mercoledì 21 aprile 2021

Decreto Sostegni: annullate le cartelle esattoriali alla data del 30 aprile 2021

 Decreto Sostegni, quali cartelle sono state sospese o annullate?

Oltre alle diverse misure ad hoc per contrastare la crisi pandemica, per alleggerire il carico della riscossione sui contribuenti il decreto ha sospeso anche l’invio delle cartelle di pagamento e ha annullato le cartelle esattoriali per i redditi più bassi relativi al periodo 2000-2010.

Nello specifico, sono state annullate le cartelle esattoriali di importo fino a 5mila euro relative al periodo 1° gennaio 2000-31 dicembre 2010 per i soggetti con reddito inferiore a 30mila euro. L’importo delle cartelle è comprensivo di capitale, interessi e sanzioni. L’annullamento avverrà alla data del 30 aprile 2021.

Ma attenzione proprio a questa data, perché è proprio il 30 aprile che scadono alcuni termini. Peraltro l’Agenzia delle Entrate ha appena reso noto che invierà ben 15 milioni di atti tra accertamenti, avvisi bonari e lettere di compliance. Il decreto Sostegni ha infatti disposto la sospensione delle cartelle esattoriali fino alla fine di aprile, ma nessuno stop per tutti gli altri recuperi fiscali

Naspi 2021 semplificata

 L'art.  16  del Decreto Sostegni n. 41 2021  prevede che i trattamenti di disoccupazione dei lavoratori dipendenti NASPI  siano  concessi a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto (23 marzo 2021)  e fino al 31 12 2021  senza l'applicazione del requisito delle 30 giornate lavorative effettive  nei dodici mesi che precedono l'inizio del periodo di disoccupazione (come previsto da artl 3 comma 1 lett.c D. lgs. n.22 2015)


L'INPS ha fornito le specifiche istruzioni con la circolare 65 del 19 aprile. 

L'istituto  precisa che per tutto l'arco temporale dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021  per la prestazione saranno richiesti quindi i seguenti requisiti:

stato di disoccupazione involontario (cioè a seguito di cessazione involontaria del rapporto di lavoro)

tredici settimane di contribuzione versata nei 4 anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione.

Ne deriva che le domande di Naspi presentate a seguito di eventi verificatisi tra il 1 gennaio e il 19 aprile 2021, data  di pubblicazione della circolare INPS,  saranno riesaminate d'ufficio, tenendo conto della novità normativa.

Vale la pena ricordare forse che i lavoratori che hanno diritto alla NASPI sono i dipendenti del settore privato, compresi:

  1. apprendisti;
  2. soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
  3. personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  4. dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Non possono accedere invece:

  • dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
  • lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
  • lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI

Reddito di Emergenza .... ancora tempo per la domanda

Hai tempo ancora fino al 30 Aprile per chiedere il REDDITO DI EMERGENZA collegandoti al sito www.inps.it 

Ricordiamo che il REM è una misura di sostegno economico istituita dal governo Conte con il Decreto Rilancio in favore dei nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza COVID.


E' riconosciuto, come riportato anche dal quotidiano Corriere della Sera, ai nuclei familiari in possesso dei requisiti socio-economici previsti dalla legge: cioè, come per il reddito di cittadinanza, il beneficiario della prestazione non è il singolo richiedente, ma l’intero nucleo familiare a cui appartiene.

Quali sono I requisiti per averlo? Bisogna avere la regolare residenza in Italia al momento di presentazione della domanda. La norma non prevede una durata minima di permanenza e questo requisito è verificato con riferimento al solo componente richiedente il Rem. Il reddito familiare, determinato secondo il principio di cassa, con riferimento al mese di febbraio 2021, dev'essere inferiore alla soglia corrispondente all’ammontare del beneficio.


Il reddito di emergenza spetta anche ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS, liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla Gestione Separata, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione Separata, stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, anche somministrati, addetti dello spettacolo, agricoli, dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali, intermittenti, autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, incaricati alle vendite a domicilio, domestici, lavoratori marittimi, lavoratori dello sport. Al momento della presentazione della domanda bisogna avere un ISEE inferiore a 15 mila euro. Il requisito relativo al valore ISEE viene verificato, in fase istruttoria, dall’Inps nell’ultima DSU, valida alla data di presentazione della domanda. In caso di nuclei con presenza di minorenni, rileva l’ISEE minorenni, in luogo di quello ordinario.


A chi invece NON spetta? Non può essere percepito da chi riceve le indennità COVID con le prestazioni pensionistiche, dirette o indirette, a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e dei trattamenti di invalidità civile, in caso di redditi da lavoro dipendente, la cui retribuzione lorda complessiva sia superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo, con il Reddito e la Pensione di cittadinanza percepito al momento della domanda.


Ricordiamo che il REM può essere richiesto all’Inps dal 7 al 30 aprile 2021 e la domanda può essere presentata esclusivamente on line attraverso: sito internet dell’Inps autenticandosi con PIN (ricordiamo che l’INPS non rilascia più nuovi PIN a decorrere dal 1° ottobre 2020), SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica, istituti di patronato.