mercoledì 15 novembre 2017

Le novità su malattia e degenza ospedaliera per gli iscritti alla Gestione Separata


Per gli iscritti alla Gestione separata INPS, i periodi di malattia, conseguenti ad eventi che comportino una inabilità lavorativa temporanea del 100%, sono equiparati alla degenza ospedaliera.

Come è noto con la legge n. 81 del 22 maggio 2017 (altrimenti nota come il Job act dei lavoratori autonomi), sono state introdotte misure a tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale. Trattandosi di una sorta di Testo unico le tutele introdotte hanno l’obiettivo di rafforzare il lavoro autonomo sotto diverse angolature. Si va dall’introduzione della disciplina nei ritardi dei pagamenti, al divieto di inserimento nei contratti di clausole (cosiddette abusive) che realizzino un eccessivo squilibrio contrattuale a sfavore del lavoratore. Viene regolamentata anche l’attività inventiva del lavoratore autonomo e le sue conseguenze patrimoniali. Altre norme sono di carattere prettamente fiscale, come la deducibilità delle spese di formazione.

Bando di Concorso per 365 Posti INPS (estratto)

Art .1 - Posti a concorso
È indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, a trecentosessantacinque posti di analista di processo-consulente professionale nei ruoli del personale deii'INPS1 area C, posizione economica Cl, su tutto il territorio nazionale. È garantita pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro

Art.2 - Requisiti per l'ammissione
Alla procedura selettiva di cui al presente bando possono partecipare coloro che, alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande/ sono in possesso dei requisiti sotto indicati:
a) laurea magistrale/specialistica (LM/LS) in una delle seguenti discipline: scienze dell'economia (LM-56 o 64/S), scienze economico-aziendali (LM-77 o 84/5) ingegneria gestionale (LM-31 o 34/S), scienze dell'amministrazione (LM-63 o 71/S), giurisprudenza (LMG-01 o 22/S), teoria e tecniche della normazione e dell'informazione giuridica (102/S) ovvero diploma di laurea (DL) secondo il "vecchio ordinamento" corrispondente ad una delle predette lauree magistrali ai sensi del decreto 9 luglio 2009 del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca;
b) certificazione- in corso di validità -di conoscenza della lingua inglese, pari almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento, rilasciata da uno degli enti certificatori riconosciuti dal decreto n. 118 del 28 febbraio 2017 del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Dipartimento per i! sistema
educativo di istruzione e di formazione - Direzione Generale per i! personale scolastico.
c) cittadinanza italiana ovvero cittadinanza di uno degli Stati membri dell'Unione Europea ovvero appartenenza a una delle tipologie previste dall'art.38 decreto legislativo 165/2001;
d) di non essere stato destituito, dispensato o licenziato dall'impiego presso una pubblica amministrazione e di non essere stato dichiarato decaduto da altro impiego pubblico/ né di essere stato interdetto dai pubblici uffici ai sensi della vigente normativa in materia;

Art.3 - Presentazione delle domande - Termine e modalità
Il candidato deve produrre domanda di partecipazione al concorso esclusivamente in via telematica, mediante l'utilizzo di PIN INPS oppure SPIO (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure CNS (Carta Nazionale dei Servizi), compilando l'apposito modulo ed utilizzando la specifica applicazione disponibile all'indirizzo internet
www.inps.it. L'invio on fine della domanda debitamente compilata deve essere effettuato entro il termine perentorio delle ore 16.00 del trentunesimo giorno decorrente dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando di concorso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - IV serie speciale "Concorsi ed esami". Dopo l'invio1 il candidato deve stampare la domanda protocollata, firmarla e consegnarla nel luogo e nel giorno stabilito per lo svolgimento della prima prova scritta, pena l'esclusione dal concorso.

Art. 5 - Prove selettive

La procedura di concorso prevede due prove scritte e una prova orale. La sede, il giorno e l'ora di svolgimento delle prove scritte sono pubblicati con valore di notifica a tutti gli effetti, sur sito internet delf'INPS, all'indirizzo www.inps.it nella sezione "Avvisi, bandi e fatturazione" sotto sezione concorsi" e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - IV serie speciale "Concorsi ed esami" almeno 15 giorni prima della data di inizio.

Art. 6 - Prova scritta oggettivo-attitudinale
La prova scritta oggettivo-attitudinale consiste in una serie di quesiti a risposta multipla di carattere psicoattitudinale logica, competenze linguistiche ed informatiche, cultura generale. La prova è valutata in trentesimi. Superano la prima prova scritta e sono ammessi a partecipare alla seconda prova scritta di cui al successivo art. 7, i candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30. Il punteggio è tempestivamente pubblicato sul sito internet deii'INPS, all'indirizzo www.inps.it nella sezione "Avvisi, bandi e fatturazione" sotto sezione "Concorsi".

Art. 7 - Prova scritta tecnico-professionale
La prova scritta tecnico-professionale consiste in una serie dì quesiti a risposta multipla e mira ad accertare la conoscenza delle seguenti materie:
a) bilancio/ pianificazione, programmazione e controllo;
b) contabilità pubblica, organizzazione e gestione aziendale;
c) diritto amministrativo e costituzionale;
d) diritto civile;
e) diritto del lavoro e legislazione sociale;
f) diritto penale;
g) elementi di analisi economica;
h) elementi di statistica e matematica attuariale;
i) scienza detle finanze e economia del lavoro;
La prova è valutata in trentesimi. Superano la prova scritta tecnico-professionale e sono ammessi a partecipare alla prova orale, di cui al successivo art.9, i candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30.

