mercoledì 30 gennaio 2019

Quest'idea non ti aveva mai sfiorato/sfiorata

 Bar con macchine da cucire a noleggio

L’idea delle riparazioni sartoriali rapide non è una novità. La novità è creare un bar dove ciascuno possa farsele da sé. In Francia c’è già. Si chiama “café couture”, è stato ideato da Sissi Holleis e Martena Duss. Qui, oltre a gustare un muffin bio sorseggiando un caffè o un succo di frutta senza conservanti, è possibile noleggiare una macchina da cucire per rifare un orlo o riparare una cucitura. Lo Sweat Shop, aperto lo scorso marzo poco lontano dal museo parigino del Louvre, ha già fatto moda con i suoi divani dove sedersi per lavorare a maglia e i tavolini con 10 macchine Singer, tra cui alcune professionali. Tariffe di noleggio: 6 euro l’ora. Proposti anche corsi di cucito (20 euro per due ore, 90 euro per 7 ore) e atelier di ago e filo per bambini tra 7 e 12 anni (35 euro per due ore, materiali inclusi).

martedì 29 gennaio 2019

Cosa ne pensi di quest'altra idea?

Rivista verde on line

Vale 1,87 miliardi di euro il mercato del biologico in Italia: un trend destinato a crescere. Perché non pensare a un business in tema? Le idee sono tantissime. Mario Notaro, romano, ha aperto nel 2009 il giornale on line GreenMe. I suoi articoli parlano del mondo “verde” a tutto tondo. «Obiettivo: creare un prodotto innovativo in contenuti e linguaggio. Abbiamo associato ambiente e consumo non avendo paura di citare le marche. L’investimento iniziale? Tutti i nostri risparmi, 30mila euro circa. Ma lo scorso giugno, grazie agli introiti pubblicitari, abbiamo raggiunto il break even» spiega Notaro

venerdì 25 gennaio 2019

Settima idea per metterti in proprio

Biblioteca digitale

Attenzione all’ambiente con il risparmio di carta e stampa e libri e giornali a disposizione 24 ore su 24: arriva la biblioteca digitale. Si chiama Bibliodigital e funziona come una sala di consultazione tradizionale, con la differenza della lettura su file elettronici anziché su carta e la possibilità di fare ricerche on line. Gratuito fino a fine anno, il servizio sarà a pagamento da gennaio: 0,50 euro per una consultazione singola, 10 euro (25 letture), 20 euro (50 letture) e 30 euro (90 letture).

giovedì 24 gennaio 2019

Mai pensato di fare la Maternity coach

Maternity coach

L’idea: semplificare la vita delle neomamme e fornire loro un aiuto a 360 gradi. Francesca Dal Pozzo d’Annone, lombarda, ha appena avviato Biu (Bebé istruzioni per l’uso), un servizio di consulenza per neomamme. «Ho avuto due figli e ho presto capito che quando una donna aspetta un bambino è curiosa di sapere tutto e spesso vive timori ed esitazioni. Così ho messo in piedi il mio business. Offro consulenza a 360 gradi. C’è chi cerca consigli su cosa mangiare e cosa evitare in gravidanza, chi è giù di corda e vuole riacquistare brillantezza, chi si sente impacciata nelle prime poppate. E ancora: chi cerca suggerimenti su come arredare la stanza del nuovo arrivato o sul corredino, assistenza da parte di professionisti come ginecologi, pediatri, ostetriche…» chiarisce Dal Pozzo d’Annone. La tariffa è di 600 euro per un mese di consulenza: è in studio un listino per consulti singoli.

Hai mai pensato di aprire una........

5. Aprire un’insalateria

Dopo piadinerie, gnoccherie e cozzerie è il momento delle insalate. Uno tra i business più nuovi e destinati al successo, perché punta sul salutismo, riguarda le insalaterie. A Milano è stato aperto un locale green, dove ogni giorno viene proposta un’insalata diversa (9 euro) e i clienti hanno anche la possibilità di comporre il proprio piatto, combinando gli ingredienti (13 euro). I prodotti sono tutti naturali e a km zero.

martedì 22 gennaio 2019

50 Idee per metterti in proprio : eccoti la terza

3. Punta sulle due ruote

In Italia ci sono decine di aziende che producono biciclette di qualità. L’idea è quella di trasformare una due ruote in un mezzo per fare impresa con un nuovo design o accessori specifici. Lo ha capito Jared Madsen, americano dello Stato dello Utah, che nel 2008 ha notato come le due ruote per molti sono un sostituto dell’auto. «Mi rendevo conto che la gente trasportava di tutto, dalla spesa ai bambini, cercando di restare in equilibrio. Così ho pensato a un modo per rendere più agevoli gli sforzi di chi fa a meno della benzina» ricorda Madsen. Il risultato è una bicicletta allungatissima nella parte posteriore, su cui è posizionabile un contenitore che supporta fino a 271 kg. Prezzo: 840 euro (992 con il contenitore). «Vendo circa 400 bici l’anno. La maggior parte degli ordini, a causa dei costi di spedizione, arriva dagli Usa, ma ricevo richieste da tutto il mondo» precisa Madsen.

