ieri) conferma quasi tutte le anticipazioni della vigilia, con alcune significative novità. Destinatari del nuovo credito introdotto dal comma 1 bis dell'articolo 13 del Tuir, sono, con riferimento alla tipologia del reddito, tutti coloro che percepiranno nel 2014 redditi di lavoro dipendente e alcune categorie di redditi assimilati al lavoratore dipendente. Ne rimangono esclusi i pensionati.

Nell'ambito dei redditi assimilati, sono esclusi, tra gli altri, i compensi per l'attività libero professionale intramuraria del personale dipendente del Servizio sanitario nazionale, le indennità, i gettoni di presenza e gli altri compensi corrisposti dallo Stato, dalle regioni, dalle province e dai comuni per l'esercizio di pubbliche funzioni e le indennità percepite dai membri del Parlamento nazionale e del Parlamento europeo.

Con riferimento alla entità del reddito (complessivo) posseduto, il credito spetta a coloro che, dopo aver scontato la detrazione di lavoro dipendente hanno comunque un'Irpef residua anche se poi dovesse essere azzerata da altre detrazioni, a condizione tuttavia che non superino i 26mila euro. Rispetto alle indicazioni precedenti restano fuori i possessori di redditi compresi tra 26mila e 28mila euro.

La precisazione più rilevante è contenuta, però, nel secondo comma, dove viene precisato che il credito va rapportato al periodo di lavoro nell'anno. Da questa precisazione si desume che il credito è "figurativamente" di 80 euro al mese. In realtà è pari a 53,33 euro.

Il testo, infatti, non indica un valore mensile, ma un valore annuo e cioè 640 euro, riferito all'intero periodo d'imposta. Questo significa che un lavoratore che lavora da gennaio a dicembre riceverà, con riferimento ciascuno dei dodici mesi in cui ha prodotto reddito di lavoro dipendente 53,33 euro (640 diviso 12). In realtà sui prossimi cedolini paga lo stesso lavoratore troverà effettivamente 80 euro, ma solo perché il riconoscimento inizierà da maggio e perché il sostituto deve riconoscere il credito sugli emolumenti corrisposti in ciascun periodo di paga, rapportandolo al periodo stesso» e quindi dovrà dividere il credito complessivo per gli otto periodi di paga residui fino a dicembre e riconoscere per ciascuno di essi 1/8 dello stesso. In questo modo si ottengono 80 euro.
Il riconoscimento del credito, essendo un importo netto, dovrebbe prescindere dalla presenza di reddito nello stesso mese. Vale a dire che dovrebbe essere corrisposto a chi ne ha diritto anche se in uno dei mesi, da maggio a dicembre, dovesse essere in aspettativa senza retribuzione.

Ma tenuto conto che il bonus deve essere rapportato al periodo di paga, il sostituto non potrà prescindere da quello che è successo prima e che succederà dopo il mese di maggio, in particolare dovrà tener conto di rapporti iniziati dopo gennaio 2014 e che cesseranno dopo maggio 2014. Se, infatti, un lavoratore è stato assunto ad esempio nel marzo 2014, non ha diritto a 80 euro, ma a 66,66 euro e cioè a dieci dodicesimi di 640 euro (533,33) diviso 8 (da maggio a dicembre ) In pratica, quello che in queste situazioni, i lavoratori troveranno sui cedolini dipenderà anche da come si organizzeranno le società di software. E possibile che continueranno a ricevere 80 euro, ma a dicembre, in sede di conguaglio bisognerà che l'importo complessivo sia pari a 53,33 per i mesi di lavoro e quindi o riceveranno di meno o potrebbero restituire qualcosa.

Il ricalcolo sarà necessario anche in caso di cessazione del rapporto dopo il mese di maggio. Per un lavoratore in forza dal primo gennaio 2014, che ha iniziato a percepire 80 euro da maggio e che cessa il rapporto di lavoro ad ottobre, occorrerà infatti fare in modo che gli venga riconosciuto il credito per tutto il periodo di lavoro e cioè a 533,33 euro (640 :12 x 10). Fino a settembre avrà ricevuto 400 euro (80 x 5 mesi). Ad ottobre, bisognerà riconoscerli, anzichè 80 euro, 133,33 euro.