Art . 9 - Prova orale
Sono ammessi a partecipare alla prova orale i candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30 in ciascuna delle due prove scritte. La prova orale verterà sulle materie oggetto delle prove scritte. La sede, il giorno e l'ora di svolgimento della prova orale sono pubblicati sul sito internet dell'inps e comunicati con raccomandata A.R., almeno 20 giorni prima della data della prova stessa. Il candidato che non si presenta nel giorno/ luogo ed ora
stabiliti senza giustificato motivo è escluso dal concorso. La valutazione finale è espressa in trentesimi. Superano fa prova candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30.

Inps: finalmente il bando per 365 nuovi posti di analista di processo-consulente professionale, area C, posizione economica C1.



È stata adottata dal Presidente dell’INPS  la determinazione che indice un concorso pubblico, per titoli ed esami, a 365 posti di analista di processo-consulente professionale, area C, posizione economica C1. Con questa procedura concorsuale, il cui bando sarà pubblicato prossimamente sulla Gazzetta Ufficiale, si avvia il reclutamento di 365 funzionari su tutto il territorio nazionale, ma presso i Ministeri competenti sono in corso le procedure che potranno consentire l’ampliamento dei posti a disposizione fino a oltre mille.

Il presidente dell’INPS Tito Boeri aveva denunciato a più riprese che l’ente era in deficit di personale e soprattutto di personale giovane (e quindi più preparato sul digitale). Tra i requisiti per l’ammissione al concorso è prevista la laurea magistrale/specialistica nelle discipline previste dal bando: scienze dell’economia, scienze economico-aziendali, ingegneria gestionale, scienze dell’amministrazione, giurisprudenza e teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (ovvero diploma di laurea secondo il vecchio ordinamento corrispondente a una di tali lauree magistrali).

È richiesta inoltre la certificazione, in corso di validità, di conoscenza della lingua inglese pari almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo, rilasciata da uno degli enti certificatori di cui al decreto 28 febbraio 2017, n. 118 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si noti che ai fini della certificazione della lingua inglese, che sarà autodichiarata nella domanda di partecipazione al concorso, è sufficiente avere sostenuto la prova e avere ricevuto conferma dell’avvenuto conseguimento della certificazione.

La prima Prova scritta sarà a carattere oggettivo-attitudinale. La prova scritta oggettivo-attitudinale consiste in una serie di quesiti a risposta multipla di carattere psico-attitudinale: logica, competenze linguistiche ed informatiche, cultura generale.

martedì 14 novembre 2017

Bonus Nonni 2018





Risultati immagini per bonus nonni
In questi anni di crisi, infatti, l’aiuto dei nonni ai figli e ai nipoti, è stato così determinante che introdurre, oggi, un bonus nonni, sembra il minimo che il Governo possa fare per sostenere le famiglie italiane e i preziosissimi over.

Vediamo quindi il bonus nonni 2018 cos’è e come funziona l’ipotesi di introdurre una detrazione fiscale al 19% per i nonni che pagano le spese di attività sportive, scolastiche, universitarie, mediche, assicurative e di affitto fuori sedi ai nipoti.

Bonus nonni 2018 cos’è?
Che cos’è il bonus nonni 2018? Il bonus nonni, è una nuova agevolazione proposta da Ap, Alternativa popolare, in alcuni emendamenti di modifica alla legge di Bilancio 2018 ora all’esame del Senato. Ricordiamo però, che al momento sono più di 4 mila gli emendamenti presentati in Commissione Bilancio che devono essere scremati e poi approvati in aula, il prossimo martedì 21 novembre, per cui per vedere se il bonus nonni da semplice ipotesi possa trasformarsi in una detrazione Irpef a tutti gli effetti, toccherà aspettare fino all’approvazione del testo definitivo della Manovra.
Ma esattamente cos'è il bonus nonni? L'ipotesi di Ap, è quello di introdurre o meglio estendere la detrazione spese al 19% anche alle spese effettuate dai nonni in favore dei nipoti.
L'emendamento Ap nello specifico prevede l'estensione delle detrazioni al 19% per i figli a tutti parenti in linea retta per cui anche ai nipoti.

Bonus nonni 2018 come funziona e a chi spetta?
Come funziona il bonus nonni 2018? Il bonus nonni, qualora approvato in via definitiva con la Legge di Bilancio 2018, funzionerebbe in questo modo:
i parenti in linea retta che sostengono spese per conto di un altro parente in linea retta, a partire dal 1° gennaio 2018, potrebbero beneficiare dello stesso sconto irpef riconosciuto alle spese effettuate per conto dei figli.

A chi spetta il bonus nonni?
Dal momento che tra i parenti in linea retta rientrano:
Nonni: parenti in linea retta di 2° grado;
Bisnonni: parenti in linea retta di 3° grado;
Figli: parenti in linea retta di 1° grado;
Nipoti: parenti in linea retta di 2° grado;
Bisnipoti: parenti in linea retta di 3° grado,

vuol dire che ai nonni, sarebbe riconosciuta la stessa detrazione irpef al 19% riconosciuta per le spese dei figli, anche per le spese effettuate per conto dei nipoti, in quanto parenti in linea retta.
La detrazione 19% spese nipoti effettuate dai nonni, spetterebbe però solo per alcune tipologie di spese, vediamo quali.

