giovedì 28 giugno 2018

7 trucchi per accendere la tua lampadina

Infografica da Millionaire

50 trovate geniali



1.Taxi per animali

Due i ferri del mestiere: un’automobile e l’amore per gli animali. Cosi Gianluca Baldon ha inventato a Milano il taxi per animali. Si chiama Autobau, il servizio è proposto a 45 euro all’ora e da 100 euro in notturna, 24 ore al giorno, anche nei festivi e valido per cani, gatti, serpenti, iguana, pappagalli. «Ho iniziato quattro anni fa, dopo aver collaborato con un’associazione di categoria: un’esperienza utile perché ogni tanto biscotti e pazienza non sono sufficienti a convincere i nostri amici quattrozampe a entrare in auto. La mia vettura è attrezzata con una grata divisoria in aggiunta a museruole, una barella, lacci… Non sono un taxi e quindi non necessito di licenza, però ho dovuto richiedere un’autorizzazione Asl per il trasporto animali» spiega Baldon.

INFO: www.autobau.it

2. Personalizza tutto quello che puoi

Personalizzare un oggetto con una decorazione o una foto è un’idea che funziona su tutto. Anche sul pc: ne è la prova la storia di Alfredo Manzo, salernitano, che quattro anni fa ha dato una marcia in più alla sua azienda di produzione computer e notebook, puntando sulla creatività. Cinque le linee tra cui scegliere, da quella “fashion” che impreziosisce i portatili con cristalli Swarovski a quella “brand” che consente di applicare loghi aziendali. «Il ritorno dell’iniziativa? Circa il 25% in più nelle vendite, dovuto proprio a chi voleva un computer diverso dal solito grigio» commenta Manzo. Che, sul suo portale di e-commerce, riceve ordini da arabi, russi e cinesi: circa 1.750 euro la spesa per un netbook scintillante di Swarovski colorati disposti ad arte. INFO: www.notebookdautore.com

3. Punta sulle due ruote

In Italia ci sono decine di aziende che producono biciclette di qualità. L’idea è quella di trasformare una due ruote in un mezzo per fare impresa con un nuovo design o accessori specifici. Lo ha capito Jared Madsen, americano dello Stato dello Utah, che nel 2008 ha notato come le due ruote per molti sono un sostituto dell’auto. «Mi rendevo conto che la gente trasportava di tutto, dalla spesa ai bambini, cercando di restare in equilibrio. Così ho pensato a un modo per rendere più agevoli gli sforzi di chi fa a meno della benzina» ricorda Madsen. Il risultato è una bicicletta allungatissima nella parte posteriore, su cui è posizionabile un contenitore che supporta fino a 271 kg. Prezzo: 840 euro (992 con il contenitore). «Vendo circa 400 bici l’anno. La maggior parte degli ordini, a causa dei costi di spedizione, arriva dagli Usa, ma ricevo richieste da tutto il mondo» precisa Madsen.

INFO: www.madsencycles.com

4. Blog di nicchia

Esistono oltre 100 milioni di blog nel mondo di Internet e per quasi tutti passare dalla passione al business è molto difficile. Ma la soluzione c’è: basta trovare una nicchia inesplorata. Francesco Mugnai si è inventato un blog dedicato ai biglietti da visita. «Sono graphic designer di professione e nel 2008 ho avviato un indirizzo web per pubblicizzare i miei lavori. Grandissima la mia sorpresa quando un post sui biglietti da visita ha totalizzato oltre 100mila cliccate in tre giorni e messo k.o. il server. Subito ho fatto ricerche e notato che non esistevano siti in tema, così ho pensato di aprirne uno. Oggi conto su 650mila visite al mese e cinque sponsor fissi. A fronte di due-tre ore di lavoro alla settimana riesco ad arrotondare» racconta Mugnai. INFO: www.itevenhasawatermark.com

5. Aprire un’insalateria

Dopo piadinerie, gnoccherie e cozzerie è il momento delle insalate. Uno tra i business più nuovi e destinati al successo, perché punta sul salutismo, riguarda le insalaterie. A Milano è stato aperto un locale green, dove ogni giorno viene proposta un’insalata diversa (9 euro) e i clienti hanno anche la possibilità di comporre il proprio piatto, combinando gli ingredienti (13 euro). I prodotti sono tutti naturali e a km zero. INFO: www.insalateria.it

6. Maternity coach

L’idea: semplificare la vita delle neomamme e fornire loro un aiuto a 360 gradi. Francesca Dal Pozzo d’Annone, lombarda, ha appena avviato Biu (Bebé istruzioni per l’uso), un servizio di consulenza per neomamme. «Ho avuto due figli e ho presto capito che quando una donna aspetta un bambino è curiosa di sapere tutto e spesso vive timori ed esitazioni. Così ho messo in piedi il mio business. Offro consulenza a 360 gradi. C’è chi cerca consigli su cosa mangiare e cosa evitare in gravidanza, chi è giù di corda e vuole riacquistare brillantezza, chi si sente impacciata nelle prime poppate. E ancora: chi cerca suggerimenti su come arredare la stanza del nuovo arrivato o sul corredino, assistenza da parte di professionisti come ginecologi, pediatri, ostetriche…» chiarisce Dal Pozzo d’Annone. La tariffa è di 600 euro per un mese di consulenza: è in studio un listino per consulti singoli.

INFO: www.bebeistruzioniperluso.it

7. Biblioteca digitale

Attenzione all’ambiente con il risparmio di carta e stampa e libri e giornali a disposizione 24 ore su 24: arriva la biblioteca digitale. Si chiama Bibliodigital e funziona come una sala di consultazione tradizionale, con la differenza della lettura su file elettronici anziché su carta e la possibilità di fare ricerche on line. Gratuito fino a fine anno, il servizio sarà a pagamento da gennaio: 0,50 euro per una consultazione singola, 10 euro (25 letture), 20 euro (50 letture) e 30 euro (90 letture). INFO: www.bibliodigital.eu

8. Meccanico a domicilio

Difficile fare un buco nell’acqua con un servizio a domicilio. Tra le proposte più nuove arriva anche il meccanico a domicilio. Ripara l’auto ovunque si trovi, a casa, in autostrada, al lavoro. In Colorado la catena Green Garage (www.greengarage.com) ha grande successo. A Milano, invece, c’è già chi è partito con la riparazione di bici a domicilio.

9. Giardiniere sexy

Il taglio del prato del giardino è, per tradizione, un servizio proposto da studenti a corto di spiccioli. Per evitare una guerra al ribasso, la società specializzata Tiger Time Lawn Care di Memphis, nello Stato Usa del Tennessee, ha inventato il Bikini Cut. In pratica, belle ragazze tagliano l’erba di casa indossando solo un bikini alla moda e fatturano 50-65 euro per aiuole di medie dimensioni. Attenzione: per chi pensasse di fare concorrenza proponendo muscolosi bellocci in calzonicini, è bene precisare che l’ideatore dell’iniziativa, Lee Cathey, sostiene di non aver mai ricevuto richieste di questo tipo.

INFO: www.tigertimelawncare.com

10. Bar con macchine da cucire a noleggio

L’idea delle riparazioni sartoriali rapide non è una novità. La novità è creare un bar dove ciascuno possa farsele da sé. In Francia c’è già. Si chiama “café couture”, è stato ideato da Sissi Holleis e Martena Duss. Qui, oltre a gustare un muffin bio sorseggiando un caffè o un succo di frutta senza conservanti, è possibile noleggiare una macchina da cucire per rifare un orlo o riparare una cucitura. Lo Sweat Shop, aperto lo scorso marzo poco lontano dal museo parigino del Louvre, ha già fatto moda con i suoi divani dove sedersi per lavorare a maglia e i tavolini con 10 macchine Singer, tra cui alcune professionali. Tariffe di noleggio: 6 euro l’ora. Proposti anche corsi di cucito (20 euro per due ore, 90 euro per 7 ore) e atelier di ago e filo per bambini tra 7 e 12 anni (35 euro per due ore, materiali inclusi). INFO: www.sweatshopparis.com

11. Produrre un oggetto innovativo

Scommettere su un prodotto ancora fuori produzione è una chance per mettersi in proprio. Ecco un’idea per farcela. Il designer cinese Fandi Meng ha disegnato Ring, una sveglia pensata per le coppie che si alzano a orari diversi. In pratica si tratta di una base su cui indicare l’orario e due anelli da indossare. Anziché interrompere il sonno con un rumore, Ring trasmette vibrazioni agli anelli, progettati per essere regolabili sul polpastrello e dunque sulla parte della mano più sensibile alle sollecitazioni. «Al momento la sua tecnologia è pronta ma la sveglia è a caccia di un produttore: il suo costo per il cliente finale dovrebbe essere inferiore a 15 euro. Il mio sogno? Vedere Ring distribuita in tutto il mondo» confida Meng a Millionaire.

INFO: www.fandimeng.com/neirong/work1.html

12. Rivista verde on line

Vale 1,87 miliardi di euro il mercato del biologico in Italia: un trend destinato a crescere. Perché non pensare a un business in tema? Le idee sono tantissime. Mario Notaro, romano, ha aperto nel 2009 il giornale on line GreenMe. I suoi articoli parlano del mondo “verde” a tutto tondo. «Obiettivo: creare un prodotto innovativo in contenuti e linguaggio. Abbiamo associato ambiente e consumo non avendo paura di citare le marche. L’investimento iniziale? Tutti i nostri risparmi, 30mila euro circa. Ma lo scorso giugno, grazie agli introiti pubblicitari, abbiamo raggiunto il break even» spiega Notaro. INFO: www.greenme.it

13. Fatta la legge, trovata l’idea

Fatta la legge, scoperto un nuovo business. A Miami la Flyinpasties si è messa in affari dopo l’adozione, nello scorso giugno, dei bodyscanner negli aeroporti. Come? Con la proposta di tre adesivi (due per il seno e uno per i genitali), in gomma, da indossare sotto gli abiti per non essere visibili nelle parti intime. L’idea in più è stata la decorazione con scritte (“Solo mio marito mi può vedere nuda” oppure “Privato”). Il set è proposto a 15,12 euro spedizione compresa.