La problematica dei ricalcoli si può presentare in modo ancora più complicato se si deve tener conto di redditi corrisposti da altri sostituti per i lavoratori assunti durante l'anno e che hanno più rapporti contestuali. Considerata la "mobilità" e il turn over sempre più spinto, questa situazione è molto frequente. Sarà opportuna e necessaria quanto prima una precisazione da parte dell'Agenzia finalizzata alla gestione di queste situazioni. In particolare, in presenza di più committenti o datori di lavoro, il lavoratore rischia, in assenza di precisazioni, o di non percepire quanto spettante o di percepirlo indebitamente.

Il problema non esiste per i collaboratori familiari. I datori di lavoro domestici non sono infatti sostituti di imposta e non possono anticipare il credito. Pertanto i collaboratori familiari i quali ne hanno diritto potranno ottenerlo in sede di dichiarazione che tra l'altro, proprio perché non sono soggetti ad alcuna ritenuta, sono comunque obbligati a presentare anche se hanno solo reddito di lavoro dipendente e non sono "incapienti". In questa sede indicheranno tutti i redditi percepiti da tutti i sostituti e i diversi "periodi di lavoro".

 (articolo di cui al link http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2014-04-25/il-bonus-80-euro-arriva-forma-credito-fiscale-perche-ammontare-reale-e-5333-euro-135835.shtml?uuid=AB9v2gDB)

venerdì 25 aprile 2014

Perché celebrare il 25 Aprile?



Perché è la Festa della Liberazione e ricorda l'anniversario della liberazione dal nazifascismo.

Perché per combattere il nazifascismo si era organizzata la Resistenza e la lotta partigiana.

Perché uomini, donne, giovani, anziani, religiosi, militari, persone di diversi ceti sociali e convinzioni politiche ebbero la voglia di lottare per ottenere in patria la democrazia, il rispetto della libertà individuale e l'uguaglianza.

Perché il 25 aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine e iniziando il processo di liberazione dell'Italia dall'oppressione fascista.

Perché qualche anno dopo, dalle idee di democrazia e libertà, è nata la Costituzione Italiana.

Io voglio ricordare questa data, carica di suggestioni e ricca di senso, con la felice interpretazione di Bella Ciao da parte di Pippo Pollina.


https://www.youtube.com/watch?v=duBhBTld5iM

Il 25 di aprile in Italia è festa nazionale. Ma sappiamo il motivo per cui si festeggia?


Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione, si ricorda cioè l'anniversario della liberazione dal nazifascismo.
Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), dopo il 1943, l'Italia si ritrovò divisa in due: al nord Benito Mussolini e i Fascisti avevano costituito la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai tedeschi e al Nazismo di Hitler, mentre al sud si formò in opposizione il governo Badoglio, in collaborazione con gli Alleati americani e inglesi.
Per combattere il dominio nazifascista si era organizzata la Resistenza, formata dai Partigiani. Questi erano uomini, donne, giovani, anziani, preti, militari, persone di diversi ceti sociali, diverse idee politiche e religiose, ma che avevano in comune la volontà di lottare personalmente, ognuno con i propri mezzi, per ottenere in patria la democrazia e il rispetto della libertà individuale e l'uguaglianza.

Festa della Liberazione

Il 25 aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine e dando così il via al processo di liberazione dell'Italia dall'oppressione fascista.
Qualche anno dopo, dalle idee di democrazia e libertà, è nata la Costituzione Italiana.

Di seguito vi elenchiamo alcuni esempi di libri che sono ambientati e parlano del periodo della Resistenza italiana. Gli autori sono stati essi stessi testimoni della Seconda Guerra Mondiale e vogliono raccontare, ognuno a suo modo, le esperienze fatte e i segni lasciati da uno dei periodi che più ha segnato il nostro Paese.

