martedì 31 maggio 2016

Ciao Sara

Roma, ragazza trovata morta carbonizzata, quell'ultimo sms di Sara alla madre

Che la tua anima possa finalmente trovare pace e che la giustizia terrena compi il suo GIUSTO percorso

Concorso scuola docenti: quando cominciano le correzioni, griglie di valutazione, come conoscere esiti, quando prova orale

Ieri e oggi le prove scritte di primaria e infanzia, ossia il numero più consistente di partecipanti che chiedono info su come proseguirà l'iter del concorso: correzione prove scritte, come conoscere gli esiti, quando cominceranno le prove orali. Si farà in tempo per il 15 settembre?

Correzione prove scritte. Già dal 19 maggio è disponibile la piattaforma per la valutazione delle prove scritte delle procedure concorsuali. Pertanto alcune commissioni delle classi di concorso che hanno svolto la prova nelle scorse settimane sono già al lavoro, perlomeno per la seduta di insediamento e la predisposizione delle griglie di valutazione, soprattutto per quelle per le quali è prevista la prova pratica (Concorso scuola docenti, ecco griglie di valutazione diverse per ogni classe di concorso e regione)

Per le prove di ieri e oggi le correzioni potranno avere inizio anche la prossima settimana (considerato il ponte del 2 giugno). Si comincerà a correggere dai quesiti di lingua (inglese per la primaria). Ricordiamo che la commissione troverà, relativamente ai quesiti a risposta chiusa, una schermata nella quale sono riportati i quesiti e la risposta individuata come corretta così come inseriti in piattaforma dal Comitato tecnico scientifico istituito con D.M. n. 874/2015 e s.m.i. La commissione, alla presenza dei membri aggregati di lingua, procederà a selezionare la risposta corretta, per l'assegnazione del voto, che il sistema, solo dopo l'avvenuta selezione della suddetta risposta, prospetterà, in modo automatizzato, sugli elaborati di tutti i candidati. Solo al termine di tale fase, il sistema consentirà l'accesso all'area di valutazione degli elaborati per la successiva fase di correzione della prova.

Come conoscere esiti prova scritta. "I candidati che conseguono l'ammissione alla prova orale ricevono da parte del competente USR comunicazione, esclusivamente a mezzo di posta elettronica all'indirizzo indicato nella domanda di partecipazione al concorso, del voto conseguito nella prova di cui all'art. 6 comma 3, ovvero nelle prove di cui all'art. 6 commi 3 e 4, della sede, della data e dell'ora di svolgimento della loro prova orale almeno venti giorni prima dello svolgimento della medesima".

Ricordiamo che, come già per la prova scritta, la prova orale non potrà essere svolta nei giorni festivi nè nei giorni di festività religiosa ebraica nonchè nei giorni di festività religiose valdesi.

Dunque, la prassi (cioè l'esperienza del concorso 2012) ci dice che appena la Commissione termina il lavoro di correzione delle prove scritte, gli esiti vengono pubblicati sul sito dell'USR (solo il nome dei candidati), senza il voto conseguito.

Evidentemente per motivi di privacy esso viene invece comunicato per e mail al candidato, ricordandogli altresì giorno, ora e sede della convocazione per la prova orale. La comunicazione dovrà pervenire almeno venti giorni prima rispetto alla propria prova orale.

Il consiglio è quello di scandagliare sempre con attenzione il sito dell'USR, per non lasciarsi sfuggire alcuna indicazione relativa ad un impegno così importante.

Quando prova orale - Naturalmente gli esiti verranno pubblicati man mano che le commissioni termineranno il proprio lavoro, per cui anche per la stessa classe di concorso potrebbero esserci regioni che terminano prima di altre. O regioni che concluderanno in tempo per le immissioni in ruolo dell'a.s. 2016/17 e altre che non faranno in tempo. Il rischio è sopratutto per infanzia e primaria, sia per il numero elevato di candidati, sia per dare la possibilità ai docenti delle GM infanzia del concorso 2012 di essere assunti, in attesa delle graduatorie di merito del nuovo concorso.

Il termine ultimo per completare le procedure è stato posto al 15 settembre 2016.

Fonte: orizzontescuola

Buongiorno.....così :)

lunedì 30 maggio 2016

Novità Facebook Live: gruppi, eventi, filtri e reazioni

Novità Facebook Live: gruppi, eventi, filtri e reazioni

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Condividiamo il piacere di una lettura assieme i nostri followers,



Studio Commerciale Semeraro

Intervista per Repubblica: la rincorsa di Renzi sui social

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Intervista per Repubblica: la rincorsa di Renzi sui social





Ore 15.46..... Sfogliando una rivista assieme a voi,



Studio Semeraro


Organico dell’autonomia 2016/17: come si costituiscono le cattedre nella secondaria


– La dotazione organica per il prossimo anno scolastico, così come stabilito dal Decreto interministeriale del 28 aprile 2016, è chiaramente condizionata dal numero di alunni e, quindi, dal numero di classi presenti all’interno di ogni istituzione scolastica.

