venerdì 31 gennaio 2014

"Quando si smette di crescere, si incomincia a morire." William Burroughs.



Nel 1998 Bruce Mau scrisse un "manifesto per la crescita", nel quale espresse i suoi convincementi e le sue idee sulla vita e su come renderla avvincente e soddisfacente.

Da allora il documento è circolato molto in rete e molte persone ne hanno tratto ispirazione e spunti da applicare nella vita di tutti i giorni.

Qui di seguito ve ne propongo una traduzione libera e riadattata dei punti che ho ritenuto più significativi.

Manifesto (Incompleto) per la Crescita

Lascia che gli eventi ti cambino. 

Devi avere la voglia di crescere, essere disposto a riuscirci. La crescita personale non è qualcosa che semplicemente ti accade. La realizzi tu. La vivi tu. Il prerequisito fondamentale per la crescita è l'apertura agli eventi esterni e la volontà di esserne trasportati.

Sperimenta come se fossi un bambino.

La gioia è il motore della crescita. Come i bambini, impara di nuovo a giocare, a sperimentare la bellezza della vita. Prova, sbaglia, cadi, rialza e riprova ancora, divertendoti. Fai della curiosità il tuo migliore alleato, sperimenta senza sosta e senza timori, concediti il piacere di fallire ogni giorno.

Vai in profondità. 

Non rimanere in superficie. Più a fondo andrai e maggiori probabilità avrai di scoprire qualcosa di prezioso e di valore. Segui il flusso, persevera, scendi dritto nel cuore della vita.

Abbraccia gli errori. 

La risposta sbagliata è la risposta giusta a una domanda differente. Gli errori sono parte inscindibile di ogni processo di crescita. Ogni errore non è soltanto un insegnamento di cui fare tesoro, è anche il parametro da cui ripartire per prendere la strada giusta.

Esplora. 

Ogni volta che ne hai la possibilità, concediti il piacere di vagare senza meta. Ascolta il tuo istinto e seguilo. Asseconda la tua curiosità, poniti domande e cerca di comprendere il significato di ciò che si muove intorno a te. Eliminando il giudizio, rimandando ogni critica.

Inizia da qualsiasi parte. 

La forma di paralisi più comune sorge quando non sappiamo da dove iniziare. Ci blocchiamo, incapaci di mettere il primo tassello perché indecisi su dove collocarlo. Fregatene. Inizia da dove vuoi, avrai sempre modo di correggere il tiro in un secondo momento.

Ciascuno di noi è un leader. 

Ciascuno di noi ha le potenzialità per trascinare gli altri. Permetti alle tua capacità di crescere e di indirizzarsi verso gli altri. Impara a seguire quando è opportuno farlo. Impara a guidare quando gli altri hanno bisogno di te.

Continua a muoverti.

Qualsiasi settore, ogni mercato è in costante movimento. Vinci la tendenza alla staticità, vinci la resistenza. Muoviti, cerca nuove direzioni, segui il flusso del cambiamento. E consenti al fallimento di essere parte del tuo processo di crescita.

Rallenta.

Una delle vie più sorprendenti per trovare nuove meravigliose opportunità risiede nell'abilità di disallinearsi dagli standard temporali comuni a chi si muove intorno a te. Invece di continuare a correre, impara a rallentare, esplora il mondo con un altro passo.

Non fare il figo.

Fare il figo significa ammantare la tua paura con un vestito firmato. Liberati da limiti di questo tipo.

Fai domande stupide.

La crescita è alimentata dal desiderio e dall'innocenza. Valuta le risposte che ti vengono date, non le domande che poni. Per tutta la tua vita cerca di apprendere allo stesso ritmo di un bambino.

____________________. Lasciato intenzionalmente vuoto. ____________________. 

Lascia sempre spazio per le idee e i progetti che ancora non hai avuto. Sii pronto ad accogliere innovazioni e iniziative originali. Incoraggia la creatività tua e di chi ti è vicino.

Osserva in prospettiva.

Oggi è il figlio di ieri e il genitore di domani. Ciò che realizzi oggi creerà il tuo futuro.

Leggi soltanto le pagine sul lato sinistro.

Diminuisci il flusso di informazioni che piovono su di te ogni istante. Seleziona soltanto ciò che è in linea con i tuoi interessi o ti incuriosisce. Questo ti consentirà di eliminare le distrazioni inutili, concentrarti su ciò che davvero conta per te e lasciare spazio per l'esplosione della tua creatività.

Ascolta attentamente.

Presta attenzione alle emozioni, alle speranze e ai sogni di coloro che sono intorno a te. Questo ti consentirà di entrare pienamente nel loro mondo e di avvicinarti nel modo più profondo alla loro vera essenza. Il loro mondo si scoprirà ai tuoi occhi, svelandosi in tutta la sua autenticità. E qui avrai la straordinaria possibilità di rivelare te stesso e crescere in armonia con quanti ti sono vicino.

Osserva i migliori.

Non essere timido. Osserva attentamente coloro che ritieni i migliori nel campo che maggiormente ti interessa. E imitali, cerca di avvicinarti a loro quanto più possibile.

Pause caffé, corse in taxi e attese alla fermata. 

La crescita più profonda avviene quando maggiormente siamo aperti a recepirla, proprio quando in realtà la persona con la mentalità meno aperta la ritiene impossibile. Si tratta in particolare di tutte quelle situazioni che alcuni ritengono perdite di tempo, ma che in realtà sono sempre straordinarie opportunità. Lo sconosciuto seduto vicino a noi in treno o in aereo, la persona che come noi attende il bus o il tassista simpatico sono tutti esempi di occasioni eccezionali per conoscere altri mondi e cogliere infinite nuove opportunità.

Salta le recinzioni. 

I confini della disciplina e i recinti dei regolamenti sono spesso soltanto spregiudicati tentativi di porre un freno alla mentalità creativa. Rispetta le regole, contestale se necessario, ma impara a saltare le recinzioni e a correre attraverso i campi.

Certificazione di crediti e rilascio del Durc: Istruzioni del Ministero


Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha, recentemente, definito la piattaforma informatica per la certificazione e consultazione dei crediti delle imprese nei confronti della P.A., valida anche ai fini della richiesta di Durc ai sensi all’art. 13bis, comma 5 del decreto-legge 9/5/2012 n. 52 (Spending Rewiev) convertito dalla legge 6/7/2012, n. 94.

Con la norma in argomento veniva prevista la possibilità, per l'impresa, in difetto nei versamenti realivi ai contributi tributari e di lavoro, di ottenere un Durc utilizzando propri crediti certi vantati nei confronti della Pubblica amministrazione.

Successivamente, in riferimento alla norma primaria, era stato emanato il Decreto del Ministero dell’Economia 13 marzo 2013 recante “Rilascio del documento unico di regolarità contributiva anche in presenza di una certificazione che attesti la sussistenza e l'importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte di un medesimo soggetto”.

L’INPS ha chiarito, con circolare n.16 del 30/01/2014, che il documento unico di regolarità contributiva può essere rilasciato in presenza di certificazione dei crediti certi, liquidi ed esigibili, vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni, emessa tramite la “Piattaforma per la Certificazione dei Crediti”.

Modalità di rilascio del Durc
Il Durc emesso presuppone che l’importo dei crediti certificati sia almeno pari all'ammontare complessivo dei debiti contributivi accertati dagli Istituti previdenziali e dalle Casse Edili, qualora la verifica riguardi un’impresa edile, nei confronti del soggetto creditore.
In ragione di ciò, in attesa di ulteriori implementazioni delle funzionalità descritte che consentiranno di memorizzare gli importi delle esposizioni debitorie di ciascuno degli Enti tenuti al rilascio del Durc, prima della conclusione dell’istruttoria, le strutture territoriali di Inail, Inps e Casse Edili dovranno acquisire vicendevolmente la notizia relativa all’importo dell’eventuale esposizione debitoria accertata, al fine di verificare se la sommatoria dei debiti risulti almeno pari al saldo, disponibile alla data della verifica, evidenziato dal sistema della Piattaforma, avuto riguardo alle certificazioni utilizzate ai fini della “Richiesta del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), ex art. 13 bis, comma 5, D.L. n. 52/2012 conv. L. 94/2012”.
Lo scambio delle notizie tra le strutture territoriali di ciascuno degli Enti coinvolti in ordine all'importo del debito accertato dovrà avvenire con PEC.
Ricorrendo tale condizione, il Durc dovrà essere emesso con l’attestazione di regolarità pur in presenza dell’indicazione dell’esposizione debitoria consolidatasi alla data dell’emissione nei confronti di Inail, Inps e Casse edili, qualora la verifica interessi un’impresa del settore edile.
Nel campo note dell’istruttoria Inps devono essere riportati, altresì:
- la specifica che l’emissione del Durc avviene ai sensi dell’art. 13 bis, comma 5, del d.l. n. 52/2012;
- la quantificazione del debito e la data in cui lo stesso è stato accertato;
- gli estremi del N°. Richiesta e la data e l’ora apposta dal sistema generati in automatico dalla PCC attraverso la funzione “Gestione Richieste DURC”;
- il “Totale saldo disponibile al GG/MM/AAAA” riportato nel certificato all’esito delle operazioni di verifica effettuate attraverso la funzione di “Verifica la capienza per l’emissione del DURC”.

Compensazione di somme iscritte a ruolo
La certificazione “Richiesta del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), ex art. 13 bis, comma 5, D.L. n. 52/2012 conv. L. 94/2012” emessa dalla Piattaforma, può essere utilizzata per la compensazione di somme iscritte a ruolo, ai sensi dell’art. 28-quater del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602. Al riguardo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha adottato i decreti di attuazione, rispettivamente del 25 giugno e del 19 ottobre 2012, per consentire la piena operatività delle previsioni normative.