giovedì 17 gennaio 2019

50 Idee per metterti in proprio : eccoti la quarta

4. Blog di nicchia

Esistono oltre 100 milioni di blog nel mondo di Internet e per quasi tutti passare dalla passione al business è molto difficile. Ma la soluzione c’è: basta trovare una nicchia inesplorata. Francesco Mugnai si è inventato un blog dedicato ai biglietti da visita. «Sono graphic designer di professione e nel 2008 ho avviato un indirizzo web per pubblicizzare i miei lavori. Grandissima la mia sorpresa quando un post sui biglietti da visita ha totalizzato oltre 100mila cliccate in tre giorni e messo k.o. il server. Subito ho fatto ricerche e notato che non esistevano siti in tema, così ho pensato di aprirne uno. Oggi conto su 650mila visite al mese e cinque sponsor fissi. A fronte di due-tre ore di lavoro alla settimana riesco ad arrotondare» racconta Mugnai.

mercoledì 16 gennaio 2019

50 Idee per metterti in proprio: eccoti la seconda

2. Personalizza tutto quello che puoi

Personalizzare un oggetto con una decorazione o una foto è un’idea che funziona su tutto. Anche sul pc: ne è la prova la storia di Alfredo Manzo, salernitano, che quattro anni fa ha dato una marcia in più alla sua azienda di produzione computer e notebook, puntando sulla creatività. Cinque le linee tra cui scegliere, da quella “fashion” che impreziosisce i portatili con cristalli Swarovski a quella “brand” che consente di applicare loghi aziendali. «Il ritorno dell’iniziativa? Circa il 25% in più nelle vendite, dovuto proprio a chi voleva un computer diverso dal solito grigio» commenta Manzo. Che, sul suo portale di e-commerce, riceve ordini da arabi, russi e cinesi: circa 1.750 euro la spesa per un netbook scintillante di Swarovski colorati disposti ad arte.

martedì 15 gennaio 2019

Come farsi un ristorante in casa: ecco gli home restaurant

Come farsi un ristorante in casa: ecco gli home restaurant

Basta avere spazio in casa, passione per la cucina, doti comunicative e sei pronto per ospitare gente a cena (e farti pagare) nel tuo home restaurant
Si chiamano home restaurant e sono ristoranti gestiti in casa dai proprietari e aperti ad amici ed estimatori.

 All’estero sono nate molte reti che raggruppano attività simili, come l’olandese Dine The dutch (http://www.dinewiththedutch.com), l’americana Hush (http://www.hushsupperclub.com). E la francese Hidden Kitchen (www.hkmenus.com).

E in Italia? «Abbiamo aperto il nostro ad aprile: offriamo la tipica cucina romana. Niente intrugli, solo cose semplici. Alla gente piace, risparmia rispetto a una trattoria, e si gode il clima familiare» spiega a Millionaire Michele Ruschioni, romano, giornalista 37 anni e blogger (http://www.braciamiancora.com/wdp/).

Ha avuto l’idea insieme a sua moglie, Daniela Chiappetti, 40 anni, imprenditrice nel settore turistico: «Per lavoro scrivo di turismo e enogastronomia e avvertivo che c’era la necessità di sperimentare nuove formule nel settore. Mia moglie è un’ottima cuoca e anche io ho imparato tanto dagli chef che incontro nella mia professione. Abbiamo un po’ di spazio in casa, nel quale affittiamo camere per turisti. Molti ci chiedevano dove potevano mangiare. Allora abbiamo pensato di ospitarli a cena».

Venti euro menu fisso (spaghetti all’Amatriciana, rigatoni alla carbonara, cacio e pepe, gricia, puttanesca, abbacchio alla romana, baccalà e scamorze…). I prodotti li comprano da negozianti del posto, a km zero: «Per risparmiare facciamo le fettuccine in casa. Vengono turisti, ma anche romani, attirati dall’originalità dell’idea, 8 persone in media a settimana. Il picco lo abbiamo avuto nei mesi dell’alta stagione turistica a Roma (aprile, maggio, giugno, luglio e settembre)».


Nodi burocratici? «Non ce ne sono, se guadagni una cifra non superiore ai 5mila euro. E non c’è la necessità di fare una dichiarazione (articolo 1 comma 100 della Legge Finanziaria 2008 n.244, che regola il lavoro domestico). Non è una vera e propria attività. Usiamo i guadagni per arrotondare, pagarci le spese di casa (tra bollette, Imu)».

martedì 8 gennaio 2019

50 Idee per metterti in proprio: Iniziamo con la prima

1.Taxi per animali

Due i ferri del mestiere: un’automobile e l’amore per gli animali. Cosi Gianluca Baldon ha inventato a Milano il taxi per animali. Si chiama Autobau, il servizio è proposto a 45 euro all’ora e da 100 euro in notturna, 24 ore al giorno, anche nei festivi e valido per cani, gatti, serpenti, iguana, pappagalli. «Ho iniziato quattro anni fa, dopo aver collaborato con un’associazione di categoria: un’esperienza utile perché ogni tanto biscotti e pazienza non sono sufficienti a convincere i nostri amici quattrozampe a entrare in auto. La mia vettura è attrezzata con una grata divisoria in aggiunta a museruole, una barella, lacci… Non sono un taxi e quindi non necessito di licenza, però ho dovuto richiedere un’autorizzazione Asl per il trasporto animali» spiega Baldon.