lunedì 31 marzo 2014

SCOPELLITI "PROGETTO WORK TRAINING SOLLIEVO PER I GIOVANI"


 Oltre quattro milioni di risorse del Fondo Sociale Europeo impegnate dalla Regione per favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo di soggetti disoccupati e inoccupati. Cinquecento contratti di tirocinio per giovani della provincia di Reggio Calabria con possibilità di estendere successivamente il progetto alle altre province calabresi, che andranno a percepire cinquecento euro per dodici mesi. È questa l’iniziativa Work Training presentata oggi presso la sede dell’Azienda Calabria Lavoro dal presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti, dall’assessore regionale al lavoro Nazareno Salerno e il commissario dell’Azienda Calabria Lavoro Pasquale Melissari. “Il tema dell’occupazione è stato sempre affrontato con determinazione e impegno dal nostro Esecutivo – ha dichiarato Scopelliti nel corso del suo intervento – senza dubbio, il momento di crisi influisce sull’occupazione. La mancata ripresa delle aziende italiane spinge le imprese a non assumere più. Inoltre il territorio reggino ha molti altri problemi che incidono fortemente sull’occupazione giovanile. Per questi motivi nasce il progetto di tirocinio che potrà essere un sollievo non indifferente per i giovani che avranno la possibilità di acquisire conoscenze in ambito lavorativo”. Il progetto è in linea con le Strategie Europa 2020, dove la questione della qualificazione dello strumento del tirocinio è il primo canale di inserimento nel mondo del lavoro e di mobilità dei giovani. Il personale sarà impegnato per l’animazione, il tutoraggio e la realizzazione del percorso informativo. I soggetti coinvolti nei tirocini sono i disoccupati (anche in mobilità o percettori di ASP) e inoccupati residenti nella provincia reggina, con priorità ai giovani da quindici a venticinque anni, e le imprese, enti pubblici, studi professionali, fondazioni e associazioni con sede operativa nella stessa provincia.

L’assessore regionale al lavoro Nazareno Salerno ha spiegato che “l’obiettivo è quello di formare i giovani calabresi che successivamente potranno inserirsi nel mondo del lavoro. Il progetto – ha continuato Salerno – rientra in un programma più ampio che la Regione Calabria ha messo in campo. Il coinvolgimento dell’Azienda Calabria Lavoro, che offre un supporto diretto ai tirocinanti, è stato fortemente voluto per una maggiore presenza sul territorio”. Nel concludere la conferenza, il governatore Scopelliti ha ricordato di non aver “mai sposato la filosofia del sussidio ai giovani. Il tirocinio formativo è diverso perché è un’opportunità per entrare nel mondo del lavoro. Solo chi inizia a lavorare può avere l’esperienza necessaria per essere assunto”.

Un vecchio proverbio diceva "Aprile dolce dormire"...... di certo non varrà per il Fisco

Lo Stato punta a intrappolare gli evasori con quello che forse è lo strumento più temuto: i controlli nascosti e incrociati, tanto sofisticati da valere più delle incursioni a Cortina, Courmayeur e Sanremo e dei blitz estivi in Costa Smeralda. Da domani scattano i controlli di quella che è stata battezzata come la SuperAnagrafe tributaria. Si tratta di una rivoluzione perché fino a questo momento l'accesso ai conti era possibile solo con l'autorizzazione da parte della magistratura.

Cosa accadrà in pratica?
I conti correnti saranno passati al raggi X a caccia di anomalie ma non saranno trasmessi i dati dei singoli movimenti effettuati. Interessano invece le informazioni sul saldo a inizio e fine anno e sul totale complessivo dei movimenti in entrata e in uscita.
Una volta arrivati i dati inizia la “fase 2” che dovrà portare all'elaborazione delle liste selettive dei contribuenti da controllare. Ma per puntare i fari sui contribuenti dovrebbe essere necessario un ulteriore passaggio: l'incrocio dei dati finanziari con le informazioni fiscali e patrimoniali presenti in Anagrafe tributaria. Da qui si arriverebbe agli elenchi definitivi che sarebbero poi inviati agli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate per i controlli veri e propri. I contribuenti "scelti" e indicati negli elenchi trasmessi con l'analisi di rischio potranno essere controllati con l'accertamento sintetico dei redditi (quello che più comunemente è conosciuto come redditometro) ma anche con altre modalità.
Anche il 2012 sarà sottoposto a controlli: banche e intermediari finanziari invieranno i dati entro il 31 marzo 2014. In seguito gli istituti bancari provvederanno a una sola trasmissione annuale entro il 20 aprile dell'anno successivo a quello esaminato.
Ecco le principali informazioni che arriveranno al Fisco e che serviranno a creare liste selettive di contribuenti a maggior rischio evasione da controllare.


1. Conti correnti
Sono quattro le informazioni che gli operatori finanziari sono chiamati a inviare in relazione ai conti correnti: il saldo contabile a inizio e quello a fine 2012, l'importo totale degli accrediti effettuati nel 2012 e quello degli addebiti nello stesso anno. Naturalmente se il rapporto finanziario è stato aperto nel 2012 andrà comunicato il saldo iniziale all'apertura mentre se il conto è stato chiuso nel 2012 andrà comunicato il saldo finale alla chiusura.

2. Conti deposito
Per quanto riguarda i conti deposito di titoli e/o obbligazioni gli intermediari finanziari dovranno comunicare al Fisco il controvalore dei titoli rilevato a inizio e a fine 2012 (come da estratto conto) e l'importo totale sia degli acquisti (esclusi i rinnovi) che dei disinvestimenti di titoli, fondi e altro effettuati nel 2012. Per quanto riguarda i conti deposito a risparmio libero/vincolato andranno segnalati i saldi contabili a inizio e a fine 2012 e gli importi totali sia degli accrediti che degli addebiti effettuati nel 2012. Anche in questo caso se il rapporto finanziario è stato aperto nel 2012 andrà comunicato il saldo iniziale all'apertura mentre se è stato chiuso nel 2012 andrà comunicato il saldo finale alla chiusura.

3. Carte di credito e bancomat
La comunicazione alla Superanagrafe riguarda anche carte di credito e debito. Il Fisco conoscerà l'utilizzo del plafond di spesa a inizio e a fine anno. Va segnalato anche l'importo totale degli acquisti effettuati nell'anno. Per le prepagate ricaricabili, il Fisco conoscerà l'importo totale delle ricariche effettuate nel 2012 mentre per le non ricaricabili verrà a conoscenza dell'importo totale del valore delle carte acquistate nell'anno.

4. Cassette di sicurezza e operazioni extra-conto
Anche cassette di sicurezza e operazioni extra conto finiranno nei database dell'amministrazione finanziaria. Per le cassette di sicurezza gli intermediari finanziari sono tenuti a comunicare il numero totale degli accessi effettuati nell'anno. Per quanto riguarda le operazioni extra-conto, invece, il Fisco conoscerà l'ammontare delle operazioni nel 2012 e il numero delle operazioni effettuate.

5. Oro e metalli preziosi
Le operazioni di compravendita di oro e metalli preziosi avvenute nel 2012 non sfuggiranno al Fisco. La Superanagrafe dei conti ospiterà, infatti, anche il valore totale degli acquisti e delle vendite effettuate nel 2012.

6. Contratti derivati
Anche le operazioni su contratti derivati relativi al 2012 confluiranno nella Superanagrafe. Arriveranno i dati sul valore nozionale sia dei contratti aperti sia dei contratti chiusi nell'anno, così come il numero totale dei contratti stipulati.

7. Certificati di deposito e buoni fruttiferi
A disposizione del Fisco ci saranno anche le informazioni su certificati di deposito e buoni fruttiferi. In particolare gli operatori finanziari devono comunicare: il totale degli importi facciali di certificati e buoni a inizio e a fine 2012; l'ammontare complessivo delle accensioni e delle estinzioni effettuate nell'anno; il numero totale di certificati o buoni fruttiferi.

8./Gestioni collettive e gestioni patrimoniali
Non sfuggiranno al Fisco le informazioni 2012 sui rapporti di gestione collettiva del risparmio. In particolare arriveranno: l'ammontare a inizio e fine anno del contratto di gestione, l'importo totale sia delle sottoscrizioni che di rimborsi di quote nell'anno. La Superanagrafe «ospiterà» anche i dati sulle gestioni patrimoniali: valore globale del patrimonio sia a inizio che a fine 2012; importo totale tanto degli apporti quanto delle estinzioni effettuate nell'anno.

Bonus mobili, gli arredi devono costare meno della ristrutturazione


Il decreto emergenza casa pubblicato in Gazzetta ripristina anche la possibilità per le imprese generali di eseguire le lavorazioni specialistiche

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL 47/2014 sull’emergenza casa torna il vincolo di spesa per chi intende acquistare mobili ed elettrodomestici dopo aver effettuato una ristrutturazione e viene cancellato l’obbligo del subappalto per le imprese generali che vogliono realizzare anche le lavorazioni specialistiche.
Ma vediamo nel dettaglio l’impatto delle due novità.

Bonus Mobili
Nel conteggio della detrazione del 50% sulle spese per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici, il prezzo degli arredi non può essere superiore a quello della ristrutturazione. Il tetto massimo di spesa agevolabile di 10 mila euro potrà quindi essere raggiunto solo se sono stati sostenuti costi maggiori per l’intervento di ristrutturazione.

Il vincolo di spesa era stato introdotto dalla Legge di Stabilità per il 2014, ma si era tentato di rimuoverlo con una serie di norme che però non hanno completato il loro iter, creando una serie di incertezze. La prima versione del decreto sull’emergenza casa aveva nuovamente provato ad eliminare il vincolo di spesa, ma per motivi di coperture finanziarie anche questa volta il tentativo non è andato a buon fine.

Restano invece immutate le altre condizioni per richiedere la detrazione. Tra i mobili che possono beneficiare delle detrazioni ci sono letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione. È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi e altri complementi di arredo. Possono invece essere conteggiate le spese per il trasporto e il montaggio dei beni acquistati.

Rientrano tra gli elettrodomestici agevolabili: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori, elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Qualificazione delle imprese
Dal decreto sull’emergenza casa sparisce anche la norma che congelava gli effetti del Decreto Qualificazioni, mettendo ordine nel settore degli appalti, in attesa che fosse individuata una soluzione definitiva per la disciplina della qualificazione delle imprese.

Il Decreto Qualificazioni torna quindi operativo. Ciò significa che l’impresa che si aggiudica un appalto e che possiede la qualificazione nella categoria prevalente, cioè quella di importo più elevato tra tutte quelle che costituiscono il lavoro, può eseguire tutte le lavorazioni dell’appalto e non solo gli interventi relativi alle categorie per le quali dimostra di possedere la qualificazione.

