martedì 17 settembre 2019

La vera ri-partenza è dopo le vacanze estive, non a gennaio



Il Capodanno non è l’appuntamento malinconico invernale del divertimento forzato e del cambio di calendario che avete in cucina. Il vero “Capodanno” è il rientro dalle vacanze. Lo era quando andavamo a scuola, poi anche all’Università e continua ad esserlo anche da contributori al PIL nazionale.

Settembre rappresenta un punto di partenza oppure di ri-partenza. Un appuntamento annuale che arriva dopo il periodo delle vacanze. Molti di voi le chiamano ferie. Le ferie, cosi istituzionalmente citate nel diritto del lavoro, sono le giornate di astensione dal lavoro riconosciute come diritto a un lavoratore dipendente, questa indicazione non è dedicata a tutti i lavoratori non contemplando i lavoratori autonomi né i liberi professionisti. Resistete e continuiamo a chiamarle vacanze!

Nonostante il fatto che nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito ad una profonda modifica sia degli elementi che dei cicli dell’economia – con il risultato, anche per necessità economica, di periodi di vacanza più brevi o differiti nel tempo – la pausa “agostana” rimane uno stereotipo radicalizzato nella cultura lavorativa italiana. Dal mio osservatorio di “consulente” questo si concretizza nei serratissimi ritmi del mese di luglio, nelle colonne grigie dei Gantt sui power point in corrispondenza del mese di agosto (anche se il cliente non chiude) e nella frase tipica del cliente proferita alla fine di luglio “Questo è interessante, ma lo vediamo a settembre” anche se la sua assenza si registrerà solo nei canonici giorni di Ferragosto. È un contesto pervasivo e anche se non siete in vacanza, per tutta una serie di motivi più che validi, la sensazione di mondo sospeso è tutta intorno a voi.

Ciascuno di noi ha la propria attitudine, le proprie preferenze e la fortuna di avere la possibilità di decidere come affrontare e vivere questo periodo di pausa. Ciò che ci accomuna tutti è che in questo periodo ci impegniamo e ci sforziamo di cambiare le nostre abitudini quotidiane e di mettere in discussione le routine dei nostri impegni. Come scrive il maestro Don Winslow “L’abitudine è un gesto compulsivo, la routine è una scelta” (I re del mondo, Enaudi).

Occorre capitalizzare questa attitudine e questa opportunità di cambiamento, di creatività e di critica dello status quo personale anche in occasione della ripresa lavorativa per dare un senso e cogliere l’occasione del vero “Capodanno”. Ecco che imparare da quello che facciamo in vacanza o che possiamo fare nel periodo di limbo del mese di agosto, quando molti sono in vacanza, per poi traslarlo nel nostro quotidiano professionale può risultare molto utile.

In particolare in questo periodo ci sentiamo autorizzati o capaci di fare quello che solitamente non abbiamo modo e tempo di fare nel corso dell’anno o di poter affrontare le attività quotidiane in modo differente. Non mi riferisco al pensiero del chiringuito sulla spiaggia, alla gelateria nella capitale europea o alla malga sulle alpi austriache, mi riferisco alle attività che decidiamo di svolgere in questo periodo e soprattutto a come definiamo la loro pianificazione. Attitudini e pratiche che vi consiglio caldamente di applicare anche alle vostre giornate di lavoro.

Tempo dedicato a se stessi
In questo periodo riusciamo a ritagliare nel corso delle giornate il tempo da dedicare a noi stessi e da dedicare alle nostre passioni, a ciò che rimpiangiamo spesso di non riuscire a fare durante l’anno. Prescindendo da coloro che per loro fortuna sono riusciti a far coincidere lavoro e passione, spesso discuto con i miei colleghi, amici e clienti se lavoriamo per riuscire a coltivare le nostre passioni o se abbiamo bisogno delle nostre passioni per riuscire a lavorare meglio. Io propendo sempre per la seconda. Anche nel corso dell’anno dobbiamo coltivare le nostre passioni, anche quelle che ad alcuni sembrano delle “fisse”, e non aspettare la pausa estiva.