INFO: www.flyingpasties.com

14. Meno sbornia più business

Trova un nuovo prodotto e troverai un mercato. In Francia, la bevanda Outox aiuterebbe a smaltire il 50% dell’alcol presente nel sangue in 30 minuti. Scettici gli studiosi, che bollano gli effetti del soft drink a base di fruttosio e acido ascorbico come non dimostrabili. Felici invece il belga Marc Smaele e il francese Maurice Penaruiz, inventore e direttore di Outox, che vendono il prodotto anche su Internet a 3,99 euro: nel loro business plan l’azienda dovrebbe totalizzare 1,7 milioni di lattine vendute entro il prossimo anno. INFO: www.outox.com

15. Arriva lo space cleaner

Per i maniaci dell’ordine mettersi in proprio non è mai stato così facile: il talento organizzativo può essere sfruttato per un servizio di riordino a domicilio. L’iniziativa è più che consolidata in Gran Bretagna, dove le tariffe partono da 42 euro per un’ora di consulenza che spiega come avere armadi che si chiudono e cucine con stoviglie ben impilate. La concorrenza, al di là e al di qua della Manica, è già scattata: vincente chi propone anche indicazioni per correggere abitudini sbagliate e chiarimenti sui meccanismi che ci fanno ammassare troppi oggetti senza riuscire a buttare l’inutile.

16. Il bus del low cost

«Nel 2002 in Italia nessuno ancora sapeva cosa fossero le compagnie di volo low cost. Quasi inesistenti poi i collegamenti tra le città e gli aeroporti secondari, come Roma Ciampino e Bergamo Orio al Serio. Così ho deciso la mia scommessa imprenditoriale: con 100mila euro, due persone a un desk di Ciampino, ho noleggiato degli autobus presso una società di settore e iniziato il trasporto passeggeri tra aeroporti e città. Oggi il fatturato è sui 25 milioni di euro, da 600 passeggeri al giorno sono passato a 9mila» spiega Fabio Petroni, romano, che dà lavoro a 260 persone e dispone di 50 bus a marchio Terravision: tariffe da 4 euro per la tratta Ciampino-Roma centro. «Importante la sinergia stretta da subito con una tra le maggiori compagnie low cost e la presenza su Internet. E per ottimizzare gli affari ho aperto a Londra, Firenze e Roma i Terracaffè ai terminal cittadini degli autobus, dove i passeggeri possono ingannare l’attesa prima della partenza» conclude Petroni.

INFO: www.terravision.eu

17. Aquiloni per tutti

Costruire aquiloni e venderli: una passione che può rivelarsi un’impresa eccellente. Guido Accascina, palermitano trapiantato nel Lazio, da quasi 30 anni è in proprio con quest’idea. «Oggi siamo distribuiti in circa 500 negozi. Immaginai di poter sognare di notte un aquilone, costruirlo il giorno dopo, farlo volare e infine venderlo. Un ciclo completo di produzione senza intermediari… Non c’era testo che spiegasse come costruirli, così lo abbiamo dovuto scrivere noi». Nel tempo il suo catalogo si è allargato a maniche a vento, giocoleria da circhi e tutti gli oggetti che volano. «Oggi il nostro laboratorio produce solo aquiloni su richiesta. Proponiamo circa 1.500 articoli a partire da 4,98 euro: il nostro sito registra circa il 20% del fatturato». INFO: www.alivola.it

18. Yoga business

Il dato di fatto: tutti siamo sempre più interessati a pratiche antistress, come lo yoga. E siamo disposti a spendere in prodotti e servizi che ci aiutino nella pratica. In Italia le persone che praticano lo yoga in strutture riconosciute (830) sono circa 1,2 milioni. Un mercato pronto ad accogliere nuove invenzioni. La versione hi-tech del letto di chiodi indiano sta spopolando. Ideato da Om Mokshananda, svedese diplomato in Fisioterapia, lo Shakti Mat ha 220 “fiori” di plastica ecologica fatti da aghi alti tre millimetri che stimolano circolazione, sistema nervoso e produzione di endorfine. Partito con 1.000 euro di investimento iniziale, grazie a un passaparola fulminante, Mokshananda nel giro di due anni ha totalizzato 350mila vendite a 78 euro al pezzo nella sola Svezia. Oggi per lui lavorano 10 persone a nord di Stoccolma e altre 400 in India per la produzione del tappetino. INFO: www.shakti-mat.it

19. Tutti pazzi per le T-shirt

T-shirt: un affare evergreen di cui Millionaire ha parlato spesso ma che funziona ancora, a patto di trovare il disegno o la scritta giusti. Tra le più recenti storie di successo, da segnalare quella di Lorenzo Oddo, fashion designer siciliano: ha creato una T-shirt con il ritratto della consulente di Vogue Japan Anna Dello Russo. Prodotte da Fruit of the Loom e vendute sul portale di prêt-à-porter Yoox, le T-shirt hanno registrato il tutto esaurito in meno di 24 ore. INFO: http://www.myspace.com/lorenzostefani

20. Diventa apicoltore

Dedicato a chi ha meno di 5mila euro da investire: per diventare apicoltore bastano tra 50 e 100 euro per l’acquisto delle api, oltre a 1.000 euro circa per il materiale di smielatura e confezionamento. In aggiunta al miele, il cui costo al kg è da 5 euro, si possono produrre cera, polline e gelatina reale. Ci sono corsi di formazione e spazio d’impresa. INFO: www.federapi.biz

21. Investigatore privato

È boom di investigatori privati in Italia. Corna, ma non solo: le opportunità di lavoro si sono moltiplicate con il mercato globale, in cui sono più frequenti i casi di spionaggio industriale e gli episodi di frodi a danno delle aziende. Per aprire un’agenzia di settore è necessario chiedere autorizzazione all’ufficio locale della Prefettura. A regime, un investigatore guadagna circa 3.500 euro al mese. INFO: www.agenzieinvestigative.info

22. Il rottamat del pc

Il mercato dell’informatica è ricco di opportunità per chi sa aguzzare l’ingegno. Abbiamo già parlato dei tecnobadanti, esperti di Web e computer che arrivano a casa per ripararti il pc che magari è andato “in bomba”. Ma c’è anche chi si è inventato il recupero di vecchi computer. L’Officina binario etico li rimette in funzione con programmi del sistema operativo free Linux: prezzi al pubblico da 80-100 euro in su. INFO: http://officina.binarioetico.org

23. Quando il denaro non va in fumo

Voglia di lavorare in campagna e con la canapa? I bolognesi Federico Dala, Chiara Marzocchi e Michele Marsili hanno fondato a 30 km da Bologna la Hempower, società che commercializza prodotti ecologici a base di canapa. In catalogo: tute, sandali biodegradabili senza gomma e cuciti a mano, tovaglie, zaini… Così il denaro non va in fumo. «Nel 1999, in crisi con il mio lavoro, volevo cercarmi un’alternativa. Presi a girovagare in Internet e mi colpirono da subito i tanti siti dedicati alla canapa. Mi resi conto che questa pianta poteva ora diventare la compagna ideale per un’avventura imprenditoriale. E più la scoprivo, più mi appassionavo» scrive Federico on line. INFO: www.hempower.it

24. Ripara, ricambia…

Sembrerebbe lontano dall’imprenditoria il sito che spiega come fare riparazioni di ogni tipo: molti suggerimenti sono inviati dai navigatori e le pagine non hanno pubblicità. Eppure Ifixit (in inglese: lo riparo io), ha trovato una nicchia più che profittevole nella vendita di pezzi di ricambio. Grazie all’enorme popolarità raggiunta per l’utilità delle indicazioni e la semplicità di linguaggio, Ifixit a oggi ha venduto oltre 100mila ricambi con prezzi da 11,30 euro. INFO: www.ifixit.com

25. Punta al classico

Come rendere vincente un business più che inflazionato come quello di vendita di felpe e cappellini. L’americano Joseph Tantillo si è ispirato alle sigle in greco antico delle associazioni studentesche d’Oltreoceano. Investimento iniziale: 80 euro. Ma è bastato serigrafare tutti i simboli ellenici, dall’alfa all’omega, sui prodotti del catalogo per avere un sito che fattura un milione e mezzo di euro con prezzi da 8,30 euro per un cappellino. INFO: www.greekgear.com

26. In affari con Dio

Un dato rappresentativo: il turismo religioso è un  business da 13 miliardi di euro l’anno. Il segmento è in forte ascesa e ogni anno muove circa 330 milioni di pellegrini. Ma sono tanti anche i monaci che devono far quadrare i conti. Il monastero della città di Sparta nello Stato Usa del Wisconsin ha realizzato un toner bio, prodotto con soia, grano e olio di semi di cotone, che risparmia due litri di petrolio per ogni cartuccia. Cartucce ecofriendly in vendita da 44,60 euro. INFO: www.lasermonks.com

27. Teatro in casa

Artisti emergenti, attori navigati, appassionati di teatro: vi manca lo spazio per esibirvi? Renato Cuocolo, ligure, e Roberta Bosetti, piemontese, dal 2000 lo fanno in appartamenti privati, gallerie d’arte, hotel… Circa 6mila le repliche della pièce Private eye, recitata in due camere d’albergo, mentre The secret room, rappresentata in presenza di platee con non più di una decina di persone, ne ha totalizzate 1.420. «La nostra idea di teatro nasce dall’esigenza di creare un rapporto profondo con lo spettatore-ospite. Più che la visione di uno spettacolo, proponiamo un’esperienza dove teatro e vita si sovrappongono» dichiara Cuocolo. A fronte di biglietti intorno a 15 euro, Cuocolo e Bosetti totalizzano tra 200 e 260 spettacoli l’anno, in Italia come in Australia, dove organizzano un’intera stagione di rappresentazioni. INFO: www.iraatheatre.com.au

28. Autolavaggio di lusso

Chi ha un’automobile di lusso dove va a lavarla alla perfezione? Non certo in un autolavaggio qualsiasi. Così ha pensato Gurchan Sahota, 30 anni, inglese, che ha avviato a Londra un autolavaggio per fuoriserie. Per lavarle impiega 250 ore di lavoro e 100 prodotti, cere pregiate, acqua a temperatura tra 40 e 140 °C a seconda della superficie e uno scanner elettronico per individuare ogni minimo difetto sulla carrozzeria… Ma si fa pagare caro: 8.500 euro. «L’idea mi è venuta considerando che una Ferrari o una Lamborghini non sono automobili ma opere d’arte. Spesso però i proprietari le trascurano: così ho cercato un modo per renderle perfette» afferma Sahota. Chi volesse far riverniciare l’auto deve preventivare una spesa di circa 120mila euro. Sahota sta aprendo un secondo autolavaggio.