Sono inoltre annullati i limiti di qualificazione per le imprese che subappaltano più del 30% dell’importo di una categoria scorporabile a qualificazione non obbligatoria, o più del 40 % nel caso di categoria scorporabile a qualificazione obbligatoria. La norma annullata avrebbe consentito all’impresa affidataria di utilizzare i lavori subappaltati non solo ai fini della qualificazione nella categoria prevalente, ma anche per la qualificazione nella categoria scorporabile. Oltrepassando il limite del 30 o 40%, la parte eccedente non avrebbe potuto essere sfruttata ai fini qualificatori. La stessa percentuale del 30 o 40% non avrebbe inoltre potuto essere interamente destinata ad ottenere la qualificazione nella categoria scorporabile, potendo al massimo essere ripartita tra la categoria prevalente e quella scorporabile. (riproduzione riservata)

Vuoi un'auto nuova? Magari....blu? ;)

All'asta le auto blu del Governo




Le auto provengono dal ministero dell'Interno, da quello della Difesa e da quello della Giustizia e sono ritenute ormai di troppo. L'asta online parte con una prima tranche di 25 vetture di proprietà del ministero dell'Interno.

Fino al 16 aprile, verranno cedute su eBay 151 vetture "tra quelle che le Amministrazioni reputano non più essenziali al perseguimento dei fini istituzionali e che anzi implicano costi di custodia e di gestione anche considerevoli per le Amministrazioni stesse" come si legge sulla piattaforma elettronica. La lista delle 151 vetture pubblicata su eBay comprende un'ampio ventaglio di marche e di modelli, che vanno dalla Fiat Croma, alla Lancia Thesis, all'Alfa 166, alla Volvo S80, all'Audi A6, alla Jaguar S-Type R, fino alla Maserati V8.

Nell'ambito delle azioni finalizzate al contenimento dei costi della pubblica amministrazione, presentate dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi il 12 marzo scorso, la vendita delle 'auto blu' è particolarmente significativa per il cambiamento che evoca nel rapporto tra amministrazione e cittadini. A parlare della necessità di sfoltire drasticamente il parco auto della P.A. era stato del resto anche il commissario per la Spending Review Carlo Cottarelli che aveva proposto di limitare l'uso delle auto blu ai soli ministri, con un pool di massimo 5 vetture per ministero.

Finalmente si inizia a risparmiare sul costo delle boleltte di luce e gas




 Bollette in calo nel trimestre che parte martedì. La riduzione sarà dell'1,1% per l'elettricità e del 3,8% per il gas, per un risparmio totale di 52 euro a famiglia su base annua.

La boccata d'ossigeno per le famiglie italiane arriva dall'Autorità per l'energia. Per l'elettricità si pagheranno 18,975 centesimi per kilowattora, 0,214 centesimi in meno rispetto al trimestre in corso. La spesa media annua scende quindi a circa 512 euro (6 in meno su base annua): il grosso (circa il 50% della bolletta) è ovviamente da addebitare alla materia prima, cioè ai costi di approvvigionamento dell'energia e commercializzazione al dettaglio. Ma oltre un quinto della spesa, 110 euro pari al 21%, se ne andrà negli ormai famigerati oneri generali di sistema, in cui la parte del leone la fanno le rinnovabili: questa voce sale anche nel prossimo trimestre (+0,5%) e in un anno ha visto un aumento dell'11%.

Meglio vanno le cose sul fronte del gas: da martedì la tariffa scenderà a 83,01 centesimi al metro cubo e la spesa annua scenderà quindi a 1.162 euro (46 in meno). Si tratta del frutto della riforma varata dall'Autorità, tutta centrata sui prezzi spot, che ha consentito un calo di circa 140 euro negli ultimi 12 mesi. Il taglio avrebbe potuto essere ancora più sostanzioso, ma è stato in parte limitato dalla cosiddetta assicurazione per la stabilità dei prezzi (+1,6%), introdotta dall'Autorità per incentivare la rinegoziazione dei contratti a lungo termine, riducendo allo stesso tempo i rischi di volatilità delle bollette.

venerdì 28 marzo 2014

Impariamo la Felicità :)

15 Mantra per Vivere Felici


1 - Riduci il tuo attaccamento alle cose che possiedi.

Coloro che sono fortemente attaccati ai propri beni materiali in genere finiscono per trovarsi in grossa difficoltà psicologica quando perdono tali cose. E' forse un luogo comune, ma ciò che possiedi finisce inevitabilmente per possederti. Prova a ridurre al minimo le tue esigenze materiali e sarai ancor più felice.

2 - Sii curioso del mondo che ti circonda.

Diventa un esploratore, osserva il mondo come se fosse la tua giungla. Il mondo, le persone, ogni piccolo dettaglio è un universo da scoprire. Prova cose nuove, esci dalla tua zona di comfort, sperimenta il disagio ed esci dai confini che più o meno incosciamente ti sei prefissanto. Sperimenta ambienti, persone e sensazioni nuove. L'universo ha così tanto da offrirci, perché non approfittarne? E non c'è bisogno di andarsene dall'altro capo del mondo, la meraviglia della vita è sempre intorno a te.

3 - Tieniti in forma!

A volte è strano pensare come ciascuno di noi abbia un unico corpo, un unico straordinario mezzo per muoverci nella bellezza della vita e come al contempo molti di noi non se ne prendano affatto cura. Pigrizia, fumo, alcol, cibi grassi finiscono inevitabilmente per compromettere le meravigliose funzionalità di quell'eccezionale miracolo che è il tuo corpo. Prova allora a prenderti cura del tuo fisico e della tua salute, mantieniti in forma e tutto ti risulterà più agevole.

4 - Impara a focalizzarti soltanto sul presente.

Che il passato non possa essere cambiato è cosa ovvia, allora perché arrovellarcisi il cervello? Usa il passato soltanto per comprendere come non ripetere errori che hai commesso, ma per il resto lascialo andare, non tornerà più in vita. Il futuro, d'altro canto, non è altro che il risultato di ciò che compi oggi, nel presente, in questo preciso istante. Vivi nell'oggi, qui e ora. Il momento presente è l'unico che conta, non lasciartelo sfuggire.

5 - Sorridi più spesso.

Da un punto di vista fisico, ogni volta che sorridi il tuo cervello rilascia serotonina, l'ormone della felicità. Sorridere è in qualche modo la via naturale per "indurti" ad essere felice. La felicità ci porta a sorridere, ma è vero anche il contrario, il sorriso ci avvicina alla felicità. Attraverso il tuo sorriso puoi rendere più luminosa la vita di coloro che ti sono vicino.

6 - Aiuta il prossimo.

Aiutare il prossimo ha uno straordinario effetto positivo sia su di te che sugli altri. Aiutando il prossimo cresci come persona, la tua capacità di donarti ti cambia in modo radicale. I tuoi rapporti con quella persona diventeranno molto più saldi e quella stessa persona sarà spinta a fare del bene a qualcun altro. Non siamo soli a questo mondo e aiutarci l'uno con l'altro è quanto di più saggio possiamo fare.

7 - Viaggia.

Chiunque abbia avuto la fortuna e la possibilità di visitare il mondo, vi racconterà che viaggiare è una delle attività più emozionanti e ed entusiasmanti che si possano sperimentare. Osservare culture e luoghi differenti consente di far spaziare la nostra mente verso orizzonti nuovi e lontani, spingendoci ad apprezzare la diversità e le differenti sfaccettature della nostra realtà. Alza le vele e parti!

8 - Impara a perdonare.

A cosa servono l'odio e il rancore? Il perdono è l'arma migliore a nostra disposizione per stare bene con noi stessi e con chi ci è vicino. Tutti noi commettiamo errori e serbare rancore per gli sbagli altrui non è di aiuto a nessuno. Rimanere astiosi e arrabbiati verso qualcuno contribuisce a creare il nostro malessere, mentre il perdono è un meraviglioso strumento in grado di donarci sollievo e benessere, lasciandoci alle spalle i rancori del passato.

9 - Medita ogni giorno.

Nella realtà odierna in cui ciascuno di noi è costantemente connesso al resto del mondo attraverso internet, TV e telefoni cellulari, sono sempre meno coloro che sanno apprezzare e godere la bellezza del silenzio. L'abilità di acquietare la mente e rilassare il corpo è un'arte che ciascuno di noi può sviluppare e apprezzarne i benefici. Semplicemente siediti e focalizzati sul tuo respiro, senza pensare a nulla. All'inizio forse potrai trovare la meditazione noiosa o difficile da mettere in pratica, ma con il tempo imparerai ad amarla e ad apprezzarne la meravigliosa sensazione di benessere e chiarezza.

10 - Rilassati!

Rallentare significa prenderti tutto il tempo necessario per apprezzare ciò che stai facendo nel momento, di qualsiasi cosa si tratti. Significa focalizzarti e dedicarti completamente alla persona con cui stai parlando, significa liberarti dall’ossessione del telefono e delle email, significa vivere in semplicità e godere i piccoli piaceri che già oggi riempiono la tua vita ma di cui spesso neppure ti accorgi, come un tramonto, un sorriso o un fiore. Rallentare è una scelta consapevole, una scelta che richiede coraggio, ma anche una scelta in grado di arricchire la tua vita, renderla più genuina e condurti verso la felicità più autentica.

11 - Fai ciò che ami.

Fai una lista delle 4-5 attività che più ami fare nella vita, quelle che ti rendono felice e ti fanno stare bene. Cucinare, leggere, fare sport, trascorrere del tempo con la famiglia…sono solo degli esempi, ognuno di noi ha delle attività che davvero ama fare. Fai di queste attività il fondamento della tua giornata, di ogni giornata. Ed elimina quanto più puoi di tutto il resto. Riduci la vita all’essenziale, a ciò che ti piace davvero. Questo ti aiuterà a ridurre lo stress ed il caos.

12 - Cura le tue amicizie.

Focalizza la tua energia su quelle persone che davvero ti fanno stare bene. Cerca di scegliere come amici delle persone che meritano il tuo tempo e la tua attenzione per il semplice fatto che ti fanno stare bene. Non farti attrarre dalle apparenze e non lasciarti ingannare dagli opportunisti. Il comportamento di una persona è molto più importante delle parole. Circondati di amici che riflettano la persona che vorresti essere. Scegli amici che ti riempiano di orgoglio, persone che ammiri, che ti amano e ti rispettano per ciò che sei. Persone che rendono il tuo giorno un po’ più luminoso, semplicemente per il fatto di esserci.

13 - Tieni un diario.

Inizialmente può sembrare un'attività un pò ripetitiva e monotona, ma quando riesci a trasformarla in abitudine, questa diventerà una via straordinaria per organizzare i tuoi pensieri e le tue emozioni e, al contempo, tenere traccia del tuo percorso di crescita nel corso del tempo. Il diario ti consente di essere autentico con te stesso e di esprimere in modo pieno e libero emozioni e sentimenti.

14 - Impara a fidarti delle tue intuizioni e del tuo istinto.

Quando trascorri del tempo in silenzio durante la tua giornata, prova ad ascoltare non i tuoi pensieri, ma le emozioni e le sensazioni che emergono dal tuo io più profondo. Non confondere i tuoi ragionamenti e le tue elucubrazioni con le intuizioni del tuo subconscio. Questo ti consentirà di fare ricorso alle tue risorse più intime e preziose, in profonda connessione con la tua sapienza più inconscia

15 - L'amore è tutto.

