giovedì 24 febbraio 2022

Bonus Alberghi: il Click Day è il 28 febbraio alle ore 12.00

Bonus Alberghi, è partito il conto alla rovescia. Dalle 12 del 28 febbraio inizierà il click day: sul sito di Invitalia verrà infatti pubblicato il link che consentirà l'accesso al modulo da compilare per richiedere gli incentivi messi a disposizione dal Governo. Le richieste saranno esaminate in ordine cronologico e al termine delle verifiche di rito verrà pubblicata una graduatoria. Le domande possono essere presentate fino al 30 marzo.  

Il Bonus è erogato dal Ministero del Turismo (misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche” – IFIT) ad alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

Il 50% delle risorse è destinato a interventi di riqualificazione energetica; il 40% alle imprese del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Gli incentivi possono essere richiesti per i seguenti interventi: 

  • miglioramento efficienza energetica; 
  • riqualificazione antisismica; 
  • eliminazione  barriere architettoniche; 
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati; 
  • realizzazione piscine termali (solo per stabilimenti termali); 
  • digitalizzazione; 
  • acquisto mobili.

Nell’ambito delle agevolazioni concesse, è previsto un credito d’imposta fino all’80%(cedibile a terzi) sulle spese sostenute in relazione agli interventi realizzati, nonché un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40mila (aumentabile a 100mila in presenza di particolari requisiti legati a interventi di digitalizzazione, di imprenditoria femminile e giovanile, o di attività nel Mezzogiorno). 

Le domande si possono essere presentare dal 28 febbraio al 30 marzo 2022 attraverso la piattaforma web di Invitalia utilizzando un’identità digitale e compilando il modulo è già disponibile online. Servono anche firma digitale e PEC. Le richieste sono valutate in base all’ordine cronologico di presentazione e gli incentivi sono erogati fino ad esaurimento delle risorse disponibili. 

Regione Calabria: Sostegno alle imprese femminili

L’obiettivo della misura regionale “Sostegno alle imprese femminili” è promuovere l’adozione e l’utilizzazione di nuove tecnologie nelle piccole imprese per favorire l’introduzione di innovazione nei processi produttivi e nell’erogazione di servizi al fine di incrementarne la produttività. Il sostegno alla diffusione dell’innovazione presso il sistema produttivo, specialmente alle imprese di più piccola dimensione, meno reattive nell’introduzione di innovazioni, consente una maggiore adattabilità alle dinamiche di mercato (flessibilità, rapidità e sviluppo di network).

Possono presentare domanda le piccole imprese femminili, non costituite al momento della presentazione della domanda e in possesso dei requisiti specifici, i cui soggetti proponenti si impegnano alla costituzione di un’impresa entro 30 giorni dalla concessione dell’aiuto. L’intensità dell’aiuto concedibile in conto capitale è pari all’80% e comunque l’importo massimo di aiuto concedibile è pari a € 400.000 (quattrocento mila euro).

Gli investimenti oggetto del sostegno concesso con il presente Avviso devono possedere elementi relativi ad almeno una delle sottostanti caratteristiche d’innovazione:

  • Innovazione di processo/prodotto/servizio, ovvero la realizzazione di metodi innovativi di produzione o di distribuzione, attraverso l’utilizzo di tecniche e/o attrezzature innovative nel contesto produttivo regionale;
  • Innovazione organizzativa, intesa come utilizzo di metodi innovativi nella gestione delle risorse umane con ricadute positive in termini di conciliazione tempi di vita/tempi di lavoro, oppure innovazione organizzativa tramite di nuovi metodi che hanno lo scopo di aumentare le prestazioni dell’impresa, migliorandone la produttività e/o riducendone i costi di gestione;
  • Innovazione di marketing, ovvero l’implementazione di nuove metodologie di marketing che comportino significativi cambiamenti nella promozione dei prodotti o nelle politiche di prezzo, con esclusione delle spese di pubblicità. Perché possa essere considerata innovativa, la metodologia di marketing deve essere innovativa nel contesto produttivo regionale;
  • Eco – innovazione, ovvero investimenti volti a favorire l’ottimizzazione delle performance ambientali aziendali attraverso la riduzione significativa degli impatti delle attività produttive sia a livello di processo sia di prodotto;
  • Safety‐innovazione, ovvero investimenti volti a garantire i migliori livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di responsabilità sociale dell’impresa.