Esercizi di Zen quotidiano
Che sia mettere in ordine i CD per data di pubblicazione o i libri in ordine alfabetico per autore, queste attività, oltre che fare spazio e darci piena soddisfazione, hanno la funzione degli esercizi di meditazione Zen. Ovvero dedicarsi ad attività semplici per darci la possibilità, liberando la mente, di pensare a temi per noi importanti. Questa pratica può essere introdotta nelle vostre giornate lavorative.

Alzare la testa
In vacanza ci capita di alzare la testa invece. Per guardare, pensare, ammirare anche fotografare. Ecco nei nostri mesi di lavoro proviamo ad alzare la testa, sia in senso fisico che in senso metaforico. Proviamo ad allontanarci e a prenderci alcune pause dalla ripetitività e dall’immersione nelle attività quotidiane. Riusciamo a far entrare nel nostro campo visivo cose e persone che spesso non vediamo.

Parlare con gli sconosciuti
Durante i mesi lavorativi metropolitane, treni, tram e pullman sono frequentate da persone che non si parlano. Impegnate con i propri smartphone e tablet o con sguardi e posture in difese inattaccabili. In vacanza, spesso nei nostri percorsi di viaggiatori, abbiamo il coraggio e il modo di vincere questa barriera e di riuscire a parlare con gli sconosciuti. Richieste e condivisione di informazioni, curiosità per le storie dei nostri vicini, solidarietà da italiani in vacanza o di viaggiatori sono alcune delle motivazioni che ci portano a dialogare con i “vicini”. Provate a farlo anche sui mezzi citati prima o in coda al bar. È un esercizio utile anche per chi deve parlare in pubblico, per i colloqui o per raccogliere informazioni magari per un progetto.

Provare quello che non conosciamo
Le vacanze sono la scusa e l’opportunità per fare nuove cose, provare nuovi sport, nuove esperienze culinarie, nuove mete. Spesso in modo non pianificato anzi sebbene molti di noi siano attenti alla pianificazione della nostra pausa accettiamo di farci trascinare dalla “serendipity” della vacanza o della situazione e intraprendiamo strade sconosciute. De Bono dice che un ottimo esercizio per la creatività è quello di forzarci ogni giorno a fare qualcosa che non abbiamo mai fatto. Anche semplicemente cambiare strada, aspettare la metro successiva o leggere qualcosa che non abbiamo mail letto. Dovremmo seguire questo consiglio anche nelle nostre attività professionali. Tutti i giorni, ogni giorno.

Queste sono alcune delle pratiche e delle attitudini che facilmente possiamo introdurre nei nostri cicli lavorativi. Per migliorarne efficacia ed efficienza.


Dai che si riparte tutti assieme

Come prenotare online l’appuntamento l’accesso in sede INPS

 Il servizio consente di visualizzare informazioni sugli sportelli di sede aperti al pubblico. E’ possibile anche prenotarsi per la giornata corrente presso uno degli sportelli disponibili. Inoltre, è in sperimentazione il servizio di prenotazione ad orario prefissato, con scelta da parte dell’utente di giorno ed ora in cui desidera accedere allo sportello.

Per controllare se la tua sede INPS prevede la prenotazione online clicca su Ricerca sede e seleziona regione, provincia e città. Al momento della conferma dell’appuntamento il sistema rilascia un codice alfanumerico che vi verrà inviato sia tramite sms che tramite email.

Se hai già prenotato l’accesso allo sportello della tua sede potrai trovarlo cliccando su Le mie prenotazioni.
Se non hai ancora prenotato l’accesso vedrai la scritta “Non sono presenti prenotazioni a sistema“.