Bonus nonni: detrazione 19% spese nipoti, quali spese?
Sulla base degli emendamenti alla Legge di Bilancio presentati da Ap, con il nuovo bonus nonni, qualora approvato in via definitiva, spetterebbe una detrazione 19% sulle spese dei nipoti, ma quali sono le spese ammesse al bonus?
Le spese detraibili con il bonus nonni 2018, e che quindi potrebbero beneficiare della detrazione 19% spese nipoti, sono le seguenti:

  1. spese di attività sportive: per i ragazzi tra i 5 ed i 18 anni;
  2. Spese scolastiche;
  3. Spese universitarie;
  4. Spese mediche;
  5. Spese assicurative;
  6. Spese di affitto fuori sede.

Bonus nonni: da quando sconto per i nonni che aiutano i nipoti?
Bonus nonni 2018 da quando? Allora per prima cosa dobbiamo ribadire che, questa nuova agevolazione, al momento è solo un'ipotesi al vaglio del Senato.
L'emendamento che prevede l'allargamento della detrazione fiscale 19% per i nonni che aiutano economicamente i nipoti per attività sportive, spese scolastiche o universitarie, affitti fuorisede, è stato proposto da Alternativa Popolare, ed è in compagnia di altre 4.000 emendamenti presentati dalle altre forze politiche.
L'esame al Senato di tutti questi emendamenti inizierà in questi giorni e finirà il prossimo 21 novembre, quando il Senato approverà il testo definitivo della legge di Bilancio 2018 e solo allora, potremmo avere notizie certe sul bonus nonni, ovvero, la detrazione 19% per i nonni che aiutano i nipoti e tutti i parenti in linea retta.

lunedì 13 novembre 2017

Concorso INPS : 365 posti di analista di processo-consulente professionale, area C, posizione economica C1.

È stata adottata dal Presidente dell’INPS  la determinazione che indice un concorso pubblico, per titoli ed esami, a 365 posti di analista di processo-consulente professionale, area C, posizione economica C1. Con questa procedura concorsuale, il cui bando sarà pubblicato prossimamente sulla Gazzetta Ufficiale, si avvia il reclutamento di 365 funzionari su tutto il territorio nazionale, ma presso i Ministeri competenti sono in corso le procedure che potranno consentire l’ampliamento dei posti a disposizione fino a oltre mille.

Tra i requisiti per l’ammissione al concorso è prevista la laurea magistrale/specialistica nelle discipline previste dal bando: scienze dell’economia, scienze economico-aziendali, ingegneria gestionale, scienze dell’amministrazione, giurisprudenza e teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (ovvero diploma di laurea secondo il vecchio ordinamento corrispondente a una di tali lauree magistrali).

È richiesta inoltre la certificazione, in corso di validità, di conoscenza della lingua inglese pari almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo, rilasciata da uno degli enti certificatori di cui al decreto 28 febbraio 2017, n. 118 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La scheda allegata  (pdf 52KB)  fornisce ulteriori informazioni sulla certificazione. Si noti che ai fini della certificazione della lingua inglese, che sarà autodichiarata nella domanda di partecipazione al concorso, è sufficiente avere sostenuto la prova e avere ricevuto conferma dell’avvenuto conseguimento della certificazione.

I termini previsti dal bando decorreranno dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale; la procedura informatica sarà rilasciata in tempo utile.

Sordomuto e acquisto apparecchi telefonici : detraibilità Legge 104/92


Sono sordomuto certificato, ho acquistato un telefonino. Posso detrarre in dichiarazione dei
redditi la spesa sostenuta?
La risposta è affermativa; come chiarito anche dalla recente Circolare dell’Agenzia delle
Entrate n. 7/E/2017 sono detraibili le spese sostenute per sussidi speciali quali telefonini per
sordomuti, fax, modem, computer, telefoni a schermo a tocco, con tastiera espansa, ecc.
L’elemento imprescindibile è il collegamento funzionale tra il sussidio tecnico informatico e la
specifica disabilità.
E’ opportuno conservare la certificazione di disabilità o di handicap oltre che la certificazione del medico competenze dell’Asl.

Assicurazione rischi autosufficienza atti di vita quotidiana – detraibilità del premio


Sto valutando di sottoscrivere un contratto di assicurazione per conto di mio marito disabile al
fine di coprire il rischio di autosufficienza nel compimento di atti di vita quotidiana. Per tali
premio pagati potrò beneficiare di qualche sgravio fiscale?

Risposta affermativa!
Tali premi sono detraibili in sede di dichiarazione dei redditi dal soggetto che ha sostenuto effettivamente l’onere anche con riferimento a familiari a carico.
Consentono la detrazione di imposta su un massimale di € 1.291,14. Tale limite ricomprende
però anche il limite massimo sul quale applicare la detrazione di imposta per polizze relative al rischio vita o infortunio.

Pertanto nel caso in cui il contribuente disabile o il familiare al quale è posto a carico il soggetto
disabile abbia sottoscritto entrambe le polizze, la detrazione sarà applicabile nella misura del 19% su
un importo massimo di premi di € 1.291,14.
A mio padre è stata diagnostica una forma
grave di demenza senile; vorrei verificare la
possibilità di ottenere l’invalidità civile. Quali sono
i requisiti?

