venerdì 28 gennaio 2022

Contributi a fondo perduto 2022 per il commercio: i requisiti nel Sostegni-ter

Nuovo ossigeno anti-Covid. Con il decreto “Sostegni-ter” (il Dl n. 4/2022) approdato in Gazzetta Ufficiale con l’edizione n. 21  del 27 gennaio 2022, con l’etichetta “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”, sono messe in campo, ancora una volta, misure di sostegno ai settori che hanno dovuto interrompere la loro attività a causa della pandemia o ne sono stati fortemente danneggiati.

In particolare, con l'art 2 è istituito un fondo, denominato «Fondo per il rilancio delle attività economiche», con una dotazione di 200 milioni di euro per l'anno 2022, finalizzato alla  concessione  di aiuti in forma di contributo a fondo perduto a favore delle imprese, in possesso dei requisiti di seguito elencati, che  svolgono  in  via prevalente attività di commercio al dettaglio.

Per avere diritto al nuovo contributo a fondo perduto, le imprese devono appartenere a determinati segmenti del commercio al dettaglio, avere ricavi 2019 non superiori a 2 milioni di euro, aver subito una riduzione del fatturato 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.

Il contributo, nei limiti delle risorse stanziate, è calcolato nel seguente modo. Si applicano le seguenti percentuali alla differenza fra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e quello 2019:

  • fatturato 2019 fino a 400mila euro: 60%;
  • fatturato 2019 fra 400mila e 1 milione di euro: 50%;
  • fatturato 2019 fra 1 e 2 milioni di euro: 40%.

Si attende un decreto attuativo del ministero dello Sviluppo economico per le modalità e i termini di presentazione delle domande.

Contributi a fondo perduto e stop ai versamenti per le attività chiuse

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n 21 del 27 gennaio 2022 il Decreto Legge n 4 noto come Decreto Sostegni Ter.

L’art. 1 prevede un doppio intervento a favore delle sale da ballo, discoteche e locali assimilati chiusi per decreto fino a fine gennaio.

In particolare, il comma 1 stanzia 20 milioni di euro a favore delle attività chiuse al 27 gennaio 2022 (data di entrata in vigore del presente decreto) in conseguenza delle misure di prevenzione adottate ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.L. n. 221/2021.

Al comma 2, invece, si prevede - per i soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione, aventi il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, le cui attività sono vietate o sospese fino al 31 gennaio 2022 ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.L. n. 221/2021 – la sospensione dei versamenti:

- delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale, che i predetti soggetti operano in qualità di sostituti d'imposta, nel mese di gennaio 2022;

- relativi all’IVA in scadenza nel mese di gennaio 2022.

I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un'unica soluzione entro il 16 settembre 2022.


giovedì 27 gennaio 2022

Agevolazioni contributive, proroga fino al 30 giugno 2022

Proroga, fino al 30 giugno 2022, delle misure agevolative volte all’assunzione di giovani che non abbiano compiuto il 30esimo anno di età (art. 1, co. da 10 a 15 della L. n. 178/2020) e di donne svantaggiate (art. 1, co. da 16 a 19 della L. n. 178/2020), nonché al mantenimento dell’occupazione nelle Regioni del Mezzogiorno (art. 1, co. da 161 a 168 della L. n. 178/2020).  

Lo rende noto l'INPS nel messaggio numero 403 del 26 gennaio 2022,

Tris di incentivi

La legge di bilancio 2021 (legge n. 178/2020) ha introdotto a partire dal 1° gennaio 2021 una serie di agevolazioni contributive per i datori di lavoro allo scopo di sostenere la ripresa dell'occupazione (soprattutto dei giovani, delle donne e del mezzogiorno) dopo la pandemia da COVID-19. 