Cosa prevede il servizio online
Il servizio di prenotazione eliminacode consente di prenotare l‘appuntamento per la giornata odierna nelle code attualmente in corso presso gli sportelli aperti al pubblico. Il servizio termina 30 minuti prima dell’orario di chiusura degli sportelli. La prenotazione è possibile solo se allo sportello scelto risultano in coda almeno 5 utenti. È consentito effettuare una sola prenotazione per ogni tipologia di sportello e fino ad un massimo di 3 giornaliere. Inoltre, è in sperimentazione su alcune Strutture Inps il servizio di prenotazione su appuntamento, valido sia per la giornata odierna che per i giorni successivi. Se con questo servizio sono state effettuate negli ultimi 30 giorni 3 prenotazioni non utilizzate, per procedere ad una nuova prenotazione è necessario cancellarle dalla sezione “LE MIE PRENOTAZIONI”.

Bonus assunzione per le aziende al Sud


Bonus assunzioni al Sud anche per il 2019: i requisiti
Nella legge di Bilancio 2019 è stata inserita anche la proroga bonus assunzioni al Sud, con le stesse regole dell’anno scorso. Le assunzioni che danno diritto all’incentivo coinvolgono lavoratori che sono disoccupati con le seguenti caratteristiche:


  • età anagrafica compresa tra i 16 anni e 34 anni di età;
  • età anagrafica con 35 anni di età, privi di impiego retribuito da almeno sei mesi (Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 17/10/2017).

Il bonus riconosciuto sotto forma di sgravio contributivo arriva fino ad un valore annuo di 8.060,00 e si applica ai rapporti di lavoro a partire dal 1° maggio al 31 dicembre del 2019.

Il sito Anpal precisa che queste persone non devono avere avuto un rapporto di lavoro negli ultimi 6 mesi con il medesimo datore di lavoro.

Inoltre, chiarisce che:


  • l’incentivo può essere riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato sia a tempo pieno che part-time, anche a scopo di somministrazione, nonché per i rapporti di apprendistato e per i rapporti di lavoro subordinato in una cooperativa di lavoro. L’agevolazione riguarda le assunzioni effettuate nelle Regioni Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e l’attuazione è demandat a all’INPS che fornirà i chiarimenti sulle modalità operative di attuazione della misura. L’entità economica è pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, per un importo massimo di 8.060 euro su base annua. Il termine per la fruizione dell’incentivo è il 28 febbraio 2021. La norma non specifica lavoratori che svolgono attività di lavoro autonomo sotto forma di ditta individuale con partita IVA. Quindi, a mio avviso lei non rientra negli incentivi, anche se il suo reddito non ha superato il limite richiesto.



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Resto al Sud rilancia e cambia volto: incentivi anche per professionisti e under 46

Risultati immagini per Resto al Sud, incentivi per under 46 e professionisti

E’ attesa entro la metà di settembre la pubblicazione del decreto del Mise che cambia volto alla Misura “Resto al Sud” recependo le novità introdotte dalla Legge di Bilancio di quest’anno (L. 145/2018) che ha allargato gli incentivi anche ai liberi professionisti e non solo ai giovani imprenditori, ritoccando anche l’età.
Resto al Sud è l’incentivo, introdotto dall’ordinamento italiano dal D.L. n. 91/2017, volto a sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno. In un primo momento l’agevolazione era riservata all’avvio di attività d’impresa e fino a un limite massimo di età di 35 anni.

Nella versione 2019, invece, sono ricompresi tra i fruitori dell’incentivo anche i liberi professionisti e il limite di età è stato innalzato a 45 anni. Dopo la pubblicazione in G.U., gli interessati potranno presentare i propri progetti sulla piattaforma online di Invitalia, l’ente gestore della misura.
In tal modo la misura, che è stata promossa e sostenuta dal Ministro per il Sud Barbara Lezzi, coinvolgerà una platea più ampia di persone che potranno accedere agli incentivi da oltre un miliardo di Euro, garantendo una possibilità concreta di sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno.
Possono richiedere l’agevolazione coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 45 anni e sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda oppure che decidono di trasferire la propria residenza nelle suddette regioni dopo aver presentato la domanda, entro massimo 60 giorni dall’eventuale esito positivo della valutazione (120 giorni se risiedi all’estero).