Se vuoi davvero vivere la tua vita nel pieno delle tue potenzialità, lascia che sia l'amore a ispirarti in ogni tua azione. Dona il tuo amore ad amici, parenti e sconosciuti, anche a coloro che non ti vogliono bene. Questa è la parte più difficile da mettere in pratica, ma se ci riuscirai sarai in grado di elevarti al di sopra dell'odio, dell'invidia e di ogni altra emozione negativa. Fai del cuore la tua arma e ama incondizionatamente.

Ucraina: autopsia di un colpo di Stato – segue da Movisol – Situazione Ucraina

Ucraina: autopsia di un colpo di Stato – segue da Movisol – Situazione Ucraina



ucraina-slidePerchè è inammissibile dire "Non è roba mia": INFORMAZIONE = SAPERE = ESSERE PARTECIPI NEL MONDO E DEL MONDO

Giocando si impara :)

Sul quotidiano de IL SOLE 24 H è stato pubblicato un articolo sotto forma di quiz "Sai che puoi pagare meno tasse? Dal bonus Renzi a quelli su casa e i figli, scopri quanto sei preparato".

Ebbene noi l'abbiamo fatto PER TE  e ti forniamo sia le domande e sia le RISPOSTE ESATTE sicchè puoi tenerle a mente

1. A quali spese si applica la detrazione del 19% sull'acquisto di medicinali?
c) Solo le spese documentate con scontrino parlante che superano la franchigia di 129,11 euro

2. L'iscrizione al corso di pilates per la figlia 23enne è detraibile?
b) No, perché la figlia ha più di 18 anni

3. Da quando dovrebbero essere operative le detrazioni fiscali extra annunciate dal Governo Renzi?
b) Dalla busta paga di maggio

4. La detrazione sull'acquisto di arredi abbinata ai lavori edilizi vale anche per chi ha comprato un frigorifero dal 6 giugno 2013?
a) Sì, purché sia almeno di classe energetica A+

5. La retta d'iscrizione a un ateneo privato è detraibile?
a) Sì, ma su una spesa massima pari alla retta di un corso analogo tenuto da un'università pubblica nella stessa città o nella stessa Regione

6. I contributi previdenziali pagati alla colf o alla baby-sitter di quale agevolazione beneficiano?
b) Deduzione integrale fino a 1.549,37 euro

7. In caso di ristrutturazioni edilizie eseguite nel 2013, i contribuenti con più di 75 anni in quante rate recuperano lo sconto fiscale?
a) 10 rate

8. Le donazioni al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato sono detraibili?
c) Sì, nella misura del 19% rispettando le modalità di versamento previste dalla legge

9. E' prevista qualche agevolazione sulla retta dell'asilo nido?
b) C'è una detrazione del 19% su una spesa massima di 632 euro per figlio

10. Per il decesso di quale familiare la legge esclude la detrazione sulle spese funebri?
c) Lo zio

11. Per la prossima dichiarazione dei redditi, è ancora operativa la detrazione sul contributo al Servizio sanitario nazionale pagato dai titolari di polizze Rc Auto?
b) Sì, ma solo sulla parte di importo che supera 40 euro

12. In caso di separazione o divorzio, il marito che non abita più nella casa familiare può continuare a detrarre il 19% sugli interessi del mutuo?
b) Sì, ma solo finché non avviene l'annotazione della sentenza di divorzio

13. Se sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione in condominio, quali documenti bisogna avere per beneficiare della detrazione fiscale del 50%?
b) Solo la certificazione consegnata dall'amministratore di condominio

14. La detrazione del 19% sull'affitto pagato da studenti universitari fuori sede si applica anche per i periodi di studio all'estero?
a) Sì, su un importo massimo di 2.633 euro per i Paesi dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo

15. In caso di riscatto della laurea del figlio, i genitori hanno qualche agevolazione fiscale?
b) La detrazione del 19%

La Stagione più temuta dai contribuenti sta arrivando

Buongiorno,
stamani condividiamo con voi l'articolo pubblicato su Il Sole 24H di Michela Finizio perchè si avvicina la scadenza della dichiarazione dei redditi 2014 e più possiamo difenderci (noi + voi = ASSIEME) e meglio si raggiunge il risultato.
Buona lettura

La crisi aguzza l'ingegno: ecco come gli italiani sfruttano gli sconti del Fisco
Gli italiani vanno a caccia degli scontrini per detrarre spese sanitarie, interessi sui mutui e le donazioni a favore delle Onlus. Dal bonus per le ristrutturazioni edilizie allo stipendio della badante, ecco come gli italiani riducono l'impatto delle tasse da pagare (dati Mef sull'anno di imposta 2012)

Gli interessi passivi sul mutuo
Diminuiscono in generale le spese sostenute per interessi passivi relativi a mutui (per abitazione principale, altri immobili, recupero edilizio) degli italiani. Lo si apprende dagli ultimi dati pubblicati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze sulle dichiarazioni dei redditi 2013 (anno d'imposta 2012). Complice la crisi del mercato immobiliare, che nel 2013 ha segnato un calo del 9,2% delle compravendite nel residenziale e una flessione del 7,7% delle erogazioni dei mutui, sono quasi 4 milioni gli italiani che hanno dichiarato interessi passivi sui mutui da detrarre (di cui quasi 3,849 miliardi per mutui ipotecari per l'abitazione principale), per un ammontare complessivo di oltre 6 miliardi di euro. Il dato è praticamente uguale a quello dell'anno scorso (quando erano 3,846 miliardi gli italiani a detrarre gli interessi passivi per mutui ipotecari per la prima abitazione), a dimostrazione che le nuove compravendite realizzate tramite mutuo bancario sono state pochissime.

Spese corsi di istruzione
Per le spese di istruzione è consentita una detrazione dall'imposta lorda Irpef, pari al 19%, calcolato sull'importo delle spese per la frequenza ai corsi di istruzione secondaria e universitaria (sono compresi anche i Conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati, si veda circ. n. 20/2011). In particolare l'anno scorso hanno oltre 2 milioni di italiani hanno dichiarato spese per 1,775 miliardi di euro, il 5% in più rispetto all'anno precedente.
Gli importi più elevati oggetto della detrazione vengono dichiarati dai lombardi, per un totale di 322 milioni di euro spesi in corsi didattici e master; al secondo posto i laziali per un totale di 184 milioni di euro; al terzo posto i campani, per un totale di circa 172 milioni di euro.

Donazioni a favore delle Onlus
Crescono le donazioni degli italiani nei confronti del Terzo Settore, ma nella quantità non negli importi. Nel 2013 sono 873.590 gli italiani che hanno dichiarato versamenti a favore delle Onlus, detraibili al 19%, in crescita rispetto agli 862mila dell'anno precedente.
Ma l'importo complessivo delle erogazioni è in calo del 2,7% su base annua, a conferma che le donazioni si fanno sempre meno consistenti. In particolare sono i lombardi a dichiarare i maggiori importi, pari a 37,6 milioni (sul totale di 173,5 erogati nel 2012, registrati nelle dichiarazioni dei redditi 2013). Seguono il Lazio con 23,3 milioni erogati e il Veneto con 15,3 milioni.

Spese sanitarie e per l'assistenza personale
Cresce la raccolta degli scontrini fiscali emessi dalle farmacie e delle ricevute per le prestazioni sanitarie (ambulatoriali e specialistiche): sono sempre di più gli italiani che le allegano in dichiarazione dei redditi per ottenere la detrazione al 19%. Continuano ad aumentare le spese sanitarie dichiarate (+5,7%) e quelle sostenute per addetti all'assistenza personale (badanti) (+10,35% rispetto al 2011).
Nel 2013 16,4 milioni di italiani (l'anno scorso erano 15,68 milioni) hanno dichiarato circa 15,2 miliardi di euro di spese sanitarie, comprese quelle per i portatori di handicap e per l'acquisto di cani guida. Si tratta di circa 800 milioni di euro in più dichiarati rispetto all'anno scorso, a conferma della sempre maggiore sensibilità da parte degli italiani al tema delle detrazioni fiscali. Per quanto riguarda i costi sostenuti per assumere una badante (addetti all'assistenza personale), nonostante l'incremento rispetto all'anno precedente sono ancora solamente 125mila gli italiani che dichiarano queste spese al fine di ottenere la detrazione del 19% (nel 2011 erano poco più di 113mila), a conferma del fatto che si tratta di un mercato dove purtroppo dilaga ancora il lavoro sommerso. E in questo caso, comunque, è l'Emilia Romagna a dichiarare l'ammontare più elevato, per un totale di 22 milioni di euro spesi per assumere una badante. In Lombardia, invece, gli oneri detraibili per l'assistenza personale sono pari a 35,9 milioni di euro.

Spese per attività sportive dei figli
Cresce il ricorso alla detrazione d'imposta del 19% delle spese per lo sport dei ragazzi. Consentite, per legge, per un importo non superiore a 210 euro, sostenute per l'iscrizione annuale e l'abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, vengono dichiarate da circa 1,66 milioni di italiani (1,577 l'anno precedente). Nel 2013 l'ammontare oggetto della detrazione è stato pari a 351 milioni di euro (speso nel 2012), in crescita del 6,3% su base annua.
Ad accedere maggiormente alla detrazione sono i genitori lombardi: sono 74milioni di euro quelli da loro spesi (e dichiarati) per le attività sportive dei figli.

Intermediazione immobiliare
Crollano le spese di intermediazione immobiliare. La crisi delle compravendite (-9,2% nel 2013 nel residenziale) ha colpito in particolare le agenzie immobiliari che ottengono provvigioni sempre più ridotte pur di concludere le trattative.
Sono appena 72.268 i contribuenti (erano 94.589 nel 2012) che hanno dichiarato nel 2013 le provvigioni versate agli agenti immobiliari che li hanno aiutati a trovare o a vedere un immobile, per un ammontare i circa 58,6 milioni di euro di oneri detraibili al 19%, in calo del 23 per cento rispetto all'anno precedente.

Affitti per studenti fuori sede
Sono 208.531 i contribuenti che hanno dichiarato nel 2013 canoni di affitto per studenti fuori sede, oggetto di detrazione fiscale al 19%, per un ammontare complessivo di 336 milioni di euro, con un incremento del 16% rispetto all'anno precedente degli oneri detraibili.
La detrazione del 19 per cento dall'imposta Irpef lorda è prevista anche per le spese sostenute dagli studenti iscritti ad un corso di laurea per i canoni di locazione e i contratti di ospitalità (atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative). Ad alcune condizioni, però: lo studente fuori sede deve vivere in affitto ad almeno 100 km dal comune di residenza e per canoni di locazione non superiori a 2.633 euro mensili.