La costituzione delle classi continua ad essere regolata dai parametri e criteri stabiliti nel DPR 81/2009 , come chiarito nell’articolo pubblicato da OrizzonteScuola

In relazione all’istruzione Secondaria, l’art.7 comma 1 del Decreto interministeriale del 28 aprile 2016 chiarisce che “l’assegnazione de le risorse a ciascuna istituzione è effettuata tenendo conto delle esigenze della scuola nel su complesso, comprese quelle connesse all’integrazione degli alunni disabili, nonché

dell’eventuale articolazione della scuola in sezioni staccate, sedi coordinate e corsi serali. Le dotazioni organiche degli istituti di secondo grado sono determinate per tutte le classi dei corsi con riguardo alle articolazioni orarie dei diversi indirizzi o percorsi previsti dai decreti del Presidente della Repubbica n.87, n.88 e n. 89 del 15 marzo 2010.”

Nella scuola Secondaria tutte le cattedre sono ricondotte a 18 ore settimanali, anche mediante l’individuazione di moduli organizzativi diversi da quelli previsti dai decreti costitutivi delle cattedre, salvaguardando l’ unitarietà d’insegnamento di ciascuna disciplina.

In applicazione dei regolamenti relativi ai Licei, agli Istituti Tecnici e agli Istituti Professionali, le cattedre sono costituite,di norma, con non meno di 18 ore settimanali.

Come chiarisce la Nota ministeriale 11728 del 29 aprile 2016, per la scuola Secondaria II grado, fanno eccezione le cattedre che non sia possibile formare per complessive 18 ore anche ricorrendo ad una diversa organizzazione modulare, fermo restando che le stesse non potranno comunque avere un orario inferiore alle 15 ore settimanali.
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In tal caso l’orario necessario per completare la cattedra potrà essere impiegato per il potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e/o per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano dell’Offerta Formativa.

Solo allo scopo di salvaguardare la titolarità dei docenti soprannumerari è possibile, inoltre, formare cattedre con orario superiore alle 18 ore, che, di norma, non devono superare le 20 ore settimanali, a condizione che non sia possibile attivarle secondo quanto sopra indicato.

Si ritiene importante sottolineare quanto stabilisce ancora l’art.7 comma 2 del Decreto interministeriale, in relazione ai docenti soprannumerari per i quali si prevede una loro prioritaria assegnazione all’organico di potenziamento dell’offerta formativa e “Ove il numero di tali docenti ecceda anche la consistenza dell’organico dell’autonomia i docenti perdenti posto, individuati secondo la procedura prevista dal CCNI sulla mobilità, sono trasferiti d’ufficio e, in mancanza di sedi, assegnati all’ambito territoriale di riferimento”.

L’organico dell’autonomia non determina, comunque, la scomparsa delle Cattedre orario esterne, per le quali le disposizioni relativamente alla loro costituzione sono indicate nei commi 3 – 4 e 5 del succitato articolo 7.

Viene, infatti, stabilito che, per l’ottimale utilizzo delle risorse, dopo la costituzione delle cattedre all’interno di ciascuna sede centrale di istituto, di ciascuna sezione staccata o sede coordinata,si procede alla costituzione di posti orario tra le diverse sedi, anche associate, della stessa scuola. In presenza di docente titolare in una delle sedi sopraindicate, la titolarità va salvaguardata se nella sede stessa è disponibile almeno un terzo delle ore. In presenza di più titolari, la titolarità è assegnata sull’una o sull’altra sede in base al maggior apporto di orario; in caso di uguale consistenza oraria degli spezzoni, la titolarità viene attribuita alla sede che offre maggiori garanzie di stabilità del posto e, in subordine, alla sede principale. Analogamente si procede in assenza di titolari.

Nei corsi serali gli eventuali posti orario vengono costituiti prioritariamente utilizzando ore disponibili nei corsi diurni della medesima istituzione scolastica

Solo se gli spezzoni residui presenti nell’organico dell’istituzione scolastica, non possano essere utilizzati secondo le modalità indicate, è possibile costituire posti interi completando i medesimi all’interno dell’organico di potenziamento dell’offerta formativa, nei limiti delle dotazioni regionali destinate.