Tre le misure adottate:

  • uno sgravio pari al 30% dei contributi (applicabile anche ai rapporti già in essere) con esclusione dei premi e dei contributi INAIL per i datori di lavoro privati che impiegano lavoratori dipendenti nelle zone maggiormente svantaggiate del nostro paese (cd. decontribuzione sud);
  • uno sgravio pari al 100% dei contributi (nel limite di 6.000 euro annui) per la durata di 36 mesi (48 mesi nel mezzogiorno) per i datori di lavoro che nel biennio 2021-2022 assumono a tempo indeterminato (o trasformano un contratto di lavoro di lavoro a termine) giovani con un'età inferiore a 36 anni al momento dell'assunzione (cd. incentivo per gli under 36).
  • uno sgravio pari al 100% dei contributi (nel limite di 6.000 euro annui) per i datori di lavoro che nel biennio 2021-2021 assumono a tempo indeterminato o a termine, nonché in caso di trasformazione di un rapporto da termine a tempo indeterminato, donne svantaggiate come definite ai sensi dell'art. 4 della legge n. 92/2012 (qui i dettagli). L'incentivo dura 12 mesi se l'assunzione è a termine ovvero di 18 mesi se è a tempo indeterminato ovvero in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine agevolato.

Sinora le predette agevolazioni erano state autorizzate dall'UE sino al 31 dicembre 2021 con tre distinte decisioni. L'11 gennaio 2022 la Commissione Europea con la decisione C(2022) 171 final, ha prorogato l’applicabilità delle tre agevolazioni al 30 giugno 2022, termine finale di operatività del cd. Temporary Framework.

Di conseguenza, spiega l'INPS, i tre benefici potranno trovare applicazione anche in riferimento agli eventi incentivati (assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine di giovani under 36 o di donne svantaggiate) che si verificheranno nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2022, nonché alla Decontribuzione Sud, che potrà essere applicata fino al mese di competenza giugno 2022. Restano invariate le modalità di fruizione dei benefici tramite i flussi contributivi.


martedì 25 gennaio 2022

Cambia prospettiva nella tua vita.

 La prospettiva con cui guardiamo il mondo può davvero cambiarci la vita?

Vi raccontiamo la storia di un venditore di scarpe... riflettete e prendete in mano il timone della vostra vita

Storia di un venditore di scarpe

«Un imprenditore di calzature, il Commendator Rossi, aveva una fabbrica che produceva un numero considerevole di scarpe, soddisfacendo il bisogno del territorio in cui operava. Il Commendator Rossi era una persona ambiziosa, con grandi mire, perciò pensò di ampliare il suo mercato in altri Stati. Così decise di inviare in Africa due fra i più esperti addetti alle vendite, per sondare il terreno, esplorare e conoscere il potenziale di mercato e comprendere le possibili opportunità di business. Nel magazzino erano pronte per essere spedite ben 10.000 paia di calzature, in attesa dell’approvazione dei due addetti. Finalmente arrivò il giorno in cui i due giovani atterrarono in Africa. Appena scesi dall’aereo, decisero di dividersi e fare un giro di ispezione. Dopo pochissimo, i due si resero immediatamente conto della situazione e si affrettarono entrambi a telefonare all’azienda, ancora prima di re-incontrarsi per fare il punto della situazione. Uno dei due addetti alle vendite, notando come la maggior parte degli abitanti camminasse scalzo, al telefono disse: – “Fermi!! NON mandate quelle 10.000 paia di scarpe! QUI CAMMINANO TUTTI SCALZI! Non ci sono assolutamente opportunità di mercato”. L’altro addetto invece, al telefono pieno di entusiasmo, esclamò: – “Fermi! Ottime notizie! Raddoppiate il numero di paia di scarpe da mandare! QUI CAMMINANO TUTTI SCALZI!”.»

Fidati delle tue intuizioni e fidati di noi

Ci è sempre piaciuta questa storiella perché in maniera semplice e diretta restituisce un insegnamento utile:

La vita cambia a seconda della prospettiva con cui la guardiamo.


Un evento può essere percepito e interpretato in maniera diametralmente opposta a seconda dell’angolatura dalla quale lo stiamo a guardare

I due addetti alle vendite hanno guardato uno al bicchiere mezzo vuoto (i LIMITI) e l’altro al bicchiere mezzo pieno (le POTENZIALITÀ), partendo dalla stessa realtà (“Qui camminano tutti scalzi!”).