Cessione o anticipazione del credito presso banche o intermediari finanziari
La certificazione può essere utilizzata, altresì, per la cessione o anticipazione del credito alle banche o agli intermediari finanziari. Il decreto ministeriale 13 marzo 2013, al comma 2, dell’art. 4, nel disciplinare le modalità di utilizzo della medesima certificazione, ha previsto che l’interessato provveda alla preventiva estinzione del debito contributivo indicato sul Durc affinché il credito certificato possa essere oggetto di cessione o anticipazione.
L’avvenuta regolarizzazione dovrà essere comprovata dall’esibizione alla banca o all’intermediario finanziario, da parte del titolare del credito, di un Durc aggiornato che attesti la situazione contributiva alla stessa data di conclusione dell’istruttoria per il rilascio del medesimo Durc.
Ove all’esito della nuova verifica sia accertata la permanenza della situazione di irregolarità, il decreto stabilisce che la cessione o anticipazione possono essere effettuate a condizione che il creditore sottoscriva contestualmente apposita delegazione di pagamento alla banca o all’intermediario finanziario, ai sensi dell’articolo 1269 del codice civile, “per provvedere al pagamento del predetto debito contributivo”.
Qualora la banca o l’intermediario finanziario riconoscano al creditore un importo inferiore al debito contributivo rilevato con il Durc, la delegazione di pagamento opererà a copertura parziale del medesimo importo.
Il pagamento dovrà essere effettuato dalla banca o dall’intermediario finanziario utilizzando le stesse modalità e le stesse specifiche previste per l'adempimento contributivo nei confronti dell'Inps da parte del titolare del credito.
Tenuto conto tuttavia che in tal caso il pagamento è effettuato da un soggetto terzo – banca o intermediario finanziario –, la compilazione del modello F24 dovrà seguire le indicazioni fornite dall’Istituto con la circolare n. 54 del 13 aprile 2012.

«Sono impazzita l'ultimo mese con la mini Imu». Commercialisti alle prese con il caos fiscale a Telefisco



«Come posso far pagare a lavoratori cassaintegrati 10-20 euro di onorario per un'Imu che ne vale 15? Perché devo fare volontariato per l'agenzia delle Entrate». Una professionista di Bologna sintetizza così le ripercussioni sulla categoria dei commercialisti di un Fisco a dir poco rocambolesco. Con il suo studio in città segue da 30 anni i piccoli imprenditori del territorio e dal 1992 non si perde un'edizione di Telefisco, il tradizionale convegno del Sole 24 Ore sulle novità tributarie dell'anno, quest'anno alla sua 23° edizione in diretta giovedì 30 gennaio. Solamente presso la sede di Bologna, una delle 110 collegate in diretta all'evento trasmesso sul territorio, si sono registrate in tutto 936 persone, in cerca di risposte sulle tante incertezze fiscali.

A tenere banco tra gli esperti intervenuti a Telefisco 2014, che da anni collaborano per il Sole 24 Ore, sono stati soprattutto i temi legati alla casa e agli immobili: la pioggia di quesiti che continuano ad arrivare in queste ore alla casella di posta elettronica direttatelefisco@ilsole24ore.com (attiva fino a venerdì 31 gennaio, ore 18) si interrogano per la gran parte sulla nuova tassazione degli immobili. Dai professionisti riuniti a Torino arrivano numerose domande anche sulle agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione, al 50 e al 65 per cento. «Le novità su Imu e Iva ci hanno davvero mandato in confusione», commentano i partecipanti alla giornata di lavori. E un commercialista che sta seguendo la diretta di Telefisco dalla sede dell'hotel Sheraton di Firenze si chiede: «Ma come è possibile permettere a ottomila Comuni italiani di fissare scadenze diverse per la futura Tasi, e affidare a noi il compito di gestire questo caos?».

«Sto pensando - ha aggiunto la commercialista di Bologna "impazzita"per i versamenti della mini-Imu a inizio gennaio - di mollare e cambiare vita. Con la crisi le aziende non pagano più. La normativa fiscale, invece di semplificarsi, si complica di anno in anno e rende impossibile il nostro lavoro. Sono pronta a scendere in piazza se si farà lo sciopero fiscale...». La rabbia tra i professionisti che ogni giorno operano sul territorio, a contatto con imprese e lavoratori, sembra culminare di fronte alle mille modifiche alla fiscalità immobiliare, approvate nell'ultimo anno. Lo conferma Stefano Neroni, 45 anni, commercialista a Padova: «Lanciamo un grido d'allarme sulla confusione, sul repentino e continuo mutamento delle norme, sulla preoccupante mancanza di certezze, che continua a verificarsi a livello nazionale. Gli studi professionali non posso cambiare così in fretta, sta diventando impossibile restare al passo. Il cliente non ha certezze in termini di scadenze. Fino a ieri eravamo appesi all'eventualità che fosse applicata la mini-Imu; domani scade l'adempimento dello Spesometro 2012; insomma, non c'è organizzazione né organicità in quello che fa l'amministrazione finanziaria».

Resta resta elevata l'attenzione della platea anche quando gli esperti mostrano le slide sulla tassazone delle imprese o sulle novità legate al redditometro. Da Milano la commercialista Irma Lessi chiede alle autorità di prendersi qualche impegno nei confronti degli operatori: «Purtroppo - ha detto al Sole 24 Ore - la crescente complicazione della materia fiscale rende più difficile l'aggiornamento professionale. I professionisti avvertono sempre più l'esigenza di un confronto diretto con l'Amministrazione finanziaria: sarebbe bello trovare, di fronte a questioni specifiche, interlocutori in grado di esprimere una posizione vincolante e risolvere, così, i dubbi interpretativi». A ribadire il concetto, dalla sede collegata di Cagliari dove sono state registrate olte 500 presenze, è anche il dottore commercialista Ernesto Curelli, 63 anni, forse stanco dopo anni di Telefisco di destreggiarsi nella nebulosa fiscale: «Le norme in materia sono una follia che nessuno riesce più a comprendere e le semplificazioni sono una scandalosa presa in giro».

Nonostante le difficoltà incontrate per seguire la diretta streaming di Telefisco dalle 110 sale in collegamento sul territorio (i problemi tecnici purtroppo hanno dato qualche disagio, ma nei prossimi giorni per chi ha acquistato la diretta sarà possibile trovare i contenuti sul sito internet del Sole 24 Ore) , i partecipanti alla 23 edizione di Telefisco sono rimasti tutti incollati alle sedie e al video in cerca di lumi per diradare la nebbia sulle novità fiscali. Nella sala di Jesi, dove Telefisco è ospitato nell'emiciclo dell'headquarter di Banca delle Marche, tra i più attivi - taccuino alla mano - ci sono anche i funzionari locali dell'agenzia delle Entrate, seduti nelle prime file.

A Roma si sono iscritti in migliaia per seguire la maratona fiscale. La commercialista Anna d'Angelo segue Telefisco in coppia con la collaboratrice di studio Roberta Beghelli. Attende in particolare le relazioni che possono essere d'aiuto per orientarsi nei mendri fiscali dove i decreti spuntano come funghi : «Oggi come non mai c'è bisogno di chiarimenti: gli obblighi fiscali nascono con dei decreti dall'oggi al domani e spesso spariscono nel giro di pochi giorni». Infine per Stefano Pescetelli il convegno di Telefisco è come un faro che illumina a 360 gradi: «I nostri clienti ci fanno delle domande sulle materie più disparate, è importante dare delle risposte aggiornandosi in tempo reale, altrimenti il rischio è quello di risolvere il quesito fornendo una soluzione già superata».

A fornire una bussola in questo caos interpretativo delle norme tributarie saranno le numerosissime risposte degli esperti del Sole 24 Ore che in queste ore stanno continuando a rispondere all'ondata di quesiti posti dai lettori. Chi si è registrato al forum online dedicato, potrà passare in rassegna, leggere e "studiare" tutte le risposte nel dettaglio a partire da mercoledì 5 febbraio, online sul sito internet del Sole 24 Ore.

Un utilissimo decalogo da tenere a mente prima di partecipare ad un'asta immobiliare


   
Le aste immobiliari derivano da procedure esecutive o fallimentari e possono essere tenute da giudici o delegate a professionisti (notai, commercialisti o avvocati). Il regolamento di ciascuna vendita e le norme di riferimento sono indicate nell'avviso d'asta, ma è cura della cancelleria, del professionista delegato o del custode indicato nel bando fornire l'assistenza necessaria agli interessati. Le aste sono disciplinate dalle leggi 263/2005; 52/2006 e 24/2010 e dagli articoli 474-632 del Codice di procedura civile. Possono partecipare tutti (eccetto il debitore). Qui di seguito un "decalogo", elaborato da Casa24 Plus in collaborazione con il Notariato, con le tappe salienti dell'iter.