Il sentiero dei nidi di ragno - Italo Calvino

Ambientato in Liguria, tra gli stretti vicoli di un paesino della Riviera di Ponente, durante la Resistenza. Il protagonista è Pin, un ragazzino solo e senza guida. La sorella fa la prostituta e tra i clienti ha anche i militari tedeschi; per questo motivo Pin viene scartato e insultato. Per ripicca e per avere la considerazione degli adulti, il bambino decide di rubare la pistola all'amante della donna e di nasconderla. Questo gesto scatenerà una serie di eventi che lo porterà ad essere messo in prigione dai tedeschi e, una volta scappato, ad entrare in contatto con i gruppi di partigiani che si nascondevano tra i monti, diventandone parte integrante. Nel condividere con loro la difficile vita da ribelli, con l'oppressione degli invasori tedeschi, imparerà ad affrontare la realtà di un paese in guerra, con l'aiuto del nuovo amico Cugino, diventato una sorta di padre adottivo.

La casa in collina - Cesare Pavese

Il libro narra le vicende di Corrado, durante l'estate del 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale. L' uomo è un professore quarantenne che vive sulle colline antistanti Torino, non è sposato e ha due donne, madre e figlia, che si occupano di lui e dell'andamento domestico. Corrado tutte le sere si rifugia sulle colline per scampare ai bombardamenti tedeschi sulla città e, così come sfugge alla guerra e ad un quasi obbligato schieramento politico, evita anche di prendersi responsabilità negli altri campi della vita. Tra i partigiani ha amici, Cate, una fiamma del passato, e il figlio di lei, probabilmente suo; nonostante questo non si sbilancia seguendo i loro ideali e le loro azioni. La guerra incombe, i tedeschi incalzano e i suoi amici vengono arrestati, forse uccisi, ma lui fugge e per salvarsi abbandona anche il giovane ragazzo, affidatogli da Cate: niente sembra scrollarlo dalla sua vigliaccheria. Un giorno però si imbatte per caso nella cruda uccisione di alcuni fascisti, da parte dei partigiani di zona. La morte e il sangue così vicini e reali lo fanno riflettere amaramente sulla sua vita e sul periodo storico in cui si trova: la guerra tocca tutti, prima o poi, nessuno riesce a sottrarsi. Tramite Corrado si vive il duro periodo della guerra e dell'inizio della creazione dei gruppi partigiani.

Il partigiano Johnny - Beppe Fenoglio 

E' il settembre del 1943 quando Johnny, un giovane studente di letteratura con l'amore per la cultura anglosassone, decide di unirsi ai partigiani della sua città Alba, nel Monferrato piemontese. Lo fa non tanto per convinzione ideologia, quanto più forse per aver immaginato poeticamente e astrattamente quella vita avventurosa. La realtà però si rivela tutt'altro che epicamente magica: è una lotta quotidiana contro la morte, la fame, la solitudine e soprattutto la guerra che provoca tutto questo. Le guerriglie e le lotte portano il giovane a trovarsi solo, senza più nessun amico, solo con la natura che lo circonda. Ha così la possibilità di fare un'attenta analisi introspettiva, che lo porta a realizzare quanto la guerra possa distruggere un uomo, le sue certezze, i suoi sogni e i suoi desideri. Johnny torna tra la gente, ma non è più in grado di integrarsi normalmente. Il libro è incompiuto, ma è comunque considerato uno dei più pragmatici e originali romanzi sulla Resistenza italiana. Nel 2000 è stato anche tratto un film, che ha lo stesso titolo.

Il clandestino - Mario Tobino 

Il romanzo è ambientato nella Toscana della Resistenza. Racconta di un gruppo di ragazzi, colti e ben educati, che per combattere il fascismo si dedica ad una complicata vita sotterranea. Quello che li fa resistere e andare avanti nella loro lotta è l'amore per la propria città Medusa (nome di fantasia per Viareggio), la profonda fede nelle loro ideologie politiche e l'ardente desiderio di giustizia. Tra di loro c'è Anselmo, un giovane medico (il personaggio più simile allo scrittore), che suo malgrado si è trovato a dover affrontare gli orrori della guerra e vorrebbe soltanto poter vivere il suo Paese e la sua adorata città, senza pensare al passato. La visione romantica della vita è costretta continuamente a cozzare col violento realismo del tempo, ma non soccombe mai.

giovedì 24 aprile 2014

Anti Depression Video





Regalo pomeridiano

:)

Liberamente tratto da http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=6439


logo dell'Inps


http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=6439


LA PARENTELA




E’ il vincolo che unisce le persone che discendono dalla stessa persona o, come il codice civile afferma , dallo stesso stipite (art. 74 cod. civ.).
Ai fini della determinazione del vincolo si distinguono:



  • la linea retta unisce le persone di cui l’una discende dall’altra (ad es. padre e figlio, nonno e nipote);

  • la linea collaterale unisce le persone che, pur avendo un uno stipite comune, non discendono l’una dall’altra (ad es. fratelli, zio e nipote).