Come specifica la Nota ministeriale 11728, infatti, i posti del potenziamento possono essere utilizzati, nella scuola secondaria, per completare singoli spezzoni abbinabili della medesima classe di concorso presenti della stessa autonomia scolastica

Qualora non sia possibile ricondurre gli spezzoni a posti interi nell’ambito dell’organico dell’autonomia, si procede alla fase associativa per la costituzione di posti di insegnamento tra istituzioni scolastiche autonome secondo la normativa vigente.

Quindi la costituzione di cattedre orario con completamento esterno viene disposta soltanto se non è possibile effettuare il completamento con le altre modalità previste .

Eventuali spezzoni orari residui fino a 6 ore, come stabilisce il Decreto interministeriale nell’art.7 comma 6, possono essere assegnati dai dirigenti scolastici, prima di procedere alle assunzioni a tempo determinato di propria competenza, ai docenti in servizio nella scuola, con il loro consenso, entro il limite di 24 ore settimanali.

Si ritiene utile chiarire, inoltre, che nella scuola Secondaria di II grado , in presenza di una istituzione scolastica autonoma comprendente più ordinamenti con piano di studi distinto e differente, come chiarisce la Nota ministeriale 11728 del 29 aprile 2016, in attesa della definitiva applicazione del DPR 19/2016, che comporterà la completa revisione delle anagrafi del personale docente, nonché dei piani di studio delle scuole Secondarie di II grado e dei relativi piani orari, per questo primo anno di applicazione dell’organico triennale dell’autonomia si procederà ancora mantenendo distinti gli organici dei diversi ordinamenti presenti nell’unica autonomia scolastica salvo per quanto riguarda la definizione delle attività relative al potenziamento dell’offerta formativa.

Questa disposizione determina, quindi, la conferma delle modalità e delle disposizioni per l’individuazione del personale in soprannumero come previsto nel CCNI 2016/17, con la novità e l’avvertenza importante che, prima della determinazione dell’eventuale esubero, dovranno essere considerati anche i posti della relativa classe di concorso presenti nel potenziamento dell’offerta formativa.
Fonte: orizzonte scuola

A caccia di commissari/1. Quell’emendamento ‘Tuttoscuola’ che stanzia 8 milioni in più…

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 Lo scorso 25 maggio la Camera ha definitivamente convertito in legge il decreto legge n. 42/2016, che contiene tra l’altro un articolo, il 2-quater (Incremento dei compensi ai commissari del concorso per docenti), frutto di un emendamento inserito d’urgenza nel corso dell’iter parlamentare del provvedimento e noto come “quello di Tuttoscuola”: un caso di studio di interazione tra le dinamiche della società civile – nella quale operano i media, che ne riflettono tensioni ed esigenze – e i processi decisionali del livello istituzionale in materia di policy making. Quale il risultato (insperato, ad esser sinceri) raggiunto? Lo stanziamento di 8 milioni di euro in più per i compensi ai commissari di esame: in attesa del decreto interministeriale che determinerà gli importi precisi, si può stimare che ogni commissario riceverà in media 600-1000 euro in più di quanto era stato previsto dai bandi del concorso. Ne siamo orgogliosi.

Il numero di maggio del mensile Tuttoscuola racconta nei dettagli come sono andate le cose in un ampio articolo di Sergio Govi. Nell’aprile scorso, in uno dei consueti approfondimenti sulle tematiche scolastiche, e in particolare su quelle relative al concorso a cattedre attualmente in corso di svolgimento, la nostra rivista aveva approfondito le disposizioni previste per i compensi ai commissari (http://www.tutto scuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=38285) scoprendo che un dirigente scolastico, presidente di una commissione con 500 candidati da esaminare, avrebbe percepito alla fine un compenso complessivo (stimabile in 651 euro) che, diviso per le ore di lavoro prevedibili sulla base al bando, dava il risultato di circa un euro (lordo) all’ora. Meno ancora per i docenti commissari.