Inoltre, gli interessati non dovranno aver ricevuto negli ultimi tre anni altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità. Ancora, i benefici non potranno essere richiesti da coloro che abbia già un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o che siano titolari di altre attività di impresa in esercizio.
Per quanto riguarda i liberi professionisti, non dovranno risultare titolari di partita IVA, nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni.


Potranno presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.[Torna su]
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili ed è suddiviso in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo e in un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi.
Tra le spese ammissibili rientrano quelle per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.

Immobile in affitto, chi paga l’Imu?


 È lecito che il contratto di affitto preveda che sia il conduttore a pagare tutte le tasse sull’immobile? Con la sentenza 6882/2019, la Corte di Cassazione ha risposto di sì. Vediamo perché.

Imu sugli immobili in affitto
La controversia è sorta su una clausola del contratto di locazione che prevedeva che al conduttore fosse addossata “ogni tassa, imposta e onere relativo ai beni locati”, tra cui l’Imu. Sulla base di queste considerazioni, un’impresa, che aveva stipulato un contratto di locazione per l’utilizzo di un ufficio, aveva chiesto al locatore la restituzione delle somme versate per il pagamento delle imposte.

Secondo il locatario, la clausola contrastava con l’articolo 1418, comma 1, del Codice Civile, che prevede la nullità dei contratti che vìolano le norme imperative. La norma imperativa in questione è l’articolo 35 della Costituzione, in base al quale “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.

In sostanza, il locatario sosteneva che il proprietario dell’immobile dovesse pagare l’Imu vista la sua maggiore capacità contributiva.

Imu, Cassazione: può pagarla il locatario
I giudici hanno respinto le richieste del locatario, sostenendo la validità della clausola del contratto.

La clausola, ha spiegato la Cassazione, non prevede che il locatario si obblighi, direttamente verso il Fisco, al pagamento di un’imposta gravante sull’immobile, ma che “si faccia carico, nei confronti del locatore, degli oneri relativi alle imposte.

Non avviene, quindi, un trasferimento della titolarità delle imposte, che invece sarebbe contrario alle norme costituzionali.

Partite Iva: quando avviene la chiusura d’ufficio


Tramite la posta di FiscoOggi l’Agenzia risponde anche ad un contribuente che chiede in quali casi una partita Iva viene chiusa d’ufficio

Le Entrate ribadiscono che una partita Iva viene chiusa d’ufficio da parte dell’Agenzia quando risulta che il suo titolare non ha esercitato nelle tre annualità precedenti attività di impresa o attività artistiche o professionali.

Il contribuente riceve comunque una comunicazione con la quale è informato della chiusura della partita Iva. Nel caso non la ritenga corretta potrà rivolgersi a un ufficio per fornire la prova della propria qualificazione di soggetto passivo ai fini Iva.

Partite Iva, chi opta per il forfettario può detrarre i familiari a carico?


Forfettario e detrazione spese familiari
L’Agenzia ha ricordato che le partite Iva che scelgono il regime forfettario non hanno diritto alle detrazioni per carichi di famiglia; infatti, i ricavi e i compensi dei contribuenti che aderiscono al regime forfettario non concorrono alla formazione del reddito complessivo ma sono tassati con un’imposta sostitutiva dell’imposta sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Per questi contribuenti, infatti, il reddito imponibile si calcola applicando all’ammontare dei ricavi o dei compensi percepiti un coefficiente di redditività, diverso a seconda dell’attività svolta. Da tale reddito si possono dedurre solo i contributi previdenziali versati per obblighi di legge.

INPS: bando Bonus Cicogna 2019 .