INFO: www.elitedetailing.co.uk

29. Mp3? io torno agli Lp

Nell’era della musica digitale gli Lp in vinile sono una nicchia di mercato con appassionati a caccia di “chicche”. Per loro l’inglese Nathan Dunne ha fondato la casa discografica Underwood e due volte l’anno – maggio e novembre – pubblica vinili a 33 giri con tiratura di sole 1.000 copie. L’iniziativa è resa ancora più originale dalla scelta dei contenuti: anziché musica, la Underwood incide la lettura di racconti da parte di autori letterari. Già due le edizioni, 27,70 euro il prezzo al pubblico comprensivo di spedizione. INFO: www.underwoodstories.com

30. Guide turistiche per bambini

L’amore per i viaggi tipico di tante persone ha ispirato una novità agli inglesi Emily Kerr e Joshua Perry: guide turistiche per bambini dai 7 agli 11 anni. Le Unlock Guides pubblicano indicazioni su ciò che interessa ai più piccoli, dalla migliore pasticceria al museo con ricostruzioni di dinosauri a grandezza naturale. In commercio dallo scorso maggio, costano 10,80 euro circa e per ora hanno in catalogo solo destinazioni britanniche come Londra ed Edimburgo. Perché non farle anche in Italia? INFO: www.unlockguides.com

31. Amico in affitto

Single: una fetta di mercato con buon potenziale economico e quindi un’ottima nicchia su cui intraprendere. Un servizio che si sta diffondendo Oltreoceano è quello dell’amico in affitto, organizzato da agenzie specializzate. In pratica chi cerca compagnia per qualsiasi attività, dal cinema al ristorante, può rivolgersi all’agenzia. La difficoltà: la costruzione di database numeroso per offrire “amici” adatti a qualsiasi richiesta, con l’unica eccezione delle prestazioni sessuali. Negli Usa il servizio è fatturato da 15 euro l’ora.

INFO: www.rentafriend.com

32. Scuola di burlesque

Le scuole di burlesque che insegnano a ballare e a spogliarsi come Dita Von Teese stanno vivendo un momento d’oro: una lezione di due ore per imparare a come togliersi gli indumenti con malizia costa da 55 euro. Così la scuola torinese di Burlesque fa il tutto esaurito. Tra le clienti, manager, casalinghe e impiegate. Intanto a San Francisco c’è già chi organizza lezioni di “boylesque” anche per uomo.

33. Il diet coach

L’ossessione per la linea è il “pane” per il diet coach, il personal trainer dell’alimentazione che insegna a ritrovare il giusto rapporto con il cibo e a rimettersi in forma. Non è un medico, un nutrizionista o uno psicologo. Il diet coach insegna a fare la spesa, aiuta a scegliere gli alimenti giusti ma anche un buon ristorante. Requisiti? «Necessaria la laurea triennale in Dietetica e corsi di coaching in Pnl. Il diet coach è un libero professionista che apre una Partita Iva e offre una consulenza che viene pagata da 70 a 250 euro» scrive la giornalista Manuela Longo in Mi invento un lavoro, Pink Generation, 11,90 euro.

34. Ambulante evergreen

Quando va di moda il risparmio, anche l’attività di ambulante funziona. Il mestiere non è facile, ma è anche un lavoro pieno di soddisfazioni. Per partire bisogna avere Partita Iva e licenza d’esercizio attività. Occhio a non investire troppo, nella prima fase, con l’acquisto del camion (da 40mila euro). INFO: Fivag (Federazione italiana venditori ambulanti e giornalai, www.fivag-clacs-cisl-nazionale.com) e Anva (Associazione commercio su aree pubbliche, www.anva.it).

35. Coltivare zafferano

Voglia di lavorare la terra? La nuova coltura è lo zafferano, che quando è purissimo può essere quotato 3.500 euro e più al kg. La raccolta e la lavorazione sono manuali e quindi dure e costose. Mauro Grazioli, 37 anni, dal 2003 propone la preziosa spezia ai ristoratori e la commercializza a 15 euro al grammo. E ai consumatori propone un’idea in più: i biscotti e le marmellate con una sfumatura di sapore “giallo”. Sull’argomento Millionaire sta preparando un approfondimento.

INFO: www.zafferanodipozzolengo.it

36. Corsa agli affari

Sfruttare i vantaggi del luogo in cui si vive significa trovare un’idea di business. Ne dà l’esempio l’agenzia turistica I Love Maranello, situata a due passi dalla nota casa automobilistica Ferrari: nel suo catalogo ci sono visite alle officine della “rossa”, guida di un’auto di Formula1 per tour di 20 minuti con l’ausilio di piloti professionisti e noleggi di “bolidi” sportivi. E per rendere più ghiotta l’offerta ai patiti delle auto, i prezzi partono da 49 euro. Se abitate vicino a un circuito, perché non replicare l’idea?

INFO: www.ilovemaranello.it

37. Questo business è una magia

Polverine che portano fortuna, erbe per riacquistare l’amore perduto e amuleti per la buona salute: a New York i negozi Botanica calvalcano il vecchio business del magico con i scaffali pieni di miscele vegetali “magiche” e gadget cinesi cui si attribuiscono poteri ultraterreni. Tariffe basse, comprese tra 2,20 e 15,15 euro.

INFO: Botanica Santeria & Magic, New York (Brooklyn), tel. 001 718 366-6939

38. Migliora un prodotto tradizionale

Per mettersi in proprio c’è anche la strada dell’innovazione di un prodotto tradizionale. Nel 2006 Christian Burattini, emiliano, ha inventato la bustina monodose che si apre con una mano sola. Su un lato infatti è costruita con un materiale semirigido che si spezza quando è piegata tra pollice e medio secondo la linea di pressione avviata dall’indice. Eliminati i problemi di apertura, massima la potenzialità di conservazione (fino a due anni) per alimenti, dalla maionese ai formaggi fusi, trasportabili con facilità anche in una borsetta da donna. «Lavoravo nel settore dell’automazione, ma avevo capito che il campo era ormai esaurito. Così ho cercato un prodotto nuovo. Difficoltà? A ogni passo. Ma dopo quattro anni di lavoro abbiamo già 400 clienti. L’investimento iniziale? Impegnativo: oltre due milioni di euro. Però siamo già rientrati» precisa Burattini. INFO: www.easypacksolutions.com

39. Web radio

Bastano 20mila euro per aprire una web radio: una chance facilitata dalle tecnologie digitali e dalla trasmissione in streaming, più economica del podcast. Chi ci sa fare riesce ad agganciare centinaia di migliaia di ascoltatori al mese: secondo gli esperti, funziona la formula di chi abbina l’attenzione per le realtà locali a una visione globale di ampio raggio.

40. Meno abili, più clienti

Il 10% della popolazione europea è disabile. In Italia ci sono due milioni di famiglie che hanno un componente disabile. E sono quasi 4,5 milioni quelli che hanno handicap o difficoltà nello svolgere un’attività nella vita quotidiana. Studiare prodotti o servizi per loro, pur con le difficoltà di immagine e posizionamento delle proposte, è un business percorribile. Utile e redditizio. Ne è convinto Ernesto Simionato, ex sarto e formatore di scuola professionale per invalidi. Ha inventato e brevettato una linea di abbigliamento specifica per anziani e disabili. Ha trovato una ditta per la produzione di lancio ma cerca nuovi sbocchi commerciali: non solo negozi di ortopedica o parafarmacie, anche una catena che abbia voglia di dare spazio a una clientela di diversamente abili, disposta a spendere come tutti gli altri per un capo comodo e bello. INFO: tel. 0161 2022870, e-mail: simern44@tiscali.it

41. Il fatto del giorno, il mio business

Per fare affari bisogna tenere le antenne dritte e sfruttare l’attualità, anche quando può apparire problematica. Avete presente la nube di cenere vulcanica (foto sopra) proveniente dall’Islanda che, a maggio, ha fermato mezza Europa? C’è chi ha pensato di prendere quella cenere, confezionarla e venderla. Una società di e-commerce di prodotti islandesi, la Nanni, a giugno ha messo on line vasetti contenenti 160 grammi di cenere del vulcano Eyjafjallajökull a 25 euro l’uno. L’idea è stata un’ottima notizia per far parlare di sé e promuovere la carne di squalo e i bracciali in pelle proposti nel sito. Ma secondo i titolari, le vendite saranno devolute in beneficenza per finanziare la bonifica delle fattorie danneggiate dalla cenere. INFO: http://nammi.is