1 - Ordinanza, planimetria e foto su internet
L'asta deve essere pubblicizzata su giornali, affissioni e web. L'avviso di vendita, la copia dell'ordinanza e della relazione di stima con allegate planimetrie e foto, devono essere pubblicati su internet almeno 45 giorni prima della data dell'asta o del termine per la presentazione delle offerte. L'elenco dei siti abilitati è sul sito del ministero della Giustizia

2 - La custodia e il ruolo dell'istituto di vigilanza
È possibile visitare gli immobili all'asta. Occorre contattare il custode nominato dal Tribunale, indicato nell'avviso d'asta; è suo compito fornire la documentazione relativa all'immobile. Se la vendita è effettuata dal Tribunale la custodia è di norma affidata all'Istituto di vigilanza giudiziaria autorizzato dal ministero di Giustizia (uno per circondario); la custodia può essere congiunta (professionista e Ivg)

3 - Si parte con la formula «senza incanto»
La legge stabilisce che di norma debba essere adottata la modalità d'asta senza incanto.
I partecipanti presentano alla cancelleria del Tribunale o presso lo studio del professionista delegato, un'offerta cartacea in busta chiusa che contiene il prezzo segreto ipotizzato per l'immobile, il modo e i tempi di pagamento. Nell'asta telematica notarile l'offerta è criptata con doppia cifratura elettronica

4 - All'incanto se la prima asta va deserta
Se l'asta senza incanto va deserta, viene disposta l'asta con incanto (con possibilità di rilancio). Il prezzo base d'asta e le modalità di svolgimento sono indicate nell'avviso. I partecipanti presentano alla cancelleria del Tribunale o al professionista delegato domanda cartacea in busta chiusa. Se anche l'asta con incanto andrà deserta verrà indetta una nuova asta senza incanto con il prezzo base ridotto di un quarto

5 - Cauzione pari al 10% dell'offerta o della basee d'asta
Per la partecipazione ad entrambe le tipologie di asta è necessario depositare una cauzione di importo pari al 10% del prezzo offerto ( 10% della base d'asta per le aste con incanto). Le modalità di deposito della cauzione sono indicate chiaramente nell'avviso d'asta e generalmente prevedono un assegno circolare intestato alla procedura o un bonifico bancario

6 - L'assegnazione non è sempre automatica
Nel giorno previsto nell'avviso tutte le offerte o le domande di partecipazione verranno aperte dal giudice o delegati: in caso di asta senza incanto, se l'unica offerta è aumentata di un quinto rispetto alla base ci sarà aggiudicazione, in caso contrario si deciderà sentiti i creditori se passare all'incanto; se ci sono più offerte valide, potrà essere indetta una gara all'incanto, con abase il valore dell'offerta più alta

7- Rilanci in sessioni di soli tre minuti
In caso di asta con incanto, verificata la presenza dei partecipanti (l'assenza ingiustificata comporta il rischio di una sanzione pari al 10% della cauzione versata) il banditore avvierà le varie sessioni temporali di tre minuti in cui saranno possibili i rilanci, prendendo come offerta minima il prezzo base d'asta e ammettendo il rilancio tenuto conto del rialzo minimo previsto dal bando

8- L'aggiudicazione può essere provvisoria
Nelle aste senza incanto l'aggiudicazione è definitiva se il "vincitore" provvede, nei termini indicati nell'avviso d'asta, a saldare il prezzo e fornire i documenti previsti. In caso d'incanto, entro 10 giorni dalla data d'aggiudicazione provvisoria è possibile per chiunque depositare un'offerta aumentata di 1/5 rispetto al prezzo di aggiudicazione. In caso, dovrà essere indetta una nuova sessione di incanto aperta a tutti

9- L'atto del giudice «sana» i vizi del bene
Il decreto di trasferimento del giudice ha lo stesso valore del rogito (è titolo per la trascrizione della vendita sui libri fondiari e titolo esecutivo per il rilascio dell'immobile) e cancella ipoteche e pignoramenti. Per le procedure esecutive, quindi, non serve ricorrere al notaio, mentre gli oneri di aggiudicazione, trascrizione e voltura sono a carico dei creditori pignoranti. Gli oneri fiscali sono calcolati sul prezzo di aggiudicazione

10 - Banche convenzionate per facilitare i mutui
È possibile finanziarsi con un normale mutuo, ma è bene informarsi con la banca prima dell'offerta. Molti istituti hanno concluso convenzioni con i Tribunali, per limitare i costi legati all'erogazione dei servizi. Nel caso di mancata aggiudicazione, è generalmente previsto che venga automaticamente annullata l'operazione finanziaria. Elenco delle convenzioni sul sito dell'Abi

L'amministratore non risponde del mancato affitto (articolo di Patrizia Maciocchi)



 

L'amministratore non può costringere i condomini ad essere educati. Per questo non può considerasi responsabile se il portone viene sempre lasciato aperto, sia da chi abita nel palazzo sia da chi entra per andare negli esercizi commerciali che si trovano nello stabile. Finisce in Cassazione un querelle tra un avvocato, proprietario di un appartamento in uno stabile considerato un "porto di mare" e l'amministatore che vince la partita giudiziaria. Il legale considerava l'ammistratore responsabile del mancato affitto della sua casa perché, a suo dire, chi aspirava a diventare suo affittuario fuggiva spaventato da varie circostanze: una rissa tra viados, le cassette postali difettose e il portone sempre aperto. L'avvocato aveva dunque trascinato in tribunale l'amministratore considerandolo responsabile di "mala gestio". Dalla sua il legale aveva però solo un testimone poco attendibile. La Cassazione si insopettisce, infatti, per la presenza al momento giusto e nel posto giusto, del sedicente cliente del principe del foro che giurava di essere stato testimone di tutti i fatti lamentati dal ricorrente. Versioni strumentali alla tesi sostenuta dall'avvocato: poco credibile la presenza del cliente nei pressi di un palazzo in cui il legale non aveva uno studio ma solo una casa vuota. Per il resto i giudici hanno verificato che l'amministratore non era rimasto inerte, ma era intervenuto per cambiare le cassette postali che non risultavano difettose, aveva inoltre fatto riparare il portone e scritto diversi esposti alle autorità competenti, chiedendo la tutela degli abitanti di un condominio di "frontiera" e la riservatezza della loro corrispondenza. I giudici di merito avevano verificato che il portone restava aperto per l'incuria delle persone. La Cassazione, con la sentenza n. 148, ricorda che l'amministratore non è responsabile per l'ingresso di terzi in un palazzo né ha alcun potere coercitivo e disciplinare nei confronti dei condomini.

Per la casa si sacrifica anche la pensione: crescono le richieste di anticipo su fondi pensione e Tfr (articolo di Adriano Lovera)


Per coronare il sogno di acquistare casa, sistemare i figli, o anche solo quando è arrivato il momento di una ristrutturazione, si percorrono tutte le strade possibili. Compresa quella di sacrificare il denaro messo da parte per la previdenza integrativa o per la liquidazione. Sono in aumento, infatti, le anticipazioni erogate agli iscritti dai fondi pensioni e ai lavoratori che hanno scelto di lasciare i soldi del loro Tfr in azienda, utilizzate per comprare o ammodernare l'abitazione principale.

Si può chiedere fino al 75% del maturato (70% in caso di Tfr) per sé o per un figlio. I dati 2013 non sono ancora disponibili, ma il trend è ormai consolidato (come mostra la tabella a lato). Un fenomeno interessante, soprattutto perché si è verificato negli anni in cui le compravendite sono andate incontro a una battuta d'arresto. Basti ricordare il -25% di scambi registrato dall'agenzia delle Entrate del 2012.
«Crescono le richieste di anticipazione insieme a quelle di riscatto, perché le famiglie hanno bisogno di liquidità», conferma Roberto Maglione di Assofondipensione, associazione di categoria dei fondi negoziali. «In effetti, se qualche anno fa registravamo 30-40 richieste al mese, oggi ne elaboriamo un centinaio, un quarto delle quali riguardano le abitazioni», conferma Stefano Aragona dell'ufficio contribuzioni di Cooperlavoro, il fondo negoziale delle cooperative. E l'ondata arriverà anche nei fondi aperti, solo ritardata di qualche tempo. «Da noi l'andamento è stabile, soprattutto perché la maggior parte degli iscritti ha aderito a partire dal 2007 e non ha ancora maturato il requisito degli 8 anni di iscrizione», spiega Marco Vicinanza, responsabile investimenti di Arca Sgr, tra i big italiani dei fondi aperti.



Resta il fatto che questo strumento permette di avere liquidità in tempi relativamente brevi. Secondo Fabio Ortolani, presidente di Fonchim, «di solito in due o tre mesi si evade la richiesta». Ma quali sono in media gli importi erogati? «È impossibile dirlo, perché dipende da quanti contributi ha versato l'iscritto fino al momento della domanda. Si tratta di qualche decina di migliaia di euro – aggiunge il presidente Fonchim – Senz'altro, quando gli iscritti decidono di affrontare questo passo lo sfruttano a pieno e quasi sempre chiedono tutto il 75% disponibile». L'anticipazione del Tfr, da sola, può agevolmente coprire una ristrutturazione. Difficilmente, invece, basta per garantire un acquisto. «Generalmente è uno strumento che si usa a integrazione del mutuo», spiega ancora Vicinanza, di Arca Sgr. Che viene concesso per quote sempre più piccole di valore della casa: servono quindi più contanti.