I gradi si contano calcolando le persone e togliendo lo stipite:tra padre e figlio c’è parentela di primo grado; tra fratelli c’è  parentela di secondo grado (figlio, padre, figlio = 3; 3 – 1 = 2); tra nonno e nipote, parentela di secondo grado (nonno, padre, figlio = 3; 3 – 1 = 2); tra cugini parentela di quarto grado e così via.

L'AFFINITÀ


E’ il vincolo che unisce un coniuge ed i parenti dell’altro coniuge. Sono affini, perciò, i cognati, il suocero e la nuora, ecc.. Per stabilire il grado di affinità si tiene conto del grado di parentela con cui l’affine è legato al coniuge; così suocera e nuore sono affini in primo grado; i cognati sono affini di secondo grado, ecc.

PARENTELA

AFFINITA'
è il vincolo tra persone che discendono da uno stesso stipiteè il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge


Grado

Rapporto di parentela con il titolare

Grado

Rapporto di affinità
1padre e madre
figlio o figlia
1suocero o suocera del titolare
figlio o figlia del coniuge
2nonno o nonna
nipote
(figlio del figlio o della figlia)
fratello o sorella
2nonno o nonna del coniuge
nipote
(figlio del figlio del coniuge)
cognato o cognata
3bisnonno o bisnonna
pronipote
(figlia o figlio del nipote)
nipote
(figlia o figlio del fratello o della sorella)
zio e zia
(fratello o sorella del padre o della madre)
3bisnonno o bisnonna del coniuge
pronipote
(figlio del nipote del coniuge)
nipote
(figlio del cognato o della cognata)
zio o zia del coniuge



Tra marito e moglie non vi è rapporto di parentela o affinità ma una relazione detta di coniugio che implicitamente ammette la collaborazione familiare nell'impresa




I coniugi di tutti i parenti e gli affini del titolare rilevano, ai fini dell'iscrizione come familiari coadiuvanti ART/COM al pari del parente o affine cui sono coniugati, ma i loro familiari sono per il titolare degli estranei

Jobs Act e contratti di solidarietà, i Consulenti del Lavoro fanno il punto Scritto da: Lavorofisco.it

L’art. 6, comma 4, D.L. 1 ottobre 1996 n, 510, convertito nella L. 28 novembre 1996, n. 608, prevede, a favore delle imprese che avviano contratti di solidarietà, una misura agevolativa, nei limiti delle disponibilità del Fondo per l’occupazione e per un periodo massimo di due anni, consistente nella riduzione della contribuzione previdenziale ed assistenziale dei lavoratori interessati dalla riduzione di orario di impiego.
La misura varia a seconda dell’intensità della riduzione oraria adottata nel contratto di solidarietà:
per le riduzioni superiori al 20% spetta una riduzione nella misura del 25%;
per le riduzioni superiori al 30% spetta una riduzione nella misura del 35%.

Un altro aspetto da valutare ai fini del quantum è la dislocazione geografica del datore di lavoro (in base alle aree del Fondo europeo di sviluppo regionale del regolamento CEE n. 2052/88 del Consiglio del 24 giugno 1988):
per le riduzioni superiori al 20% spetta una riduzione nella misura del 35%;
per le riduzioni superiori al 30%: spetta una riduzione nella misura del 40%.


L’effettiva fruizione dell’agevolazione contributiva è subordinata alla disponibilità delle risorse finanziarie nell’ambito del fondo per l’occupazione: circostanza che sovente ha reso non utilizzabile per le aziende il beneficio. L’ultimo sblocco di risorse che ha consentito l’utilizzo dell’agevolazione risale ai contratti di solidarietà stipulati entro il 31/12/2005 (Nota del Ministero del Lavoro protocollo 14/0014668 del 29.10.2008).