42. Col cibo in tasca

Idea uno: specializzarsi in cibo liofilizzato per gli escursionisti. Idea due: proporre un packaging accattivante, con foto di paesaggi mozzafiato. Idea tre: distanziarsi dalle insipide pappette di tanti concorrenti con cibi più che mai goduriosi, dalle uova strapazzate al ragù con soia e funghi. Idea finale vincente: liofilizzare anche il vino, vendendolo on line in un sacchetto di alluminio e plastica che contiene 60 grammi di polvere: allungandola con acqua si trasforma in un bicchiere all’8,2% di alcol. A 3,95 euro la “porzione”. INFO: www.trekneat.com

43. Autostop digitale

Un’idea straniera si può replicare in Italia: è la storia di Oliver Bremen, tedesco trapiantato in Italia, e Federico Amoni e del loro sito Postoinauto.it, in cui gli “internettiani” trovano un passaggio su auto private e automobilisti solitari riescono a dividere le spese di viaggio. Guadagni dagli sponsor. INFO: www.postoinauto.it

44. Affari d’oro (blu)

Dura da anni il dibattito sulla bontà dell’acqua del rubinetto. Azzeccatissima quindi l’idea di business di Massimo Labra, che insieme a Maurizio Casiraghi ha brevettato un kit fai da te per l’analisi e lo ha messo in vendita on line dallo scorso novembre a 14,99 euro. INFO: www.immediatest.com

45. English for children

C’è sempre richiesta per i corsi di inglese. Una nicchia ancora percorribile è quella dedicata ai bambini dai tre mesi: un’opportunità in franchising proposta dalla Helen Doron, catena che ha messo a punto un metodo ad hoc per i più piccoli con giochi, canzoni e attività ricreative. Fee d’ingresso a 12mila euro con contratto di quattro anni. INFO: www.helendoron.it

46. Gelateria solo per cani

Chi possiede un animale è sensibile alla sua salute ed è disposto a spendere per averne cura. Facile quindi capire perché il gelato per cani stia prendendo piede in Italia e all’estero: la sua formula che sostituisce lo zucchero con il fruttosio ed è povera di grassi è idonea per i quattrozampe e calma i sensi di colpa dei proprietari. Il prezzo? Poco lontano da quello “tradizionale”. A Londra, la gelateria su quattro ruote K99 è stata allestita ad hoc con un bancone raggiungibile dalle zampe posteriori. INFO: www.icerock.it/icebau.htm

47. è bracelet mania

Ogni estate c’è un braccialetto che spopola tra i più giovani. Quest’anno, oltre a Power balance, è stata la volta dei Silly Bandz, coloratissimi braccialetti di gomma, che si sono diffusi dagli Stati Uniti all’Italia con il semplice passaparola. Secondo il sito americano Usa Today, si parla di un giro di vendite di 100 milioni di dollari l’anno. Che cosa sarà di moda nell’estate 2011?

48. Negozi a tema e in franchising

Oggetti per tutti i gusti e utensili vari, con un tema comune. A Siracusa, c’è una galleria-negozio che ha scelto il pesce e il mare. Si chiama Fish House. Il piatto forte sono riproduzioni in ceramica di pesci, esposti in cassette come al mercato. Ma ci sono anche installazioni e opere d’arte in vari materiali. L’idea è di Fabrizio Santiglia. Con lui produce e guadagna un’équipe di artisti. Il negozio è motore di eventi: concerti, animazioni, mostre. Fish house ha aperto i battenti anche a Rapallo (Ge), in affiliazione, e sta per aprire a Milano. «Per avviare una nuova Fish house servono circa 30mila euro: una specie di fideiussione. L’affiliato la paga solo quando vende» spiega Santiglia.

INFO: www.fishhouseart.it

49. Home reeloker

È l’esperto che ti aiuta ad arredare casa o a darle una rinfrescata a prezzi bassi. Una visual, un designer e una giornalista hanno ideato la formula dell’home relooker low cost offrendo riprogettazioni di spazi da 50 euro. Punto fondamentale dell’iniziativa è la presenza su Internet, con cui trovare clienti in tutta Italia.

INFO: www.interior-relooking.it

50. Inventa quello che non c’è

«Cercavamo per i nostri bambini dei pannolini lavabili, ma nel 2006 in Italia era impossibile trovarli. Perché non produrli noi? Un bando regionale per l’imprenditoria ci ha supportato con 25mila euro. Acquistiamo il tessuto sia in Italia sia all’estero: spugna in bambù o in cotone, pile… A questo punto disegniamo, tagliamo e cuciamo noi i pannolini» spiega Daniela Montinaro, pugliese, che con i parenti ha aperto Mammaflo’ per la vendita di assorbenti riciclabili per bambini. Prezzi: circa 400 euro la spesa per tre anni d’uso, contro i 1.500 di quelli necessari all’acquisto degli usa e getta. INFO: www.mammaflo.it

Modelli 730/2018 a rimborso: il perché dei controlli preventivi.

È considerata elemento di incoerenza delle dichiarazioni con saldo a credito anche la presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità degli anni precedenti.

Quanto guadagna lo Stato da condoni fiscali, sanatorie, scudi, concordati … ?


Negli ultimi 45 anni, afferma l’Ufficio studi della CGIA, tra scudi, concordati, sanatorie, condoni fiscali, etc., l’erario ha incassato 131,8 miliardi di euro (valori rivalutati al 2017).
Quanto guadagna lo Stato da condoni fiscali?

Considerando i gettiti delle singole misure attualizzate al 2017, l’operazione più “vantaggiosa” per le casse dello Stato è stata la sanatoria fiscale introdotta nel 2003 che ha permesso al fisco di riscuotere 34,1 miliardi di euro.

Altrettanto significativo è stato quello fiscale-valutario che nel 1973 ha aperto la lunga stagione dei condoni nel nostro paese; questa misura, avviata prima della riforma fiscale che ha introdotto l’Irpef, ha consentito di incassare 31,6 miliardi di euro.
Anche le sanatorie applicate negli anni ’80 sono state particolarmente “generose”: tra il condono fiscale e quello edilizio intercorsi tra il 1982 e il 1988, lo Stato ha beneficiato di 18,4 miliardi di euro. Si segnala, infine, che la voluntary disclosure (ovvero l’emersione dei capitali portati illegalmente all’estero) è stata inserita dall’Istat tra l’elenco dei principali condoni introdotti dal legislatore italiano. In questi ultimi anni (2015-2017) questa misura ha consentito un gettito di 5,2 miliardi di euro.

“Premesso che l’applicazione di qualsiasi condono fiscale è, a nostro avviso, immorale ed eticamente inaccettabile – commenta il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – ha senso introdurlo solo quando è prevista una riforma che riscrive completamente il rapporto tra il fisco e il contribuente. Se, come pare di capire, il nuovo Governo è intenzionato ad avviare in tempi relativamente brevi la dual tax, l’introduzione della cosiddetta pace fiscale sarebbe giustificata, perché consentirebbe di azzerare una volta per tutte i contenziosi fiscali attualmente sul tavolo dei giudici tributari”.

Regolamento droni UE, nuove norme di sicurezza europee


Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo all’accordo raggiunto nel novembre 2017 con il Consiglio: in arrivo nuovo regolamento droni europeo per la sicurezza


Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il nuovo regolamento droni ue sulla sicurezza nell’utilizzo dei droni e sulle norme relative alla sicurezza aerea. I deputati hanno dato martedì il via libera definitivo all’accordo raggiunto, nel novembre 2017, tra i negoziatori del Consiglio e del Parlamento su regole Ue per i droni e gli operatori di droni, al fine di garantire un livello comune di sicurezza.
In base alle nuove norme, i droni dovrebbero dotarsi, in base al peso e all’area operativa, di determinate caratteristiche, come l’atterraggio automatico, nel caso in cui l’operatore perda il contatto con il drone, o i sistemi anticollisione.

Gli operatori dei droni avranno l’obbligo di essere a conoscenza di tutte le regole in vigore e essere in grado di operare in sicurezza. Ciò significa che alcuni di loro dovranno seguire un corso di formazione professionale prima di poter utilizzare un drone e dovranno essere iscritti in registri nazionali. Inoltre i loro droni dovranno essere contrassegnati per l’identificazione.

Sulla base di questi princìpi fondamentali, la Commissione europea ha il compito di elaborare un regolamento droni più dettagliato a livello Ue, quali i limiti massimi di altitudine e di distanza per il volo dei droni. Sarà inoltre rafforzata la cooperazione tra l’Agenzia dell’Ue per la sicurezza aerea (Aesa) e le autorità nazionali per quanto riguarda la valutazione dei rischi in relazione al sorvolo delle zone di conflitto.

L’accordo, approvato dall’Europarlamento con 558 voti favorevoli, 71 contrari e 48 astensioni, dovrà essere formalmente approvato dai ministri dell’Ue, conformemente alla procedura legislativa ordinaria.

Gli aeromobili senza equipaggio, o droni, costituiscono un settore dell’aviazione in rapida evoluzione – come dimostrano le nuove specializzazioni professionali fotogrammetria digitale architettonica su tutte- con un notevole potenziale in materia di creazione di posti di lavoro e di crescita economica nell’Unione europea. Per questo motivo l’UE sta lavorando a un regolamento volto a integrare in modo sicuro i droni a pilotaggio remoto nello spazio aereo europeo.

Il regolamento proposto mira a definire regole di sicurezza comuni nel settore dell’aviazione civile e un nuovo mandato per l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA). Sostituisce il quadro normativo in vigore dal 2008.

