Caro Renzi.....c'è posta per te

TASI: LETTERA A RENZI
Ill.mo Presidente del Consiglio,

In linea con il nuovo corso da Lei inaugurato circa abbattimento della burocrazia e Stato vicino ai cittadini, La presente per sollecitarLa e per chiederLe in maniera ufficiale di mettere fine a una situazione paradossale che sta investendo la nuova TASI.
Le risparmieremo per brevità i numerosi interventi legislativi, che hanno istituito e poi modificato la Tasi, evidenziandoLe come si sia arrivati al 28 maggio per vedere pubblicato il Decreto Ministeriale del 23 Maggio 2014 che dà le coordinate per il versamento di tale tassa.
Ebbene, tale Decreto del MEF, non solo è a ridosso della scadenza del 16 giugno prossimo, per i comuni che hanno deliberato i regolamenti, con conseguenti enormi difficoltà nell’ottemperare tale obbligo da parte dei cittadini, ma, cosa ancor più grave, disattende quanto contenuto nella legge n. 147 del 17 dicembre 2013, istitutiva della tassa, che recita al comma 689 dell’articolo 1 :

“…Con uno o più decreti del direttore generale del Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il direttore dell'Agenzia delle entrate e sentita l'Associazione nazionale dei comuni italiani, sono stabilite le modalità di versamento, assicurando in ogni caso la massima semplificazione degli adempimenti da parte dei soggetti interessati, e prevedendo, in particolare, l'invio di modelli di pagamento preventivamente compilati da parte degli enti impositori…”.

Se infatti sono stabilite le modalità di versamento con il Decreto del MEF del 23 u.s. esso, prevedendo all’articolo 5 come mera facoltà la precompilazione da parte dei comuni, non rispetta quanto contenuto nella L. 147/2013, tra l’altro testualmente richiamata nel preambolo dello stesso DM. La norma infatti è chiarissima perché la precompilazione non è interpretabile come facoltà ma come un obbligo posto a carico della PA.
Ricordiamo inoltre che tale DM va ancora una volta a contrastare lo Statuto del Contribuente, che dovrebbe essere faro del rapporto Stato/Contribuente, in particolare negli artt. 3 e 5.
Non si capisce perché una norma attuativa tenti di togliere ancora una volta le castagne dal fuoco agli enti impositori e rigetti sulle spalle del contribuente non solo l’onere del pagamento, ma anche una autoliquidazione difficile, non dovuta e a ridosso della scadenza.
Chiediamo pertanto che la scadenza della TASI del 16 giugno p.v. sia prorogata, con il DL ad hoc che vedrà la luce in questi giorni, al 16 ottobre in maniera generale e definitiva e non solo per i comuni che non hanno deliberato circa la TASI. Al contempo si chiede nello stesso provvedimento di poter rettificare quanto sopra citato, circa la precompilazione obbligatoria del modello di pagamento, al fine di fare chiarezza sulle norme in oggetto, pena possibili e numerosi contenziosi che si potrebbero instaurare. In subordine, qualora tale slittamento non sia predisposto, stante l’incertezza normativa perdurante e l’emanazione di norme a ridosso della scadenza, si chiede l’annullamento delle sanzioni per tardivo pagamento relativamente alla Tasi fino alla scadenza del 16 ottobre 2014, in linea con lo Statuto del Contribuente
Se bisogna cambiare verso, questo è un primo banco di prova per verificare se il nuovo corso è già iniziato, come speriamo, o se le problematiche che affliggono questo Paese sono da considerarsi ormai parte integrante di un sistema inamovibile e senza speranza.

Fiduciosi in un Suo rapido riscontro, La salutiamo cordialmente e Le auguriamo buon lavoro
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Autore: Sindacato Italiano Commercialisti
Il Presidente Dr. Stefano Sfrappa
info@sindacatoitalianocommercialisti.it

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