Spese per assicurazioni sulla vita
La crisi impatta anche sulle assicurazioni. Cala il ricorso degli italiani a quelle sulla vita e contro infortuni, o quanto meno calano gli importi registrati in dichiarazione dei redditi da oltre 6 milioni di italiani: le spese da loro dichiarate nel 2013 per assicurazioni sulla vita stipulate nel 2012 sono in calo dell'8% rispetto al 2011, per un totale di 3,32 miliardi di euro (rispetto ai 3,61 miliardi dell'anno precedente).
Oltre un sesto degli italiani che accedono a questa detrazione sono lombardi (1,28 milioni di contribuenti), mentre appena 491mila contribuenti del Lazio dichiarano spese per assicurazioni vita e contro infortuni. Si tratta di un calo fisiologico, per il settore delle assicurazioni, che probabilmente vede oggi i riflessi di una decisione presa ancora nel 2000 quando è stato fissato il massimale detraibile di 1.291 euro e solo per un certo tipo di premi assicurativi. Inoltre, nel periodo di imposta 2013, si dimezzerà ulteriormente tale soglia di detraibilità: il massimale scende quest'anno a 630 euro (con una decisione sostanzialmente retroattiva, disposta dall'articolo 12 del decreto legge n. 102/13) per assottigliarsi a partire dal primo gennaio prossimo a 530 euro. Lo sconto fiscale resterà invece di 1.291 euro per chi ha assicurato il rischio di non auto-sufficienza.

Bonus per il recupero del patrimonio edilizio
Le detrazioni per spese di recupero del patrimonio edilizio subiscono un incremento del 12% rispetto al 2011, influenzato soprattutto dall'innalzamento al 50% della detrazione per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013. Anche se la detrazione viene spalmata nell'arco di 10 anni, il dato riflette comunque il maggiore ricorso degli italiani agli incentivi per ristrutturare la propria abitazione.

Le detrazioni al 19%
Sono quasi 19,9 milioni gli italiani che l'anno scorso hanno dichiarato oneri detraibili al 19% nel modulo fiscale, circa 450mila in più rispetto all'anno scorso, per un ammontare complessivo di oltre 29,1 milioni di euro (rispetto ai 28,8 milioni del 2012). Si rileva, in sostanza, un incremento dell'1%.

Le detrazioni per classi di reddito
In particolare, secondo i dati diffusi dal Mef, le deduzioni per oneri deducibili sono più consistenti nelle classi di reddito più alte (oltre 35.000 euro): in particolare gli oneri deducibili passano da un valore medio di 3.120 euro (nella classe tra 35.000 e 70.000 euro) fino ad arrivare ad un valore di 20.470 euro (nelle classi oltre 300.000 euro).
Invece le detrazioni incidono maggiormente nelle classi di reddito più basse con un valore medio che passa da 1.800 euro (per classi da 7.500 a 15.000) a 1.160 euro (per classi da 70mila a 100mila euro). Occorre sottolineare che per i soggetti con classi di reddito basse le detrazioni possono non essere interamente godute in quanto maggiori dell'imposta lorda (fenomeno dell'incapienza). Tale fenomeno riduce gli effetti positivi delle detrazioni sulla progressività dell'imposta; invece in senso opposto opera il meccanismo di calcolo di alcune detrazioni che le rende decrescenti al crescere del reddito. Nelle classi di reddito medio-basse (da 7.500 euro a 35mila euro) i valori medi delle deduzioni e detrazioni tendono a coincidere a differenza di quanto riscontrato nel 2011; occorre tener presente che i soggetti che possono usufruire degli oneri deducibili diminuiscono del -24%, per effetto sia della modifica normativa che ha limitato la deducibilità dei contributi sanitari obbligatori per l'assistenza erogata nell'ambito del Servizio sanitario nazionale agli importi superiori a 40 euro, sia della non imponibilità dei redditi fondiari di immobili non locati e la diminuzione incide maggiormente in tali classi.

giovedì 27 marzo 2014

Avviso pubblico per la realizzazione di percorsi di alta formazione per studenti iscritti ai corsi di laurea in ingegneria meccanica, energetica e gestionale







Si comunica che è in corso di pubblicazione sul BURC il Decreto n. avente ad oggetto: "Programma Ordinario Convergenza. Avviso pubblico per la realizzazione di percorsi di alta formazione per studenti iscritti ai corsi di laurea in ingegneria meccanica, energetica e gestionale . Impegno di spesa."

EXPO 2015 - Mostra l'Italia delle Regioni

  • EXPO 2015 - Mostra l'Italia delle Regioni. Sezione tematica : Potenza del Saper Fare Manifestazione di interesse: Potenza del saper fare; Candidature Expo_2015: Potenza del saper fare.

  • EXPO 2015 - Mostra l'Italia delle Regioni. Sezione Tematica: Potenza del Limite 2 Manifestazione_di_interesse: Potenza del Limite  Candidature Expo 2015: Potenza del limite 


Contatti : Tel. 0961/856114 - 856173 - g.ditommaso@regcal.it

Note: indirizzo al quale far pervenire le proposte :

Dipartimento 11 - Settore Cultura, via G. da Fiore 86, 88100 Catanzaro

Pubblicati nella sezione "bandi e avvisi" del sito Calabria Europa gli avvisi Pubblici di Selezione per le attività di Assistenza Tecnica ai Piani di Comunicazione POR Calabria FESR e POR Calabria FSE 2007/2013.

Gli avvisi sono relativi alla:

- Selezione di n.5 (cinque) esperti esterni per l'incarico di giornalisti con funzioni di redattore ordinario;

- Selezione del Responsabile tecnico dell'Area "Comunicazione con i Media" e Direttore Responsabile della testata giornalistica "Calabria Web";

- Selezione di 7 (sette) esperti esterni (Figure Professionali: n.2 Writer,n.1 Grafico, n. 2 Account, n.1 Redattore multimediale,n.1 Web Designer) per l'Area "Comunicazione Integrata Eventi e Progetti Strategici Orizzontali";

- Selezione di un esperto esterno di elevata specializzazione e comprovata competenza ed esperienza professionale per l‟incarico del Responsabile tecnico dell'Area "Comunicazione Integrata Eventi e Progetti Strategici Orizzontali".

5 aprile: Giornata Nazionale delle Manovre Salvavita Pediatriche

5 aprile: Giornata Nazionale delle Manovre Salvavita Pediatriche

Manovre di primo soccorso per i bambini: Croce Rossa in campo il 5 aprile

E’ di pochi giorni fa la terribile notizia del soffocamento di un bambino di soli tre anni in un centro commerciale di Roma. Un pezzetto di panino rimasto incastrato nella gola e l’assenza di attività respiratoria per tanti minuti ha procurato danni irreparabili.

Incidenti come questo sono molto più frequenti di quanto si possa pensare, tanto che il soffocamento per corpo estraneo è la seconda causa di morte per bambini fino a 4 anni e diventa la prima causa per bambini fino a 9 anni. 300 casi all’anno di cui la metà purtroppo fatali.
Ci si chiede come un centro commerciale enorme come quello di “Porta di Roma” non abbia al suo interno un presidio di pronto soccorso e certamente un esperto di manovre di disostruzione avrebbe salvato la vita al piccolo Francesco, esperienza e pratica che si possono fare anche da personale non medico o infermieristico grazie a una serie di corsi di preparazione.
Oltre alle associazioni medici pediatri che operano sul territorio e che garantiscono questi corsi di disostruzione, la Croce Rossa è in prima fila nelle piazze e nei centri dove i bambini sono in gran numero per spiegare come poche operazioni fatte con decisione e nella giusta maniera possono salvare una piccola vita.
In tutte le regioni d’Italia, quasi a scandirne l’urgenza dopo l’interesse mediatico del tragico evento romano la Croce Rossa Italiana in aggiunta alle normali attività formative in ambito pediatrico, offrirà il giorno 5 aprile 2014 a chi fosse interessato (fino ad esaurimento posti disponibili) una giornata informativa gratuita durante la quale si tratterà la prevenzione da ostruzione da corpo estraneo e le manovre salvavita pediatriche.

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=1AY34yKQNIc

Il calendario dei corsi Regione per Regione
Le linee guida nazionali sulle tecniche per evitare il soffocamento dei bambini saranno presentate nel corso del workshop "Out of the box 2014" in programma sabato 29 marzo, alle ore 10, presso l'Aula Magna "Sebastiano e Rita Reali" del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Tor Vergata a Roma (via Bernardino Alimena,5)
L'iniziativa, organizzata dalla Croce Rossa Italiana con il supporto del Comitato regionale CRI del Lazio. All'incontro saranno presenti, tra gli altri, il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, il dr. Jacopo Pagani, responsabile nazionale del
progetto manovre salvavita pediatriche, il delegato tecnico nazionale di area 1, Maurizio Menarini, il Presidente del Comitato regionale CRI del Lazio, Adriano De Nardis, il Presidente del Comitato Provinciale CRI di Roma, Flavio Ronzi. La diffusione delle manovre salvavita pediatriche rientra nell'ambito di un progetto di educazione sanitaria della Croce Rossa Italiana che si rivolge alle insegnanti di asili nido e scuole elementari, alle mamme, ai papà, ai nonni, alle baby sitter e a tutti coloro che quotidianamente
interagiscono con bambini.
L'ostruzione delle vie aeree in età pediatrica è infatti un evento abbastanza frequente e un intervento tempestivo può prevenire conseguenze gravi, anche fatali. Sempre più spesso accade che i più piccoli siano vittime dell'ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, come cibo, palline di gomma giochi, caramelle, un evento che se, non prontamente trattato, in pochi minuti potrebbe evolvere in arresto respiratorio al quale segue l'arresto cardiaco. E' importante, per evitare tali incidenti, diffondere il più possibile non solo le manovre salvavita , ma anche prevenire che ciò possa accadere.

Camoscio d'Oro a "il pranzo è servito"

Così stabilisce la Cassazione Tributaria ordinanza del 26 marzo 2014.....



Le spese sostenute dall’avvocato, ad esempio, per le trasferte di lavoro o per i compensi ai domiciliatari, non rilevano ai fini della sottoponibilità all’IRAP dei suoi redditi professionali. Né assumono valore decisivo gli esborsi per personale dipendente, ove si tratti di importi modesti. È quanto emerge dalla brevissima ordinanza 26 marzo 2014 n. 7153 della Corte di Cassazione, Sesta Sezione Civile – T.

L’Agenzia delle Entrate ha proposto ricorso avverso la sentenza con cui la CTR dell’Abruzzo ha rigettato l’appello dell’Ufficio affermando la spettante. Ebbene, la Sesta Sezione Civile – T, condividendo il parere del consigliere relatore, ha dichiarato infondato il ricorso depositato dalla difesa erariale e confermato, per l’effetto, il verdetto pro-contribuente espresso dai giudici tributari di Pescara.

Nelle brevi motivazioni dell’ordinanza si legge: “Il ricorso deve essere rigettato, in quanto la Agenzia non contesta adeguatamente la valutazione in fatto del giudice di secondo grado, limitandosi a sottolineare la quantità di spese affrontate dal professionista. Fattore di per sé non decisivo se considerato nel suo importo globale, in quanto — ad esempio - le spese per trasferte o per i compensi ai domiciliatari non sono significative ai fini della sussistenza di una autonoma organizzazione. Né assume valore decisivo la presenza di una segretaria, così come ribadito anche di recente da questa Corte”.

S

STUDIO COMMERCIALE SEMERARO APPLAUDE E CONDIVIDE

Aidc. Commercialisti promotori del cambiamento
Tra principio di legalità, riconoscimento e retroattività, Barbara Ricciardi fa il punto sullo Statuto del contribuente
Si è svolto a Roma lo scorso giovedì il IV convegno dell'Aidc sul tema del principio di legalità connesso alle rilevanti violazioni della Legge n. 212 del 2000. Proprio in occasione dell'incontro, al quale hanno preso parte diverse personalità del mondo professionale e di quello istituzionale, abbiamo raccolto le opinioni del presidente della sezione capitolina dell'Aidc, Barbara Ricciardi. Il leader territoriale della sigla sindacale ha tracciato un lucido quadro della situazione posta in evidenza dai commercialisti.