Il servizio di Tuttoscuola, rilanciato in prima pagina dal Corriere della sera, riportato nei titoli di apertura dai Tg nazionali, e diventato subito virale sui social media, era uscito proprio nel momento in cui ben dodici (su 18) Uffici scolastici regionali erano stati costretti a riaprire i termini per reclutare dirigenti scolastici e docenti da nominare nelle commissioni. Occorreva trovare un rimedio urgente, almeno dal punto di vista dei compensi dei commissari e dei presidenti.
TuttoscuolaNews, n. 766 del  30.5.2016

Addio supplenze, abolite con nuovo sistema di reclutamento. I vincitori di concorsi saranno tirocinanti, verranno pagati ed effettueranno le sostituzioni

Articolo tratto da "orizzontescuola"

Con la riforma del sistema di formazione e reclutamento dei docenti i concorsi daranno contratti a tempo determinato e i docenti dovranno affrontare due anni di tirocinio all'interno delle classi.
Alcuni particolari sono inseriti nelle note del Decreto scuola recentemente varato dal Parlamento.
La riforma prevede l'avvio di un sistema regolare di concorsi nazionali per l'assunzione di docenti nella scuola secondaria statale. L'accesso al concorso sarà riservato a coloro che avranno un diploma di laura magistrale o titolo accademico di secondo livello per gli ambiti artistici e musicali.

I vincitori non avranno un contratto a tempo indeterminato, ma un contratto a termine della durata triennale, legato al tirocinio e saranno assegnati a scuole o a una rete di scuole.

Il tirocinio durerà, quindi, tre anni. Al termine del primo anno il docente riceverà  un diploma di specializzazione per l'insegnamento secondario. Il corso sarà organizzato dalle Università. I docenti saranno gradualmente assunti come docenti a tempo indeterminato, "anche - leggiamo nel documento -  in sostituzione di docenti assenti, presso l'istituzione scolastica o presso la rete tra istituzioni scolastiche di assegnazione". La sottoscrizione di un contratto a tempo indeterminato avverrà a seguito della valutazione del periodo di tirocinio.

Chi non vince il concorso potrà, comunque, potersi iscriversi a proprie spese ai percorsi di specializzazione organizzati dalle Università.

Nel documento si preannuncia anche una disciplina transitoria per i docenti al momento precari che lavorano grazie alle graduatorie (le cui competenze e la cui professionalità sarà comunque valutata), ma si annuncia che questo sistema diventerà l'unico in vigore per la formazione e il reclutamento dei docenti ed anche per l'effettuazione delle supplenze.

Pubblicato il bando del concorso di idee “Scuole Innovative” aperto a ingegneri, architetti, singoli o associati, società di ingegneria e società professionali.

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La procedura si svolgerà online attraverso la piattaforma ‘Concorrimi’ operativa a partire dal 18 maggio. Ci sarà tempo fino al 29 luglio alle 13 per inviare eventuali richieste di chiarimento, cui il Ministero risponderà entro le 23.59 del 5 agosto.

Le proposte progettuali relative alle 52 scuole all’avanguardia individuate dal Miur potranno essere presentate fino al 30 agosto.

Il concorso di idee, che avrà una portata internazionale, prevede tre premi da 25mila, 10mila e 5mila euro per ogni scuola (mappa delle 52 scuole innovative).

Gli istituti dovranno essere innovativi da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, ma anche ripensare gli spazi, favorendo l’apprendimento e l’apertura al territorio.

Il Miur potrà mettere a disposizione degli Enti locali richiedenti le idee premiate per consentire l’eventuale affidamento dei successivi livelli di progettazione.


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Scuole innovative, gli obiettivi del concorso di idee
- realizzazione di ambienti didattici innovativi;
- sostenibilità ambientale, energetica ed economica, cioè rapidità di costruzione, riciclabilità dei componenti e dei materiali di base, alte prestazioni energetiche, utilizzo di fonti rinnovabili, facilità di manutenzione;
- presenza di spazi verdi fruibili;
- relazione con l’ambiente naturale, il paesaggio e il contesto di riferimento anche in funzione didattica;
- apertura della scuola al territorio perchè la scuola deve diventare un luogo di riferimento per la comunità;
- permeabilità e flessibilità degli spazi;
- attrattività degli spazi per contrastare la dispersione scolastica;
- concezione dell’edificio come strumento educativo finalizzato allo sviluppo delle competenze sia tecniche che sensoriali;
- presenza di spazi per la collaborazione professionale e il lavoro individuale dei docenti;
- presenza di spazi dedicati alla ricerca, alla lettura e alla documentazione;
- concezione e ideazione degli spazi nell’ottica del benessere individuale e della socialità.

Chi può partecipare al concorso per progettare le scuole innovative
Possono partecipare al concorso di idee ingegneri, architetti, società di ingegneria e società professionali. La partecipazione al concorso può essere individuale o in gruppi pluridisciplinari.

I professionisti devono essere cittadini italiani o di altro Paese dell’Unione Europea, iscritti presso i rispettivi Ordini Professionali, ai quali non sia inibito l’esercizio della libera professione al momento della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, sia per legge sia per contratto sia per provvedimento professionale.