Le domande devono essere inviate utilizzando tassativamente la piattaforma informatica che sarà resa disponibile sul sito Calabria Europa e sul sito FINCALABRA a partire dalle ore 10,00 del 08/03/2022 e fino alle ore 13,00 del 06/04/2022

lunedì 21 febbraio 2022

Bonus matrimonio 2022

Nella Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio, GU Serie Generale n.42 del 19-02-2022, è stato pubblicato il decreto attuativo della misura. Il bonus matrimonio 2022 consiste in un contributo a fondo perduto per tutte le imprese del settore wedding. 

Il Governo ha infatti destinato ben 60 milioni di euro ad aziende e professionisti che operano nel comparto dei matrimoni.  Il bonus matrimonio 2022 ha dunque l’obiettivo di aiutare le aziende provate dalla crisi a ripartire, attraverso un fondo perduto pari al 30% della propria perdita, mettendo a confronto i dati del 2019 e del 2020.

Possono beneficiare dei contributi a fondo perduto in parola,  le imprese operanti nei settori del «wedding», dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e del settore dell’HO.RE.CA., che si trovano in entrambe le seguenti condizioni:

  • nell’anno 2020, hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30 (trenta) per cento rispetto al fatturato del 2019. Per le imprese costituite nel corso dell’anno 2019, la riduzione del fatturato, nella medesima misura del 30 (trenta) per cento, e’ rapportata al periodo di attivita’ del 2019 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese, prendendo in considerazione il fatturato registrato nel predetto periodo e il fatturato registrato nel corrispondente periodo del 2020;
  • hanno registrato, nel periodo d’imposta 2020, un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al 30% ( percentuale definita con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze adottato ai sensi dell’art. 1, comma 19, del decreto-legge 25 maggio 2021 in merito al contributo a fondo perduto perequativo).

Inoltre, le attività nate nel 2019 potranno usufruire di un contributo fisso di 5000 euro.

L’istanza di contributo potrà essere presentata nei termini e con le modalità fissate da un successivo provvedimento dell’Agenzia delle entrate.

Contributi per eventi sportivi in Calabria, fino a 100 mila euro a progetto

 Al fine di sostenere la fase della ripartenza del sistema turistico regionale, la Regione Calabria intende consolidare e rilanciare la strategia di promozione del brand Calabria quale destinazione turistica di eccellenza, attraverso la realizzazione sul territorio regionale di eventi mirati a competizioni sportive agonistiche e non professionistiche, che svolgano una funzione di diffusione della cultura dello sport, di promozione dei valori sociali, aggregativi e culturali dell’esperienza sportiva e siano, quindi, motivo di attrattività turistico-culturale, incoming e sviluppo del Territorio, occasioni di richiamo mediatico, in grado di arricchire e diversificare l’offerta turistico-culturale regionale, ai fini della sua destagionalizzazione.

L’Avviso prevede la concessione di un aiuto sotto forma di contributo in conto capitale. L’ intensità dell’aiuto concedibile, in relazione alle spese ammissibili, può arrivare al 100%, l’importo massimo del contributo concedibile è pari a Euro 100.000.

Possono presentare domanda a valere sul presente Avviso le Associazioni disciplinate dagli art. 36 e seguenti del Codice Civile. Al fine sostenere lo sviluppo e la diversificazione dell’offerta turistica regionale in tutte le Province della Calabria, le manifestazioni sportive agonistiche e non professionistiche potenzialmente ammissibili a finanziamento sono distribuiti secondo la tabella che segue:

  • CATANZARO - progetti finanziabili N. 3                                  
  • COSENZA - progetti finanziabili N. 7                                           
  • CROTONE - progetti finanziabili N. 2                                           
  • VIBO VALENTIA - progetti finanziabili N. 2                            
  • REGGIO CALABRIA - progetti finanziabili N. 6                         

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 22/02/2022 e fino alle ore 18:00 del 14/03/2022.

venerdì 18 febbraio 2022

Bonus revisione auto: dal 1° marzo le richieste per il 2022

 Dal 1° novembre 2021 è attivo il bonus Veicoli sicuri, chiamato anche Bonus revisione auto, consistente in un rimborso pari a 9,95 euro a compensazione dell’aumento di prezzo della revisione dei veicoli. Il beneficio sarà disponibile per 3 anni: dal 2021 al 2023.