Ai fini del riconoscimento del diritto
all’invalidità civile è necessario prima di tutto che ci
sia il riconoscimento dello status di invalido di cui
all’articolo 3 della Legge 104/1992.
In particolare l’articolo 3 della citata Legge indica i
soggetti aventi diritto: “1. E' persona handicappata
colui che presenta una minorazione fisica, psichica
o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa
di difficoltà di apprendimento, di relazione o di
integrazione lavorativa e tale da determinare un
processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
2. La persona handicappata ha diritto alle
prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla
natura e alla consistenza della minorazione, alla
capacità complessiva individuale residua e alla
efficacia delle terapie riabilitative. 3. Qualora la
minorazione, singola o plurima, abbia ridotto
l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da
rendere necessario un intervento assistenziale
permanente, continuativo e globale nella sfera
individuale o in quella di relazione, la situazione
assume connotazione di gravità. Le situazioni
riconosciute di gravità determinano priorità nei
programmi e negli interventi dei servizi pubblici. 4.
La presente legge si applica anche agli stranieri e
agli apolidi, residenti, domiciliati o aventi stabile
dimora nel territorio nazionale. Le relative
prestazioni sono corrisposte nei limiti ed alle
condizioni previste dalla vigente legislazione o da
accordi internazionali

I 10 brand più influenti in Italia: Google, WhatsApp e Amazon sul podio

Google, WhatsApp e Amazon sono i marchi più influenti in Italia. Nella classifica The most Influential Brands 2017, risultato di un’indagine Ipsos, l’unico marchio italiano è Nutella, al decimo posto. Nell’era digital, infatti, sono i colossi d’oltreoceano a dominare la Top 10.

Google mantiene il suo primato rispetto allo scorso anno. Amazon scende di una posizione, superata da WhatsApp.

Ikea: 108 milioni di bonus pensione per ringraziare i dipendenti

ikea

Il contributo extra per lavoratori part-time e full-time rientra nel programma di fedeltà del gruppo.

«Vogliamo ringraziare i collaboratori per la loro lealtà e il loro contributo al successo di Ikea. Lo facciamo attraverso il programma Tack! e sono lieta di annunciare che il versamento di quest’anno permetterà ai co-worker del Gruppo Ikea in Italia di ricevere un contributo di 899 euro a testa per la propria pensione». È l’annuncio di Belén Frau, Country Retail Manager di Ikea Italia.

Quest’anno il gruppo dei mobili low-cost verserà 108 milioni di euro in totale per un bonus extra ai lavoratori. Chi ha un contratto full-time (da almeno 5 anni) riceverà 899 euro. I part-time invece percepiranno una somma proporzionata alle loro ore di lavoro.

Tack!, che in svedese significa “grazie”, è il programma di fedeltà del gruppo introdotto tre anni fa. Ad oggi sono stati stanziati 413 milioni di euro. Il bonus è assegnato solo in caso di raggiungimento degli obiettivi del Gruppo Ikea.

Vuoi aumentare la produttività? Fai così!


  1. Segna su un foglio tutte le attività che svolgi ogni giorno al lavoro: telefonate, email, riunioni, tempo speso sui social… Una ricerca di Harvard dimostra che già sentirsi osservati liita le distrazioni.
  2. Limita le email. Controllare le email tre volte all’ora fa perdere il 25% del proprio tempo lavorativo. Impostare il check mail una volta ogni ora (e cancellarsi dalle newsletter inutili) fa guadagnare moltissimo tempo
  3. Fai ordine. Essere circondati da ordine (e non caos) sulla scrivania e nei device aumenta serenità e produttività.
  4. Dividi la giornata lavorativa in blocchi di lavoro: un periodo di tempo in cui i concentri su una singola attività. Decidi le priorità. Poi metti un timer.

Leonardo DiCaprio investe in una startup di “carne” vegetale: La Beyond Meat, un’impresa californiana specializzata nella produzione di cibi sostituitivi della carne, 100% vegetali.


Attore, attivista e investitore, Leonardo DiCaprio continua a sostenere le startup attente all’ambiente. L’ultima è Beyond Meat, un’impresa californiana specializzata nella produzione di cibi sostituitivi della carne, 100% vegetali.

«Leo è davvero attento al cambiamento climatico» ha dichiarato il Ceo della startup Ethan Brown a Fortune. «Non è una questione di celebrità, ma di convinzione. È una persona che crede davvero in quello che stiamo facendo e vuole aiutarci a crescere».

Una scelta per l’ambiente e il benessere di persone e animali

Beyond Meat punta a creare un prodotto simile alla carne, nell’aspetto e nel gusto, senza fare ricorso alla macellazione del bestiame, proprio come la startup della carne sintetica Memphys Meats finanziata da Bill Gates e Richard Branson. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento, visto che gli allevamenti contribuiscono alle emissioni di gas serra. Non solo. La riduzione del consumo di carne porta «enormi vantaggi per la salute, il clima, le risorse naturali e il benessere degli animali» dice Brown. «Il passaggio dalla carne animale alle carni vegetali è una delle misure più potenti per ridurre l’impatto sul clima» aggiunge DiCaprio. Il target non è quello dei vegetariani o vegani, ma dei carnivori cui viene offerta un’alternativa alla carne.

