giovedì 30 ottobre 2014

Legge stabilità Settore Casa: ecco tutte le detrazioni per il 2015 valevoli per ristrutturazioni e acquisto mobili


Il disegno di legge di stabilità per il 2015, approvato mercoledì scorso dal Governo, prevede la proroga a tutto il prossimo anno della detrazione Irpef del 50% sulle ristrutturazioni edilizie, sui mobili e sui grandi elettrodomestici e di quella Irpef e Ires del 65% sui lavori per il risparmio energetico qualificato.

Non è stata modificata, invece, la detrazione Irpef ed Ires del 65% sugli interventi antisismici “qualificati”, che quindi sarà ridotta al 50% per i pagamenti del 2015.

Infine, per i lavori verdi sulle parti comuni condominiali, il bonus del 65% è stato prorogato dal 30 giugno 2015 al 31 dicembre 2015, eliminandolo definitivamente dal 2016.

A seguito di queste proroghe, non è necessario modificare i riferimenti normativi da indicare nei bonifici. Quindi, per il risparmio energetico qualificato (compresi gli interventi verdi nei condomini) la norma agevolativa da indicare è sempre l’articolo 1, commi da 344 a 347 della Legge 296/2006, mentre per le ristrutturazioni edilizie, le misure antisismiche “qualificate” e l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici va indicato l’articolo 16-bis del Tuir.

Risparmio energetico
Il disegno di legge ha prorogato sino alla fine del 2015 la detrazione al 65% della detrazione Irpef e Ires sugli interventi per il risparmio energetico qualificato degli edifici, in vigore dal 6 giugno 2013 .
Dal 2016 questa agevolazione per i lavori verdi “qualificati”, prevista dalla Legge 296/06, non sarà più utilizzabile, ma si potrà applicare solo la norma del Testo Unico sulle imposte sui redditi  per il risparmio energetico generico (basta il bonifico parlante e non va inviata la scheda tecnica all’Enea, entro 90 giorni dalla fine del lavori), il quale incentiva tutti gli interventi “relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici”, senza dover rispettare i rigidi requisiti previsti dal decreto dello Sviluppo economico 11 marzo 2008 e dalla Legge 296/06.
 
Condomini efficienti
Per gli interventi sul risparmio energetico relativi a parti comuni degli edifici condominiali  o che interessano “tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio”, la detrazione del 65%, in vigore dal 6 giugno 2013, è stata prorogata dal Dl di stabilità 2015 fino al 31 dicembre 2015. In precedenza, era previsto che le spese sostenute fino al 30 giugno 2015 fossero agevolate al 65% e che quelle sostenute dall’1 luglio 2015 e fino al 30 giugno 2016 beneficiassero del bonus del 50%.

La riduzione del periodo agevolato di 6 mesi (prima metà del 2016), quindi, è stata bilanciata con l’aumento della percentuale del bonus dal 50% al 65% per il secondo semestre del 2015.

Limiti 55-65%
Per gli interventi sul risparmio energetico, l’aumento delle percentuali di detrazione dal 55% al 65% (dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015) non incidono sull’importo massimo dello sconto Irpef ed Ires spettante, in quanto la variazione influenza la spesa massima agevolabile. La norma istitutiva della detrazione del 55%, infatti, prevede solo dei limiti di “detrazione” e non dei livelli massimi di spesa agevolabile; l’aumento della percentuale comporta, quindi, una diminuzione della spesa massima agevolabile per lo stesso intervento.
 
Recupero patrimonio edilizio
La maxi-detrazione del 50% sugli interventi sul recupero del patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo), applicabile dal 26 giugno 2012, è stata prorogata sino alla fine del 2015. In precedenza era previsto che le spese sostenute nel 2015 fossero agevolate al 40 per cento. Dall’1 gennaio 2016, comunque, si ritornerà a regime alla percentuale ordinaria del 36%.

La proroga riguarda anche il limite massimo di spesa per singola unità immobiliare, che rimarrà di 96mila euro sino a fine 2015, per tornare ai consueti 48mila euro dal 2016. L’importo massimo della detrazione per singola unità immobiliare, quindi, sarà di 48mila euro sino a fine 2015 e di 17.280 dal 2016 in poi.

Misure antisismiche
Il disegno di legge non ha modificato, invece, la detrazione Irpef ed Ires del 65% sulle misure antisismiche dell’abitazione principale o delle costruzioni adibite ad attività produttive (“edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità”, zone 1 e 2, Opcm 20 marzo 2003, n. 3274), quindi, solo per i bonifici effettuati dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2014 si potrà beneficiare, con le regole delle ristrutturazioni edilizie, della percentuale super-agevolata del 65%, mentre per i pagamenti del 2015 si dovrà applicare la minore detrazione del 50 per cento.