Finora al bonus hanno potuto accedere i proprietari di veicoli a motore che dal 1° novembre 2021 al 31 dicembre 2021 hanno sottoposto il proprio mezzo alla revisione prevista dal Codice della strada.

Ma dal 1° marzo 2022 sarà attivata la possibilità di richiedere il rimborso per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022.

La revisione è richiesta per gli autoveicoli (fino a 35 quintali), i motoveicoli, i ciclomotori e i minibus (fino a 15 posti); il controllo va eseguito nelle officine autorizzate.

Il Mit specifica che:

  • la richiesta può essere fatta per un solo veicolo a motore e per una sola volta per tutta la durata della misura;
  • i 9,95 euro vengono accreditati direttamente sul conto corrente;
  • non è necessario allegare scontrini o ricevute.

I soggetti interessati devono accedere alla piattaforma “Bonus veicoli sicuri” utilizzando l’identità digitale Spid e compilare il modulo apposito. Si specifica che è richiesto SPID di livello 2, pertanto, non è consentito l’accesso né con CIE- Carta di Identità Elettronica, né con CNS-Carta Nazionale dei Servizi. I dati richiesti sono:

  • il numero di targa e la tipologia di veicolo per il quale si richiede il contributo;
  • l’IBAN sul quale si intende ricevere il rimborso.

giovedì 17 febbraio 2022

Bonus Terme: validità fino al 31 marzo

L’articolo 6 del Decreto Sostegni TER (DL 27 gennaio 2022 n. 4) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio 2022 (GU Serie Generale n. 21 del 27-01-2022), fra le tante misure di contrasto all’emergenza sanitaria del coronavirus e alle relative restrizioni messe in atto nel nostro paese, ha previsto anche una proroga dei bonus terme non ancora utilizzati. Tale proroga, lo diciamo fin da subito, è rivolta a una ristretta platea di beneficiare. 

Il “bonus terme”, sostanzialmente, consiste in un voucher per l’acquisto di servizi termali fino a 200 euro, erogato sotto forma di sconto in fattura e destinato a tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia. L’incentivo, partito il 9 novembre 2021, poteva essere utilizzato entro l’8 gennaio 2022. I cittadini interessati al bonus terme potevano prenotare il voucher direttamente in uno degli enti termali accreditati.

Molti dei bonus prenotati, a causa dell’aumento dei contagi da coronavirus, dovuto principalmente dal dilagare della variante omicron, non sono stati utilizzati entro i termini previsti, e così il Governo ha deciso di prorogarne i termini di fruizione dei voucher già prenotati entro i termini originariamente previsti.

Il provvedimento contenuto nel decreto Sostegni Ter, sostanzialmente, prolunga la validità dei bonus terme fino al 31 marzo 2022. Ma attenzione, la proroga è valida soltanto per i bonus terme già prenotati entro i termini originariamente previsti e non sarà possibile richiedere un nuovo voucher. 

martedì 15 febbraio 2022

Credito d'imposta canone unico patrimoniale (CUP) entro il 10 marzo

Il Cup è il canone unico patrimoniale dovuto per l’affissione dei manifesti commerciali nelle aree pubbliche o aperte al pubblico. Attraverso il Dl Sostegni bis, il Governo ha disposto un fondo pari a 20 milioni di euro per favorire la ripresa del mercato della pubblicità a fronte delle grosse difficoltà vissute a causa della pandemia di Covid. Ai sensi del comma 1 dell’articolo 67-bis del Decreto, il credito d’imposta per il pagamento del canone è previsto in favore:

  • dei titolari di impianti pubblicitari privati o concessi a soggetti privati, 
  • destinati all’affissione di manifesti e ad analoghe installazioni pubblicitarie di natura commerciale, anche attraverso pannelli luminosi o proiezioni di 6 immagini.  