Certo, non tutto è così semplice in tema di "anticipazioni". I fondi non possono opporsi alle richieste, ma naturalmente non "tifano" per una continua uscita di denaro. Secondo la Covip, i fondi istituiti prima del 1993 nel 2009 hanno erogato 440 milioni di anticipazioni (comprese quelle per spese mediche e altro) e n el 2012 ben 591 milioni. Al punto che, nel settore, alcuni vorrebbero stabilire l'obbligo, per l'iscritto, di reintegrare almeno parzialmente i contributi prelevati. C'è poi da valutare l'opportunità della scelta. «Non esiste un profilo di lavoratore, dipendente o autonomo che sia, cui consigliare l'anticipazione e un altro cui non convenga. Tutto dipende dal montante raggiunto – dice ancora Vicinanza – Certo, nel nostro caso gli autonomi raramente versano al fondo più dell'importo deducibile (5.164,57 euro l'anno) e questo limita la crescita delle loro posizione». Insomma, bisogna essere consapevoli che, in molti casi, chiedere una quota consistente di anticipazione equivale a pregiudicare la prestazione previdenziale futura. «Noi consigliamo di pensarci bene, ma non mettiamo certamente in campo un atteggiamento dissuasivo – conclude Ortolani di Fonchim – si tratta comunque di denaro dell'iscritto, che sceglie come utilizzarlo secondo le sue esigenze. Molti di quelli che ricorrono all'anticipazione sono soddisfatti poiché, almeno su quell'importo, non dovranno preoccuparsi di restituire gli interessi alla banca»

Telefisco fa il punto sul Bonus Mobili : Le Spese ammissibili alle agevolazioni e quelle escluse


Per avere il bonus mobili, bisogna aver fatto almeno un intervento di manutenzione straordinaria in casa. Le Entrate non mettono l'ultima parola ai tanti dubbi sui "lavori presupposto" ai quali può essere abbinata la detrazione sull'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni). Il chiarimento è arrivato nel corso di Telefisco, in riposta ai quesiti del pubblico, ma lascia ai contribuenti il compito di stabilire il corretto inquadramento edilizio dei lavori.

Il problema si pone perché l'agevolazione sugli arredi è riservata soltanto a chi beneficia anche della detrazione fiscale del 50% per il recupero edilizio. Tuttavia, mentre la legge istitutiva del bonus mobili fa riferimento a un lungo elenco di possibili lavori – contenuto nell'articolo 16-bis del Tuir – le Entrate con la circolare 29/E/2013 hanno ristretto la lista ai soli lavori che rientrano almeno nella manutenzione straordinaria o in categorie di lavori più "pesanti" (restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, interventi su immobili danneggiati da calamità naturali, interventi di recupero edilizio di interi fabbricati da parte di imprese di costruzione).

La manutenzione ordinaria, invece, consente di avere il bonus mobili solo se eseguita sulle parti comuni di un condominio, e solo per arredare le parti comuni, come ad esempio la guardiola del portiere.

Di conseguenza, non è possibile abbinare il bonus mobili a quegli interventi eseguiti nelle singole abitazioni che l'articolo 16-bis del Tuir agevola con il 50% a prescindere dalla categoria edilizia in cui ricadono: ad esempio, opere per la prevenzione di atti illeciti da parte di terzi, interventi di cablatura degli edifici, interventi per il risparmio energetico. In tutte queste situazioni, bisognerà valutare caso per caso – da soli o con l'aiuto di un tecnico – se i lavori eseguiti ricadono, come minimo, nella manutenzione straordinaria.

Lavori come la tinteggiatura delle pareti o la sostituzione delle piastrelle – se non abbinati ad altri interventi edilizi più pesanti – sono qualificati come manutenzione ordinaria. Se vengono eseguiti all'interno delle singole abitazioni, non danno diritto al 50% "edilizio" e, di conseguenza, neppure al bonus per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Gli interventi per la prevenzione di atti illeciti, come ad esempio l'installazione di una porta blindata, fanno scattare il diritto al bonus mobili solo se rientrano almeno nella manutenzione straordinaria della singola unità immobiliare residenziale.
Non basta, quindi, il cambio di una serratura o l'installazione di una cassaforte a muro.


Le opere finalizzate al risparmio energetico o dirette alla prevenzione degli infortuni domestici sono agevolate con il 50% sulle ristrutturazioni edilizie anche quando ricadono nella manutenzione ordinaria. Per questo, se il contribuente che le ha eseguite vuole avere anche il bonus mobili, è utile conservare la documentazione ufficiale con la descrizione dei lavori edilizi eseguiti, così da poter dimostrare che i lavori effettuati sono "straordinari". Nel caso di interventi soggetti a Scia o comunicazione al Comune – semplice o con asseverazione del tecnico – è sufficiente conservare una copia di questi documenti. Nel caso dei lavori in attività edilizia libera, è consigliabile consegnare e far protocollare dagli uffici municipali una lettera in carta libera in cui si descrivono i lavori eseguiti



Il rifacimento del bagno, se comporta anche il cambio delle tubature, è un lavoro di manutenzione straordinaria della casa. Via libera, quindi, alla detrazione sull'acquisto di mobili ed elettrodomestici – anche se destinati ad arredare altre stanze della casa – con un recupero fiscale del 50% calcolato su una spesa massima di 10mila euro. Alcuni Comuni qualificano come manutenzione ordinaria il rifacimento del bagno, ma deve ritenersi prevalente la definizione nazionale: gli uffici municipali, di fatto, non hanno il potere di classificare a proprio piacimento i lavori edilizi. Anche nel caso gli interventi fossero ritenuti di edilizia libera, comunque, conviene consegnare e far protocollare dallo sportello unico per l'edilizia una comunicazione in carta libera con la descrizione dell'intervento.

I classici interventi di ristrutturazione che comportano lo spostamento di pareti interne o la creazione di un open-space all'interno di un appartamento sono lavori di manutenzione straordinaria "leggera", perché non implicano un intervento sulle parti strutturali, un aumento della superficie né del carico urbanistico. In questi casi, anche se non serve la Scia o la Dia, l'inquadramento edilizio come manutenzione straordinaria è fuor di dubbio, così come la possibilità di avere il bonus sugli arredi.

L'installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto di casa costituisce un lavoro agevolato con la detrazione del 50 per cento. Il problema è che il tetto costituisce solitamente una "parte comune" in tutti gli edifici che hanno almeno due unità immobiliari. Di conseguenza, anche se la questione si presta a diverse interpretazioni, una linea prudenziale è quella di ammettere con sicurezza il bonus mobili solo nel caso dei pannelli installati su singole unità residenziali o sul tetto di abitazioni monofamiliari.
Il rifacimento integrale dell'impianto elettrico – in quanto manutenzione straordinaria degli impianti – consente di avere il bonus mobili. Anche in questo caso, però, è utile consegnare al Comune e conservare la descrizione dei lavori, a maggior ragione se l'intervento implica uno spostamento delle tracce e lavori murari, anche se di modesta entità.



La sostituzione delle finestre comprensive di infissi è senza dubbio un intervento di manutenzione straordinaria e permette di "agganciare" il bonus mobili. Attenzione, però, se il contribuente ha beneficiato della detrazione del 65% per questo tipo di intervento, no potrà avere il bonus mobili. Lo sconto sugli arredi, infatti, spetta solo a chi beneficia del 50 per cento

giovedì 30 gennaio 2014

Calabria: Erogati trenta milioni di euro per il trasporto pubblico locale

La Regione Calabria ha erogato circa 30 milioni di euro a favore dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma. Lo ha comunicato ufficialmente dall'assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele.
Questi pagamenti rappresentano per le aziende e i lavoratori del Tpl – ha dichiarato l’assessore Fedele – una vera e propria boccata d’ossigeno che darà sollievo all’intero comparto. Grazie anche all’impegno del presidente Scopelliti, e alla sensibilità dell’assessore Mancini, si è potuto dare seguito ad un provvedimento di rilevante importanza che arriva, tra l’altro, in un momento di grave crisi finanziaria per i trasporti calabresi che stanno subendo pesantemente gli effetti della difficoltà  a reperire i fondi necessari per il mantenimento del settore. A tal proposito – ha affermato l’esponente della Giunta – stiamo avviando tutte le azioni necessarie per far sì che venga approvata a Roma la normativa, disattesa nei giorni scorsi dal Governo, che permette lo sblocco dei fondi Fas da destinare al Tpl calabrese. Forti dell’appoggio del ministro Lupi – ha infine evidenziato Fedele – continueremo ad esporre con assiduità la causa fino a quando non otterremo 
la giusta approvazione dell’atto che permetterebbe alla Calabria di mettere in sicurezza l’intero sistema dei trasporti”.

Amico, siamo fritti!



Basta prendere tutto sul serio : Fai un sorriso e la giornata ripartirà meglio :)

Bando Di prossima uscita REGIONE CALABRIA : CREDITO SOCIALE

Soggetti beneficiari
1. Possono beneficiare dei programmi di credito sociale i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere cittadino italiano o dell’Unione Europea; qualora cittadino extracomunitario, essere in
possesso di carta di soggiorno o regolare permesso di soggiorno, la cui scadenza deve essere successiva
alla restituzione del credito ed esercitare attività di lavoro subordinata o autonoma;
b) avere residenza anagrafica da almeno tre anni in uno dei comuni della Calabria;
c) avere compiuto i 18 anni di età;
d) avere un reddito familiare complessivo lordo, calcolato sulla base dell’ultima dichiarazione dei
redditi, secondo la seguente composizione del nucleo familiare:





1 Nucleo familiare composto da persona sola reddito complessivo lordo non superiore a  15.000 euro

2 Nucleo familiare composto da coppia, senza  figli
Nucleo familiare composto da monogenitore
(celibe/nubile, separato/a di fatto, separato/a
legalmente, divorziato/a, vedovo/a), con un
figlio oppure altro convivente reddito familiare lordo non superiore a 20.000 euro


3 Nucleo familiare composto da coppia, con un
figlio oppure altro convivente
Nucleo familiare composto da monogenitore
(celibe/nubile, separato/a di fatto, separato/a
legalmente, divorziato/a, vedovo/a), con due
figli o altro convivente reddito familiare lordo non superiore a 22.500 euro


4 Nucleo familiare composto da coppia, con
due figli oppure altro convivente
Nucleo familiare composto da monogenitore
(celibe/nubile, separato/a di fatto, separato/a
legalmente, divorziato/a, vedovo/a), con tre
figli o altro convivente reddito complessivo lordo non superiore a 25.000 euro


5 Nucleo familiare composto da coppia, con tre
o più figli oppure altro convivente
Nucleo familiare composto da monogenitore
(celibe/nubile, separato/a di fatto, separato/a
legalmente, divorziato/a, vedovo/a), con tre o
più figli o altro convivente reddito  complessivo lordo non superiore a 30.000 euro


e) avere una condizione socio-economica, in atto o realizzabile a breve, tale da consentire una ragionevole
e ponderata capacità di rimborso attraverso entrate derivanti da attività lavorativa o da altre fonti (imponibili o esenti IRPEF);
f) non godere di altre agevolazioni della stessa natura erogate da soggetti pubblici e privati, fatte salve le agevolazioni di carattere fiscale
Il credito sociale è ammissibile per l’importo massimo di € 10.000,00 per singola famiglia, e può  essere richiesto solo per una volta ogni cinque anni.