Beyond Meat oggi è presente in 11000 negozi. E ha tra i suoi investitori anche Bill Gates, il colosso della carne Usa Tyson Foods e l’ex Ceo di McDonald’s Don Thompson.

Nel 2016 Leonardo DiCaprio ha investito 5 milioni di dollari nella startup Runa, che produce un té energizzante, e ha regalato le sue azioni agli agricoltori della foresta Amazzonica, confermandosi una delle star hollywoodiane più attente all’ambiente e alle popolazioni in difficoltà. Ques’anno ha investito in Hippeas, società di snack vegani fondata da un italiano negli States, e LoveTheWild, che produce surgelati di pesce da allevamenti ecosostenibili.

7 focus per fare impresa

1. Se hai un’attitudine coltivala
Che tu sia il fondatore della tua impresa o l’imprenditore di seconda o terza generazione, cerca di capire se sei portato per questa attività. Se hai un’attitudine coltivala, altrimenti lascia perdere.

 2. Sii determinato
“Se l’occasione non passa dalla porta, costruisci una porta”: è uno dei miei motti. Una volta che hai capito che quella è la tua strada, vai avanti e credi in te stesso.

 3. Costruisci una cultura di impresa

4. Innamorati del tuo prodotto
L’imprenditore è il custode della cultura di impresa, se non è innamorato lui del suo prodotto chi lo sarà?

 5. Rendilo diverso dagli altri
Oggi funzionano solo le aziende che danno qualcosa di più, che anticipano le esigenze del mercato. Se il tuo prodotto è uguale a quello del vicino che senso ha?

 6. Le scorciatoie non portano da nessuna parte
Gli errori più grandi li ho commessi quando ho voluto prendere delle scorciatoie: scegliere un prodotto dal prezzo più basso, assumere un manager della concorrenza perché era già pronto, non seguire il mio istinto per mancanza di tempo o per comodità. Queste scelte si sono rivelate sempre sbagliate. La crescita deve essere graduale, tutti i giorni sul campo.

7. Assumiti dei rischi
Se segui solo la tradizione hai già perso in partenza. Bisogna essere coraggiosi, innovare, rompere gli schemi. Il rischio è non assumersi rischi.

Pillole di Marketing di Antonino Cannavacciuolo

cannavacciuolo


A Napoli è considerato il nuovo Maradona. Fattura 3 milioni di euro l’anno, ha un ristorante con 2 stelle Michelin, conduce programmi tv, scrive libri e fa showcooking allo Stadio Olimpico di Roma.

Ha bruciato tutte le tappe. Figlio d’arte, 2 stelle Michelin, 3 forchette Gambero Rosso, Antonino Cannavacciuolo a Napoli è considerato il nuovo Maradona. E, per lui, tifoso del Napoli, Maradona è un mito. «Quando ho cucinato per lui spaghetti ai frutti di mare mi sono molto emozionato». Perché Antonino Cannavacciuolo, 41 anni, giudice a MasterChef e mattatore di Cucine da incubo, mette il sentimento in tutto ciò che fa. «Le emozioni devono uscire, sono positive, ti ricaricano, sono antitumorali». Un messaggio urlato anche a gran voce lo scorso aprile nel suo showcooking Pure tu vuoi fare lo chef? allo Stadio Olimpico di Roma, davanti a 1.300 persone.

A Cannavacciuolo sono bastati 4 anni di lavoro da chef per conquistare una stella Michelin e 7 per ottenerne due. Come c’è riuscito? Partendo da una gavetta durissima. Prima in Campania e poi in Piemonte. È del 1999 l’esperienza presso il prestigioso Hotel Quisisana di Capri e l’ispirazione ad assumere la gestione di Villa Crespi, a Orta San Giulio (No). Oggi Cannavacciuolo fattura oltre 3 milioni di euro l’anno, ha pubblicato 3 libri e fondato un’attività di consulenza per ristoranti e alberghi. Millionaire l’ha incontrato.

Chi era Antonino prima di diventare Cannavacciuolo?

«Un ragazzo con tanti sogni nel cassetto. I sogni non si dicono. Si mettono in un cassetto piccolo che diventa una parte del proprio cuore e si accarezzano con il pensiero: se ne si ha la giusta cura, un giorno si avverano».

Qual è la svolta nella sua vita da imprenditore?

«Quando è nata mia figlia Elisa, 9 anni fa. Prima potevo permettermi di fare una vita da “scialone”, se facevo tardi la sera il giorno dopo sarei stato un po’ “acciaccato” in cucina, ma tutto finiva lì. La sua nascita invece mi ha trasformato in un imprenditore: improvvisamente avevo qualcosa da difendere e ho sentito che non potevo più sgarrare. Un mio fallimento si sarebbe riflesso su Elisa e poi anche su Andrea, nato 5 anni dopo».

E la svolta come chef?

«Quando sono andato a lavorare al Quisisana. Eravamo una bella brigata. Lì ho ricevuto l’impulso di fare stage all’estero. Esperienze che mi hanno consentito di iniziare il mio lavoro a Villa Crespi quando avevo 23 anni. Ecco perché consiglio a tutti di frequentare dei corsi».

Chi è stato il suo vero maestro?