Può essere richiesto anche da chi ha versato il canone in ritardo, purché abbia provveduto a perfezionare il pagamento di interessi e sanzioni, sebbene questi non debbano essere presi in considerazione per il calcolo del credito d’imposta.

Il credito d’imposta è attribuito in misura proporzionale all’importo dovuto dai soggetti indicati, nell’anno 2021, a titolo di canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria per la diffusione di messaggi pubblicitari per un periodo non superiore a sei mesi. 

Al riguardo si evidenzia che per importo «dovuto» a titolo di canone deve essere preso in considerazione non il canone astrattamente dovuto dal contribuente, ma quello in concreto dallo stesso versato (nel rispetto delle modalità previste dal regolamento dell’ente locale creditore) e relativo all’anno 2021.  

Queste le indicazioni per calcolare il canone da comunicare.

  • In caso di canone versato per un periodo inferiore a 6 mesi dell’anno 2021, il contribuente dovrà prendere in considerazione l’intero importo.
  • In caso di canone versato per un periodo superiore ai 6 mesi, il contribuente dovrà dividere l’importo per i mesi di versamento e moltiplicarlo per 6.

Ad esempio, per un Cup versato per 9 mesi, l’importo totale dovrà essere diviso per 9 e moltiplicato per 6. Per un canone versato per l’intero 2021, basterà dividere per 12 e moltiplicare per 6.

E' possibile fare domanda entro il 10 marzo 2022.  La Comunicazione è inviata esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal contribuente oppure avvalendosi di un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni.

lunedì 14 febbraio 2022

Partite IVA: abolizione dell'Irap dal 2022 in Legge di Bilancio

 Nella legge di bilancio 2022 è diventata definitiva l'abolizione dell’Irap per i lavoratori autonomi, le ditte individuali, e i professionisti a partire dal 2022.

L’abolizione, che comporta il venir meno degli obblighi dichiarativi in materia di imposta sulle attività produttive, si applica alle persone fisiche che esercitano attività commerciali, titolari di reddito d’impresa, e agli esercenti arti e professioni.

Nella prima categoria di soggetti esclusi dall’IRAP vi rientrano anche le imprese familiari e le aziende coniugali.

Ricordando che coloro i quali aderivano al regime forfetario ne erano già esclusi, la modifica normativa allarga l’esclusione a tutti coloro che esercitano attività di impresa o di lavoro autonomo personalmente e individualmente; restano perciò soggetti a Irap:

  • gli studi professionali associati;
  • le società di persone;
  • le società di capitali;
  • gli enti commerciali in generale;
  • gli enti del terzo settore.

In definitiva, per le cosiddette partite IVA (professionisti, autonomi, ditte individuali) non aderenti al regime forfetario, l’ultimo versamento Irap sarà il saldo (eventuale) dell’imposta 2021, da versare a giugno 2022, dato che l’esonero dall’imposta decorre dall’anno fiscale 2022 e tali soggetti non possono avere un anno fiscale non coincidente con quello solare. Ovviamente non saranno dovuti gli acconti 2022, di solito previsti in giugno e in novembre.

Voucher internet 2022, nuovo bonus per imprese

Il Bonus Internet 2022 per le imprese è finalmente ufficiale, dopo la pubblicazione in GU del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. L’obiettivo è di concedere un incentivo per la digitalizzazione andando a favorire la stipula di contratti di connessione internet ad alta velocità.

A gestire il bonus internet sarà la società Infratel Italia, alla quale viene affidato il compito di fornire un quadro descrittivo dell’intervento, dei criteri di ammissione e soprattutto farsi carico della fase operativa d’accesso ai voucher. In attesa che la società Infratel Italia dia il via alle domande di accesso, vediamo come funziona il Bonus Internet 2022 per le aziende.

Beneficiarie del Bonus Internet 2022 sono le micro, piccole e medie imprese iscritte al REI. Le imprese potranno richiedere un voucher di importo da 300 euro e fino ad un massimo di 2.000 euro, con possibilità di salire a 2.500 euro a specifiche condizioni. L’importo del bonus spettante sarà calcolato in base alle diverse caratteristiche di connettività e ai relativi costi, in presenza di step chance ossia aumento di velocità della connessione.