INPS: bando Bonus Cicogna 2019
DATA APERTURA
01 Ago 2019

DATA CHIUSURA
31 Ott 2019
AGEVOLAZIONE
Nazionale

SOGGETTO GESTORE
INPS
DESCRIZIONE
L’Inps indice in favore dei figli o orfani, nati o adottati nell’anno solare 2018, dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane S.p.A. e dei dipendenti ex-IPOST, nonché dei pensionati già dipendenti del Gruppo Poste Italiane S.p.A. e già dipendenti ex-IPOST, un concorso per il conferimento di n. 620 contributi.

Il soggetto titolare del diritto è il dipendente del Gruppo Poste Italiane S.p.A e il dipendente ex-IPOST, sottoposto alla trattenuta mensile dello 0,40% di cui all’art. 3 della legge 208/1952, ancorché eventualmente deceduto, che "genera" il diritto alla prestazione. Per titolare del diritto si intende, altresì, il pensionato già dipendente del Gruppo Poste Italiane S.p.A o già dipendente ex-IPOST, che mantiene il diritto alle prestazioni.

Sono ammessi al concorso i figli o orfani del titolare del diritto, nati o adottati nel corso dell’anno solare 2018. In caso di adozione assume rilievo la data del provvedimento dell’Autorità competente che abbia disposto l’adozione nel corso dell’anno solare 2018.

La partecipazione al concorso non è preclusa a coloro che intendano partecipare al concorso “Contributi per iscrizione e frequenza asilo nido anno 2018/2019”. Nel caso di utile collocazione in graduatoria per entrambe le prestazioni, sarà erogato solo il contributo di cui al bando in oggetto, con esclusione del contributo per l’iscrizione e la frequenza dell’asilo nido anno 2018/2019.

La graduatoria verrà redatta secondo valori crescenti di indicatore ISEE del nucleo familiare di appartenenza del beneficiario.

BENEFICIARI E FINALITÁ
BENEFICIARI
Privato

DIMENSIONE BENEFICIARI
Non Applicabile

SETTORE
Sociale - No Profit - Altro

FINALITA'
Sociale - Cooperazione

UBICAZIONE INVESTIMENTO
Nazione:
Italy
INCENTIVI E SPESE
TIPOLOGIA AGEVOLAZIONE
Contributo
Il contributo ha importo pari a € 500.

TEMPISTICA INVESTIMENTO
La domanda telematica deve essere inoltrata dal richiedente la prestazione dalle ore 12:00 del 1° agosto 2019 e fino alle ore 12:00 del 31 ottobre 2019.

INPS: borse di studio progetto Archimede 2019-2020


DATA APERTURA
25 Giu 2019
AGEVOLAZIONE
Nazionale

SOGGETTO GESTORE
INPS
DESCRIZIONE
Bando di concorso del Progetto Archimede, master in entrepreneurship 2019-2020, finalizzato alla creazione di start up.

Nell’ambito delle iniziative a sostegno della formazione post universitaria e professionale, l’Istituto seleziona Master universitari di primo e secondo livello, promossi da Atenei riconosciuti dal MIUR per il rilascio di titoli accademici finalizzati allo sviluppo delle capacità imprenditoriali, riservati ad iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e finalizzati a creazione di start up.

L'ammissione dei candidati ai master selezionati, mediante Avviso di ricerca e selezione, è rimessa agli Atenei, che invieranno l’elenco degli ammessi all’Inps. Un’apposita Commissione esaminatrice l’Inps procede alla valutazione dell’idea imprenditoriale al fine di finanziare il numero massimo di 40 borse di studio.

I Master proposti ed accreditati prevedono un periodo di studio all’estero di almeno quattro settimane in territori ad alta vocazione imprenditoriale. Gli studenti che conseguono il titolo del Master accreditato partecipano alla fase di incubatore di impresa per un minimo di 3 mesi e un massimo di 6 mesi, da frequentare obbligatoriamente tutti i giorni lavorativi.