Lo Statuto del contribuente regola i rapporti tra Amministrazione finanziaria e contribuenti. Si tratta però di una relazione spesso 'violata'. Come si pongono i commercialisti in questo rapporto?

Ricciardi - Dunque, noi abbiamo deciso di fare questo convegno proprio per cercare di ristabilire un giusto rapporto tra fisco e contribuenti, così come previsto dallo Statuto del contribuente ormai piu di dieci anni fa. Il nostro obiettivo è quello di far divenire lo Statuto una norma effettivamente vigente e autorevole, anche a livello istituzionale. Il nostro ruolo all'interno del rapporto è pertanto quello di intermediari tra l'Amministrazione Finanziaria e i contribuenti, siano essi persone fisiche o imprese.

Questo Statuto doveva essere 'rivoluzionario', ma ha invece mostrato subito delle lacune. Quali sono quelle principali, secondo lei?

Ricciardi - Ebbene, lo Statuto avrebbe dovuto garantire l'irretroattività delle norme, quindi un diverso tipo di rapporto tra fisco e contribuente. Inoltre, se quanto stabilito nel 2000 fosse stato concretamente applicato, ci sarebbe stato anche un altro tipo di approccio tra commercialisti e Amministrazione finanziaria. Perché non dimentichiamo che i commercialisti sono proprio nel mezzo tra il contribuente e le istituzioni. Insomma, senza queste lacune sarebbe stato tutto molto diverso. Tuttavia è doveroso ammettere che qualcosa è radicalmente cambiato rispetto a quanto avveniva prima del 2000. Con l'avvento dello Statuto è divenuto più semplice relazionarsi con gli uffici delle Entrate. Il commercialista che si reca presso l'Agenzia competente trova dei funzionari disposti a rapportarsi su un livello differente rispetto al passato, cosa che non accade a chi si presenta lì non in veste di commercialista. Ci viene tributato un minimo riconoscimento. Io svolgo la mia attività a Roma dove ci sono otto Agenzie delle Entrate. È una realtà piuttosto complessa, per cui la natura del rapporto dipende dalla maturità dell'agenzia e dei relativi funzionari. In linea generale, quindi, c'è la possibilità di un maggiore dialogo. Purtroppo però la realtà è ancora distante da quanto ha previsto lo Statuto del contribuente, sebbene non sia neanche paragonabile a quello che accadeva vent'anni fa.

In questo progetto di riflessione sullo Statuto del contribuente, che ruolo hanno i commercialisti?

Ricciardi - Il mio parere è che i commercialisti siano chiamati a dare un apporto di tipo molto pratico. In sostanza, noi dobbiamo essere portavoce presso le istituzioni, presso chi fa le leggi. Dobbiamo dare testimonianza in merito a ciò che davvero dovrebbe essere il rapporto tra fisco e contribuente, vale a dire l'applicazione concreta dello Statuto del contribuente. Noi dovremmo essere i promotori di tale "rivoluzione". Questo è il nostro auspicio.
Autore: Daniela Lucia

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CREDITO SOCIALE DELLA REGIONE CALABRIA (NEWS)

Salve popolo di internauti,
vi comunichiamo che l' Avviso Pubblico per l’accesso al credito sociale a favore di coloro che versano in situazioni di temporanea difficoltà economica, emanato dalla REGIONE CALABRIA, è stato pubblicato sul BURC n. 13 del 24.03.2014

Pertanto dopo dieci giorni sarà possibile presentare domanda..... ricordiamo che è a sportello...pertanto "Chi tardi arriva male alloggia" (come si dice dalle nostre parti)

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Start up e agevolazioni

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Da Venerdì ritornerà il bel tempo (almeno si spera)

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-03-27/meteo-ancora-freddo-vento-e-piogge-italia-090702.shtml?uuid=ABxRR55


Ad Aprile guarda nella buca delle lettere: probabile che troverai un questionario ADE

Le missive sul nuovo redditometro verranno inviate con ogni probabilità all’inizio di aprile. Non saranno più 35.000 come inizialmente previsto, ma “solo” 20.000. Al contribuente conviene rispondere in quanto l'omessa risposta all'invito potrebbe depotenziare la successiva difesa.

I questionari rappresentano una richiesta di informazioni inviata dall'Amministrazione finanziaria che prelude e prepara al primo momento di contatto tra il Fisco e il contribuente interessato da un controllo di tipo “sintetico”. Il questionario conterrà precisi riferimenti a diverse tipologie di spese e richiederà puntuali chiarimenti sui redditi disponibili. Si ricorda che il principio che muove la contestazioni dell'Agenzia delle Entrate è che tutto quello che è stato speso nel periodo di imposta in questione deve essere stato finanziato con redditi del periodo medesimo, fermo restando la possibilità per il contribuente di provare che le spese sono state finanziate con altri mezzi.
Termine per la risposta - Al contribuente sono lasciati solo 15 giorni per rispondere, con l'avvertimento che la mancata restituzione del questionario, o la sua restituzione incompleta, o con dati non veritieri, sono punite ai sensi dell'art. 11, lett. b), D.Lgs. 18.12.1997, n. 471, con la sanzione da euro 258 a euro 2.065. La legge, inoltre, prevede che le notizie e i dati non addotti e gli atti, i documenti, i libri e i registri non esibiti o non trasmessi in risposta agli inviti dell'ufficio, non possano essere usati a favore del contribuente. Per di più, l'Ufficio potrebbe valutare l'opportunità di adottare più penetranti poteri di controllo attraverso, ad esempio, l'utilizzo delle indagini finanziarie.

 Il fatto che al contribuente siano dati i canonici 15 giorni dal ricevimento del questionario per poter rispondere e ricostruire e recuperare una mole considerevole di dati e documenti rappresenta già una forte limitazione del diritto di difesa, tenuto conto che il questionario avverte solitamente anche che le notizie e i dati non addotti e gli atti e i documenti, i libri e i registri non esibiti o non trasmessi in risposta non possono essere presi in considerazione a favore del contribuente ai fini dell'accertamento in sede amministrativa e contenziosa ai sensi dell'art. 32, D.P.R. 600/1973.

Vista la limitazione temporale in sede di risposta al questionario, è bene prevedere la possibilità di integrare l'invio con la documentazione non disponibile al momento della risposta stessa, con una frase del tipo “il sottoscritto si riserva di fornire ulteriori documenti e notizie che non si trovano attualmente in suo possesso e nella sua disponibilità, considerato anche il tempo limitato di soli 15 giorni per rispondere al questionario ed il tempo invece non breve trascorso dalle annualità oggetto del controllo”

mercoledì 26 marzo 2014

Expo 2015 e lavoro, a che gioco stiamo giocando? - Il Fatto Quotidiano

Expo 2015 e lavoro, a che gioco stiamo giocando? - Il Fatto Quotidiano


Brescia, il selfie di protesta degli infermieri neolaureati (e disoccupati) - Il Fatto Quotidiano

Brescia, il selfie di protesta degli infermieri neolaureati (e disoccupati) - Il Fatto Quotidiano

Il "pane in attesa": a Messina solidarietà al banco del fornaio - Il Fatto Quotidiano

Il "pane in attesa": a Messina solidarietà al banco del fornaio - Il Fatto Quotidiano



La solidarietà non fa clamore, ma per fortuna esiste!

E se iniziassimo a prendere esempio?

Pronto? Sono Enzo Jannacci, chiamo dal Paradiso - Il Fatto Quotidiano

Pronto? Sono Enzo Jannacci, chiamo dal Paradiso - Il Fatto Quotidiano



Una telefonata molto speciale

:)

Zoo di Copenaghen, dopo la giraffa è il turno dei leoni: ammazzati in quattro - Il Fatto Quotidiano

Zoo di Copenaghen, dopo la giraffa è il turno dei leoni: ammazzati in quattro - Il Fatto Quotidiano



Lo scempio continua.... la prossima volta a chi toccherà?

Disoccupazione speciale edile 2014: requisiti e modalità di accesso

Il trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia è una prestazione riconosciuta ai lavoratori del settore edile che abbiano perso involontariamente il lavoro
La disoccupazione speciale edile, prevista dal decreto legge del 16 maggio 1994 n. 299, convertito con modificazioni nella legge n. 451 del 1994, è stata abrogata a decorrere dal 1° gennaio 2017, ai sensi dell’articolo 2, comma 71, lettera f) della legge n. 92 del 28 giugno 2012 e successive modificazioni recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, prevedendo un alternativo sistema di protezione e sostegno ai lavoratori che perdono involontariamente il posto di lavoro, ovvero l’indennità ASpI e mini-ASpI (cfr. circolare INPS n. 42/2012).

Pertanto, le domande di disoccupazione speciale per l’edilizia potranno essere accettate solo per i licenziamenti intervenuti entro la data 30 dicembre 2016.


ASpI e Mini-ASpI alternative al trattamento speciale. La riforma degli ammortizzatori sociali ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2013, l’introduzione dell’indennità di disoccupazione ASpI e Mini-ASpI nonchè la progressiva abolizione, a far data dal 1° gennaio 2017, del trattamento speciale edile.
In base ai chiarimenti forniti dall’INPS con la circolare n. 2 del 7 gennaio 2013, il trattamento speciale edile seguirà un percorso di regime transitorio dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2016, fino alla completa eliminazione a partire dal 1° gennaio 2017. Durante questo periodo, il lavoratore edile licenziato in possesso dei requisiti di cui alla legge n. 427 del 1975 potrà presentare, in alternativa alla domanda di disoccupazione speciale edile, una domanda Mini-ASpI oppure ASpI, in quanto il trattamento speciale edile è sempre meno favorevole rispetto a tali prestazioni, sia per quanto riguarda l’importo che con riferimento alla durata.
Dal 1° gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2016 il lavoratore edile licenziato può dunque scegliere, all’atto della presentazione della domanda di disoccupazione, se richiedere il trattamento speciale edile oppure optare per le nuove forme di ammortizzatori sociali perché più favorevoli.
Vediamo cosa succede nel caso in cui il lavoratore scelga il trattamento speciale di disoccupazione edile, il trattamento Mini-ASpI ed infine  l’ASpI..


Disoccupazione speciale edile
La disoccupazione speciale edile è una prestazione a sostegno del reddito del lavoratore licenziato involontariamente nel settore dell’edilizia ed è riservata ai lavoratori dipendenti e ai soci lavoratori di cooperative edili.
In particolare, il trattamento spetta ai lavoratori licenziati per:

  • cessazione dell’attività aziendale;
  • ultimazione del cantiere o delle singole fasi lavorative;
  • riduzione di personale;
  • fallimento di aziende edili ed affini anche del settore artigiano.
  • Sono invece esclusi i:
  • lavoratori che si dimettano volontariamente (fanno eccezione le lavoratrici durante l’intero periodo di maternità fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Lo stesso vale per i lavoratori padri);
  • lavoratori licenziati per motivi non contingenti all’azienda;
  • extracomunitari con permesso di soggiorno stagionale;
  • lavoratori parasubordinati;
  • apprendisti;
  • dirigenti;
  • lavoratori titolari di pensione diretta;
  • lavoratori licenziati per fine contratto a tempo determinato;
  • lavoratori che vengano avviati al lavoro tramite un somministratore.