Saranno tre le fasce di importo dei voucher internet e, come indicato nel decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, l’articolazione è la seguente::

  • voucher di fascia A, distinti in A1 e A2: bonus pari a euro 300, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36 mesi, riconosciuto in caso di passaggio a connessioni con velocità massima in download compresa tra 30 Mbit/s ≤ V < 300 Mbit/s (voucher A1) oppure 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s (voucher A2). Per connessioni che offrono V pari ad 1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di euro 500, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori;
  • voucher di fascia B: bonus pari a euro 500, sempre per contratti di durata pari ad almeno 18 mesi e fino a 36 mesi, con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s. Per connessioni che offrono V=1 Gbit/s, il valore del voucher può salire fino ad un massimo di 500 euro, riconosciuti per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti. Per i voucher di fascia B è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s;
  • voucher di fascia C: bonus pari a 2.000 euro per contratti da 24 a 36 mesi di durata, in caso di passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore a 1Gbit/s. Il valore del voucher può salire di ulteriori 500 euro massimi per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte dei fornitori. Per i voucher di fascia C è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 100 Mbit/s.
Infratel Italia dovrà predisporre entro trenta giorni dall’adozione del Decreto un Piano tecnico ed un manuale operativo. Dalla data di avvio della fase operativa,  le aziende avranno a disposizione 24 mesi di tempo per richiedere il voucher Internet. 

giovedì 10 febbraio 2022

Nuova benzina per NITO

 “ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero” (conosciuta anche come NITO) sarà rifinanziata con una dotazione da 50 milioni di euro per il triennio 2022-2024. Lo ha fatto sapere Invitalia nell’ambito delle novità della Legge di Bilancio 2022.ON è il bando che ha l’obiettivo di sostenere la creazione di micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.

La misura tornerà quindi ad essere attiva su tutto il territorio nazionale.

NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO RIFINANZIATA

Quella del rifinanziamento di Nuove Imprese a Tasso Zero è una grande notizia per l’imprenditoria giovanile e femminile. Molti imprenditori e imprenditrici, infatti, aspettavano un incentivo per far partire la propria attività. 

Regione Calabria: Rifinanziato il Fondo Calabria Competitiva (FCC)

 La Regione Calabria – ha stanziato ulteriori € 50.000.000, e stabilito la riapertura dello sportello per la presentazione di nuove domande di finanziamento del “Fondo Calabria Competitiva (FCC)”, per gli aiuti relativi all’emergenza covid 19.

Possono presentare domande le Microimprese e le Piccole Imprese in situazione di temporanea difficoltà finanziaria, costituite da almeno 2 anni solari, aventi unità operativa in Calabria.

L’Intervento finanziario è concedibile nella misura massima del 25 % del fatturato registrato dall’impresa nell’anno 2019, e comunque entro i seguenti limiti: minimo € 15.000 - massimo € 80.000. Il tasso di interesse fisso è pari allo 0,69 % annuo. La durata del finanziamento è di 5 anni, oltre ad un periodo di preammortamento di 12 mesi. Il rimborso del finanziamento avverrà mediante pagamento di rate trimestrali posticipate. A garanzia del finanziamento concesso è richiesta la fideiussione personale dei soci.

Le imprese interessate possono predisporre la domanda, a decorrere dalle ore 10,00 di mercoledì 23 febbraio 2022, mentre l’invio della domanda sarà possibile a decorrere dalle ore 10,00 di martedì 1 marzo 2022.

 

martedì 8 febbraio 2022

BANDO BORGHI E CENTRI STORICI

 La Camera di Commercio di Cosenza ha pubblicato in preinformazione  un importante intervento a sostegno dei borghi e centri storici.

 A chi è destinato il bando

  • aspiranti imprenditori in particolare del settore artigianato, del turismo e del commercio che presentino un progetto imprenditoriale che preveda investimenti ammissibili e coerenti con attività di artigianato locale, antichi mestieri, ambiente e turismo, commercializzazione delle eccellenze e dei prodotti dell'artigianato locale. 
  •  PMI già costituita esercitante le suddette attività in forma individuale o collettiva, che rientrino nella definizione di micro, piccola e media impresa data dalla normativa europea e che spostino la loro sede produttiva o insedino una nuova unità produttiva in una delle aree dei Comuni individuati dal bando

Ciascuna impresa potrà ottenere un solo voucher nel limite massimo di Euro 5.000,00 (diecimila euro). L’investimento minimo richiesto è pari ad Euro 2.000,00 al netto di Iva.