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lunedì 24 gennaio 2022

INCENTIVI PER LO SVILUPPO DELL’ARTIGIANATO CALABRESE

 Il Fondo è finalizzato alla concessione di contributi in conto interessi e in conto capitale alle imprese del settore. Le agevolazioni, in particolare, consistono:

  • nella concessione di un contributo in conto interessi, da riconoscere in forma attualizzata per tutta la durata del finanziamento concesso da Istituti Bancari;
  • nel parziale rimborso del costo della garanzia rilasciata dai Confidi;
  • in un contributo in conto capitale nel limite del 20% calcolato sulle spese di investimento previste.

Sono ammesse al contributo in conto interessi le imprese artigiane che abbiano ottenuto da un Istituto di Credito un finanziamento destinato a:
  • ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento dei locali posti al servizio dell’attività artigiana dell’impresa o altri interventi di efficientamento energetico, nel limite massimo del 30% dell’investimento complessivo ritenuto ammissibile dal Soggetto gestore;
  • acquisto di macchinari ed attrezzature, nuove ed usate, posti al servizio dell’impresa;
  • acquisto di mezzi targati, nuovi ed usati, purché strettamente funzionali al ciclo produttivo e immatricolati come autoveicoli uso commerciale;
  • acquisto di hardware, software e spese per la realizzazione di siti web;
  • reintegro capitale circolante finalizzato alla formazione di scorte di materie prime e prodotti finiti.
Il contributo in conto capitale a fondo perduto può essere concesso esclusivamente in abbinamento al contributo in conto interesse e nella misura del 20% della spese ammesse per i seguenti interventi:
  • acquisto di macchinari ed attrezzature, nuove ed usate, posti al servizio dell’impresa;
  • acquisto di hardware, software e spese per la realizzazione di siti web;

Per gli investimenti di cui alle lettere a), b), c) e d), l’importo massimo del finanziamento ammissibile, non potrà essere superiore ad euro 70.000,00
Per il reintegro del capitale circolante di cui alla lettera e), l’importo massimo del finanziamento ammissibile non potrà essere superiore ad euro 35.000,00.

Assegno unico 2022: il calendario con tutte le scadenze

Il nuovo Assegno Unico Universale per Figli a carico viene erogato a partire dal mese di marzo 2022. Si tratta del nuovo sussidio alla genitorialità che va a sostituire quasi tutte le misure per le famiglie, come il bonus alla nascita (Bonus mamma domani), l’assegno di natalità (Bonus bebè) e al nucleo familiare (ANF) e le detrazioni per figli a carico (restano invece il Bonus Asilo Nido, la maternità comunale e le detrazioni per carichi di famiglia non rientranti nella sfera di competenza dell’Assegno unico).

Da gennaio è possibile presentare richiesta di Assegno Unico Universale per i figli ma le tempistiche per il pagamento variano a seconda del momento in cui viene presentata l’istanza. 

 Ecco un calendario con tutte le tappe dell’assegno unico universale, con le date da segnare in rosso così da non commettere alcun errore.

Dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022

Si può già fare domanda per l’assegno unico 2022 che dovrebbe così essere pagato già a marzo 2022. Utilizziamo il condizionale visto che dal momento della domanda l’INPS ha comunque tempo 60 giorni per effettuare le dovute verifiche. Una cosa però è certa: per le domande presentate tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2022 l’assegno unico decorre da marzo: anche se il primo pagamento dovesse essere in ritardo, quindi, l’INPS andrebbe comunque a riconoscere tutti gli arretrati. 

Il primo pagamento dell’Assegno Unico dovrebbe arrivare tra il 15 e il 21 marzo 2022.

Dal 1° marzo al 30 giugno 2022

Anche per le domande presentate tra il 1° marzo e il 30 giugno 2022 l’assegno unico decorre da marzo. Vale, quindi, quanto detto in precedenza: prima si fa domanda e prima si riceve il pagamento, tenendo sempre in considerazione che l’INPS ha fino a 60 giorni di tempo per l’istruttoria, ma in ogni caso per coloro che ne soddisfano i requisiti le mensilità di marzo e successive non sono a rischio in quanto con il primo pagamento saranno anche riconosciuti gli arretrati. 

Dal 1° luglio 2022

Nel caso di domande presentate dopo il 1° luglio, invece, l’assegno unico decorre dal mese successivo a quello in cui si fa richiesta. Con domanda a luglio, ad esempio, la prima mensilità riconosciuta sarà quella di agosto, mentre per le richieste inoltrate a settembre si partirà con la mensilità di ottobre. Gli arretrati per i mesi precedenti sono invece persi.