Pagamento della retribuzione SOLO tramite bonifico bancario


A far data dal 1° luglio 2018 (art. 1, c. 910, Legge 27.12.2017, n. 205), i datori di lavoro o committenti devono corrispondere ai lavoratori la retribuzione, nonché ogni anticipo di essa, attraverso una banca o un ufficio postale

A far data dal 1° luglio 2018 (art. 1, c. 910, Legge 27.12.2017, n. 205), i datori di lavoro o committenti devono corrispondere ai lavoratori la retribuzione, nonché ogni anticipo di essa, attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi:

bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore;
strumenti di pagamento elettronico;
pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento;
emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato – l’impedimento s’intende comprovato quando il delegato a ricevere il pagamento è il coniuge, il convivente o un familiare, in linea retta o collaterale, del lavoratore, purché di età non inferiore a sedici anni”.
Come precisato dal successivo comma 911, i datori di lavoro o committenti NON possono corrispondere la retribuzione direttamente al lavoratore in denaro contante, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato, indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto, ivi compresi i rapporti di lavoro originati da contratti di collaborazione coordinata e continuativa e i contratti di lavoro instaurati dalle cooperative, in qualsiasi forma, con i propri soci.

Sono esclusi dai predetti obblighi solo i rapporti di lavoro domestico e quelli instaurati con le pubbliche amministrazioni.

Detraibilità o Non detraibilità delle spese di kinesiterapia

Le spese di kinesiterapia rientrano tra le spese di assistenza specifica relative ad assistenza infermieristica e riabilitativa. Sono detraibili quando relative a prestazioni rese a soggetti non disabili (rigo E1 del modello 730), deducibili se prestate a persone riconosciute disabili ai sensi della legge 104/1992 (rigo E25 del modello 730). Per aver diritto ai benefici fiscali relativi a spese sostenute per le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali elencate nel decreto ministeriale 29 marzo 2001, non è necessaria una specifica prescrizione medica, a condizione che dal documento di spesa risulti la figura professionale dell’operatore e la descrizione della prestazione sanitaria resa (paragrafo 2.2 della circolare 19/E del 2012).


Detrazioni su spese sostenute per una badante: limiti e condizioni


Sono detraibili le spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale, nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, nella percentuale del 19%, calcolabile su un ammontare di spesa non superiore a 2.100 euro (quindi, l’importo massimo detraibile è pari a 390 euro), purché il reddito complessivo del contribuente non sia superiore a 40mila euro (articolo 15, comma 1, lettera i-septies, Tuir). Nel limite dei 40mila euro deve essere computato anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni e l’agevolazione Ace. La detrazione riguarda sia le spese sostenute per la propria assistenza sia quelle sostenute per l’assistenza di uno o più familiari, anche non fiscalmente a carico (non è inoltre necessario che il familiare non autosufficiente conviva con il soggetto che sostiene l’onere). Sono considerati non autosufficienti nel compimento degli atti della vita quotidiana i soggetti che non sono in grado, ad esempio, di assumere alimenti, di espletare le funzioni fisiologiche e provvedere all’igiene personale, di deambulare, di indossare gli indumenti. Inoltre, può essere considerata non autosufficiente anche la persona che necessita di sorveglianza continuativa. Lo stato di non autosufficienza deve risultare da certificazione medica. Le spese devono risultare da idonea documentazione, che può anche consistere in una ricevuta debitamente firmata, rilasciata dall’addetto all’assistenza. La documentazione deve contenere gli estremi anagrafici e il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento e di quello che presta l’assistenza. Se la spesa è sostenuta in favore di un familiare, nella ricevuta devono essere indicati anche gli estremi anagrafici e il codice fiscale di quest’ultimo.

Rincari RC AUTO

Rc auto: dal 2013 al 2017 un aumento del 27%, altro che diminuzione! Agire concretamente per abbassare i costi delle polizze che, specialmente al Sud, hanno costi spropositati.

Spese protesi acustiche: possibili detrazioni fiscali?

Spese protesi acustiche: possibili detrazioni fiscali?


Tra le spese sanitarie che danno diritto alla detrazione Irpef del 19% (per la parte che eccede l’importo della franchigia di 129,11 euro), rientrano anche quelle sostenute per l’acquisto di protesi sanitarie, comprese quindi le protesi acustiche (articolo 15, comma 1, lettera c, Tuir). Beneficiario della detrazione è il contribuente che ha sostenuto la spesa per se stesso o per i propri familiari fiscalmente a carico. Per le protesi, oltre alle relative fatture, ricevute o quietanze, è necessario conservare anche la prescrizione del medico curante, salvo che si tratti di attività svolte da esercenti arti ausiliarie della professione sanitaria abilitati a intrattenere rapporti diretti con il paziente. In questo caso, ove la fattura, ricevuta o quietanza non sia rilasciata direttamente dall’esercente l’arte ausiliaria, lo stesso attesterà sul documento di spesa di aver eseguito la prestazione. In alternativa alla prescrizione medica, è possibile esibire, a richiesta degli uffici, un’autocertificazione per attestare la necessità della protesi per sé o per i familiari a carico e la causa per la quale è stata acquistata.

Ehi tu che fai la dichiarazione dei redditi: Lo sai se le spese della fisioterapia sono o meno detraibili?

Se lo sai NON leggere quest'articolo!
Nel novero delle spese sanitarie per le quali si ha diritto alla detrazione d’imposta nella misura del 19%, limitatamente all’ammontare che eccede complessivamente la franchigia di 129,11 euro (articolo 15, comma 1, lettera c, Tuir), rientrano anche quelle sostenute per l’assistenza infermieristica e riabilitativa, inclusa la fisioterapia.



La spesa deve essere documentata mediante ricevuta fiscale o fattura, anche in forma di ticket se la prestazione è resa nell’ambito del Servizio sanitario nazionale (in quest’ultimo caso, la detrazione compete per l’importo del ticket pagato).



Se la fattura è rilasciata da soggetto diverso da quello che ha effettuato la prestazione, è necessario munirsi di un’attestazione dalla quale risulti che la prestazione stessa è stata eseguita direttamente da personale medico o paramedico o comunque sotto il suo controllo (circolare n. 7/E del 27 aprile 2018).



Con la Circolare n. 7/E del 4 aprile 2017 è stata pubblicata la prima “Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all’anno d’imposta 2016” che costituisce una trattazione sistematica delle disposizioni riguardanti ritenute, oneri detraibili, deducibili e crediti di imposta, anche sotto il profilo degli obblighi di produzione documentale da parte del contribuente al CAF o al professionista abilitato e di conservazione da parte di questi ultimi per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria.



Tale documento è il frutto del lavoro svolto da un tavolo tecnico istituito tra l’Agenzia delle entrate e la Consulta Nazionale dei CAF per elaborare un compendio comune utile:



 per gli operatori dei CAF e per i professionisti abilitati all’apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni presentate con le modalità di cui all’art. 13 del DM n. 164 del 1999, come previsto dall’art. 2, comma 1, del medesimo decreto;
nonché  per gli stessi uffici dell’Amministrazione finanziaria nello svolgimento dell’attività di assistenza e di controllo documentale ex art. 36-ter del DPR n. 600 del 1973.

Graduatorie Istituto II Fascia

Per completare l’integrazione della II fascia delle graduatorie di istituto dei docenti (finestra 1° febbraio 2018), è attiva la funzione per la scelta delle scuole (modello B).



La funzione è disponibile su istanze online fino alle ore 14,00 del 27 giugno 2018. È possibile accedere solo se la scuola capofila ha già inserito il modello A3.



La scelta delle scuole è possibile solo nella provincia della scuola alla quale si è inviata la domanda di inserimento.



La scelta delle scuole è riservata ai seguenti casi:



Chi non era inserito in graduatoria di istituto che potrà sceglierle ex-novo secondo le normali regole.
Chi è già inserito in graduatoria di istituto ma non ha indicato scuole dell’ordine nel quale sono presenti gli insegnamenti per i quali si inserisce in II fascia: in questo caso è possibile integrare/sostituire le scuole precedentemente scelte ai soli fini della II fascia aggiuntiva

Sbagliare, Cadere e Rialzarsi SEMPRE

L'immagine può contenere: testo

L’ultima trovata di Luigi Di Maio: ‘Mezz’ora di internet gratis per tutti’. E sul web gli sfotto e l’ironia si diffondono subito.


Ci sono 741mila famiglie che non hanno connessioni a casa perché le ritengono troppo costose. Sono il 2,3% della popolazione italiana.



Tuttavia, a quanto pare, è il mercato sta andando incontro ai loro budget ristretti molto più rapidamente del governo. Con le ultime offerte a basso costo di operatori come Iliad bastano 6 o 7 euro al mese, cioè 20-30 centesimi al giorno, per avere anche 30 gigabyte di connessione mensile. Connessioni per tutti, se sono i soldi il problema.



Eppure il Ministro dello Sviluppo Economico italiano ha annunciato un ambizioso progetto su cui è al lavoro il Governo con il fine ultimo di rendere internet sempre più un “diritto primario” di ogni cittadino. In occasione dell’Internet Day organizzato da Agi e Censis Luigi di Maio ha infatti rivelato:



“La connessione a internet diventi un diritto primario di ogni cittadino. Siamo al lavoro per tutelare questo diritto. Immagino uno Stato che interviene e fornisce gratuitamente unaconnessione a Internet di almeno mezz’ora al giorno a chi non può ancora permettersela”.

 TIMAIO - immagine di Giovanni Sasso

La risposta dei Media e della Rete


Netflix è stata una delle prima che ha preso in giro Di Maio: lo ha fatto con un post su Facebook e Twitter. «Con 30 minuti di internet gratis puoi fare un sacco di cose: 3 episodi di Adventure Time, 1 episodio e mezzo di How I Met Your Mother, mezzo episodio di Orange Is The New Black», hanno scritto i social media manager della piattaforma in abbonamento che offre produzioni originali di film, serie tv e documentari. Netflix Italia ha dunque ricordato ai suoi utenti cosa si può fare in mezz’ora di internet. Ovviamente è una boutade.



Ma anche gli internauti non si sono fatti pregare, sono stati molti i meme che hanno viaggiato su Internet e sui Social all’annuncio di Di Maio, come ad esempio il fotomontaggio associato a un recente spot della TIM, creato da Giovanni Sasso.