Spese ammissibili
Sono ritenute ammissibili le spese (comprensive d’IVA) da sostenere dopo la  presentazione della domanda o sostenute nei dodici mesi prima della presentazione della domanda,  necessarie a far fronte ai bisogni primari dell’individuo e in particolare:
a) spese per realizzare tutti quegli interventi volti ad assicurare ai richiedenti la disponibilità di  un alloggio dotato dei requisiti minimi di idoneità abitativa:
interventi indifferibili di manutenzione ordinaria e/o straordinaria su immobili, anche come anticipo di contributi previsti da apposite norme in caso di calamità naturali;
opere di ristrutturazione straordinaria, ad esempio rotture inaspettate e non previste quali idrauliche, elettriche, ecc;
spese connesse alla ricerca di un nuovo immobile a seguito di sfratto esecutivo o mutate esigenze familiari;
spese per l'attivazione o la riattivazione di utenze domestiche (luce e gas);
depositi cauzionali e anticipi per la stipulazione di contratti di locazione;
canoni di locazione insoluti;
traslochi;
spese condominiali straordinarie;
acquisto di mobili ed elettrodomestici considerati essenziali (quali a titolo esemplificativo: lavatrici, cucina, frigorifero) per il richiedente e ai familiari conviventi;
b) spese straordinarie per eventi particolari della vita, comprese le spese per l’acquisto di biglietti  aerei o ferroviari che coinvolgono parenti, fino al secondo grado, compresi i ricongiungimenti familiari quali:
nascita o adozione di un figlio/i
ricongiungimenti familiari;
malattie di un membro del nucleo familiare, ove per nucleo familiare si intende quanto risulta dallo stato di famiglia anagrafico
decesso di un membro del nucleo familiare, ove per nucleo familiare si intende quanto risulta dallo stato di famiglia anagrafico
c) spese mediche per il richiedente o dei componenti il suo nucleo familiare


Le spese sanitarie dirette e indirette, connesse a malattia e/o infortunio, rimaste a carico dei richiedenti anche quando si usufruisca del Servizio Sanitario Regionale quali, a titolo esemplificativo;
spese specialistiche;
spese per trasporto, vitto e pernottamento del malato e dell'eventuale accompagnatore per assistenza
ricevuta presso strutture sanitarie localizzate anche al di fuori dal territorio regionale;
acquisto protesi e altri ausili non rimborsabili;
anticipi su spese effettuate che verranno rimborsate nel futuro attraverso provvidenze pubbliche (assistenti familiari per soggetti anziani e disabili, ausili, protesi dentarie o acustiche;
anticipi su indennità previdenziali (pensioni d'invalidità, reversibilità, assegno sociale);
d) spese connesse ai percorsi di orientamento, formazione per l’inserimento lavorativo


Le spese connesse ai percorsi di orientamento, formazione, capaci di accrescere le competenze di componenti della famiglia, nella prospettiva del miglioramento e dello sviluppo delle competenze
lavorative ed ai fini dell’inserimento lavorativo:
tasse di iscrizione e/o spese per la partecipazione e/o frequenza a percorsi scolastici e/o di qualificazione universitaria, post universitaria e/o specializzazione professionale;
acquisto di testi e/o supporti scientifici anche a divulgazione informatica (banche dati, pubblicazioni ecc.) destinati a percorsi di qualificazione universitaria, post universitaria e/o specializzazione professionale;
acquisto hardware e software (necessario allo svolgimento dell’attività formativa);
corredo scolastico (cartelle, cancelleria, materiale necessario allo svolgimento dell’attività formativa);
spese di trasferimento, di vitto ed alloggio per la frequenza di corsi e/o stage/tirocini lavorativi che si tengono fuori dal comune di residenza.
e) sostituzione dei debiti delle spese di cui ai punti a), b),  c) e d) contratti con altre banche/ finanziarie nei dodici mesi precedenti alla presentazione della domanda di agevolazione.

Gli importi dei prestiti di cui al comma 1, ai sensi del T.U.B. art. 111 comma 3 variano da euro 100,00 ad un massimo di euro 10.000,00.

Caratteristiche del finanziamento
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento ed hanno le seguenti caratteristiche:
l'ammontare di un singolo finanziamento non può superare la soglia di € 10.000,00
l’importo del finanziamento non può superare il 100% della spesa ammissibile;
durata massima di ammortamento: 60 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto;
il rimborso del finanziamento avviene mediante il pagamento di rate mensili posticipate e costanti, comprensive della quota capitale e della quota interessi a partire dal secondo mese di effettiva erogazione.
il tasso applicato ai finanziamenti concessi sarà in misura fissa pari all’1%.


Scuola : Iscrizioni online, al via le registrazioni

Il grande momento si avvicina: da oggi è possibile registrarsi al sito del ministero dell’Istruzione per poi iscrivere - dal 3 al 28 febbraio-i propri figli alla prima classe di ogni ordine e grado, ovvero alla prima elementare, alla prima media, oppure al primo anno di scuola superiore. Ma stop alle ansie da prestazione: il Miur ha dato vita ad un portale ad hoc, www.iscrizioni.istruzione.it, che risponde davvero a tutti i dubbi sulle iscrizioni online.

Spiega cioè come funzionano, quindi come registrarsi, come presentare la domanda e come seguirla nel suo iter burocratico-amministrativo. Ci sono anche dei filmati per spiegare passo passo alle famiglie come fare tutte le operazioni: da «Come registrarsi?» a «Come presentare la domanda?» fino a «Come seguire la domanda?». E dallo stesso sito si potrà accedere alle domande di registrazione e poi di iscrizione: un escamotage per non far «perdere» gli utenti nel traffico di notizie del sito del Miur.

LA REGISTRAZIONE - Il primo passo, quello da fare oggi, è proprio quello di registrarsi. Per farlo, bisogna compilare un modulo con i propri dati personali, compreso il numero del proprio documento di riconoscimento e del proprio codice fiscale:attenzione al codice fiscale perché è l’unico elemento che non potrà essere modificato, a differenza degli altri. Che potranno essere cambiati in qualsiasi momento. Nella scheda, bisognerà indicare anche un proprio indirizzo e-mail valido: è importante controllare che la casella postale non sia piena o abbia problemi di ricezione, perché proprio a quell’indirizzo il Miur invierà un link su cui cliccare per confermare la propria iscrizione. Attenzione: il link è valido solo per 24 ore, quindi conviene confermare l’iscrizione subito dopo aver compilato la scheda. Se invece si hanno dei contrattempi mentre si sta compilando, si può salvare quanto scritto fino a quel momento e poi proseguire in un secondo momento. Per motivi di sicurezza, verrà richiesta anche una password, che resterà il proprio canale di accesso al portale. La password deve avere almeno 8 caratteri, e deve contenere una lettera maiuscola, una minuscola e un numero. Suggerimento: meglio usare una password facilmente memorizzabile, per poter accedere più volte al portale senza difficoltà. In ogni caso, se si dovesse dimenticare, esiste la funzione «recupero password», che attraverso il semplice inserimento della propria e-mail permette di «resettare» la password e inserirne una nuova.
La homepage del portale del Miur dedicato alle iscrizioni online
Come ci si registra
LA SCELTA DELLA SCUOLA - Nei giorni successivi alla registrazione, e prima di procedere all’iscrizione, bisognerà chiarirsi le idee per la scelta della scuola. C’è chi è già sicuro, chi ha individuato l’istituto più vicino a casa e più comodo da frequentare, chi ha parlato con parenti e amici per valutare la migliore offerta didattica: machi ha ancora qualche dubbio, può sbizzarrirsi sul portale La Scuola in Chiaro, che fornisce una serie di informazioni sulle scuole di tutto il territorio, e anche il codice della scuola, che sarà fondamentale al momento dell’iscrizione, quando dovrà essere inserito nella domanda per indirizzarla esattamente alla scuola prescelta.