Scuole innovative, valutazione dei progetti
Una Commissione giudicatrice, nominata con decreto del Miur, esaminerà i progetti in base ad una serie di criteri, che sommati possono portare a una valutazione massima di 100 punti:
- qualità architettonica, che da diritto ad un massimo di 20 punti;
- qualità dell’inserimento nel contesto urbano ed ambientale: massimo 10 punti;
- qualità e novità delle soluzioni architettoniche in riferimento alla didattica e alla relazione con l’ambiente naturale e progettazione di spazi verdi: massimo 20 punti;
- funzionalità e flessibilità nella definizione e distribuzione degli spazi: massimo 10 punti;
- accessibilità, fruibilità e sicurezza della struttura: massimo 10 punti;
- qualità delle soluzioni tecniche e tecnologiche e scelta dei materiali in riferimento alla sostenibilità ambientale ed alla facilità nella manutenzione: massimo 15 punti;
- qualità delle soluzioni tecniche e tecnologiche e scelta dei materiali in riferimento al benessere degli occupanti: massimo 5 punti;
- sostenibilità economica: massimo 10 punti.

Scuole innovative, le risorse disponibili
A disposizione dell’iniziativa ci sono 350 milioni di euro messi a disposizione dall’Inail per la costruzione degli edifici. Sono invece a carico degli Enti locali le spese per le indagini preliminari, la progettazione, gli arredi, gli allestimenti e le attrezzature per la didattica, l’eventuale demolizione di fabbricati, la bonifica dell’area, la collocazione temporanea degli alunni durante i lavori. Gli immobili, quindi, resteranno di proprietà dell'Inail, che stipulerà contratti con il Miur e con gli enti fino all’ammortamento dell'investimento. Il Miur pagherà all'Inail il canone di affitto affinché il Comune, o la Provincia gestore, possa utilizzare il bene senza oneri.

Stabilizzare l’Ecobonus 65% almeno fino al 2020 e trasformarlo in un contributo a fondo perduto certo e bancabile.

È la proposta lanciata da Renovate Italy, associazione di realtà imprenditoriali e no profit che promuovono attività e progetti per la riqualificazione energetica del patrimonio costruito in Italia.

In un recente studio sugli effetti delle detrazioni fiscali a sostegno dell’efficienza energetica, Renovate Italy ha rilevato che gli interventi di riqualificazione energetica globale sono ancora pochi. In generale, si scelgono interventi meno costosi e di portata minore perché considerati più sicuri.

I tempi di ritorno degli investimenti sono lunghi e scoraggiano le riqualificazioni profonde. Per invertire la rotta e puntare su interventi più efficaci l’associazione propone quindi di rivedere l’incentivo, trasformandolo in contributo a fondo perduto. Una sorta di rendita finanziaria pluriennale simile al nuovo Conto Termico che, agli interventi globali che trasformano gli immobili della Pubblica Amministrazione in edifici a energia quasi zero, riconosce un contributo a fondo perduto pari al 65% dei costi.

Con un simile meccanismo si ridurrebbe drasticamente la quota di investimento anticipata dai proprietari degli immobili privati, che potrebbero essere spinti a effettuare lavori più impegnativi senza dar fondo ai propri risparmi.

Secondo lo studio diffuso da Renovate Italy, nel 2013, fra tutte le pratiche presentate, lo 0,4% delle domande ha interessato gli interventi globali e il 2% quelli sull’isolamento della parte opaca dell’involucro (pareti, coperture, pavimenti).

Numeri che l’associazione considera esigui a fronte dei benefici che potrebbero generare in termini di sostenibilità. Questo accade perché gli interventi di riqualificazione profonda richiedono una spesa consistente e tempi di ritorno dell’investimento abbastanza lunghi.
 Risultati immagini per Ecobonus 65%
A pesare non è solo la disponibilità economica, ma anche l’incertezza per l’assetto futuro del meccanismo di incentivazione, che viene prorogato di anno in anno, l’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse, il rischio di dover sostenere, in condominio, le quote dei condòmini in difficoltà economica. Ma non solo, perché non c’è certezza sull’entità del risparmio che si otterrà effettivamente in bolletta dopo l’intervento. Un impianto non correttamente gestito potrebbe inoltre perdere il suo rendimento.
 Risultati immagini per Ecobonus 65%
Renovate Italy evidenzia che i cittadini non hanno ben presente le differenze tra i diversi incentivi, quindi si preferiscono sempre gli interventi poco impegnativi sia dal punto di vista economico sia da quello dei lavori necessari.

Molti incentivi, infine, non sono cumulabili tra loro. Questo per Renovate Italy sbarra la strada ai lavori di riqualificazione globale degli immobili che invece potrebbero incidere in profondità sulla qualità del patrimonio edilizio.