 TIMAIO - immagine di Giovanni Sasso

Regolamentazione dei tirocini da parte del neo Governo

 Il Ministero del Lavoro ricorda che la legge prevede che i percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni stipulate con:
le imprese;
le associazioni di rappresentanza;
le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore,

disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro.

La figura di chi svolge attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere nonché il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro è equiparata a quella del lavoratore, ai fini dell’applicazione della normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.

Per questa ragione, se in un’azienda o uno studio professionale, sono ammessi soggetti che svolgano stage o tirocini formativi, il datore di lavoro è tenuto ad osservare tutti gli obblighi previsti dal testo unico al fine di garantire la salute e la sicurezza degli stessi e, quindi, adempiere gli obblighi formativi connessi alla specifica attività svolta.

Il parere ministeriale - Richiamando il decreto interministeriale n. 195 del 2017, il dicastero definisce la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le relative modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza. Il testo normativo definisce espressamente le modalità di applicazione agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro delle disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Sulla base di tale presupposto, la Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro ritiene che tale disciplina si applichi anche ai percorsi condotti dagli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro.

TIROCINI E ALTERNANZA CON OBBLIGO SICUREZZA ANCHE PER CHI NON OCCUPA DIPENDENTI


Nessuna deroga all’obbligo di adeguarsi alla normativa vigente in materia di sicurezza e salute del lavoro, prima di stipulare contratti di tirocinio o alternanza scuola lavoro, neanche per i soggetti che svolgono attività di lavoro autonomo senza occupare lavoratori dipendenti. A chiarirlo è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’istanza di interpello n. 4 del 25 giugno 2018, presentato dalla Provincia Autonoma di Trento. Il quesito proposto riguarda l’applicazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro nei casi di tirocini formativi presso lavoratori autonomi non inquadrabili come datori di lavoro.

Si tratta di lavoratori autonomi, nello specifico i “Maestri artigiani”, non configurabili come datori di lavoro e dunque ordinariamente non soggetti alla disciplina vigente in materia di sicurezza del lavoro. L’istanza fa riferimento sia ai tirocini formativi che ai percorsi di alternanza scuola-lavoro.

DECRETO DIGNITÀ: CONTRATTO A TERMINE PIÙ ONEROSO E OBBLIGATORIO PER LA SOMMINISTRAZIONE?


Il Decreto Dignità prende forma tra novità e smentite, fermamente voluto dal Ministro di Lavoro e Welfare Di Maio: il provvedimento, che contiene misure sia per l’occupazione che in materia fiscale, dovrebbe essere ormai prossimo alla discussione in Consiglio dei Ministri.
Fanno discutere in questi giorni i nuovi limiti e oneri contributivi che potrebbero essere posti su contratti di lavoro a tempo determinato e in somministrazione.

Contratti a termine: cosa cambierà? - La stipula di contratti a tempo determinato potrà continuare ad essere “acausale” soltanto in caso di durata non superiore a 12 mesi. Sarà invece in necessario apporre una causale in caso di rinnovi successivi al primo contratto a termine o anche dal primo contratto di assunzione se di durata superiore a 12 mesi. Resta confermato il limite massimo di durata complessiva di rapporti a termine, già adesso pari a 36 mesi, tra il medesimo datore di lavoro e lavoratore.

La causale da apporre al contratto deve essere connessa ad esigenze:
temporanee ed oggettive, estranee all'ordinaria attività del datore di lavoro;
sostitutive;
relative ad incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell'attività ordinaria;
relative a lavorazioni e a picchi di attività stagionali, individuati con decreto del Ministero del Lavoro delle politiche Sociali.

Il decreto pare confermare l’eccezione prevista per i rapporti di lavoro di durata non superiore a 12 giorni.

Una copia del contratto, necessariamente stipulato in forma scritta, dovrà essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore entro 5 giorni lavorativi dall’inizio della prestazione.

L’impugnazione del contratto è consentita entro il termine di 270 giorni.

Diminuirà a 4 il numero massimo di proroghe, oggi pari a 5, previo espresso consenso del lavoratore, e comunque entro il limite dei trentasei mesi, a prescindere dal numero di contratti, pena la conversione del rapporto a tempo indeterminato.

mercoledì 27 giugno 2018

..... E tu di cosa hai voglia?



“Sapete, ho una voglia matta di compiere follie. Ho voglia di scappare di casa e di andare in giro per il mondo, addormentarmi a notte fonda sotto le stelle e svegliarmi la mattina insieme al sole, alle prime luci del mattino, godendomi l'alba.
Ho voglia di ridere, ridere fino alle lacrime, fino a che ne ho la forza e piangere di gioia, non per tristezza.
Ho voglia di vestirmi stravagante, di mettermi quei jeans troppo corti e troppi attillati che non posso permettermi e di abbinarli a quella magliettina troppo scollata, troppo corta dove mi sporge la pancia e sentirmi bella.
Ho voglia di prendere il treno e andare da lui, presentarmi sotto casa sua e urlargli che mi manca. Voglio abbracciarlo e farlo innamorare di me, farlo mio. Ho voglia di piangere e di urlare in qualsiasi momento della giornata, fregandomene di chi si gira a guardarmi, di chi si preoccupa, di chi mi deride. Ho voglia di essere invitata ai festini a ballare con una bottiglia di birra in una mano e una sigaretta nell'altra, ubriacarmi fino a vomitare anche l'anima per scordarmi di quanto cazzo sia sola.
Ho voglia di scoprire il mondo, di scoprire me stessa, di fare quello che voglio quando voglio. Ho voglia di sognare cose belle e di farle diventare realtà, anche se sono cose impossibili e irrealizzabili.
Ho voglia di divertirmi e di tornare a casa felice, senza farmi paranoie, sentendomi la ragazza più felice del mondo.
Ho voglia di questo io.”

Noi abbiamo #VOGLIADIVITA

martedì 26 giugno 2018

Psst....anticipazioni riguardo il Decreto Estate

Eliminazione dell'obbligo di fatturazione elettronica per i rifornimenti di carburante da parte delle partite Iva e, forse, l'allargamento dei regimi forfettari per professionisti e piccoli imprenditori con soglie di ricavo comprese entro i 50mila euro.
Per il momento si vocifera questo.

Le Tasse secondo l’articolo 53 della Costituzione.





L’articolo 53 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.Ed aggiunge: Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

 



IN SOLDONI vuol dire che si paga ognuno per quel che può e chi più ne ha, più contribuisce. Chi non lo fa giacché evasore è evidentemente in contrasto con una regola addirittura fondativa del nostro stare insieme e, per questo, va perseguito e punito. Detto questo, però, logica vuole che le dazioni che ogni cittadino fa sotto forma di tasse e/o imposte debbano essere giuste, limpide e, soprattutto, eque.
 



GRAZIE AGLI ATTACCHI speculativi sui nostri Bond si è dovuta impostare una manovra economica in fretta e furia. Si chiama manovra ma in realtà è una colletta obbligatoria. Già, in Italia, abbiamo avuto il piacere di assistere a richieste obbligatorie di denaro da parte del Governo, richieste, a parer mio, fatte in contrasto con l’articolo 53 della Costituzione.
Sì, cito ad esempio il prelievo di Amato sui conti correnti e la tassa di Prodi sulle moto oltre i 350cc nel ’97.
 



OPERAZIONI STRAORDINARIE.  e necessarie diranno i sostenitori, ma poco eque, dico io, perché colpiscono il possesso di un bene senza alcuna relazione con la capacità contributiva del possessore. Le Tasse vanno pagate, certo, ma vanno proporzionate ai valori monetari del bene, e non ai centimetri cubici o ai cavalli vapore, oppure domani, ai litri o metri quadri.
 
Con l’ultima manovra, ad esempio, si è messa una supertassa ai possessori di auto oltre una certa potenza; che equità è? Andrebbe messa, semmai, sul valore dell’auto, che è la misura dell’effettiva capacità di spesa e, di conseguenza, contributiva. È senz’altro più ricco chi compra un’auto da 200mila euro con pochi cavalli che uno che ne spende 50mila ma magari ha qualche cavallo in più. No?
 



IL NOSTRO PAESE, in fatto di equità, ormai lascia davvero a desiderare. Pensioni minime sotto la soglia di povertà e prebende d’oro mai ridotte, doppi e tripli stipendi per non fare nulla a qualcuno e quattro spicci ad altri. Ipotechiamo case per multe di divieto di sosta non pagate e saniamo grandi evasori, spostiamo funzionari di Stato infedeli senza togliergli il maltolto. E via dicendo.
 
Manovre economiche a parte, sarebbe ora di cancellare privilegi fuori tempo e stabilire una sana equità di trattamento per tutti i cittadini.
 
Un fisco equo è alla base di un sano rapporto tra Governo e Cittadini, se andiamo avanti così, invece, mostriamo il fianco a chi si sente più furbo degli altri.
 



A buon intenditor.




Lavoro: Il nuovo Governo potrebbe varare in settimana un decreto che porterebbe molti cambiamenti nel mondo lavorativo


Iniziamo ad illustrarle passo dopo passo.

Le novità fiscali

Dunque, partendo dalle misure fiscali, addio allo split payment per i professionisti da subito. Mentre per il resto dei fornitori della Pa, il Governo punta a introdurre una serie di semplificazioni e correttivi per favorire il recupero dei crediti Iva che il meccanismo della scissione contabile produce in favore delle imprese. C’è poi la cancellazione del redditometro, strumento già da tempo spedito in soffitta e utilizzato per misurare la capacità contributiva dei contribuenti in relazione ai loro beni e patrimoni. Inoltre, si punta ad anticipare a settembre l’addio allo spesometro, già in agenda per il 1° gennaio con l’arrivo dell’e-fattura, limitando l’obbligo delle comunicazioni delle sole liquidazioni Iva.