Ristrutturazione edilizia e bonus mobili 2015: detrazioni fiscali e novità


All'interno della Legge di stabilità 2015 sono state confermate le detrazioni fiscali al 50% e al 65% per i bonus ristrutturazione casa e al 50% per il bonus mobili per tutto il 2015. Si tratta di una decisione attesissima che sventa il rischio di vedere le detrazioni fiscali al 65% ridotte al 50% e quelle sulle ristrutturazioni e il recupero edilizio calare di 10 punti. Inoltre restano in piedi le detrazioni fiscali Irpef al 50% del 2014 su mobili ed elettrodomestici, con bonus che resterà come sempre correlato a quello sulle ristrutturazioni edilizia, in assenza del quale non potrà essere richiesto. L'ottima notizie giunta con la presentazione della Legge di stabilità non si accompagna tuttavia alla sperata riduzione dell'Iva al 4 per cento per il bonus su ristrutturazioni e risparmio energetico: la Ragioneria di stato ha infatti di recente bocciato la proposta: l'idea di portare l'Iva al 4 con contestuale innalzamento della stessa al 10 per le nuove costruzioni vendute da imprese è pertanto sfumata.

Ricapitolando, le detrazioni fiscali al 65 e 50% dell'ecobonus e su mobili, elettrodomestici e recupero edilizio, restano in piedi: le riduzioni previste dalla legge sono state sventate con la Legge di stabilità, e pertanto il calo si dovrebbe avere a partire da inizio 2016 (a meno che nel corso del prossimo anno non giungano delle nuove proroghe). Si faccia attenzione all'ecobonus per le parti in comune dei condomini, per il quale era prevista la possibilità di beneficiare di agevolazioni fiscali al 65% non fino al 31 dicembre 2014, ma fino al 30 giugno 2015. In questo caso con la Legge di stabilità del Governo Renzi si allunga la possibilità di beneficiare delle detrazioni fino al 31 dicembre del prossimo anno, ma dal primo gennaio del 2016 si avrà poi un calo diretto dal 65 al 36 per cento di detrazioni, senza quindi passare dallo step intermedio del 50 per cento. A tutti gli interessati ricordiamo che le agevolazioni fiscali sulla casa al 65 e 50% hanno la forma della detrazione in fase di dichiarazione dei redditi, e che gli importi incentivabili devono essere spalmati in dieci rate annuali di pari importo. Per ulteriori informazioni segnaliamo infine l'utilissimo sito creato dal Ministero appositamente per questa forma di incentivi: Casa.governo.it, dove si potranno consultare anche tutte le guide dell'Agenzia delle entrate in materia.

Dal 2016, invece, le cose cambieranno e in questo articolo discuteremo in che misura e su quali basi. Intanto, si tratta di una buona notizia, anche e soprattutto perché permette di rilanciare un settore, quello dell'edilizia, tra i più colpiti dalla presente crisi economica. Secondo alcune stime della Camera dei Deputati, la fruizione dei vari bonus per il 2014 è stata pari a una spesa complessiva di più di 30 miliardi di euro, il che fa comprendere come esista una sorta di indotto e dunque di migliaia di posti di lavoro che andavano salvaguardati. È possibile che sia stata anche una considerazione di questo genere a far sì che venisse approvata la proroga, il settore edilizio è stato infatti uno dei più colpiti dalla crescente disoccupazione.

Come abbiamo visto, la Legge di stabilità ha prorogato per il 2015 le detrazioni fiscali del 50% per il recupero edilizio delle case e del 65% per quanto riguarda il risparmio energetico degli edifici.

Dal 2016, però, tutto cambierà nuovamente.
Si tratta dell'abolizione delle aliquote intermedie previste dalla legge: la normativa prevedeva infatti per il 2015, l'abbassamento delle detrazioni rispettivamente al 40% e al 50%. Con la presente finanziaria, invece, l'anno prossimo tutto risulta invariato, ma dal 2016 si ritorna di un sol colpo all'aliquota minima. Infatti, sia per gli interventi di ristrutturazione sia per il cosiddetto Ecobonus le detrazioni fiscali saranno fissate al 36%.
Intanto, però, è stato confermato anche il bonus mobili che invece sarebbe dovuto scadere con la fine del 2014.
 Le detrazioni fiscali restano inalterate per tutto il 2015 e cioè al 50%. Ricordiamo che per poter accedere a questa agevolazioni, la spesa non deve superare i 10mila euro e deve essere contestuale a interventi di ristrutturazione edilizia dell'abitazione.

Una brutta notizia arriva invece per quanto riguarda il bonus antisismico per gli edifici che si trovano nelle cosiddette zone di pericolosità di grado 1 e 2. Per questo tipo di lavori, l'aliquota scenderà a partire dal 2015 dal 65% al 50%.