Ecobonus 65%, Renovate Italy e la riqualificazione globale
Secondo Renovate Italy dovrebbe subito essere migliorato il meccanismo di accesso agli incentivi da parte dei condomìni e allargata la platea dei beneficiari, con più chance per gli incapienti. Per questo obiettivo andrebbe attivato un fondo di garanzia a tutela dei finanziatori in grado di intervenire nel caso in cui alcuni condòmini non paghino le loro quote.

Per ovviare alle fluttuazioni del mercato e dei tassi, l’associazione propone poi di stabilizzare l'onere finanziario con un contributo in conto interesse.

Anche il risparmio in bolletta dovrebbe essere previsto in modo certo, attraverso la diffusione di diagnosi energetiche solide e professionali e di contratti di rendimento energetico.

Per stimolare il mantenimento in efficienza degli impianti viene suggerita l’Iva agevolata, ad esempio al 10%, sui contratti di Servizio Energia pluriennuali stipulati dopo la realizzazione degli interventi.

Per aumentare la platea dei beneficiari e consentire la realizzazione degli interventi di efficientamento anche a chi non dispone di risorse sufficienti, Renovate Italy propone la cessione degli incentivi a soggetti finanziatori.

I proprietari degli immobili ceduti in locazione potrebbero poi essere spinti a investire  in efficienza energetica consentendo la rinegoziazione dei contratti d’affitto con un’equa ripartizione dei costi della riqualificazione energetica, in funzione del risparmio energetico conseguito.

Piste ciclabili e mobilità sostenibile: 35 milioni di euro in arrivo dal Ministero

Il Collegato Ambiente, approvato alla fine del 2015, ha stanziato 35 milioni di euro per il primo programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro  basato su piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bikesharing.

Per la realizzazione del programma sono necessari la realizzazione di piste ciclabili e percorsi protetti per gli spostamenti tra casa e scuola, l’educazione e sicurezza stradale, la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta delle auto in prossimità delle scuole e delle sedi di lavoro.





Mobilità sostenibile, piste ciclabili e incentivi
In base alla bozza di decreto attuativo sono finanziabili i progetti diretti a incentivare la mobilità sostenibile attraverso

- la realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva, condivisa o a basse emissioni, come iniziative di piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing, scooter sharing, infomobilità;
- realizzazione o adeguamento di percorsi protetti, come corsie ciclabili e Zone 30, cioè strade con il limite di velocità fissato a 30 km/h;
- realizzazione di programmi di formazione di sicurezza stradale;
- concessione di agevolazioni tariffarie o incentivi monetari per l’utilizzo dei servizi pubblici.

Potranno accedere ai finanziamenti gli enti locali con una popolazione superiore ai 100mila abitanti, esclusi quelli che non rispettano gli obblighi di comunicazione in materia di qualità dell'aria.

Questi Enti locali avranno tre mesi di tempo per inviare al Governo i loro progetti di supporto alla mobilità sostenibile. L’Esecutivo avrà sessanta giorni di tempo per ripartire le risorse e indicare la quota di cofinanziamento.

Il Ministero coprirà tra il 60% e l’80% dei costi ammissibili, fino a un massimo di un milione di euro per i Comuni singoli e 3 milioni per le aggregazioni di Comuni. Il cofinanziamento minimo dovrà essere pari a 200mila euro.

Le risorse saranno erogate gradualmente, in base allo stato di avanzamento lavori. Si potrà ottenere il 30% del finanziamento dopo aver presentato il programma dettagliato degli interventi. La quota successiva, pari al 25%, sarà trasferita dopo il completamento del 25% del progetto e si procederà in questo modo fino all’erogazione di tutto il finanziamento. Il 4% delle risorse sarà impiegato per il monitoraggio e la verifica dell’attuazione dei progetti e degli obiettivi attesi.

Lanciato a Roma il ‘Premio Nazionale Insegnanti’. Candidature on line dall’1 luglio su www.italianteacherprize.it

Si apriranno ufficialmente venerdì 1 luglio 2016 le candidature alla prima edizione italiana del Premio Nazionale Insegnanti, gemellato con il Global Teacher Prize, meglio conosciuto come il Nobel dei docenti. Obiettivo del Premio italiano, valorizzare il ruolo degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutti le esperienze di quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare i propri studenti, favorendone la crescita come cittadini attivi, e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza.