Quanto alla fatturazione elettronica, è prorogata l’entrata in vigore del nuovo obbligo per i distributori di carburanti, prevista per il 1° luglio 2018. Misura accolta con la revoca dello sciopero dei benzinai. Si potrebbe prevedere la possibilità per i distributori di accettare ancora la scheda carburanti fino al prossimo 31 dicembre creando di fatto un doppio binario. Si tutelerebbero sia i distributori che si sono attrezzati per tempo all’utilizzo obbligatorio della e-fattura sia chi al contrario è in ritardo e potrà comunque accettare pagamenti tradizionali per le “partite Iva” che fanno il pieno.

Il nodo dell’azzardo

Un capitolo a parte nel Dl d’estate è il contrasto al gioco d’azzardo che prende il via da subito con divieto totale di pubblicità, sponsorizzazioni e trasmissioni tv di ogni forma di gioco. Stop su qualsiasi mezzo, manifestazioni sportive incluse, culturali o artistiche. Non sarà escluso internet né tanto meno la stampa periodica o quotidiana. Salvo deroghe vorrebbe dire addio anche alla lotteria della Befana.

I cambiamenti nel lavoro

Nel lavoro, il primo contratto a termine resta acausale e potrà durare fino a 12 mesi. Dal primo rinnovo dovranno essere indicate le causali, che vengono rigidamente tipizzate. Per ogni rinnovo aumentano di 1 punto i costi contributivi. Il numero delle proroghe scende da 5 a 4. Il tetto del 20% che si applica ai contratti a termine diventa complessivo e comprende anche la somministrazione che finora ha applicato limiti di utilizzo fissati dai contratti, generalmente al 20 per cento.

Anche sul fronte delle delocalizzazioni sarebbe pronta una stretta che riguarda gli incentivi fiscali del piano Industria 4.0, per contrastare fenomeni speculativi. Soprattutto la delocalizzazione. Si cercherà di evitare che le multinazionali con organizzazione in Italia ricevano benefici per poi trasferire il bene incentivato all’estero. La situazione è in divenire, perché in particolare il ministro del lavoro Luigi Di Maio sta spingendo per attuare subito quello che lui stesso ha definito il decreto dignità. Se ne parlerà già domani nell’ambito del Consiglio dei ministri.

lunedì 25 giugno 2018

Sempre e Solo AVANTI ....A TESTA ALTA

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SAPORI ESTIVI "DIFFERENTI": IL MIELE DI FICHI SUL GELATO


Cosa c'entra adesso questo post, magari ti chiederai?
Noi siamo una GRANDE FAMIGLIA : CONDIVIDIAMO TUTTO

Detto questo sappi che ......

Un modo diverso di caratterizzare e condire il gusto del gelato in qualunque stagione, ma in estate in particolare: una vera "chicca" nata dalla tradizione agricola calabrese dei tempi lontani, di quando il gelato veniva fatto con la neve appena caduta (la scirubetta), condita appunto con questo meraviglioso nettare che, a differenza del nome, non ha proprio nulla a che vedere con le api!!

Buon inizio di settimana

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Assegni familiari: nuovo modulo di richiesta

Assegni Familiari, il nuovo modulo di richiesta è ora disponibile: pubblicato sul sito NoiPa, il modello 2018 per richiedere gli Assegni per il nucleo familiare utilizzabile a partire dal 1° luglio

Crowdfunding, opportunità e sviluppo

Martedì 26 Giugno 2018, ore 18.00
Castello Svevo di Cosenza
Evento che illustrerà il tutto

Tratto dal Quotidiano di Gigliotti

SE NON HAI IL POS NON TI POSSO SANZIONARE
Dopo 6 anni dal decreto Crescita del 2012 che stabiliva l'obbligo dal 30/6/2014 di dotarsi del POS per commercianti e professionisti che hanno un rapporto diretto con i clienti (avvocati, architetti, notai, commercialisti, consulenti del lavoro, ecc.), il Consiglio di Stato, con parere del 1 giugno 2018, ha bocciato le multe previste dalla legge di stabilità 2016, assenti nel decreto Crescita. Il governo ha superato le riserve di legge perché non può stabilire una sanzione senza fondamento non essendo prevista dalla legge stessa. E ora? L'obbligo permane ma le sanzioni non ci sono più. Il solito pasticcio all'italiana; ora la palla passa la nuovo governo, vedremo se ci metterà mano. La telenovela continua...

Marketing in pillole

SALDI 2018: la VETRINA che non si dà certo per scontata.

“Un giorno le donne domineranno il mondo. Ma non domani. Domani ci sono i saldi!”

Udite udite! I tanto attesi saldi estivi inizieranno ufficialmente i primi di Luglio.
Pronti a portare una sferzata di ossigeno al negozio e allenare i bicipiti di tutti gli shopping addicted d’Italia pronti a trasportare una sfilza di borse il cui peso farebbe impallidire il bilanciere di qualunque sollevatore di pesi olimpionico!

In questa importante occasione per i commercianti, noi di Dettaglio Marketing abbiamo pensato di rispondere a una tra le domande più frequenti per chi ha un negozio in questo periodo:
“Cosa facciamo per allestire la vetrina per i Saldi?”
“Quello che facciamo per tutti i Saldi, tentiamo di conquistare il cliente!”

Saldi sì, ma con classe!
La vetrina è come sempre il “mondo di mezzo” che lega il negozio al potenziale cliente.
È il biglietto da visita del tuo negozio; l’immagine più visibile ai passanti che rappresenta ciò che sei. La sua funzione è attirare e accendere la curiosità del cosa si potrebbe mai trovare all’interno del punto vendita. Questo concetto non deve mai passare in secondo piano, nemmeno nel periodo dei Saldi.

Uno degli errori più comuni che fa il commerciante in questi giorni è quello di far passare solo e unicamente il concetto che nel proprio negozio si trova della merce super scontata. “Accorrete gente, accorrete; perché nel mio negozio si spende poco!”
Nein! La luce rossa lampeggiante di allarme di Dettaglio Marketing si accende impazzita segnalando pericolo: vuoi davvero far passare solo il concetto dei prezzi stracciati? È per questo motivo che vuoi mettere in luce il tuo negozio?

Osserviamo insieme queste 4 vetrine:

Saldi-1

Salta all’occhio a tutti che all’interno il cliente troverà sconti su sconti. Ma perché non rendere la cosa più accattivante? Se si piazza in bella vista la scritta SALDI a caratteri cubitali, oscurando tutto il resto e non permettendo di vedere l’interno del negozio, si rischia di dare la percezione che si venda merce di poco valore. O addirittura che il negozio svenda tutto perché in chiusura.

Come valorizzare la vetrina per questi Saldi?
Il consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di prendere i Saldi senza dare mai niente per scontato. Ricordate: l’obiettivo non è quello di comunicare al cliente che avrà lo sconto. L’obiettivo è attrarre il cliente comunicandogli che solo da te troverà il prodotto particolare con un valore aggiunto, un’esperienza, un’emozione (e alla fine, come ciliegina sulla torta, lo sconto).

Ecco i tips per creare le vetrine durante i Saldi e non solo:

Il punto focale non dev’essere sui Saldi, ma sul prodotto. Che ci sono i saldi i clienti lo sanno bene; non occorre dunque ricordarglielo in maniera così evidente.
Crea una storia accattivante che inviti i passanti a entrare per scoprirne di più. Un piccolo gioco che terminerà con un gustoso sconto!
Il prodotto in sé è privo di emozioni. Sei tu che devi ingegnarti ed essere bravo nel raccontarle con una vetrina appropriata.
Ricorda che una vetrina deve sempre avere un punto focale dove il cliente posa immediatamente lo sguardo. Posizionalo ad un’altezza di circa 160/70 cm.
Saldi-2

Durante i Saldi non darti per scontato! Non ti resta che liberare l’immaginazione e rimboccarti le maniche. Abbiamo preparato una piccola guida gratuita in PDF con 5 consigli per migliorare i tuoi saldi, nella guida imparerai:

le istruzioni per non usare solo la leva del prezzo per attirare nuovi potenziali clienti;
Alcuni spunti per iniziare un percorso di trasformazione del tuo negozio;
l’opportunità di farti conoscere e attirare più clienti in negozio;
come stupire, coinvolgere e emozionare la tua clientela

Tende parasole e chiusure anti surriscaldamento: quali requisiti sono necessari per l’agevolazione ecobonus?


Per questa tipologia di intervento è possibile portare in detrazione il 50% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018. Si ricorda che per le spese sostenute dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 si applica l’aliquota del 65%.

Possono essere detratti i costi relativi:


  • alla fornitura e la posa in opera di sistemi di schermatura solare;
  • allo smontaggio e alla dismissione di sistemi preesistenti;
  • alle opere temporanee, realizzate per la sicurezza dei lavoratori o per proteggere le persone estranee al cantiere che potrebbero accidentalmente venire coinvolte;
  • alle prestazioni professionali eventualmente necessarie per la realizzazione degli interventi ovvero per la predisposizione documentazione tecnica necessaria”.

Le tipologie di schermature solari per le quali si può usufruire di questa agevolazione sono quelle elencate nell’allegato M del D.L. 311 del 2006, ovvero:

tende esterne, come le cappottine mobili o le tende da sole;
chiusure oscuranti, come le tapparelle, le persiane o le veneziane;
tende tecniche da interni, come le veneziane da interni;
pergole con tende in tessuto o con lamelle orientabili;
zanzariere se dotate di un grado di efficienza energetica tale da rispettare i requisiti minimi previsti dal DM 26 giugno 2015.