Il servizio di incubatore di impresa metterà a disposizione gli strumenti necessari per perfezionare il business plan, completandolo con un piano concreto di azioni per avviare un’impresa.

I servizi che l’incubatore garantirà sono:

a) spazi attrezzati di lavoro (postazione di lavoro, utenze, computer, strumentazioni tecniche di supporto, wi-fi accessibile gratuitamente);
b) spazi di rappresentanza (sala riunioni);
c) tutoraggio da parte di docenti della faculty dell’Ateneo proponente;
d) tutoraggio continuo rispetto alla fase gestionale e tecnica del progetto da parte di esperti rispetto all’idea di business oggetto del percorso di perfezionamento;
e) supporto nella revisione del business;
f) incontri con esperti e operatori di riferimento rispetto all’idea di business oggetto del percorso di perfezionamento;
g) contatti con il network di riferimento rispetto dell’impresa incubata;
h) servizi di consulenza in campo fiscale, contabile, legale, di comunicazione e marketing;
i) servizi di supporto finalizzati all’accesso a finanziamenti ordinari e agevolati;
j) supporto e consulenza per le attività legate alla ricerca di personale.
k) servizi di consulenza sulla proprietà intellettuale.
l) promozione dell’impresa presso potenziali ulteriori finanziatori.
A conclusione della fase dell’incubatore, lo studente sarà supportato dall’Ateneo nella fase di acceleratore d’impresa:

a) assicurando contatti con potenziali finanziatori della start up progettata;
b) nella presentazione dell’idea di impresa perfezionata presso aziende già costituite del settore, ai fini della promozione dell’assunzione del giovane ideatore. A questo scopo, l’Ateneo organizzerà incontri collettivi e individuali con aziende potenzialmente interessate.
Per poter essere ammesso al concorso, il candidato deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

a) essere figlio o orfano di dipendente o pensionato iscritto alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o di pensionato utente della Gestione Dipendenti Pubblici;
b) avere un’età inferiore ai 35 anni alla data di presentazione della domanda;
c) essere in possesso della certificazione ufficiale di conoscenza della lingua inglese a livello almeno B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza della lingua (QCER);
d) essere in possesso di un diploma di laurea di primo o secondo livello, o di un diploma di laurea vecchio ordinamento, o di un titolo equipollente conseguito all’estero;
e) essere ammessi, previa presentazione di un’idea imprenditoriale, al Master universitario, finalizzato allo sviluppo delle capacità imprenditoriali per cui si intende richiedere la borsa di studio;
f) allegare l’idea imprenditoriale rispetto alla quale i candidati sono stati ammessi al Master accreditato ossia la redazione di un business plan relativo ad un progetto imprenditoriale ipotizzato dallo studente.
BENEFICIARI E FINALITÁ
BENEFICIARI
Privato

DIMENSIONE BENEFICIARI
Non Applicabile

SETTORE
Tutti

FINALITA'
Formazione, Start-up

UBICAZIONE INVESTIMENTO
Nazione:
Italy
INCENTIVI E SPESE
TIPOLOGIA AGEVOLAZIONE
Premi e Borse
Il concorso prevede il conferimento di 40 borse di studio di importo massimo erogabile pari a 24.000 euro, per la partecipazione a Master Universitari di I e II livello, di durata annuale finalizzato allo sviluppo delle capacità imprenditoriali per la creazione di start up, che si concludono con la redazione e la discussione di un business plan relativo ad un progetto imprenditoriale ipotizzato dallo studente.

A favore degli studenti vincitori del concorso Inps che, conclusa la fase di incubatore di impresa, costituiscono una start up, anche in forma associata, e hanno accesso all’acceleratore di impresa del soggetto proponente, l’Inps riconosce un premio lordo di 10.000 euro. Per la stessa idea imprenditoriale sarà riconosciuto un solo premio suddiviso in parti uguali tra i vincitori.