L’iniziativa è stata lanciata oggi a Roma, al Liceo Visconti, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, dell’ideatore del Global Teacher Prize Sunny Varkey, del direttore della Varkey Foundation Vikas Pota, della vincitrice dell'Edizione 2016 del Global Teacher Prize, l'insegnante palestinese Hanan Al Hroub, e delle finaliste italiane delle Edizioni 2015 e 2016  del Global Teacher Prize, Daniela Boscolo e Barbara Riccardi.

“Il Global Teacher Prize - ha affermato il Ministro Stefania Giannini - ha il merito di valorizzare il ruolo strategico che i docenti rivestono nella vita dei nostri figli. Raccontando le storie di insegnanti speciali, il Premio internazionale porta all’attenzione di un vasto pubblico la possibilità e la capacità che i docenti hanno di incidere sul percorso dei nostri giovani, cittadini del futuro. È per noi un onore lanciare la prima Edizione italiana del Premio alla presenza di Hanan Al Hroub che, nel difficile contesto di un campo profughi, educa i suoi alunni, attraverso il gioco, al rispetto degli altri, alla capacità di ascolto. Anche nel nostro Paese possiamo contare su molte ‘Hanan’, su tanti insegnanti che riescono a fare la differenza nelle loro comunità scolastiche come punti di riferimento per colleghi, famiglie, studenti. Con il Premio Nazionale vogliamo conoscere le loro storie, raccoglierle e raccontarle al Paese”.

“Quando abbiamo lanciato il Global Teacher Prize non avevamo come obiettivo quello di trovare il miglior insegnante al mondo, ma volevamo creare un movimento che portasse alla luce le migliaia di storie di eroi che hanno trasformato le vite di tanti giovani. Volevamo mettere sotto i riflettori il lavoro incredibile che gli insegnanti fanno in tutto il mondo ogni giorno”, ha sottolineato Sunny Varkey. “Sono felice – ha proseguito – che l’Italia, ispirata dal Global Teacher Prize, abbia ora deciso di lanciare un proprio Premio Nazionale”.  

“Gli insegnanti italiani incidono positivamente sulla vita di tanti giovani - ha dichiarato Hanan Al Hroub -. Sono loro, i docenti, ad indicare la strada ai loro studenti, a fare da guida. Sto parlando di persone come Barbara Riccardi, Daniela Boscolo e Daniele Manni. Il loro entusiasmo per ciò che insegnano e la loro gioia per il fatto di essere dei docenti sono contagiosi. Sono certa che ci sono tanti altri come loro in Italia che possono essere valorizzati. Per questo invito i genitori e i ragazzi italiani ad individuare modelli postivi e candidare questi docenti al Premio Nazionale”.

“La prima sensazione che ho provato nello scoprire di essere stata nominata tra i candidati del Global Teacher Prize è stata di incredulità - ha raccontato la docente Daniela Boscolo, finalista dell’Edizione 2015 - . Quando mi è arrivata l’e-mail che mi informava della nomina e mi invitava a compilare il format per concorrere al Premio, l’ho cancellata pensando ad una truffa. Alla seconda e-mail ho prestato più attenzione e mi sono chiesta: è possibile che qualcuno abbia così a cuore gli insegnanti da organizzare un concorso con un premio così considerevole? Ebbene, era proprio così e la sensazione dominante è stata quella della gratitudine per l’attenzione verso la nostra professione. Un’attenzione che raramente ci viene dedicata. Esorto quindi i genitori, i colleghi, i dirigenti e chiunque conosca un docente ‘speciale’ ad approfittare dell’occasione del Premio Nazionale Insegnanti per nominare il suo ‘docente del cuore’”.

“Il Premio Nazionale Insegnanti può diventare una straordinaria occasione per mettere in luce le cose che funzionano all’interno delle scuole - ha aggiunto la docente Barbara Riccardi, finalista dell’edizione 2016 del Global Teacher Prize -. Ogni giorno tutti coloro che lavorano nell’istruzione fanno rete per contribuire con le loro abilità e competenze a raggiungere i migliori risultati nell’interesse dei nostri ragazzi. Il Premio è un modo per valorizzare la professione docente non solo all’interno della scuola, ma nella società, poiché la scuola contribuisce, con valori e buone pratiche, alla formazione dei cittadini di domani”.

Il premio, tempi e modalità di partecipazione 
Il premio è destinato a docenti attualmente in servizio presso le scuole di ogni ordine e grado. I tempi di svolgimento saranno coordinati con quelli del Premio Internazionale. Dal prossimo 1 luglio sarà possibile candidarsi ed essere candidati esclusivamente on line attraverso il sito www.italianteacherprize.it. La procedura rimarrà aperta fino all’1 ottobre 2016.