Requisiti previsti
Affinché possano essere considerate detraibili, le schermature solari:


  1. devono essere applicate a protezione di una superficie vetrata;
  2. devono essere applicate all’interno oppure all’esterno del serramento ovvero integrato in esso. In altre parole non sono ammesse all’agevolazione le schermature solari orientate a nord (quindi anche quelle orientate a nord est e a nord ovest) a eccezione delle chiusure oscuranti (come le persiane e gli avvolgibili) che possono invece avere qualsiasi orientamento.
  3. devono essere applicate in modo stabile con l’involucro edilizio e pertanto non devono essere montabili e smontabili a piacimento dall’utente;
  4. devono essere schermature tecniche, cioè provviste di documenti che riportino il fattore solare Gtot. A tal fine, dal sito dell’Enea si legge che il fattore Gtot indica la limitazione della radiazione solare ottenuta dalla combinazione tra vetro e tenda applicata e prevede classi che vanno dalla 0, avente un effetto minimo della limitazione della radiazione solare, fino alla 4, avente al contrario un effetto massimo di limitazione della radiazione solare;
  5. devono essere mobili o richiudibili e, pertanto, devono considerarsi non agevolabili le schermature fisse o semi-fisse;
  6. devono essere in possesso della cosiddetta marcatura CE;
  7. devono rispettare le leggi e normative nazionali e locali in tema di sicurezza e di efficienza energetica.

Adempimenti necessari per l’agevolazione
Ai fini della detrazione è necessario che il contribuente trasmetta all’ENEA la “Scheda descrittiva dell’intervento”, esclusivamente attraverso l’apposito sito web relativo all’anno in cui sono terminati i lavori entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori.

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Hai i requisiti per disdire il canone rai?

Canone Rai da disdire?
Hai tempo fino a sabato per farlo ed ottenere l’esenzione dal relativo versamento per il secondo semestre dell’anno 2018. L’esenzione dal canone Rai è concessa dietro autocertificazione di mancato possesso di apparecchio televisivo. L’autocertificazione deve attestare una delle seguenti condizioni:

non possesso di un apparecchio televisivo;
possesso di almeno un apparecchio televisivo e intestazione di un’utenza elettrica, con canone Rai già addebitato sull’utenza intestata ad altro componente della famiglia anagrafica;
utilizzo di un’utenza elettrica transitoriamente intestata ad un parente deceduto.

L’esenzione chiesta entro il 30 giugno varrà per la seconda metà del 2018 e non per l’intero anno, perché per ottenere l’esenzione sull'intero anno l’autocertificazione andava presentata entro il 31 gennaio (può anche darsi che le condizioni che danno diritto all'esenzione nella prima parte dell’anno non ci fossero, ad esempio nel caso in cui si possedesse una sola tv che si è rotta poche settimane fa e che non si è sostituita). Le autocertificazioni trasmesse dopo il 30 giugno varranno per il 2019 ma non per l’anno corrente, anche ove già nell'anno corrente esistessero le condizioni che darebbero diritto all'esenzione.

Una APP dell'Agenzia delle Entrate che siamo certe che ti piacerà

Addio code negli uffici del fisco: Da lunedì 25 giugno il fisco consentirà di evitare di perdere tempo facendo la coda per sbrigare gli adempimenti cui si è tenuti, grazie al nuovo servizio "Non perdere tempo" dell'Agenzia entrate-Riscossione. Da oggi si può prenotare il 'ticket' on line da pc o smartphone e scegliere l'orario e la data dell’appuntamento. Basterà quindi presentarsi in orario per essere chiamati.

Il servizio online inizialmente sarà disponibile solo in 7 città e in precisi uffici, poi sarà disponibile in tutta Italia. Le prime sedi in cui il servizio sarà operativo, da oggi, sono: Roma (via Colombo, via Aurelia); Milano (via Lario), Napoli (corso Meridionale); Torino (via Alfieri); Verona (via Giolfino); Bari (via Marin) e Cosenza (via 24 Maggio)

Ma quando arrivano i rimborsi 730 ed Irpef?

Rimborsi 730 e Irpef: quando arrivano? Se anche tu te lo chiedi eccoti la risposta: secca e concisa!
A partire dalla retribuzione di luglio  il datore di lavoro o l’ente pensionistico deve effettuare i rimborsi relativi all’Irpef e alla cedolare secca o trattenere le somme o le rate dovute a titolo di saldo.

Studio Commerciale Semeraro

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Studio Commerciale Semeraro.

30 MINUTI GRATIS E CANONE DIMEZZATO

In aggiunta al preesistente sconto del 50% sul canone di accesso alla rete telefonica, in base al quale i beneficiari delle agevolazioni pagano 9,5 euro al mese invece di 19 – spiega l’Agcom – il nuovo sistema di agevolazioni prevede anche 30 minuti gratuiti di telefonate verso tutte le numerazioni nazionali fisse e mobili per coloro che hanno un Isee inferiore ad € 8.100

Canone dimezzato e trenta minuti di telefonate gratis al mese per chi ha Isee inferiore ad € 8.100

Bonus internet e telefono: come funzionano gli sconti in bolletta? Tranquillo caro nostro lettore, ti spiegheremo tutto!

Al via nuove agevolazioni per le famiglie disagiate: chi intende sottoscrivere contratti di telefonia, avrà 30 minuti di telefonate gratis e un canone dimezzato. Lo ha deciso il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Fai "Pace Fiscale" col Fisco

Che cosa prevede il condono della "pace fiscale"
La pace fiscale nelle intenzioni del governo sembra prevedere il saldo e stralcio delle cartelle debitorie con tre possibili aliquote – 6,10 e 25 per cento – a seconda della situazione reddituale e familiare, per tutti i soggetti che abbiano un debito inferiore ai 200mila euro, compreso degli interessi di mora e delle sanzioni. Come ricorda l'osservatorio dell'Univesità Cattolica di Milano auesta misura porterebbe, nei piani del governo, un gettito di 60 miliardi in due anni.

Partendo dai numeri della relazione Ruffini (che si riferisce a dati di fine 2015) dei 1.058 miliardi, 217 sono stati annullati degli stessi enti creditori, poi occorre escludere i soggetti deceduti e le ditte cessate (78,5 miliardi), i falliti (138 miliardi) e i 92 miliardi dei soggetti nullatenenti, poi occorre sottrarre 314 miliardi di crediti verso i quali sono già state implementate azioni di riscossione che non hanno avuto esito positivo, poi 34 miliardi non incassabili perché coperti da varie misure volte a sostenere i debitori in difficoltà economica, 25 miliardi di pagamenti che comunque sono già stati rateizzati nonché 81 miliardi riscossi ma non ancora contabilizzati.

I crediti veramente recuperabili ammontano, secondo Cottarelli, a 51 miliardi di euro, meno di un decimo di quanto ipotizzato nel documento della Lega.

A meno che non si consideri quei 314 miliardi per cui si sono tentate riscossioni senza successo e che grazie ad uno sconto particolarmente forte potrebbero accettare di pagare una parte di quanto dovuto.

La manovra di bilancio 2019


Lavoro, pensioni, ambiente, immigrazione. Parte da questi quattro dossier, complessi e delicati, il lavoro del neonato governo «del cambiamento» guidato da Giuseppe Conte. Il primo atto importante, capace di dare un’impronta fin da subito alla manovra di bilancio del 2019, e dunque ai programmi politici dell’esecutivo, sarà la il voto del Parlamento sul Documento di economia e finanza atteso in settimana, dopo i voti di fiducia. Il Def del vecchio governo non contiene impegni programmatici, che una risoluzione di maggioranza dovrebbe cominciare a definire. partendo dalla conferma della volontà di sterilizzare gli aumenti Iva. Per la manovra vera e propria c’è tempo fino a metà ottobre. Ma già a giugno, dopo l’Ecofin e il Consiglio Ue, il governo capirà se e quali margini di manovra avrà.

Quanto costa la pensione di cittadinanza


Il Pd in campagna elettorale aveva ipotizzato una spesa superiore al miliardo per aumentare le minime a 750 euro, mentre Forza Italia ipotizzava un intervento da poco più di 4 miliardi per garantire mille euro al mese a 850mila pensionati.

A conti fatti le nuove "pensioni minime" o per dirla come Di Maio, la pensione di cittadinanza, costerebbero oltre un miliardo, ma dal taglio delle pensioni d'oro si potrebbero raccimolare appena 200 milioni di euro

Pensione di Cittadinanza


Nel contratto di Governo c’è la pensione di cittadinanza, lo strumento con il quale si farà in modo che nessun pensionato si trovi a vivere in condizioni di povertà

 Nel progetto di Riforma del sistema previdenziale del governo Conte, una delle misure all’ordine del giorno è la pensione di cittadinanza per gli assegni sotto i 780 euro mensili. Un intervento ritenuto necessario per consentire a tutti, al momento del ritiro dal mondo di lavoro, di ottenere un’entrata complessiva tale da vivere in modo dignitoso.

Rinvio al 1° gennaio 2019 per la fattura elettronica carburanti


L’obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni di carburanti, che sarebbe dovuto scattare dal primo luglio prossimo, sarà rinviato al primo gennaio del prossimo anno. Lo slittamento sarà inserito in un decreto legge che sarà varato dal prossimo Cdm

Probabilmente l’annunciato sciopero dei benzinai ci sarà ugualmente, ma l’obbligo di fatturazione elettronica – che in teoria sarebbe dovuto scattare il 1° luglio – verrà fatto slittare al prossimo anno. Lo slittamento – apprende l’Adnkronos – sarà inserito in un decreto legge che sarà varato dal prossimo Cdm.

Con il rinvio, dunque, anche per carburanti e sub appalti Pa l’obbligo della fatturazione elettronica scatterà dal prossimo 1° gennaio 2019, quando, a meno di ripensamenti del governo, l’obbligo di fatturazione elettronica diventerà operativo per tutte le operazioni commerciali che comportano l’emissione di una fattura (sia B2B che B2C).

Buona giornata con i nostri aggiornamenti,
Studio Commerciale Semeraro