Le stesse scadenze valgono per coloro che richiedono l’ISEE dopo aver presentato domanda di assegno unico. 

Ricordiamo, infatti, che non ci sono obblighi a riguardo, visto che si può comunque richiedere l’assegno unico senza ISEE avendo però diritto all’importo minimo (riconosciuto anche con ISEE pari o superiore a 40.000,00€) di 50,00€ per i figli minori e di 25,00€ per i maggiorenni.

Assegno Unico: come viene pagato

A differenza degli ANF e delle detrazioni IRPEF per figli a carico, l’Assegno Unico Universale per i Figli non troverà spazio in busta paga, andando ad aumentare lo stipendio netto percepito, ma verrà pagato secondo le modalità scelte in fase di domanda di Assegno Unico. È possibile scegliere tra le seguenti modalità di pagamento dell’Assegno Unico Universale per i Figli:

  • bonifico su conto corrente italiano postale, estero o area SEPA;
  • bonifico domiciliato presso lo sportello postale;
  • pagamento sul libretto postale;
  • pagamento su carta prepagata con IBAN.


martedì 18 gennaio 2022

Nuova Sabatini 2022: rientra la doppia modalità di erogazione del contributo richiesto


Dal 1° gennaio 2022, l’erogazione del contributo Nuova Sabatini ritornerà in 6 quote annuali per i finanziamenti di importo superiore a 200.000 euro. Sotto a tale soglia, il Ministero dello Sviluppo Economico pagherà tutto in un’unica soluzione. È l’effetto della modifica apportata alla disciplina dello strumento agevolativo dalla legge di Bilancio 2022, che destina alla misura 900 milioni di euro fino al 2027. In entrambi i casi, si potrà richiedere il contributo a conclusione dell’investimento, da effettuarsi entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione

Ci sono misure agevolative per le imprese nella manovra 2022?

Nella legge di bilancio 2022 approvata dal Parlamento sono state introdotte numerose misure per favorire la competitività del sistema produttivo del Paese. Dal sostegno alle imprese attraverso investimenti legati alla transizione digitale e green alle norme antidelocalizzazioni che puntano a tutelare i lavoratori senza penalizzare gli imprenditori.

A queste misure si affiancano una serie di ulteriori interventi voluti dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per le imprese che intendono investire in Italia o comunque assumere lavoratori dalle aree di crisi.

In manovra sono stati inoltre rifinanziati, il Bonus tv con una nuova agevolazione in favore degli anziani over 70 che potranno ricevere a casa il decoder, i Contratti di sviluppo, la Nuova Sabatini, il Fondo di garanzia. Riformata anche la misura agevolativa Patent box, finanziato l’intervento per contrastare il rincaro delle bollette e istituito il fondo per la transizione industriale.

"Le misure che abbiamo voluto come Mise nella manovra - dichiara Giancarlo Giorgetti - sono coerenti con il percorso iniziato quasi un anno fa, con l’avvio del governo Draghi. Accompagniamo lo sviluppo delle imprese verso una crescita più sostenuta, anche attraverso il percorso del Pnrr, senza trascurare i settori che hanno necessità di un aiuto in più per rispondere alla crisi provocata dal Covid ”.

"I provvedimenti introdotti - prosegue il ministro - puntano a sostenere le imprese nelle sfide che devono affrontare in questi anni a partire dalla trasformazione digitale e green dei processi produttivi, agevolando da una parte l'attrazione di investimenti nazionali e internazionali e dall’altra la tutela dei lavoratori coinvolti da aziende in crisi. La manovra interviene, inoltre, con un pacchetto di misure fortemente voluto per contrastare il rincaro delle bollette. Si tratta di misure - sottolinea il ministro - che verranno ulteriormente rafforzate dal Governo che considera prioritario sostenere le nostre realtà industriali e le famiglie in un momento molto delicato".