La prima novità del Jobs Act (D.L. n. 34/2014) consiste nella rimessione al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro delle Finanze, della individuazione dei criteri per determinare i datori beneficiari della riduzione contributiva. In sostanza, gli sgravi contributivi saranno consentiti solo nei limiti della disponibilità economica del Fondo per l’occupazione.
La seconda novità è rappresentata dal fatto che il predetto Fondo sarà rifinanziato, a decorrere dal 2014, con uno stanziamento di 15 milioni di euro. Il datore di lavoro interessato sarà chiamato a fare una richiesta di accesso al beneficio e le sedi INPS provvederanno ad attribuire il codice autorizzazione “7K” (“Azienda che ha stipulato contratti di solidarietà successivamente al 14 giugno 1995 ammessa al conguaglio delle riduzioni contributive di cui all’art. 6, c. 4, della L. 28 novembre 1996, n. 608″).
Si ricorda infine che la verifica della riduzione dell’orario deve essere effettuata in relazione al singolo lavoratore e per singolo mese: le eventuali retribuzioni ultramensili seguono lo stesso regime previdenziale stabilito nel mese.



Come si attivano i voucher INPS?




Abbiamo già ampiamente esposto l’argomento  sul Lavoro occasionale accessorio – Voucher o buoni lavoro Inps  ampliando alcuni aspetti che, nel tempo, sono emersi anche dai vari quesiti posti di volta in volta da chi le cose le tocca con mano: il cittadino, committente o prestatore che sia!

Diverse sono state le letture date a questa norma e particolare attenzione è stata sempre posta alla comunicazione preventiva di inizio attività con indicazione dei dati anagrafici del prestatore e il luogo e il periodo presunto dello svolgimento dell’attività, unico ma obbligatorio adempimento a carico dei committenti, tra l’altro importante poiché, oltre a garantire l’instaurazione del rapporto accessorio, ufficializza l’inizio della prestazione ed evita il rischio di contestazione della maxi sanzione prevista per il lavoro sommerso (Circolare n. 38/2010 del 12.11.2010 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).

Svariate sono state le circolari che sono intervenute per fare chiarezza sul tema, ma ora, con la n. 177 del 19.12.2013 (all’oggetto: “Lavoro accessorio. Nuove modalità di invio della comunicazione obbligatoria di inizio attività”) l’Inps ha fornito le seguenti precisazioni:

“… a partire dal 15 gennaio 2014, le comunicazioni di inizio attività relative all’impiego dei voucher cartacei distribuiti dalle sedi territoriali dell’INPS, contenenti i dati riferiti all’attività lavorativa affidata al prestatore (luogo e periodo della prestazione) nonché i dati anagrafici del committente e del prestatore, dovranno essere effettuate esclusivamente on line, tramite i seguenti canali, già attivi per i voucher distribuiti da tabaccai, uffici postali e Banche popolari:

procedura informatica già disponibile sul portale del sito www.inps.it; accessibile, dal sito dell’Istituto, tramite i seguenti percorsi alternativi:

- Per i committenti muniti di PIN: Servizi On Line – Lavoro Occasionale Accessorio – Committenti/Datori di Lavoro (accesso con PIN);

- Per i possessori di voucher (accesso con codice fiscale e codice di controllo): Servizi On Line – Lavoro Occasionale Accessorio – Attivazione voucher INPS;

- Per i delegati: Servizi On Line – Lavoro Occasionale Accessorio – Consulenti associazioni e delegati (accesso con PIN).




Nei menù delle relative aree dedicate sarà disponibile la nuova voce “Attivazione voucher INPS”.

Tramite la nuova funzionalità sarà possibile inserire i dati delle prestazioni di lavoro, completi di dati anagrafici del prestatore, data inizio, data fine e luogo della prestazione, e attivare i voucher cartacei INPS associati alla prestazione indicata.

Contact Center INPS-INAIL al numero 803164 gratuito da telefono fisso, oppure da cellulare al n. 06164164, con tariffazione a carico dell’utenza chiamante;

Sede INPS.”