«Mio padre. È stato lui a trasmettermi l’amore per questo mestiere. Restavo ore, affascinato, a guardarlo mentre plasmava sculture di margarina. Lo accompagnavo quando andava a cercare la carne buona. Imparavo da lui quando comprava il pesce senza guardare tra i banchi, ma facendosi aprire la cella frigorifera sul retro».

Però suo padre non voleva vederla chef…

«A causa del suo lavoro, mio padre è stato obbligato a stare spesso lontano dalla famiglia. Ecco perché ha combattuto con me una vera battaglia: non voleva che io vivessi la stessa esperienza. Rispetto a lui, io però sono più fortunato: gestisco un’attività mia e mia moglie lavora con me».

Cosa faceva per convincerla a non diventare chef?

«Mi mandava a lavorare nelle cucine più “bestiali”. Quando avevo 15 anni, mi sono preso una cazziata stratosferica davanti a 20 cuochi: “Tu vuoi fare il cuoco solo per tuo padre, ma non ci riuscirai” mi ha urlato lo chef. Eppure io volevo lavorare in cucina e se non avessi potuto farlo avrei vissuto per strada: o quello o niente, con mio padre ero stato chiaro. Siamo stati in contrasto per tre mesi, fino al giorno prima che iniziassi a frequentare l’istituto alberghiero. Poi, al primo giorno di lezione, mi accompagnò a scuola in macchina».

Che cosa ci vuole per fare l’imprenditore?

«Il fiuto. Che è come il talento: o ce l’hai o no. E poi ci vuole coraggio: può anche capitare di avviare iniziative senza averne i mezzi. Infine, ci vuole c… Bisogna buttarsi, a volte va bene, altre volte no, ma la fortuna è necessaria. Credo molto nella fortuna. Ma credo anche che la fortuna sceglie chi baciare, cercando tra persone positive».

Qual è il suo punto di forza come chef?

«Saper fare squadra. Bisogna caricare le persone con cui si lavora, motivarle. Bisogna parlare con loro, spronarle a diventare i primi, far capire che se lo faranno potranno avere un ristorante tutto loro».

Qual è la qualità principale di un motivatore?

«Credere in ciò che fa. Io cerco di far capire che non c’è nulla di scontato, che bisogna riprovare finché si arriva alla svolta. Che non bisogna accettare scuse da se stessi. Piuttosto, si deve pensare ai propri obiettivi come a una bella donna che si vuole conquistare: mai darsi per vinti al primo rifiuto, magari è necessario un anno per strappare il primo sì».

Consigli a un giovane che vuole diventare chef?

«Iniziate subito, perché ciò che si può provare e ciò che ci ispira a 15 anni non torna più. Chi ha una passione autentica, anche da giovanissimo ha piacere di stare in cucina, impastare, scoprire gli ingredienti. Quando avevo 8 anni dicevo di voler diventare calciatore, ma non mi allenavo mai: perché non era un vero desiderio».

INFO. www.antoninocannavacciuolo.it

Codice disciplinare: va affisso in un luogo frequentato dal dipendente

Con riferimento al personale del comparto universitario, ai fini della validità della sanzione applicata per ragioni disciplinari, non è necessaria la previa affissione del codice disciplinare, quando la condotta sia immediatamente riconoscibile dal lavoratore come illecita, e sempre che siano osservate le garanzie procedurali.

Se non ricorrono i presupposti per derogare alla regola generale della pubblicità, ai fini della validità
della sanzione non basta che il codice disciplinare sia presente sul sito istituzionale dell’Ateneo oppure affisso in un luogo dove il lavoratore non abbia mai occasione, per ragioni di ufficio, di recarsi.

Lavoro agile: i chiarimenti dell’INAIL


Tutela a 360° per i lavoratori inquadrati con lo smart working. Questi ultimi, infatti, sono assicurati all’INAIL – al pari dei lavoratori dipendenti all’interno dei locali aziendali – anche se prestano l’attività lavorativa al di fuori della sede aziendale. Ma non solo: sono tutelati anche gli infortuni occorsi in itinere, ossia nel tragitto percorso da e verso il luogo di lavoro; in questo caso, però, è necessario che la scelta del luogo della prestazione sia dettata da esigenze connesse alla prestazione stessa o dalla necessità del lavoratore di conciliare le esigenze di vita con quelle lavorative e risponda a criteri di ragionevolezza.

A specificarlo è l’INAIL con la Circolare n. 48/2017, che dal 15 novembre 2017 mette a disposizione sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (www.lavoro.gov.it) un apposito modello per consentire ai datori di lavoro pubblici e privati, di comunicare l’avvenuta sottoscrizione dell’accordo per lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile.

Secondo acconto Irpef nel LUL

L’elaborazione del LUL del mese di novembre comporta l’onere, in capo al datore di lavoro, di gestire la trattenuta relativa al secondo acconto IRPEF, in scadenza proprio il prossimo 30 novembre. Sulle retribuzioni di competenza del LUL di novembre deve dunque essere operata la ritenuta, secondo quanto comunicato con il Modello 730/4. L’importo trattenuto dovrà essere versato con il Modello F24 in scadenza il 16 dicembre.