Come presentare la domanda
LA DOMANDA D’ISCRIZIONE - Dal 3 febbraio sarà possibile iscrivere i propri figli: inutile precipitarsi, c’è tempo fino al 28 febbraio e le domande non verranno considerate in ordine di priorità. Quindi non si è penalizzati neanche se si procede all’iscrizione l’ultimo giorno utile. Ma sicuramente è meglio anticiparsi per prevenire eventuali intoppi: l’anno scorso il sito del Miur andò in tilt per l’eccessivo numero di accessi nelle stesse ore. Visto che la domanda può essere fatta tutti i giorni, anche il sabato e la domenica, e nel corso delle 24 ore, è preferibile evitare le ore di punta. La domanda si compone di due sezioni: nella prima vanno inseriti i dati anagrafici dello studente e quelli della scuola prescelta, oltre a quelli di altre due scuole se si vuole indicare una seconda e una terza scelta nel caso in cui la prima possibilità sia inaccessibile. Nella seconda, vengono richieste alcune preferenze delle famiglie degli studenti rispetto ai servizi offerti: mensa, trasporto, e così via. Fino a che non si seleziona il tasto «inoltra», la domanda non sarà inviata. Subito dopo averla inoltrata, si riceverà sulla casella di posta elettronica un messaggio che confermerà la corretta acquisizione della domanda. Da quel momento in poi, la domanda proseguirà il suo iter, fino al suo destino finale: la domanda potrà infatti essere accolta, se tutto va liscio; restituita alla famiglia, se dovesse avere bisogno di integrazioni; smistata, se la scuola per eccesso di domande si dovesse trovare a passare il surplus di domande ad altri istituti.

Come seguire il percorso della domanda
LA SCIALUPPA DI SALVATAGGIO- Se proprio si dovessero avere problemi con l’iscrizione on line, si hanno diverse opzioni: rivolgersi direttamente alla scuola prescelta, che provvederà all’iscrizione online per conto dei genitori. Oppure chiamare i numeri telefonici di «pronto intervento» del Miur: tel. 06-58494025, oppure 06-58492377, oppure 06-58492379, o ancora 06-58492796, o infine 06-58492803.

In ritardo con la mini Imu? Ecco come fare

E’ scaduto venerdì 24 gennaio il termine ultimo di pagamento della mini Imu, cui erano chiamati i residenti, proprietari di prime case e terreni agricoli, residenti in uno di quei 2.400 Comuni di Italia che hanno deciso di innalzare l’aliquota Imu 2013 dal 4 per mille, quella base stabilita dallo Stato, al 5 o 6. Circa 10 milioni gli italiani che avrebbero dovuto presentarsi all'appuntamento.

Ma chi non è riuscito a presentarsi puntuale all'appuntamento con il versamento della mini Imu, lo scorso venerdì, potrà procedere a saldare il conto attraverso il cosiddetto ravvedimento operoso.

Una prima soluzione, applicabile dal 25 gennaio 2014 al 07 febbraio 2014, è quella del ravvedimento "sprint". Entro il 14° giorno successivo alla scadenza, l'omesso versamento della mini imposta, può essere sanato con il pagamento dell'imposta dovuta, degli interessi calcolati al tasso legale dell’1% annuo, dal
giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene eseguito, e della sanzione pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo. Ad esempio, se si perfeziona il ravvedimento il 28 gennaio 2014 (quarto giorno successivo all'omesso versamento), la sanzione applicabile è pari allo 0,8% (0,2% x 4).
Qualora, invece, il ravvedimento venga perfezionato dal 15° al 30° giorno successivo alla scadenza (cosiddetto ravvedimento "breve"), in aggiunta all'imposta e agli interessi, è dovuta la sanzione del 3% che resta fissa indipendentemente dal giorno del versamento.
L’ultima soluzione passati i 30 giorni e cioè dal 24 febbraio 2014 in avanti, è il ravvedimento lungo, secondo cui, chi decide di rimediare deve farlo entro il più breve termine di presentazione della dichiarazione delle variazioni relativa all'anno 2013, e cioè entro il 30 giugno 2014, scontando una sanzione ridotta pari al 3,75% .

Perché si perfezioni il ravvedimento è necessario che entro il termine previsto avvenga il pagamento dell’imposta o della differenza di imposta dovuta, degli interessi legali sull’imposta, maturati dal giorno in cui il versamento doveva essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito e della sanzione sull’imposta versata in ritardo.

Per il pagamento del ravvedimento occorre versare le sanzioni e gli interessi unitamente all'imposta dovuta, col medesimo codice tributo e barrando la casella “ravv”.

Michael Schumacher migliora e risponde positivamente al processo di risveglio dal coma iniziato questa settimana



Michael Schumacher migliora, tanto da rispondere positivamente al processo di risveglio dal coma iniziato questa settimana. Lo riporta il sito del quotidiano francese "L'Equipe", che cita fonti vicine al Dipartimento di Neurochirurgia dell'ospedale di Grenoble, dove l'ex campione del mondo e' ricoverato dal 29 dicembre scorso dopo l'incidente mentre sciava.

Il manager di Schumi, Sabine Kehm, secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, ha subito replicato diffondendo una nota: "Sottolineo ancora una volta che le dichiarazioni sulla salute di Michael che non arrivano dall'equipe medica o dal suo entourage, sono da considerarsi soltanto una speculazione e noi, lo ripeto, non commentiamo le speculazioni".
La portavoce di Michael Schumacher, Sabine Kehm, ha dichiarato che tutte le informazioni circa un possibile risveglio dell'ex campione del mondo di Formula 1 non provengono dall'equipe medica. ''Insisto nuovamente nel dire che tutte le notizie circa le sue condizioni di salute non sono altro che speculazioni'', ha ribadito in un comunicato. Circola anche la notizia, anche questa non confermata dai parenti del cmapione, che per svegliare il Ferrarist agli si stia facendo ascoltare la sua musica preferita: il rombo dei motori dei bolidi di Formula Uno. Una strategia che può apparire strana ma che in diversi altri casi è stata ultilizzata con persone in coma.

mercoledì 29 gennaio 2014

Regione Calabria: In prossima pubblicazione l'Avviso Pubblico Credito di Imposta anno 2014.

 E' stato pubblicato in preinformazione il bando Credito d'imposta 2014.

I soggetti beneficiari dell’intervento sono tutti i datori di lavoro privati che, nel periodo compreso tra il 14 Maggio 2011 e il  13 Maggio 2013  abbiano assunto a tempo indeterminato i lavoratori svantaggiati di cui al art. 2, punti 18 e 19 del Reg. 800/20083.

L' articolo 2, punti 18, 19, del Regolamento (CE) n. 800 del 2008 della Commissione del 6 agosto 2008 definisce:

1) lavoratori svantaggiati, ossia rientranti in una delle seguenti categorie: 

  • chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; 
  • chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale; 
  • lavoratori che hanno superato i 50 anni di età; 
  • adulti che vivono soli con una o più persone a carico; 
  • lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che  supera almeno del 25 % la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato; 
  • membri di una minoranza nazionale all’interno di uno Stato membro che hanno necessità di consolidare le proprie esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di formazione professionale o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile; 

2) lavoratore molto svantaggiato: lavoratore senza lavoro da almeno 24 mesi. 

Il credito d’imposta, è  concesso, per ciascun lavoratore “svantaggiato” assunto nel periodo compreso tra il 14 maggio 2011 e il 13 maggio 2013, nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti nei dodici mesi successivi  all'assunzione. Qualora l’aumento del numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato riguardi lavoratori  “molto svantaggiati”, il credito d’imposta è concesso nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti nei  ventiquattro mesi successivi all'assunzione. 

I soggetti interessati potranno avanzare richiesta per un numero massimo di 10 ULA incrementali

In arrivo la nuova Sabatini

Finanziamenti a tasso agevolato, fino a 5 anni con un massimo di 2 milioni di euro ad azienda per acquistare  macchinari e attrezzature. L'operazione può essere fatta anche con la locazione finanziaria. È questa la nuova  agevolazione per le piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale che ha l'obiettivo di far ripartire gli  investimenti produttivi.  Il finanziamento sarà accompagnato da un contributo in conto interessi, che le imprese potranno richiedere al
Ministero dello Sviluppo economico.

Lo strumento è dedicato alle piccole e medie imprese, operanti in tutti i settori produttivi, che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché in hardware, software e tecnologie digitali.

Gli investimenti, avviati successivamente alla data della domanda di accesso ai contributi, devono riguardare:
a) la creazione di una nuova unità produttiva;
b) l'ampliamento di un'unità produttiva esistente;
c) la diversificazione della produzione di uno stabilimento;
d) il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un'unità produttiva esistente;
e) l'acquisizione degli attivi direttamente connessi ad una unità produttiva, nel caso in cui sia stata chiusa o sarebbe stata chiusa qualora non fosse stata acquisita e gli attivi vengano acquistati da un investitore indipendente.

Decorrenza 
Lo strumento opererà fino al 31 dicembre 2016, data ultima entro la quale le piccole e medie imprese potranno  richiedere e vedersi concedere i finanziamenti. L'operatività dipenderà anche dalla tenuta del plafond che è fissato  in 2,5 miliardi di euro incrementabili, sulla base delle risorse disponibili o delle necessarie coperture, fino al limite  massimo di 5 miliardi di euro secondo gli esiti del monitoraggio sull'andamento dei finanziamenti effettuato dalla  Cassa depositi e prestiti S.p.A. 

Caratteristiche del finanziamento 
Il finanziamento: 
- copre l'acquisto integrale del macchinario; 
- avrà durata massima di cinque anni dalla data di stipula del contratto; 
- e sarà accordato per un valore massimo complessivo non superiore a 2 milioni di euro per ciascuna 
impresa beneficiaria, anche frazionato in più iniziative di acquisto. 
Si potranno quindi richiedere anche diversi finanziamenti e a distanza di tempo l'uno dall'altro, purché si rispetti il  tetto massimo di 2 milioni di euro complessivi. 
Ciascun finanziamento può coprire fino al 100% dei costi ammissibili per l'acquisto del macchinario, che saranno stabiliti da un apposito decreto ed essere assistiti dalla garanzia del Fondo centrale di garanzia fino all'80% dell’ammontare del prestito.