Il voucher è pari al 50% della spesa prevista ed è calcolato sulla base degli importi al netto dell’IVA dei preventivi di spesa. Tale contributo è maggiorato al 60% nel caso di Imprenditore (ditta individuale) oppure di socio (nel caso di società) diversamente abile.

Quali spese sono ammesse

 Sono ammissibili le spese per:

  1. Parcelle notarili inerenti ai costi sostenuti per la costituzione di società (50 % dell’importo della parcella al netto di iva, bolli e imposte). Nel caso di ditte individuali sono ammissibili spese di parcella di un consulente iscritto all’ordine dei commercialisti inerente alla consulenza per l’avvio dell’attività con spesa massima pari a € 400 al netto dell’IVA. (finanziamento massimo € 200);
  2. acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi, strutture rimovibili (ovvero non in muratura) coerenti con l’attività imprenditoriale;
  3. impianti generali elettrici, idrici o tecnologici, opere in cartongesso, controsoffittatura, (nuovi o di adeguamento per l’espletamento dell’attività imprenditoriale o per l’adeguamento alle normative sulla sicurezza), solo se accompagnati in fase di rendicontazione da scia/cila edilizia per un importo massimo del 30% del totale dell’investimento complessivamente ammesso;
  4. acquisto e sviluppo di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali coerenti con l’attività imprenditoriale;
  5. registrazione e sviluppo di marchi e brevetti;
  6. realizzazione del sito internet aziendale entro il limite massimo di spesa di € 2.000 (al netto dell’iva);
  7. creazione di itinerari culturali e/o naturalistici e potenziamento e qualificazione del sistema di accoglienza anche attraverso la riqualificazione del sistema ricettivo attraverso B&B, alberghi e strutture ricettive in genere, o alberghi diffusi, ecc:
  8.  realizzazione di progetti digitali per la fruizione dei beni artistici, culturali, paesaggistici e delle produzioni locali, attività di informazione promozione e comunicazione compreso sito web, materiale promozionale, pubblicazioni divulgative del borgo o del progetto di recupero valorizzazione dell’area degradata;

Presentazione delle domande

E' possibile presentare domanda dalle ore 09:00 del 17/02/2022 fino alle ore 21:00 del 31/10/2022

Cosenza: Bando Voucher Digitali 2022

Il bando intende finanziare, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), progetti di innovazione digitale presentati da singole imprese negli ambiti tecnologici di innovazione digitale riguardanti almeno una tecnologia dell’Elenco 1, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi, ed eventualmente una o più tecnologie dell’Elenco 2, purché propedeutiche o complementari a quelle previste all’Elenco 1 

Elenco 1:

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security e business continuity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • simulazione e sistemi cyberfisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, ecc.);
  • sistemi di e-commerce;
  • connettività a Banda Ultralarga.

Elenco 2: utilizzo di altre tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1:

  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • sistemi fintech;
  • sistemi EDI, electronic data interchange;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • programmi di digital marketing.

Soggetti beneficiari

Micro o piccole o medie imprese (MPMI) che abbiano sede legale e/o unità locali operative nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Cosenza, abbiano il DURC e siano attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese.

Entità del contributo

I voucher avranno un importo massimo di euro 10.000,00. 

Presentazione delle domande

Le richieste di voucher devono essere trasmesse dalle ore 09:00 del 17/02/2022 fino alle ore 21:00 del 31/10/2022

 

giovedì 3 febbraio 2022

Fondo per le piccole e medie imprese (PMI) creative

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (la n.27 del 2 febbraio 2022) il Decreto 19 novembre 2021 del Ministero dello sviluppo economico contenente la disciplina del Fondo per le piccole e medie imprese creative. 

Il Fondo, previsto dalla Legge di Bilancio 2021 (articolo 1 commi dal 109 al 116), promuove nuove forme di imprenditorialità, la collaborazione con altri settori e lo sviluppo delle PMI operanti nei settori della cultura e dell’arte, della musica e dell’audiovisivo. 

