Perché si continua a protestare in Ucraina? Noi dello Studio Semeraro esprimiamo, di cuore e con cuore, la nostra MASSIMA SOLIDARIETA'
Una guida per chi vuole capirlo dopo le violenze di ieri: c'entrano soprattutto la Russia e l'UE, ma anche l'autoritarismo del presidente e un'opposizione che chiede sempre di più Domenica 24 novembre 2013 si tenne a Kiev, capitale dell’Ucraina, la più grande e partecipata manifestazione dai tempi della “rivoluzione arancione” del 2004: più di 100mila persone si radunarono dentro e nei pressi di piazza Indipendenza, nel centro di Kiev, per protestare contro le reticenze del governo e del presidente ucraino, Viktor Yanukovych (leader del Partito delle Regioni, filo-russo), di concludere un vantaggioso accordo commerciale con l’Unione Europea. Il problema, come sempre nella storia recente dell’Ucraina, era la Russia: Il presidente russo Vladimir Putin non voleva che l’Ucraina firmasse quell’accordo, perché avrebbe allontanato il paese dall’influenza russa e l’avrebbe avvicinato a quella europea. Nei mesi successivi la situazione peggiorò, e ieri, 18 febbraio 2014, gl...