“Dispiace la mancanza di incentivi per automotive, che pure come Mise avevamo chiesto con forza proprio in virtù della fase delicata è difficile che sta vivendo il settore stretto tra transizione e conseguenze pandemia. Ci riproponiamo però - conclude Giorgetti - di affrontare prestissimo la questione all’interno del governo“.

Incentivi e norma antidelocalizzazioni

Sono state introdotte misure per i lavoratori di aziende in crisi: un fondo speciale di 100 milioni di euro per favorire il prepensionamento ma anche la decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato questi lavoratori. Previste inoltre agevolazioni per l’acquisto di immobili da imprese in crisi.

Un’altra misura che si rivolge alle imprese, già operativa, è la direttiva del ministro Giorgetti del 6 agosto 2021, indirizzata a tutte le Direzioni del Ministero per dare priorità, nella richiesta di incentivi di vario tipo, alle aziende che investono in aree già dichiarate di crisi e che si impegnano ad assumere i percettori di sostegno al reddito, i disoccupati e i lavoratori per i quali è attivo un tavolo di crisi al Mise.

La norma antidelocalizzazione si applicherà alle aziende con più di 250 dipendenti che non risultano in crisi ma che decidono di chiudere una sede, licenziando più di 50 dipendenti. In questo caso l’azienda dovrà darne comunicazione tre mesi prima a sindacati, regioni interessate, ministero del Lavoro, Mise, Anpal e presentare un piano per gestire la cessazione delle attività che tuteli i lavoratori.

Donne in gravidanza e assegno unico universale

 Le Donne se sono in stato di gravidanza al settimo mese possono presentare domanda per l'assegno unico universale o devono aspettare. 

Ci pensiamo noi a fornirti una risposta esaustiva

Per i nuovi nati l’assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda però al momento va presentata dopo la nascita, dopo che è stato attribuito al minore il codice fiscale. Con la prima mensilità di assegno, saranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza. A quel punto saranno accreditate d’ufficio due mensilità di assegno (settima e ottava), oltre quella corrente. L’assegno unico non è comunque compatibile con il premio alla nascita, che è stato cancellato dal 1° gennaio 2022, insieme al bonus bebé che non è previsto per i nati o adottati dal 1° gennaio 2022 in poi.

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Assegno Unico Universale in caso di genitori separati

 L'Assegno Unico Universale erogato dall'INPS spetta ai nuclei familiari ed uno dei due genitori esercenti la potestà genitoriale può presentare la domanda sul sito INPS. Ma se trattasi di genitori separati cosa accade? Si perdono i benefici o si mantengono? 

Siamo liete di rispondere alla tua domanda. 

Segnati le opzioni

se il figlio è in affidamento esclusivo ad uno solo dei due genitori separati, il pagamento spetta in misura intera al genitore affidatario ed il richiedente opta per la richiesta dell’importo al 100%;

se i genitori sono separati e hanno l’affido condiviso dei figli, disposto con apposito provvedimento del giudice di competenza, l’importo spettante dell’assegno unico deve essere accreditato in misura pari al 50% ad entrambi i genitori, a meno che tra gli stessi genitori non sia stato raggiunto un altro tipo di accordo;

nel caso di affidamento condiviso e collocamento del minore presso il richiedente, si può anche optare per il pagamento al 100% al genitore collocatario con cui il figlio resta a vivere dopo la separazione, salva la possibilità per l’altro genitore di modificare la domanda in un momento successivo optando per il pagamento ripartito.


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Assegno Unico Universale senza ISEE : è possibile o si è esclusi?

Buongiorno, è partita già da un pò la corsa alle prenotazioni sul sito dell'INPS per l'ASSEGNO UNICO UNIVERSALE detto così perchè conglomera in sè tantissime prestazioni attualmente in uso, ma che da marzo 2022 non lo saranno più. Molti clienti ci hanno chiesto se era possibile fare la domanda di assegno unico senza avere ancora un Isee 2022 e presentarlo successivamente-

Sì, è possibile fare domanda per l’assegno unico dal 1° gennaio 2022 senza avere ancora un Isee 2022 in corso di validità. I canali per fare domanda sono tre: online sul sito internet dell’Inps, tramite Spid, Cie o Cns; telefonicamente, tramite il contact center al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06.164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori); presso gli istituti di patronato.

Lo si presenterà successivamente. 

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