Possono accedere alle agevolazioni tutte le attività d’impresa dirette allo sviluppo, creazione, produzione, diffusione e conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative. In particolare, quelle relative ad architettura, archivi, biblioteche, musei, artigianato artistico, audiovisivo (compreso cinema, televisione e contenuti multimediali), software, videogiochi, patrimonio culturale materiale e immateriale, design, festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo.

Il Fondo per le PMI creative compre l’80% delle spese ammissibili:

  • 40% come contributo a fondo perduto;
  • 40% come finanziamento a tasso a zero di 10 anni.

I progetti devono avere un importo massimo di 500mila euro (al netto di IVA), durata massima 24 mesi ed essere finalizzati:

  • all’avvio o sviluppo dell’impresa, nel caso delle PMI costituite da non più di 5 anni,
  • all’ampliamento o diversificazione dell’offerta e del mercato di riferimento o all’introduzione di innovazioni ed efficientamento del processo produttivo, per imprese costituite da più di 5 anni.

mercoledì 2 febbraio 2022

Over 50, obbligo vaccinale: dal 1 febbraio scattano le sanzioni

Dal 1° febbraio 2022, è scattato il vaccino obbligatorio anti-Covid per chi ha compiuto i 50 anni. Significa che chi è arrivato a quell’età o ci arriverà entro il 15 giugno 2022 (data in cui cessa l’obbligo) e non ha aderito alla campagna vaccinale sarà tenuto a pagare una sanzione una tantum da 100 euro. 

Tale obbligo, dice testualmente il provvedimento, interessa chi:

  • alla data del 1° febbraio 2022 non abbia iniziato il ciclo vaccinale primario;
  • dalla data del 1° febbraio 2022 non abbia fatto la dose di completamento del ciclo primario nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti dal ministero della Salute;
  • dalla data del 1° febbraio 2022 non abbia fatto la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi.

Ciò significa che dovrà pagare una multa da 100 euro chi, avendo compiuto i 50 anni entro il 15 giugno:

  • non ha fatto una sola dose di vaccino al 1° febbraio;
  • non fa la seconda dose alla scadenza della prima;
  • non fa la terza dose prima che scada il Green pass rilasciato con la seconda dose.

L’elenco degli inadempienti sarà comunicato all’Agenzia delle entrate dal ministero della Salute. Le sanzioni verranno recapitate direttamente ai cittadini da Ader (l’Agenzia delle entrate per la riscossione), l’ente pubblico autonomo collegato all’Agenzia delle entrate, che però svolge le funzioni esattoriali di quella che un tempo era Equitalia. Sarà pari a 100 euro.  
L’Ader invierà dapprima una segnalazione al cittadino ancora inadempiente a partire dal 1° febbraio, il cittadino avrà però dieci giorni di tempo per comunicare all’Azienda sanitaria locale competente territorialmente che ha, eventualmente, provveduto alla vaccinazione ma il dato non è ancora aggiornato, oppure che gode di un’esenzione, come previsto dalla circolare del ministero della Salute. Successivamente l’Asl ha dieci giorni per trasmettere al ministero della Salute, e quindi a Sogei, i certificati di esenzioni e, qualora non vi siano motivi ostativi alla vaccinazione, la sanzione viene emessa entro 180 giorni dall’Ader.

 

martedì 1 febbraio 2022

Bonus acqua potabile, via alle comunicazioni delle spese effettuate nel 2021

A partire dal primo febbraio e fino al 28 febbraio è possibile inviare le comunicazioni relative alle spese sostenute nello scorso anno per l’acquisto di sistemi che migliorano la qualità dell’acqua potabile dei rubinetti di casa e dell’azienda e beneficiare del credito d’imposta introdotto dalla legge di bilancio 2021 (articolo 1, commi da 1087 a 1089). 

L’agevolazione è finalizzata a razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di bottiglie di plastica. Possono accedere al credito le persone fisiche, i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

L’incentivo, prevede la misura, è pari 50% della spesa sostenuta tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 sull’acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Con la legge di bilancio 2022 il contributo ha ampliato i suoi orizzonti, con la proroga dei suoi effetti ai dispositivi acquistati nel 2023.