Inoltre: “A decorrere dal 15 gennaio 2014, la dichiarazione di inizio attività lavorativa e le comunicazioni di eventuali variazioni, dovranno essere comunicate direttamente all’INPS ed esclusivamente con modalità telematica. Dalla medesima data cessa, inoltre, l’adempimento diretto a carico dei beneficiari della comunicazione all’Inail e di conseguenza non saranno più operativi il fax INAIL e la sezione del sito www.inail.it che saranno disattivati.”

Questo strumento di pagamento sembra si stia rivelando utile ma, da più parti, si leva un problema: quando si instaura un “rapporto di lavoro atipico”, com'è considerato questo del lavoro accessorio, per il quale non viene firmato alcun tipo di contratto e la trattativa sull’importo viene gestita in separata sede, può accadere, come sta accadendo, che al prestatore sia comunicato (millantato) che il pagamento per il suo lavoro verrà effettuato con voucher Inps ma, al momento della corresponsione dell’importo, oltre ad immotivati temporeggiamenti e ritardi – o peggio negazioni del dovuto -, il prestatore si ritrovi ad avere una sorta di “offerta” seguita da “questo o niente”.

Seppur vero che gli strumenti per ottenere in giudizio l’osservanza di un contratto scritto e inequivocabile esistono, per una simile prestazione, la cui garanzia (forse) è fornita da prove testimoniali (improbabili), un riconoscimento dei propri diritti diventa più difficoltoso e, per importi a volte veramente di modesta entità, pure improponibile.

In merito si è espresso il Ministero del Lavoro con la nota protocollo n. 12695/2013 in cui sono evidenziate delle sanzioni a carico del committente con addirittura la possibile trasformazione del rapporto di lavoro e così via.

Ma, fintanto che la comunicazione preventiva andrà fatta (se eseguita) dal solo committente, senza alcun intervento a conferma del prestatore, quale garanzia avrà il lavoratore sulla durata, sulla retribuzione pattuita e, soprattutto, sulla concreta erogazione, a meno di non intentare un giudizio?

mercoledì 23 aprile 2014

8 GRANDI FILM CHE INSEGNANO QUALCOSA A CIASCUNO DI NOI :)


1 RESISTERE (ROCKY)

“In fondo chi se ne frega se perdo questo incontro, non mi frega niente neanche se mi spacca la testa, perché l'unica cosa che voglio è resistere, nessuno è mai riuscito a resistere con Creed, se io riesco a reggere alla distanza, e se quando suona l'ultimo gong io sono ancora in piedi... se sono ancora in piedi io saprò per la prima volta in vita mia che... che non sono soltanto un bullo di periferia.”
                                                                                                                                               (Rocky Balboa)


2 Credere (Freedom Writers)



"Ogni voce che dice che non puoi farlo, deve tacere; ogni voce che dice che non ce la fai deve sparire!"


3 Fiducia 
(Cinderella Man) 
 


"Non ho sempre perso, non perderò per sempre"

James Braddock (Russel Crowe)

4 CORAGGIO (300) 
 
“La paura è una compagnia costante, ma accettarla ti renderà più forte”
Leonida

5 SFIDA (Never Back Down)


“Se vuoi essere il migliore devi battere i migliori”

Jake Tyler (Sean Faris) 



6 DARE IL MASSIMO (Karate Kid)

“Non ha importanza. Che insegna a noi di buono l'uso del pugno? Niente, è solamente un fatto di vita. Vincere o perdere non conta, se farai un buon combattimento sarai rispettato, e dopo nessuno ti disturberà.”

Maestro Miagi



7 LOTTARE 
(Ogni Maledetta Domenica)



“Non so cosa dirvi davvero. 3 minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta. Io però non posso farlo per voi. Sono troppo vecchio. Mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso "certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare". Si perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete con il tempo, con l'età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri, e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo. Mezzo passo fatto un po' in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?”

 (Tony D'Amato)




               8 RIALZARSI 
             (Rocky Balboa)
 

"L'importante non è come colpisci l'importante è come sai resistere ai colpi come incassi e una volta che finisci al tappeto hai la forza di rialzarti… così sei un vincente!"
Sylvester Stallone

Chef in Australia. "In Italia ristoranti di alto livello non volevano pagarmi" - Il Fatto Quotidiano

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Berlusconi ai servizi sociali, tutto pronto per la firma delle prescrizioni - Il Fatto Quotidiano

Silvio Berlusconi



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