REQUISITI
Il trattamento viene riconosciuto ai lavoratori in possesso dei seguenti requisiti:
almeno 10 contributi mensili o 43 contributi settimanali per lavoro prestato nel settore dell’edilizia nei due anni precedenti la data del licenziamento; sono utili anche i contributi relativi a periodi assicurativi maturati in Paesi convenzionati purché si riferiscano a lavoro effettuato nel settore edile;
dare la propria disponibilità a svolgere attività lavorativa presso i Centri per l’impiego o all’INPS.


DECORRENZA
La decorrenza del trattamento speciale è collegata alla data di iscrizione al collocamento (legge n. 427/1975) così come segue:
dal primo giorno di disoccupazione nel caso in cui la propria disponibilità a svolgere attività lavorativa sia resa entro i sette giorni successivi a quello di licenziamento;
dal giorno in cui i lavoratori hanno reso la propria disponibilità a svolgere attività lavorativa negli altri casi.
A seguito dell’abolizione dell’iscrizione dei lavoratori al collocamento, e delle nuove disposizioni per l’accertamento dello stato di disoccupazione (D.L. n° 181 del 21/04/2000) modificato dal (D.L. n° 160 del 19/12/2002), è stato disposto che il trattamento speciale compete dal giorno in cui i lavoratori hanno reso, presso il centro per l’impiego, la disponibilità a svolgere attività lavorativa (Messaggio. n° 160 del 24/02/2003).

DURATA
Il trattamento speciale viene corrisposto:

  • per un massimo di 90 giorni;
  • qualora ricorrano i requisiti anche per il trattamento ordinario di disoccupazione (perfezionamento del requisito delle 52 settimane anche in settori diversi dall’edilizia e del biennio di anzianità assicurativa), terminato il godimento del trattamento speciale si avrà diritto al pagamento dell’indennità ordinaria di disoccupazione per ulteriori:
  • nove mesi, qualora il lavoratore, alla data di licenziamento superi i 50 anni di età;
  • cinque mesi, qualora non superi alla data del licenziamento i 50 anni di età.

In presenza di particolari requisiti stabiliti dall’art. 11 della legge n. 223/91, ossia, in base all’emanazione di specifico decreto Ministeriale, il trattamento speciale può durare anche 18 o 27 mesi ed è corrisposto, per i primi 12 mesi, nella misura del 100% del trattamento di cassa integrazione straordinaria nei limiti di un importo massimo. Per i periodi successivi nella misura dell’80% del predetto importo..

MISURA DELLA PRESTAZIONE
Il trattamento speciale spetta nella misura dell’80% della retribuzione percepita nel periodo quadrisettimanale precedente la cessazione del rapporto di lavoro (fino al 1991 la retribuzione era rivalutata ogni anno, al 1° gennaio, in base all’aumento dell’indennità di contingenza dei lavoratori dipendenti. Dal 1991 questo meccanismo di adeguamento non si applica più).

Qualora il lavoratore abbia titolo ad entrambi i trattamenti (trattamento speciale ed indennità ordinaria), finito il trattamento speciale, il trattamento ordinario verrà calcolato sulla base della retribuzione lorda percepita nei tre mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro e viene corrisposto in misura percentuale rispetto a tale retribuzione. La percentuale spettante ai lavoratori che alla data del licenziamento abbiano superato i 50 anni di età è pari al:
60% per un massimo di 3 mesi;
50% per ulteriori 2 mesi;
40% per il periodo restante.
Le stesse percentuali, ma sino ad un massimo di 5 mesi, vengono applicate ai lavoratori che alla data del licenziamento non abbiano superato i 50 anni di età.
L’indennità di disoccupazione ordinaria è soggetta a degli importi massimi erogabili, divisi in due fasce a seconda che la retribuzione mensile lorda percepita durante il rapporto di lavoro superi o meno l’importo fissato anno per anno con decreto.
Con la circolare n° 12 del 29 gennaio 2014 l’INPS ha provveduto ad aggiornare i nuovi importi per la disoccupazione edile. L’importo da corrispondere, per effetto della rivalutazione Istat 2014, è fissato in euro 634,07 che, al netto della trattenuta del 5,84%, è pari ad euro 597,04.


SETTIMANA NATALIZIA
Ai disoccupati che beneficiano del trattamento speciale (o ordinario) in una delle giornate comprese tra il 18 e il 24 dicembre compete, oltre al trattamento relativo al periodo predetto, uno speciale assegno per la decorrenza natalizia di importo pari a 6 giorni di disoccupazione, comprese le quote giornaliere di assegno al nucleo familiare.
N.B.: Poiché, come si è visto, la retribuzione presa a riferimento, dal 1991, non è più rivalutata, sempre più spesso l’importo dell’indennità ordinaria finisce per essere più favorevole del trattamento speciale. Pertanto i disoccupati che hanno i requisiti sia del trattamento speciale che dell’indennità ordinaria possono scegliere di percepire per l’intero periodo indennizzabile il trattamento ordinario. Attenzione però, perché questa scelta potrebbe produrre un effetto negativo sul valore della contribuzione figurativa.

MODALITÀ’ DI PAGAMENTO

L’indennità viene pagata mensilmente direttamente dall’INPS.
L’interessato deve indicare sulla domanda una delle seguenti modalità:

  1. bonifico bancario o postale;
  2. allo sportello di un qualsiasi Ufficio Postale del territorio nazionale localizzato per CAP, previo accertamento dell’identità del percettore, tramite:
  3. documento di riconoscimento;
  4. codice fiscale;
  5. consegna dell’originale della lettera di avviso della disponibilità del pagamento inviata all’interessato tramite posta.


Nel caso di accredito in c/c bancario o postale devono essere indicati anche gli estremi dell’ufficio pagatore presso cui si intende riscuotere la prestazione nonché le coordinate bancarie o postali (IBAN).
L’indennità cessa quando l’interessato:

  • ha percepito tutte le giornate di trattamento;
  • inizia un nuovo lavoro;
  • vengono meno le condizioni di cui alla dichiarazione di disponibilità resa ai Centri per l’impiego ai fini della concessione della prestazione;
  • diventa titolare di un trattamento pensionistico diretto (pensione di vecchiaia, di anzianità, pensione anticipata, pensione di inabilità o assegno di invalidità).


MODELLO DOMANDA

Tutte le domande riguardanti i trattamenti di sostegno al reddito, vanno presentate obbligatoriamente per via telematica mediante i servizi online dell’INPS. Pertanto, i cittadini con PIN dispositivo fornito dall’Istituto possono inserire, compilare e inviare la domanda di prestazioni a sostegno del reddito – Disoccupazione, Mobilità e Trattamenti speciali di disoccupazione per l’edilizia, direttamente tramite il portale.
In alternativa, gli interessati possono rivolgersi per la presentazione della domanda ai Caf e Patronati autorizzati dall’INPS che provvedono gratuitamente alla trasmissione telematica della stessa attraverso le funzioni appositamente implementate per tale tipologia di prestazione.

Infine, la domanda di disoccupazione speciale per l’edilizia può essere presentata anche tramite il Contact Center multicanale, telefonando al Numero Verde 803.164 sempreché si disponga del PIN dispositivo.
La domanda va compilata sul modello DS21 e deve essere accompagnata dalla dichiarazione resa dall’ultimo datore di lavoro (modello DS22/ED).
Al momento dell’invio della domanda, come già ribadito, il lavoratore licenziato può scegliere se fruire del trattamento di disoccupazione speciale edile oppure richiedere la mini-ASpI o, in presenza delle 52 settimane contributive nel biennio, l’ASpI. In entrambi i casi i 2 trattamenti sono più favorevoli rispetto a quello della disoccupazione speciale edile.

Mini-ASpI

La mini-ASpI è entrata in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2013 ed è alternativa alla disoccupazione speciale per l’edilizia fino al 31 dicembre 2016, dopodiché a partire dal 1° gennaio 2017, come già precisato, il trattamento speciale sarà definitivamente abrogato.
Il requisito che il lavoratore licenziato dal settore edile deve possedere al momento della presentazione della domanda mini-ASpI consiste nell’avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 12 mesi precedenti la data del licenziamento.


A CHI SPETTA
Il trattamento Mini-ASpI, che sostituisce di fatto la disoccupazione speciale per l’edilizia e la disoccupazione ordinaria con i requisiti ridotti, spetta ai:

  1. lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente l’occupazione, ivi compresi gli apprendisti;
  2. soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
  3. personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  4. lavoratori dello spettacolo con rapporto di lavoro subordinato non rientranti nelle categorie professionali del personale artistico, teatrale e cinematografico di cui all’elenco allegato alla circolare INPS n. 22 del 13 febbraio 2012;
  5. dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni;
  6. lavoratori a tempo determinato della scuola;
  7. lavoratori dipendenti del settore edile;
  8. lavoratori con contratto di lavoro part-time verticale o misto.



DURATA
La durata massima del trattamento della nuova prestazione a sostegno del reddito dei lavoratori licenziati nel settore edile è pari alla metà delle settimane di contribuzione maturate negli ultimi 12 mesi, detratti i periodi di indennità eventualmente fruiti nel periodo.
Esempio: se il lavoratore nell’arco del 2012 lavorò per 40 settimane, la durata dell’indennità non potrà superare le 20 settimane, ovvero i 5 mesi.
E’ prevista la sospensione dell’erogazione del beneficio per periodi di lavoro inferiori a 5 giorni.


IMPORTO E CALCOLO
L’indennità è rapportata ad una nuova base di calcolo determinata dalla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, comprensiva degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità aggiuntive (retribuzione imponibile esposta in uni-emens), divisa per il totale delle settimane di contribuzione indipendentemente dalla verifica del minimale e moltiplicata per il coefficiente numerico 4,33.
L’indennità mensile è rapportata alla retribuzione media mensile, così determinata, ed è pari al 75 per cento nei casi in cui quest’ultima sia pari o inferiore per il 2014 all’importo di 1.192,98 euro mensili, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati, intercorsa nell’anno precedente; nei casi in cui sia superiore al predetto importo, l’indennità è pari al 75 per cento di 1.192,98 euro incrementata di una somma pari al 25 per cento del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo.
L’importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge, per il 2014 pari ad euro 1.165,58.

All’indennità mensile si applica una riduzione del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione ed un’ulteriore riduzione del 15% dopo il dodicesimo mese di fruizione.

ASpI
In alternativa alla Mini-ASpI, il lavoratore licenziato nel settore edile può, al momento della presentazione della domanda, richiedere il riconoscimento della nuova prestazione a sostegno del reddito denominata ASpI, se possiede almeno 52 settimane contributive versate nell’arco del biennio precedente la data di cessazione dell’attività lavorativa (es. licenziamento intervenuto giorno 01/01/2014: il biennio in cui maturare le 52 settimane contributive farà riferimento al periodo retroattivo sino al 02/01/2012).