Lavoratori Autonomi –: Come chiedere le prestazioni previdenziali


Per i lavoratori del settore autonomo i periodi di malattia, certificata come conseguente a trattamenti
terapeutici di malattie oncologiche, o di gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti o che comunque comportino una inabilità lavorativa temporanea del 100 per cento, vengano equiparati alla degenza ospedaliera.
A tal fine, il lavoratore dovrà:
1. produrre il certificato di malattia nei tempi e nelle modalità vigenti;
2. consegnare agli uffici INPS il modello cartaceo di domanda di prestazione e di trasmissione della
documentazione medica (Mod. SR06, opportunamente aggiornato, disponibile sul sito web dell’INPS), senza procedere alla richiesta di prestazione mediante i servizi on line dell’Istituto;
3. consegnare agli uffici INPS un plico chiuso contenente la documentazione medica di cui sopra e
riportante la dicitura “contiene dati sensibili di natura sanitaria”.

Artigiani e commercianti: III rata 2017


Entro il 16 novembre 2017, i lavoratori iscritti alla Gestione INPS “Artigiani ed Esercenti attività Commerciali” dovranno versare la terza rata dell’anno 2017 del contributo minimo obbligatorio.
Le ricordiamo che le aliquote da utilizzare per il calcolo della prima tranche, sono quelle previste per l’anno 2017 – dettagliatamente indicate nella Circolare INPS n. 22 del 31 gennaio 2017 – pari al:

 23,55% per gli artigiani;
 23,64% per i commercianti (è compresa la maggiorazione dello 0,09% istituita dall’art. 5 del D.Lgs. n. 207/1996).

Inoltre, sin da ora sono stati già ultimati i Modd. F24 necessari per il versamento della contribuzione dovuta dai suddetti soggetti. Tali modelli, in particolare, sono disponibili in versione precompilata nel “Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti” alla sezione “Posizione assicurativa
– Dati del Modello F24” dove è possibile consultare anche il prospetto di sintesi degli importi dovuti con le relative scadenze e causali di pagamento.

martedì 7 novembre 2017

Arriva la tassa sui morti: Il Movimento difesa del cittadino denuncia l'applicazione dell'Iva al 10% sui servizi funerari



È già stata ribattezzata la tassa sui morti. Secondo il disegno di legge che disciplina le attività funerarie, in questi giorni all’esame della Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato, si dovrà applicare l‘Iva al 10% sui funerali, fino a oggi esenti. Inoltre, si dovrà pagare “l’affitto” della tomba, ovvero un contributo su base annua che dovrebbe aggirarsi sui 30 euro e che dovrebbe servire a finanziare la vigilanza da parte delle aziende locali. Con la conseguenza di far aumentare i costi di un funerale anche di 200 euro. I Comuni, invece, saranno obbligati a destinare il 20% della Tasi incassata ai cimiteri monumentali affinché possano coprire i loro costi.

A denunciare la situazione è il presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo: “Se fosse uno scherzo, sarebbe di cattivo gusto. Purtroppo non lo è: alla vigilia del prossimo 2 novembre, giorno in cui si celebrano i defunti, ci troviamo a dover denunciare l’arrivo di una incredibile tassa sui morti”.

Tra gli effetti previsti dell’entrata in vigore della cosiddetta tassa sui morti, secondo il presidente dell’associazione ci sarebbe “la riduzione delle agenzie funebri presenti sul territorio in quanto si stabilisce che le imprese che organizzano più di 300 funerali l’anno (fino a 1000) dovranno avere almeno 3 mezzi di proprietà, 6 dipendenti assunti a tempo indeterminato e un direttore tecnico, mentre quelle che organizzano più di 1.000 funerali dovranno possedere 4 carri funebri e avere 12 dipendenti. Le aziende che non si adegueranno alle nuove norme saranno inesorabilmente costrette a chiudere o ad essere assorbite da altre imprese più grandi”.

“Tutto questo comporterà inevitabilmente un aumento dei costi dei funerali e del mantenimento dei loculi e cappelle in cui sono sepolti i nostri cari estinti – conclude l’Associazione – Se un funerale tipo, ad esempio, oggi costa in media 2.000 euro, con la nuova norma la spesa aumenterà a 2.200 euro. Sarà proprio il caso di dire: “Caro defunto!”.

Puoi utilizzare il bancomat per controllare i tuoi debiti col Fisco: lo sapevi già?

A breve sarà possibile controllare lo stato dei debiti col Fisco direttamente dal bancomat e dagli sportelli di postamat. E’ questo “uno dei progetti in cantiere” per il prossimo futuro, come spiega il direttore dell’Agenzia Ernesto Maria Ruffini nel suo intervento al Forum dei commercialisti a Milano.

Ruffini sottolinea che ci sarà “la possibilità di accedere al proprio cassetto fiscale attraverso il bancomat o postamat per non dover andare allo sportello ma per poter verificare direttamente se ci sono cose da pagare”. Al momento si tratta solo di un progetto ma la novità dovrebbe essere disponibile già a partire dal 2018.

Legge Bilancio 2018: incentivi, welfare ed equo compenso per i professionisti

La legge di Bilancio in discussione al Parlamento affronta importanti temi per la crescita del Paese, ma servono ulteriori strumenti a favore dei liberi professionisti. È il commento del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine dell'audizione sulla legge di Bilancio 2018, che si è svolta presso la V Commissione permanente del Senato. Avremmo preferito avere maggiore attenzione, tenuto conto delle dimensioni di ricchezza che il lavoro libero professionale mobilita in termini di contributo al Pil e di occupazione.