Avviso pubblico per la selezione delle lavoratrici e dei lavoratori occupati che usufruiscono di strumenti di flessibilità e richiedono l’accesso al “fondo per il sostegno alla flessibilità”. REGIONE PUGLIA

Puglia: bando Fondo per il sostegno alla flessibilita'

Descrizione
Obiettivo del presente Avviso è selezionare le lavoratrici e i lavoratori occupati che richiedono l’accesso al “Fondo” creato presso l’Ebiter BARI con risorse proprie, risorse della Regione Puglia e del Dipartimento per le Pari Opportunità a valere sull’Intesa Conciliazione vita-lavoro, nell’ottica di sostenere il reddito per l’utilizzo di forme flessibili di lavoro utili a garantire la conciliazione tra l’attività lavorativa e il lavoro di cura familiare.

Possono presentare domanda di accesso al Fondo le lavoratrici e i lavoratori residenti in Provincia di Bari e Barletta-Andria-Trani occupati nelle imprese aderenti all’Ebiter BARI o che essendo dipendenti di imprese multi localizzate versano il loro contributo all’Ente Bilaterale di BARI che alla data di inizio dell’evento per cui chiedono il sostegno oggetto del presente Avviso abbiano i seguenti requisiti:

un reddito ISEE del nucleo familiare stabilmente convivente non superiore a € 30.000, risultante da attestazione vigente al momento della presentazione della domanda di accesso al Fondo e rilasciato dall’INPS o da soggetti all’uopo deputati dalla legge;
siano occupati con contratto regolare di lavoro di tipo subordinato, a termine o a tempo indeterminato, presso una impresa aderente all’Ebiter BARI;
stiano usufruendo di una forma di flessibilità nel lavoro in un’ottica di conciliazione dei tempi di vita - lavoro;
possano documentare un bisogno di conciliazione e di sostegno alla svolgimento della funzione genitoriale.
Le aziende devono essere aderenti all’Ente Bilaterale del Terziario di BARI ed iscritte all’Ente Bilaterale del Terziario di BARI da almeno 3 mesi prima della richiesta di accesso al Fondo della lavoratrice e devono essere in regola con i versamenti, fatta eccezione per le aziende neo iscritte che intraprendono un nuova attività, o riprendono l’attività sospesa, documentando tale condizione.

Possono altresì presentare domanda le lavoratrici e lavoratori che abbiano goduto delle prestazioni dei precedenti avvisi per la sola parte eccedente alla prestazione precedentemente fruita secondo quanto stabilito per ciascuna prestazione come indicato nel bando.

Le prestazioni erogate dal Fondo sono le seguenti e decorrono dalle date indicate in ciascuna prestazione:

SPESE PER L’ACCUDIMENTO DEI MINORI,
INTEGRAZIONE AL REDDITO PER IL PERIODO DI MATERNITA’,
MISURA ECONOMICA UNA TANTUM DI SOSTEGNO ALLA PATERNITA’.
Agevolazione
Regionale
Stanziamento € 425.000
Soggetto gestore Ente Bilaterale del Terziario
Sede Soggetto Gestore
Continente: Europe
Nazione: Italy
Regione: Puglia
Provincia: Bari
Beneficiari e Finalitá
Beneficiari : Privato
Ubicazione Investimento
Province:Bari, Barletta-Andria-Trani

Descrizione incentivi e spese
Gli importi di ogni prestazione si intendono al lordo delle ritenute di legge e saranno accreditati sul c/c bancario intestato al richiedente attraverso emissione di cedolino paga per reddito assimilato al lavoro dipendente.

Tempi e Scadenze
Data chiusura 31 Dic 2014

Tempistica investimento
La domanda unitamente agli altri documenti dovrà essere inviata in plico chiuso al seguente indirizzo, fino ad esaurimento delle risorse disponibili:

Ente Bilaterale del Terziario
Fondo sostegno alla flessibilità
Via G.Amendola, 172/C
70126 Bari BA

tramite posta con raccomandata a/r.

L’esaurimento delle risorse disponibili del FONDO verrà tempestivamente comunicata con avviso sul sito internet dell’Ente Bilaterale del Terziario www.ebiterbari.com e con comunicazione alla Regione Puglia.

AVVISO PUBBLICO PER L’ACCESSO AL CREDITO SOCIALE A FAVORE DELLE FAMIGLIE CALABRESI (ANCHE NUCLEO FAMILIARE COMPOSTA DA UNA SOLA PERSONA) CHE VERSANO IN SITUAZIONI DI TEMPORANEA DIFFICOLTÀ ECONOMICA

La Regione Calabria interviene con il credito sociale in favore delle famiglie che vivono situazioni temporanee di disagio: intervento di “micro finanza come strumento di contratto alla povertà assoluta”.

Le risorse complessivamente disponibili per il finanziamento dell’intervento, ammontano a 20 milioni di euro, a valere sul POR Calabria FSE 2007-2013, e si stima possano beneficiare di questo intervento circa 4 mila famiglie calabresi (per una media di 5 mila euro di finanziamento a famiglia).

Attraverso lo strumento del “credito sociale” con la costituzione di un fondo di rotazione, che rappresenta una forma innovativa ispirata ai principi del microcredito, verranno erogati finanziamenti a favore di persone fisiche appartenenti a nuclei familiari residenti in Calabria che versano in condizione di vulnerabilità e temporanea condizione di difficoltà finanziaria, per un importo massimo di 10 mila euro, per l’acquisto di beni e servizi primari.

Questi prestiti si propongono di consentire alle famiglie residenti nel territorio della regione di soddisfare le esigenze connesse a condizioni temporaneo di disagio concernente esigenze abitative, di tutela della salute o attinenti ai percorsi educativi e di istruzione o alla realizzazione di progetti di vita familiare, volti a sviluppare e migliorare condizioni sociali, economiche e lavorative delle famiglie stesse.
La restituzione delle agevolazioni, a cui viene applicato un tasso di interesse pari all’1%, dovrà avvenire entro cinque anni.

Il requisito per l’accesso al credito sociale è determinato dal possesso di un reddito familiare complessivo lordo non superiore a 15 mila euro, e fino a 30 mila euro sulla base della composizione del nucleo familiare calcolato sull’ultima dichiarazione dei redditi.

Si tratta di uno strumento molto importante perché consentirà alle famiglie calabresi di andare incontro alle esigenze più urgenti.

Le agevolazioni avranno le seguenti caratteristiche:
l'ammontare di un singolo finanziamento non può superare la soglia di € 10.000,00
l’importo del finanziamento non può superare il 100% della spesa ammissibile;
durata massima di ammortamento: 60 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto;
il rimborso del finanziamento avviene mediante il pagamento di rate mensili posticipate e costanti, comprensive della quota capitale e della quota interessi a partire dal secondo mese di effettiva erogazione.
il tasso applicato ai finanziamenti concessi sarà in misura fissa pari all’1%.

Chi chiede il finanziamento avrà una risposta entro 30 giorni. Per potere accedere ai fondi è richiesto un reddito massimo lordo di 15 mila euro per una sola persona o di 30 mila per un nucleo familiare di più persone

Secondo Concorso Fotografico “Borghi di Calabria”


L’Associazione Obiettivo Calabria Europa e l’Associazione Futuro Digitale dedicano alla fotografia un concorso avente come tema principale i Borghi della Calabria, intesi come centri storici o antiche costruzioni caratteristiche.
Alla mostra potranno partecipare fotografi di qualsiasi nazionalità e religione che abbiano raggiunto la maggiore età nel paese di provenienza. Per le modalità di partecipazione si prega di far riferimento al
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REGOLAMENTO

1 – Finalità
 Il concorso prevede l’allestimento di un apposito album su Facebook (attraverso il quale si svolgerà il concorso stesso).
Tra le foto finaliste ne sarà selezionata una, alla quale sarà assegnato un premio in denaro per un ammontare di 80,00 EURO.

2 – Chi può partecipare
In concorso è aperto a persone provenienti da tutto il mondo, senza distinzione di razza, sesso e/o religione, che abbiano raggiunto la maggiore età nel paese di provenienza.

3 – Tema
Il tema principale del concorso è: i Borghi della Calabria in tutti i loro aspetti e scorci. Gli artisti potranno, attorno a questa tematica, esprimersi attraverso la loro creatività e sensibilità immortalando paesaggi, monumenti, persone e/o oggetti.

4 – Tecniche
I partecipanti accederanno alla prima selezione inviando le fotografie in formato digitale (jpg o jpeg), a colori o bianco e nero attraverso messaggio di posta alla Pagina Facebook di:

- Futuro Digitale: https://www.facebook.com/associazionefuturodigitale
- Obiettivo Calabria Europa:
o in alternativa sulla email

- info@futurodigitale.org
- obiettivocalabria@gmail.com
Non ci sono restrizioni relative alla post produzione.

Le fotografie non dovranno avere più di due anni, data calcolata a partire dal 31 dicembre 2013.

5 – Come spedire le fotografie
Ogni partecipante potrà presentare al massimo UNA fotografia.
Ogni foto dovrà essere nominata indicando il nome ed il cognome dell’autore ed il luogo dove è stata scattata la foto, ad esempio Francesco_Cosentini_Borgo_di_Pizzo.
Ogni file, in formato jpg o jpeg, dovrà avere una dimensione massima di 5 megabytes e 1600 pixels sul lato maggiore.
Si declina ogni responsabilità del mancato funzionamento telematico o riempimento dell’indirizzo di posta elettronica.