A CHI SPETTA

L’ASpI viene estesa anche ai dipendenti del settore edile e ai soci lavoratori di cooperative sempre del settore edilizio, inquadrati con:
contratto a tempo determinato o indeterminato;
contratto di formazione e lavoro;
contratto di apprendistato;
personale artistico.
L’indennità è riconosciuta ai lavoratori che siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • siano in stato di disoccupazione involontario;
  • possano far valere almeno due anni di assicurazione contro la disoccupazione;
  • possano far valere almeno un anno di contribuzione (52 settimane) contro la disoccupazione (contributo DS e/o contributo ASpI) nel biennio precedente l’inizio del periodo di disoccupazione.
  • siano in possesso della capacità lavorativa, ovvero non abbiano malattie in corso che provochino la temporanea inabilità al lavoro.



DURATA

La durata dell’ASpI può essere al massimo di:
8 mesi, per i lavoratori con un’età anagrafica inferiore a 50 anni;
12 mesi, per i lavoratori con un’età anagrafica pari o superiore a 50 anni ma inferiore a 55 anni;
14 mesi, per i lavoratori con un’età anagrafica pari o superiore a 55 anni.
IMPORTO E CALCOLO
Gli importi e le modalità di calcolo sono analoghi a quelli previsti per la Mini-ASpI



NUOVA ATTIVITA’

Nel caso di nuova occupazione del soggetto assicurato con contratto di lavoro subordinato, l’erogazione della prestazione ASpI è sospesa d’ufficio, sulla base delle comunicazioni obbligatorie, per un periodo massimo di sei mesi; al termine della sospensione l’indennità riprende ad essere corrisposta per il periodo residuo spettante al momento in cui l’indennità stessa era stata sospesa.
Il soggetto titolare dell’indennità di disoccupazione ASpI può svolgere attività lavorativa di natura meramente occasionale (lavoro accessorio), purchè la stessa non dia luogo a compensi superiori a 3.000 euro (al netto dei contributi previdenziali) nel corso dell’anno solare 2013.
In caso di svolgimento di lavoro autonomo o parasubordinato, dal quale derivi un reddito inferiore al limite utile alla conservazione dello stato di disoccupazione, il soggetto titolare dell’indennità di disoccupazione ASpI deve, a pena di decadenza, informare l’INPS entro un mese dall’inizio dell’attività, dichiarando altresì il reddito annuo che prevede di trarre dall’attività.
Nel caso in cui il reddito rientri nel limite di cui sopra, l’indennità di disoccupazione è ridotta di un importo pari all’80% dei proventi preventivati. Qualora il soggetto intende modificare il reddito dichiarato, può farlo attraverso nuova dichiarazione “a montante”, cioè comprensiva del reddito in precedenza dichiarato e delle variazioni a maggiorazione o a diminuzione. In tal caso l’indennità verrà rideterminata.

Equitalia: 40 mln dal 28 febbraio: effetto della proroga al fotofinish


C’è ancora tempo fino al 31 marzo. La società di riscossione ha predisposto le opportune iniziative per fare fronte a eventuali incrementi di affluenza nell’ultima settimana


Minore partecipazione nel mese di marzo alla definizione agevolata delle cartelle di Equitalia, probabilmente a causa dello slittamento della scadenza arrivato solo all’ultimo momento, quando la maggior parte degli interessati aveva già provveduto.

Comunque, nei primi 24 giorni del mese, 15mila contribuenti hanno aderito e versato 40 milioni di euro.
L’annuncio in un comunicato di Equitalia, con il quale la società di riscossione nazionale fa saper che le 75mila adesioni registrate a fine febbraio passano a 90mila e gli incassi da 300 a 340 milioni di euro.

Al di là dei numeri, ricapitoliamo cosa è successo ripercorrendo brevemente le disposizioni e i tempi: la possibilità di pagare in un’unica soluzione, senza interessi di mora e di ritardata iscrizione a ruolo, le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi affidati entro il 31 ottobre 2013 a Equitalia, era stata offerta dalla Stabilità 2014 (commi da 618 a 624, legge 147/2013). In prima battuta, il termine ultimo per usufruire dell’agevolazione era stato fissato al 28 febbraio 2014, poi, con il Dl 16/2014, la scadenza è stata prorogata di un mese, finendo al 31 marzo.

Tirando le somme, restano ancora pochi giorni per regolare in maniera agevolata i “conti definitivi” relativi non solo alle entrate erariali, come l’Irpef e l’Iva, ma anche ad altre entrate come il bollo auto e le multe di Comuni e Prefetture per le violazioni al codice della strada. Sono esclusi dall’agevolazione, invece, gli importi dovuti in seguito a sentenze di condanna della Corte dei conti, i contributi richiesti dagli enti previdenziali e altri pagamenti reclamati da enti diversi da quelli ammessi. Sul sito di Equitalia è disponibile l’elenco completo.

Per informazioni dettagliate su cosa, come e dove pagare, vedi articolo “Cartelle definibili fino al 31 marzo. Finora, 75mila adesioni per 300 mln” del 7 marzo scorso.

Cliente esposto alle sanzioni derivanti dall'omissione del commercialista: è la cosiddetta culpa in vigilando



La prova del conferimento dell'incarico a un professionista, alla tenuta delle scritture contabili e alla presentazione della dichiarazione dei redditi, non è condizione sufficiente a tenere il contribuente al riparo dalle sanzioni eventualmente irrogate in seguito alla mancata osservanza del mandato.
Questa è la conclusione della Cassazione, contenuta nelle ordinanze 12472 e 12473, depositate lo scorso 21 maggio.

L'intero processo si è occupato delle contestazioni del socio di una Snc avverso un avviso di accertamento e sanzioni, scaturito in conseguenza degli inadempimenti del consulente.
La Suprema corte ha cassato (con rinvio) la sentenza, emessa dal collegio di grado inferiore, con la quale il ricorrente era stato "salvato" dalle sanzioni, proprio per l'affidamento del settore amministrativo e fiscale della società al commercialista.

La Cassazione ha censurato tale conclusione, puntualizzando che la responsabilità del contribuente non si configura solo nei casi di dolo ma anche di colpa; nel caso di specie, quest'ultima era ravvisabile nell'omissione di ogni controllo, da parte del contribuente sul mandatario, in ordine alla effettiva esecuzione dell'incarico conferito.

Nella pronuncia non è mancato il riferimento a un precedente responso (Cassazione, sentenza n. 22890/2006) che, indicando i riferimenti normativi negli articoli 5, Dlgs 472/1997, e 3, legge 689/1981, aveva rimarcato la presunzione di colpa a carico del contribuente (salvo l'onere di provare, da parte sua, di aver agito senza colpa), escludendo nel contempo la rilevabilità d'ufficio di una presunta carenza dell'elemento soggettivo, sotto il profilo della mancanza assoluta di colpa.

Le ordinanze 12472 e 12473, pur mantenendo fermo tale principio, sembrano affermare, neanche tanto implicitamente, anche l'ulteriore obbligo per il contribuente del controllo sull'esecuzione del mandato conferito. Queste, infatti, statuiscono che "poiché ai sensi del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, art. 5, la violazione delle norme tributarie suscettibile di sanzione da parte della legge richiede che il comportamento addebitato sia posto in essere con dolo o anche con colpa, il contribuente a cui venga contestata la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi e l'omessa tenuta delle scritture obbligatorie non può considerarsi esente da colpa per il solo fatto di avere incaricato un professionista delle relative adempiente, dovendo egli altresì allegare e dimostrare, al fine di escludere ogni profilo di negligenza, di avere svolto atti diretti a controllare la loro effettiva esecuzione, prova nel concreto superabile soltanto a fronte di un comportamento fraudolento del professionista, finalizzato a mascherare il proprio inadempimento".

E' doveroso evidenziare che la decisione assume una certa "complementarietà soggettiva" con la n. 9916, depositata il 26 aprile 2010 dalla terza sezione della Suprema corte, che - in ossequio al principio di osservanza degli obblighi di diligenza che sono prescritti in capo allo stesso professionista - aveva confermato la legittimità della condanna del professionista al pagamento della metà delle sanzioni applicate dall'Erario, avendo tale soggetto (in quel caso) contabilizzato costi privi di documentazione e oneri non riguardanti l'anno della dichiarazione redditi del cliente.

Così, in via del tutto sostanziale e in linea con una apprezzabile tutela dell'interesse erariale, l'effetto delle ordinanze crea un interesse, sia in capo al contribuente sia al professionista, al vicendevole controllo sul regolare espletamento degli obblighi tributari.
Ben vero, mentre le decisioni in commento hanno rilevato il profilo giurisprudenziale della colpa cosiddetta "in vigilando" del cliente, la sentenza n. 9916/2010 aveva invece sottolineato che, ai fini dell'esonero della responsabilità del professionista, "a nulla rilevava il fatto che il cliente tenesse in modo disordinato la contabilità".

In altre parole, le conseguenze di una "culpa in vigilando", da un lato, e del mancato rispetto degli obblighi di correttezza e lealtà professionale previsti dalla normativa vigente e dal codice di deontologia professionale, dall'altro, formano quindi due facce di una stessa medaglia: il comune interesse del contribuente e del professionista a esercitare, entrambi correttamente, gli adempimenti di carattere fiscale.

Riqualificazione energetica no-stop: comunicazione entro il 31 marzo


Il contribuente, direttamente o tramite intermediario abilitato, deve inviare telematicamente, i costi sostenuti nel 2013 per i lavori non terminati entro la fine dell’anno calendario.

Entro lunedì 31 marzo, in relazione alla detrazione d’imposta del 55%-65% per interventi finalizzati al risparmio energetico, è necessario trasmettere il modello Ire (disponibile sul sito), con l’ammontare delle spese pagate lo scorso anno. La tardiva od omessa presentazione non comporta la decadenza dall'agevolazione fiscale, ma prevede una sanzione da 258 a 2.065 euro.

Termini e modalità


Il modello Ire deve essere presentato in via telematica, direttamente dal contribuente o tramite intermediario abilitato, entro 90 giorni dalla fine di ogni anno (quindi, entro il 31 marzo per le persone fisiche e i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare), esclusivamente nel caso in cui gli interventi di riqualificazione energetica proseguano oltre il periodo d’imposta nel quale hanno preso il via, per comunicare all’Amministrazione finanziaria le spese sostenute nei periodi d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono ultimati, per le quali si intende usufruire del bonus fiscale.
Pertanto, l’obbligo non sussiste se i lavori sono iniziati e conclusi nello stesso periodo d’imposta né per la/e annualità ante “fine lavori” in cui non sono state sostenute spese.
Per gli interventi i cui lavori proseguono per più periodi d’imposta, il modello va presentato entro 90 giorni dal termine di ogni periodo in cui sono state affrontate le spese oggetto della comunicazione.

Compilazione del modello
Oltre al modello, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, sono disponibili anche le istruzioni e il software per la compilazione, nonché le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati e la procedura di controllo. Quest’ultima deve essere utilizzata prima dell’invio del file contenente la comunicazione, per evitare che, nel caso sia stato utilizzato un prodotto diverso da quello dell’Agenzia, il sistema rifiuti il documento perché non corrispondente alle specifiche tecniche.