Estensione automatica dei benefici previsti per le imprese, deducibilità dei contributi versati per l'assistenza sanitaria integrativa ed equo compenso: sono tre i temi che devono essere affrontati per i professionisti e che la legge di Bilancio dovrebbe prendere in considerazione, secondo il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella ascoltato in audizione dalle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Incentivi.
«Nel pacchetto di misure per la crescita il sostegno alle imprese deve abbracciare sistematicamente ogni attività economica”, afferma Stella. “Occorre individuare cioè un meccanismo che estenda automaticamente ai liberi professionisti e lavoratori autonomi gli incentivi e le agevolazioni previsti per le Pmi, a partire dall'iperammortamento”.

Legge di Bilancio 2018: chi beneficerà del nuovo bonus IRPEF

Il Governo ha introdotto nella Legge di Bilancio un aumento di 600 euro dei limiti di reddito per il diritto al Bonus di 80 euro di Renzi. Ma quali effetti ha sulla busta paga? Cosa cambia? Gli aumenti annuali nel cedolino paga vanno da 48 a 288 euro, per alcune categorie di lavoratori. Vediamo a chi spettano e come funziona.
La Manovra 2018 dispone l’ampliamento della platea dei lavoratori dipendenti che possono beneficiare del bonus IRPEF attraverso l’aumento delle fasce di reddito stabilite per accedere all’agevolazione. Se la nuova previsione è legata al rinnovo dei contratti del pubblico impiego per evitare la revoca del beneficio per gli statali a fronte dei relativi aumenti salariali, è evidente l’effetto positivo anche per il settore privato. Quali contribuenti conseguiranno il maggior beneficio? I lavoratori che rientrano nella fascia di reddito complessivo compresa tra euro 24.600 ed euro 26.000, oppure i lavoratori con fasce reddituali più basse o più elevate?

Tra le novità previste dal DDL di Bilancio 2018 si segnala l’innalzamento di 600 euro delle soglie reddituali massime previste per poter accedere al beneficio del Bonus Irpef in busta paga. Nell’ottica di ridurre il cuneo fiscale dei lavoratori dipendenti, la misura agevolativa è stata introdotta per la prima volta con il DL n. 66/2014 e, successivamente, è stata posta a regime (con decorrenza 2015) dalla legge di Stabilità 2015.

Legge di Bilancio 2018: più semplice ottenere il reddito di inclusione

Il disegno di legge di Bilancio 2018 rafforza il raggio d’azione del reddito di inclusione – ReI, che sostituirà il Sostegno all’inclusione attiva (SIA) e l’Assegno di disoccupazione (ASDI) nel contrasto alla povertà. Il disegno di legge amplia la platea dei potenziali beneficiari, eliminando, in particolare, il requisito della decorrenza di almeno tre mesi dal termine della fruizione della NASpI o, in mancanza di essa, dalla sopravvenienza dello status di disoccupato. Introdotto, a partire dal 2018, un credito d’imposta a favore delle fondazioni che promuovono interventi di welfare social, ossia il welfare di comunità: in cosa consiste?

Mentre la bozza del disegno di legge di Bilancio 2018 prosegue il suo iter legislativo appare ormai certa la previsione, a decorrere dal 1° gennaio 2018, di un’estensione del reddito di inclusione, che sostituirà il SIA e l’ASDI, sia in relazione all’importo dei fondi stanziati, sia per quel che riguarda i requisiti d’accesso. Attualmente, le famiglie ammesse al programma del ReI possono beneficiare, per un periodo massimo di 18 mesi, di un assegno mensile di importo che va dai 190 ai 485 euro.

LA NOVITÀ DEL BONUS FORMAZIONE NELLA LEGGE DI BILANCIO 2018


L’art. 8, del disegno di legge di Bilancio 2018, nella versione attualmente in discussione al Senato della Repubblica, prevede che a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato, che effettuano spese in attività di formazione nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017, sia attribuito un credito d'imposta nella misura del 40 per cento delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui viene occupato in attività di formazione come di seguito specificate.

Il credito d'imposta è riconosciuto, fino ad un importo massimo annuale di euro 300.000 per ciascun beneficiario, per le attività di formazione, pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali.

Sono ammissibili al credito d'imposta solo le attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 quali big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fìsici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.

Non si considerano attività di formazione ammissibili la formazione ordinaria o periodica organizzata dall’impresa per conformarsi alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell’ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.

Modalità di riconoscimento del credito di imposta - Il credito d'imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d'imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo; tale credito non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del DPR 917/86 ed è utilizzabile a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono sostenuti esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
In sostanza il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell’art. 17, D.Lgs. n. 241/97, anche per importi superiori a € 250.000, non rilevando il limite di cui all’art. 1, comma 53, Legge n. 244/2007, nonché per importi superiori a € 700.000 per ciascun anno non rilevando il limite di cui all’art. 34, Legge n. 388/2000.

L'incentivo è concesso nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 dei Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, e in particolare dall'articolo 31 dei medesimo regolamento, che disciplina gli aiuti alla formazione. Agli adempimenti europei, nonché a quelli relativi al Registro nazionale degli aiuti di Stato, provvede il Ministero dello sviluppo economico.