6 – Modalità di iscrizione

La partecipazione al concorso è totalmente gratuita.
Il termine ultimo per l’invio delle foto è fissato per il giorno 31 gennaio 2014 ore 11:59.
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La comunicazione dei finalisti sarà data il giorno 2 febbraio 2014.
Il vincitore selezionato sarà contattato via email o telefonicamente al numero indicato.
In base a quanto stabilito dalla Legge 196/03 “sulla Privacy”, la partecipazione al Concorso comporta, da parte dell’autore, l’autorizzazione al trattamento, con mezzi informatici o meno, dei dati personali e alla loro utilizzazione da parte dell’Associazione organizzatrice e/o di terzi da questa incaricati. Per lo svolgimento degli adempimenti inerenti al concorso e degli scopi associativi e/o federativi.
Con l’iscrizione al Concorso, tutti i partecipanti danno il loro consenso all’Organizzazione per l’utilizzazione delle proprie opere e dei dati personali, per scopi esclusivamente legati alla promozione e pubblicizzazione del Concorso, in tutti i mezzi di comunicazione, in tutto il mondo e senza che siano richieste ulteriori autorizzazioni future da parte dei proprietari delle opere.
Obiettivo Calabria Europa non si assume responsabilità per qualsiasi errore, omissione, interruzione, o ritardo nelle operazioni di trasmissione e comunicazione con i partecipanti.
Con la partecipazione al Concorso, ogni partecipante (a) accetta il presente Regolamento (b) accetta la decisione della giuria; (c) i vincitori danno inoltre il loro consenso per l’utilizzo delle proprie foto e dei dati personali per scopi divulgativi, promozionali e pubblicitari collegati al concorso senza ulteriore consenso e/o compenso.
La partecipazione al concorso implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento.

7 – Premi
La foto che vincerà il concorso sarà quella che avrà ricevuto più “Mi Piace” sull’album di Facebook appositamente creato e denominato “Concorso Fotografico Borghi di Calabria”.

Al vincitore andrà la somma in denaro di EURO 80,00.

La soglia minima da raggiungere per la foto vincitrice è di almeno 200 “Mi Piace”, affinché venga erogato il premio in denaro e venga dunque ritenuto valido il concorso.

giovedì 23 gennaio 2014

PMI, in Gazzetta la "nuova Sabatini": sostegno agli investimenti in macchinari


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico - emanato di concerto con il Ministro dell’ Economia e delle Finanze e attuativo della norma del Dl Fare -  che istituisce un nuovo strumento per accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (Pmi).

Lo strumento è rivolto alle Pmi, operanti in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, che realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.

Nel dettaglio, la misura prevede:


  1. la costituzione presso Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di un plafond di risorse (fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro, eventualmente incrementabili con successivi provvedimenti fino a 5 miliardi) che le banche e gli intermediari finanziari, previa adesione a una o più apposite convenzioni tra il Mise ( sentito il Mef), l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Cdp, potranno utilizzare per concedere alle Pmi, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli investimenti sopra descritti;
  2. la concessione da parte del Mise di un contributo in favore delle Pmi, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari di cui al punto 1, in relazione agli investimenti realizzati. Lo stanziamento complessivo di bilancio è pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni;
  3. la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario di cui al punto 1, con priorità di accesso.



Per quanto riguarda la procedura per la concessione del contributo, è stato previsto un meccanismo automatico e di accesso semplificato. Infatti, l’impresa presenta alla banca, all’atto della richiesta del finanziamento, una dichiarazione-domanda per l’accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. Una volta che la banca ha adottato la delibera di finanziamento, il Mise procede, in tempi molto contenuti, alla concessione del contributo e a darne comunicazione all’impresa.

L'erogazione del contributo è prevista al completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa ed è effettuata in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.

Il termine iniziale di apertura dello sportello per la presentazione delle domande alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla Convenzione tra Mise-Cdp-Abi sarà fissato con circolare della Direzione generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali di prossima emanazione.

mercoledì 22 gennaio 2014

Prorogato dal 16 Febbraio al 16 maggio il pagamento dei premi Inail.

Pagamento dei premi Inail rinviato dal 16 febbraio al 16 maggio, in modo da applicare le nuove tariffe che garantiranno un risparmio di un miliardo di euro alle imprese. La decisione, positiva per le aziende, è stata comunicata dal ministero dell'Economia e delle finanze dopo le anticipazioni dei giorni scorsi riguardanti la consistenza effettiva dei tagli ai premi quale conseguenza della legge di stabilità 2014.

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La legge 147/2013 ha previsto, infatti, che da quest'anno i premi a carico delle imprese per la copertura degli infortuni sul lavoro, devono essere rimodulati sulla base dell'andamento degli infortuni stessi, che nel corso degli ultimi anni è migliorato. Di conseguenza ci saranno vantaggi per le imprese "virtuose" che costituiscono circa l'85-90% del totale. Si prevede che il decreto attuativo in corso di elaborazione determinerà un taglio degli importi del 14% per quest'anno, per poi salire al 15% nel 2015 e al 17% nel 2016, con una riduzione dello 0,15% del costo del lavoro (si veda il Sole 24 Ore del 21 gennaio). Con il rinvio del versamento dei premi e dei contributi (che non riguarda i premi speciali unitari artigiani che scadono prima del 16 febbraio) si consentirà alle imprese di gestire il pagamento in un'unica volta senza successivi conguagli.

L'Inail, ha commentato il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, «sarà in grado di
calcolare i premi individualmente, cosi invece di pagare 3 miliardi il 16 febbraio si pagheranno 2 miliardi il 16 maggio. Ciò significa ridurre immediatamente il costo del lavoro e tre mesi di liquidità aggiuntiva per le imprese a costo zero. E in questo momento è estremamente importante perché si cominciano a intravedere segnali di ripresa, ma il credit crunch è ancora forte. Questo è un risultato estremamente concreto a 20 giorni dall'avvio della legge di stabilita 2014».

Soddisfazione per la decisione è stata espressa da Confcommercio. L'associazione guidata da Carlo Sangalli si aspetta che nel definire le riduzioni si tenga conto «dei settori che, come i nostri, contribuiscono di più rispetto a quanto viene speso. La gestione terziario Inail presenta avanzi attivi per quasi 900 milioni di euro».
L'importo fa parte di quel "tesoretto", frutto del miglioramento dell'andamento infortunistico, a cui nel recente passato si è fatto riferimento da più parti quale risorsa da utilizzare per reperire finanziamenti da destinare alla riduzione del costo del lavoro

CONTRIBUTI CASSE DI PREVIDENZA COMPENSABILI CON F24


L'articolo 1 del Decreto del 10 gennaio 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 16 del 21 gennaio 2014, stabilisce che lo scambio tra debiti e crediti nel modello F24 si estende ai contributi dovuti alle Casse di Previdenza.

Tra le Casse interessate vi sono la Cassa forense, la Cassa dei dottori commercialisti, la Cassa geometri, la Cassa degli ingegneri e degli architetti liberi professionisti, la Cassa del notariato, la Cassa dei ragionieri e periti commerciali, l'Enasarco, l'ente per i consulenti del lavoro, l'Enpam, l'Enpaf, l'ente dei veterinari, l'Enpaia, l'Inpgi, l'Epap.

Le modalità di versamento saranno disciplinate con apposite convenzioni stipulate tra gli enti di previdenza e l'Agenzia delle Entrate.

Operativo il bonus per l'assunzione di personale altamente qualificato

Pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 16 di ieri, il Decreto ministeriale attuativo dell’articolo 24 del Dl 83/2012.

Visto il considerevole ritardo nell'emanazione delle disposizioni applicative, sarà possibile usufruire del bonus retroattivamente. Infatti, per il 2012, sarà agevolabile il costo aziendale sostenuto per le assunzioni o trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate a partire dal 26 giugno 2012, data di entrata in vigore del Dl 83/2010. Per gli anni successivi, saranno invece agevolabili i costi sostenuti a partire dal 1° gennaio di ciascun anno.

L’agevolazione, rivolta a tutti i soggetti, sia persone fisiche che giuridiche, titolari di reddito di impresa, consiste in un credito d’imposta pari al 35% del costo aziendale sostenuto (ovvero il costo salariale comprensivo di retribuzione lorda e contributi obbligatori e di quelli assistenziali), per un periodo non superiore a 12 mesi, per le nuove assunzioni di personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario ovvero di laurea magistrale, impiegato in attività di ricerca e sviluppo.

L’incentivo è fruibile per un ammontare massimo annuale pari a 200.000 euro ed è riconosciuto anche in caso di trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

Per le imprese start-up innovative e per gli incubatori certificati di imprese sarà inoltre agevolabile anche il costo aziendale relativo alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate mediante contratto di apprendistato, sempre per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Attraverso un successivo documento ministeriale verranno definiti i contenuti della domanda di accesso al beneficio e delle procedure per la presentazione della stessa.
Ai fini del controllo, la documentazione contabile allegata, a pena di inammissibilità, alla domanda di concessione del credito di imposta, da presentare al ministero dello Sviluppo economico, dovrà essere certificata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale o dal collegio sindacale.

Il contributo, che non concorre alla formazione del reddito, ne' della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, potrà essere utilizzato in compensazione, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate, pena lo scarto dell'operazione di versamento.