Ecobonus al 65%
È bene ricordare che i costi per “rinverdire” un immobile, se pagati a partire dal 6 giugno 2013 - con l’entrata in vigore del decreto legge 63/2013 - e fino al 31 dicembre 2014, danno diritto a una detrazione d’imposta del 65%, rispetto alla storica agevolazione del 55%.
In particolare, lo stesso Dl 63, oltre a sancire l’innalzamento dell’ecobonus al 65%, ha prolungato il diritto all’agevolazione fiscale per tutto il 2013. Termine che è stato poi prorogato dalla legge 147/2013 (Stabilità 2014) fino al 31 dicembre di quest’anno, con conferma della misura del 65 per cento.
La detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici scenderà, invece, al 50% per le spese che saranno effettuate nel 2015.

Invece, per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che riguardano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, la detrazione spetta nella misura del:
65%, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 30 giugno 2015
50%, per le spese effettuate dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016.
Dall’1 gennaio 2016 (per le parti comuni, dall’1 luglio 2016), l’ecobonus sarà “incorporato” nella detrazione del 36% prevista per le ristrutturazioni edilizie (articolo 16-bis del Tuir).

Come si devono effettuare i pagamenti


Le modalità per effettuare i pagamenti variano a seconda che il contribuente sia titolare o meno di reddito d’impresa. In particolare, è previsto che:
i non titolari di reddito di impresa devono pagare esclusivamente mediante bonifico bancario o postale
i titolari di reddito di impresa sono esonerati dall’obbligo di pagamento tramite bonifico. La prova delle spese può essere costituita da altra idonea documentazione.
Il beneficio, ossia la detrazione d’imposta (Irpef o Ires) fruibile sia dalle persone fisiche sia dalle società, deve essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo.

Il Modello UNICO ha imparato le lingue straniere

Nella sezione del sito internet dell’Agenzia delle Entrate dedicata ai modelli in altre lingue, a beneficio dei contribuenti residenti nelle zone di confine sono disponibili Unico Persone fisiche e Unico mini in tedesco e in sloveno.

 Si chiamano Unico Natürliche Personen 2014 e Unico Fizične osebe 2014 e sono disponibili, con le relative istruzioni, nella versione dedicata ai casi più articolati (primo e secondo fascicolo) e in quella mini per le situazioni meno complesse, anche questa sia in tedesco che in sloveno.
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Potranno essere utilizzati al momento di predisporre le dichiarazioni dei redditi relative all’anno d’imposta 2013 dai contribuenti appartenenti alle minoranze linguistiche residenti rispettivamente nella provincia di Bolzano e in Friuli Venezia Giulia.

Tra le novità ricordiamo la sezione familiari a carico dove aumentano le detrazioni Irpef per i figli a carico: da 800 a 950 euro, per ogni figlio dai tre anni in su; da 900 a 1.220 euro, per ogni figlio sotto i tre anni; da 220 a 400 euro, l’importo aggiuntivo per ogni figlio portatore di handicap. Inoltre, è stata introdotta una nuova casella per proteggere la privacy dei figli affidati e poter inserire solo il numero di quanti sono, senza indicare il loro codice fiscale. Da quest’anno, i dati da inserire nel quadro relativo ai redditi fondiari non dovranno tener conto delle ordinarie rivalutazioni, come già avviene nella compilazione del modello 730. La rivalutazione dell’80% per il reddito dominicale e del 70% per il reddito agrario, saranno effettuati nella successiva fase di determinazione dell’imponibile, dove sarà applicata l’ulteriore rivalutazione del 15% per entrambi i redditi o del 5% nel caso di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionale. Infine il quadro RB ha subito una rivisitazione grafica, per poter recepire le novità attinenti all’Imu, a oggi in attesa di conferma con la prossima approvazione della Legge di stabilità 2014.

I termini per l’adempimento dichiarativo: il modello va consegnato a un ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno, in caso di presentazione - quando possibile - in forma cartacea; c’è tempo fino al 30 settembre, invece, per la trasmissione in via telematica, direttamente da parte del contribuente o tramite un intermediario abilitato o a cura di un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

Ode alla vita



Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore
e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta la musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

Martha Medeiros

martedì 25 marzo 2014

I 10 Giovani più Ricchi al Mondo

Mark Zuckerberg
Rankings


Forbes ha stilato la classifica dei più giovani miliardari del 2014. Molti sono ricchi ereditieri, alcuni invece la propria fortuna l’hanno creata da sé, con le loro competenze e capacità. La sfida di molti “figli di papà” è mantenere il patrimonio e far crescere l’azienda, cosa che molti ragazzi sanno fare perfettamente con innovazione e un modo nuovo di fare business, senza dimenticare il know-how familiare. Nuovi miliardari crescono quando tradizione e innovazione si incontrano.
10. Fahd Hariri
Età:
 33
Patrimonio netto: $1.2 miliardi
fahd hariri
Fahd Hariri è il più giovane figlio del Primo Ministro del Libano Rafik Hariri ucciso per motivazioni ancora misteriose. L’altro figlio, Sahd Hariri, è considerato il suo erede economico e politico; è stato infatti, dal 2009 al 2011, anche lui Primo ministro in Libano. Fahd, laureato all’Ecole Spéciale d’Architecture di Parigi nel 2004 non ha messo piede in Libano dal momento dell’assassinio di suo padre nel 2005. Attualmente promuove lo sviluppo di edifici residenziali di classe in Libano.
 
9. Yang Huiyan
Età:
 32
Patrimonio netto: $6.9 miliardi
Yang Huiyan
La donna più ricca della Cina ha solo 32 anni. Studi universitari in America, alla Ohio State University, Yang Huiyan è ora vice-direttore della Country Garden Holdings, la società immobiliare di famiglia – sbarcata lo scorso aprile sul listino di Hong Kong – di cui detiene il controllo. Di lei si sa poco o nulla: fino a pochi mesi fa, quando si è sposata con un funzionario del Partito Comunista, non si conosceva neppure il suo volto.
 
8. Eduardo Saverin
Età:
 31
Patrimonio netto: $4.1 milardi
eduardo_Saverin
Il co-fondatore di Facebook, reso famoso dal film “The Social Network” dove si parla diffusamente della rottura con Zuckerberg quando questi, come socio di maggioranza, trasferì l’attività da Boston alla California, alleandosi con Sean Parker, già cofondatore di Napster. Dopo una disputa in tribunale, Saverin ottenne la quota del 5% della nuova società di Zuckerberg, Facebook Inc., ottenendo anche formalmente il reintegro tra i co-fondatori nel sito ufficiale della compagnia. Si è trasferito a Singapore e raramente appare sui media. Attualmente è un business angel.
 
7. Scott Duncan
Età
: 31
Patrimonio netto: $6.3 miliardi
Scott-_Duncan
Scott Duncan è uno degli scapoli più ambiti del Texas e uno dei 4 ereditieri dell’impero petrolifero costruito da suo padre, Dan Duncan, ex-uomo più ricco di Houston, morto nel 2010. In quell’anno si poteva ereditare tutto il patrimonio tax-free; se il padre fosse morto in un altro momento avrebbero dovuto pagare almeno 45% di tasse. È di $1.2 miliardi più ricco dell’anno scorso grazie a una crescita in borsa.
 
6. Albert von Thurn und Taxis
Età: 30
Patrimonio netto: $3.8 miliardi
albert thurn und taxis
È stato indicato come il più giovane miliardario del mondo numerose volte, subito dopo la morte di suo padre nel 1990: apparve nell’elenco per la priva volta quando aveva solo 8 anni. Il dodicesimo principe della famosa famiglia tedesca Thurn und Taxis ha ufficialmente ereditato la sua fortuna nel 2001, a 18 anni. Scapolo ambito, vive in un castello in Baviera, Schloss Emmeram e possiede 36 mila ettari di foresta, la più grande tenuta privata in Europa. Alberto II è anche un appassionato di automobilismo, campione della GT Championship ADAC GT Masters tedesca. Nel 2008 Alberto è stato indicato come undicesimo nella lista dei 20 Hottest Young Royals stilata dalla rivista Forbes.
 
5. Drew Houston
Età: 30
Patrimonio netto: $1.2 miliardi
drew houston
Il co-fondatore e CEO di Dropbox è il nuovo ragazzo-prodigio miliardario della Silicon Valley. Houston ha fondato, con Arash Ferdowsi nel 2007, Dropbox, un diffusissimo software di cloud storage multipiattaforma. Houston ha iniziato ad aggiustare computer a 5 anni ed è entrato in diverse startup dagli anni del liceo.
Photo credit: TechCrunch / Foter / CC BY
 
4. Anton Kathrein, Jr
Età:
 29
Patrimonio netto: $1.35 miliardi
kathrein
Anton Kathrein Jr. rappresenta la terza generazione della Kathrein-Werke AG, “la più antica e grande manifatturiera di antenne nel mondo”, come dice il sito dell’azienda. Pionieri nelle antenne automotive, producono anche antenne per radio e TV, satelliti e sistemi di ricezione terrestre, segnali per cellulari, trasmissioni via cavo,… L’azienda, con 18 siti di produzione nel mondo, più di 6800 impiegati e $1.8 miliardi di guadagni nel 2012, è stata fondata dal nonno di Kathrein nel 1919. Anton Sr. ha guidato l’azienda dal 1972 alla morte improvvisa nel 2012.
 
3. Mark Zuckerberg
Età: 29
Patrimonio netto: $28.5 miliardi
Mark Zuckerberg
Dall’ottobre 2012 Facebook conta circa 1 miliardo di utenti attivi che effettuano l’accesso almeno una volta al mese, classificandosi come primo servizio di rete sociale per numero di utenti attivi. Facebook ha appena festeggiato i 10 anni e nessuno ha festeggiato come il CEO Mark Zuckerberg. La crescita della società hanno fatto lievitare il patrimonio del fondatore. Zuckerberg è anche il più grande azionista del social network. Dopo il debutto al Nasdaq, le azioni, offerte a un prezzo iniziale di 38 dollari, avevano perso quota, fino ad arrivare al minimo storico di 17,73 dollari. Ora hanno superato i 70 dollari.
 
2. Dustin Moskovitz
Età: 29
Patrimonio netto: $6.8 miliardi
dustin_Moskovitz
Co-fondatore del social network Facebook insieme a Mark Zuckerberg, Eduardo Saverin e Chris Hughes, Moskovitz ne detiene una quota del 6%, con il valore netto di 1,4 miliardi di dollari. Ha lasciato Facebook nel 2008 per una nuova startup Asana e altri progetti. Ha sposato Cari Tuna con la quale ha all’attivo diversi progetti umanitari. Nel 2010, Forbes 400 ha classificato Dustin Moskovitz come il più giovane miliardario in dollari del mondo e quest’anno è stato superato dalla giovane Perenna Kei.
 
1. Perenna Kei e famiglia
Età: 24
Patrimonio netto: $1.3 miliardi
perenna-kei
Il titolo di miliardaria più giovane va a Perenna Kei, precedentemente conosciuta col nome di “Ji Peili”.