TEMPISTICA INVESTIMENTO
La domanda deve essere presentata dal soggetto Richiedente esclusivamente per via telematica, a decorrere dal 25 giugno 2019 ed entro i termini di scadenza previsti dai bandi dei singoli atenei.

CCIAA Cosenza: Premio giornalistico internazionale - Terre di Calabria II ediz. - Anno 2019


DATA CHIUSURA
04 Nov 2019
AGEVOLAZIONE
Locale

STANZIAMENTO
€ 10.000

SOGGETTO GESTORE
CCIAA Cosenza

DESCRIZIONE
Seconda edizione del Premio giornalistico internazionale “Terre di Calabria”, indetto dalla Camera di Commercio di Cosenza.

La Camera di Commercio di Cosenza ha indetto la II Edizione del Premio giornalistico internazionale “Terre di Calabria”.

Il concorso è riservato agli articoli che abbiano trattato le eccellenze artistico-culturali-ambientali e il sistema economico-produttivo di qualità della provincia, contribuendo a dare visibilità in Italia e nel mondo alla provincia di Cosenza e al suo territorio e a valorizzare le migliori produzioni del sistema d’impresa cosentina.

Il concorso è articolato in due distinte sezioni:

Sezione articoli foto-giornalistici: pubblicati su quotidiani o periodici, anche on line, nazionali o internazionali, fra il 01/01/2019 e il 31/10/2019 che abbiano “raccontato” prevalentemente del patrimonio turistico, paesaggistico, ambientale e culturale della Provincia di Cosenza, ovvero di significative storie d’impresa o di lavoro e delle produzioni tipiche e di qualità;
Sezione servizi radio-tv: andati in onda su emittenti e piattaforme nazionali o internazionali, fra il 01/01/2019 e il 31/10/2019 che abbiano “raccontato” prevalentemente del patrimonio turistico, paesaggistico, ambientale e culturale della Provincia di Cosenza, ovvero di significative storie d’impresa o di lavoro e delle produzioni tipiche e di qualità.
I premi assegnati saranno:

Premio per il miglior articolo fotogiornalistico per la stampa estera (articolo fotogiornalistico scritto da giornalista straniero su testata estera)
Premio per il miglior articolo fotogiornalistico per la stampa italiana
Premio per il migliore servizio radio-tv per la stampa estera
Premio per il migliore servizio radio-tv per la stampa italiana
Premio della Giuria.
Il valore complessivo dei premi è pari a 10.000 euro.

BENEFICIARI E FINALITÁ
BENEFICIARI
Privato

DIMENSIONE BENEFICIARI
Non Applicabile

SETTORE
Cultura

FINALITA'
Promozione

UBICAZIONE INVESTIMENTO
Provincia:
Cosenza
INCENTIVI E SPESE
TIPOLOGIA AGEVOLAZIONE
Premi e Borse
Gli articoli/servizi giornalistici ammessi a concorso ed il valore del premio sono distinti per le seguenti categorie:

Premio per il miglior articolo fotogiornalistico per la stampa estera (articolo fotogiornalistico scritto da giornalista straniero su testata estera) : valore del premio € 2.000
Premio per il miglior articolo fotogiornalistico per la stampa italiana (articolo fotogiornalistico sritto da giornalista italiano su testata italiana) : valore del premio € 2.000
Premio per il migliore servizio radio-tv per la stampa estera: valore del premio € 2.000
Premio per il migliore servizio radio-tv per la stampa italiana: valore del premio € 2.000
Premio della Giuria: apposito premio conferito dalla Commissione ad una candidatura risultata particolarmente meritevole fra tutte quelle a concorso : valore del premio € 2.000

TEMPISTICA INVESTIMENTO
Gli articoli e i servizi audiovisivi candidati dovranno pervenire, accompagnati dalla specifica scheda di partecipazione debitamente compilata e sottoscritta entro il 4 novembre 2019.