La spesa massima ammissibile è di mille euro per ciascun immobile per le persone fisiche e di 5mila euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. 

La spesa deve essere documentata con fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale di chi richiede il credito.

I privati e in generale i soggetti diversi dagli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, devono effettuare il pagamento con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

Tuttavia, per le spese sostenute prima del 16 giugno 2021 ossia prima della pubblicazione del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, che ha definito i criteri e le modalità di accesso al credito, sono ritenuti validi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura, la ricevuta o lo scontrino che certificano l’acquisto annotando su tali documenti il codice fiscale di chi richiede il bonus.

La spesa deve essere comunicata all’Agenzia tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo inviando l’apposito modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle entrate. Entro 10 giorni dall’invio, nell’area riservata del sito delle Entrate viene rilasciata la ricevuta di presa in carico o di scarto della comunicazione.

Da quel momento, la somma potrà essere utilizzata in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al suo completo utilizzo. Per le spese sostenute quest’anno, invece, le comunicazioni andranno inviate nel 2023.

Bonus “Restauro” edifici storici: dal primo febbraio le richieste

Possono essere presentate da giorno 1° febbraio al 28 febbraio 2022, le domande per accedere al bonus restauro, il credito d’imposta del 50% per le spese sostenute nel 2021, dalle persone fisiche, per interventi conservativi di manutenzione, protezione e restauro degli immobili di interesse storico e artistico.

Il contributo - ricorda l’Agenzia delle Entrate - è stato introdotto dall’articolo 65-bis del DL Sostegni-bis che ha istituito il Fondo per il restauro e per altri interventi conservativi sugli immobili di interesse storico e artistico soggetti alla tutela prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Possono usufruire del credito d’imposta le persone fisiche che detengono, al di fuori dell’esercizio di impresa, edifici di interesse storico e artistico, tutelati ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Il bonus riconosciuto è pari al 50% dei costi sostenuti per gli interventi conservativi realizzati negli anni 2021 e 2022, fino a un importo massimo complessivo di 100mila euro per ciascun immobile e, comunque, nel limite di spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, fino a esaurimento delle risorse stanziate nell’anno di riferimento.

Le domande devono essere inviate all’indirizzo Pec: fondorestauro@mailcert.beniculturali.it, compilando l’apposito modulo disponibile sul sito della direzione generale Archeologia Belle arti e Paesaggio del ministero della Cultura (Dg Abap).

A corredo della domanda dovrà essere presentata anche la seguente documentazione:

  • istanza in bollo compilata con l’indicazione delle generalità dell’immobile e il codice fiscale del richiedente, sottoscritta digitalmente
  • estremi del provvedimento di tutela
  • copia del provvedimento di autorizzazione del progetto di restauro
  • dichiarazione di assenza di contributi o contributi goduti
  • dichiarazione di inizio e di fine dei lavori a firma dall’architetto
  • consuntivo di spesa giurato a firma dall’architetto con l’indicazione degli interventi realizzati entro la fine dell’anno per cui si chiede il contributo
  • elenco delle lavorazioni, ciascuna con il relativo costo, per le quali si chiede il credito d’imposta a firma dall’architetto
  • documentazione fotografica a consuntivo.

Sono agevolabili, ricordiamo, non soltanto il restauro degli immobili da salvaguardare per il loro pregio artistico e storico, ma anche i lavori per la realizzazione di impianti che contribuiscono a innalzare il livello di sicurezza, la conservazione dell’edificio e l’eliminazione delle barriere architettoniche. L’agevolazione non spetta, invece, per i semplici adeguamenti di natura funzionale e tecnologica. Le spese sono riconosciute sostenute secondo i fini della disposizione solo in presenza dell’attestazione di un professionista qualificato secondo la normativa vigente.

Il credito d’imposta, infine, va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso alla data del provvedimento di riconoscimento del beneficio, può essere utilizzato soltanto in compensazione tramite F24, presentato esclusivamente attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle entrate, dal decimo giorno successivo alla comunicazione del suo riconoscimento.
Il tax credit può essere ceduto, per intero o parzialmente e una sola volta, a terzi, istituti di credito e intermediari finanziari compresi.