Chi vorrà candidare un insegnante dovrà indicarne nome, cognome, istituzione scolastica di appartenenza e allegare una breve motivazione. A quel punto il docente sarà informato via e-mail della candidatura e gli verrà chiesta conferma dell’interesse a partecipare al Premio. Gli insegnanti che aderiranno, a seguito di candidatura da parte di terzi o autocandidatura, dovranno compilare una scheda con dati relativi, fra l’altro, alla loro attività educativa (anni di insegnamento, tipologia di scuola), al contesto in cui operano (ad esempio aree a rischio o aree interne), ai modelli didattici utilizzati, agli eventuali progetti di internazionalizzazione o inclusione messi in atto, alle eventuali attività di volontariato effettuate, alla partecipazione a convegni o eventi sull’istruzione, alle pubblicazioni legate alla propria professione, alle modalità di utilizzo del premio finale. La scheda di adesione è composta da una serie di domande a risposta chiusa (sì/no) e da alcune domande a risposta aperta. Una prima scrematura dei profili avverrà sulla base di questi dati e porterà ad una lista di 50 finalisti, a cui sarà chiesto di fornire ulteriori informazioni per comprendere più a fondo l’attività che svolgono nella loro scuola. Una Giuria Nazionale, composta da personalità di spicco provenienti da mondi rappresentativi della società italiana, provvederà a individuare i 5 finalisti. Al primo di loro andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati. Il vincitore del Premio Nazionale Insegnanti sarà valutato dal comitato del Global Teacher Prize al fine del possibile inserimento fra i primi 50 finalisti mondiali. Tutti i docenti italiani potranno comunque partecipare direttamente all’Edizione Mondiale anche se non hanno aderito al Premio Nazionale.

Ceo a 11 anni: non è mai troppo presto per fare impresa Di Redazione Millionaire 20 maggio 2016

Ha solo 11 anni ma è già un’imprenditrice di successo, grazie a una limonata dolcificata al miele. Mikaila Ulmer ha iniziato come tanti bambini americani, vendendo la bevanda nel vicinato. Oggi la sua ricetta speciale tramandata dalla nonna è arrivata sugli scaffali della grande distribuzione. In vendita nei supermercati Whole Foods con il nuovo brand Me & the Bees Lemonade.

La sua storia inizia a Austin, in Texas, quando Mikaila (foto © Facebook) ha solo 4 anni. Sta pensando a una ricetta da presentare a una gara tra bambini (la Acton Children’s Business Fair), quando viene punta da un’ape.

L’esperienza è dolorosa, ma Mikaila inizia a interessarsi al mondo delle api. Impara tutto quello che c’è da sapere sugli insetti e il loro ruolo nell’ecosistema. In quei giorni riceve un vecchio libro di cucina dalla nonna. Legge la ricetta di una limonata con semi di lino. Da lì un’intuizione: presentare alla competizione la ricetta della nonna dolcificata con il miele locale.

La limonata è un successo. Mikaila inizia a venderla in occasione di eventi dedicati all’imprenditoria giovanile con lo slogan «Compra una bottiglia… Salva un’ape». Dona una percentuale dei ricavi a organizzazioni impegnate nella salvaguardia degli insetti. E riceve riconoscimenti per il suo impegno.

La svolta arriva dopo una comparsa nel programma televisivo Shark Tank, dedicato alle idee di business di aspiranti imprenditori. Mikaila racconta la sua storia e conquista il pubblico. Non solo. La catena di supermercati Whole Foods decide di investire nel progetto. Finanzia la produzione della limonata con 60mila dollari e lancia il prodotto in Texas, Arkansas, Louisiana e Oklahoma.

 

La lezione di Mikaila

Non si è mai troppo giovani
Non è mai troppo presto per avviare un’impresa. Secondo la rivista Forbes, La storia di Mikaila insegna a chi dubita di se stesso che anche i più giovani possono lasciare il segno. Puoi trovare la soluzione a un problema e il giusto business anche a 11 anni. Invece di sentirti in difetto per la mancanza di esperienza imprenditoriale, sfrutta la tua età, l’energia e l’ottimismo per fare la differenza.

Sfrutta le tue esperienze quotidiane
Mikaila era una bambina come tutti gli altri prima di essere punta da un’ape, un’esperienza spiacevole che è diventata per lei fonte di ispirazione. La puntura di un insetto ha portato alla sua crescente passione per le api e a un business in piena espansione. Ora ha una missione: usare la sua ricetta speciale per salvare le api. Seguendo l’esempio di Mikaila, puoi trasformare le tue esperienze di vita quotidiana in opportunità. Rifletti su ciò che accade, anche gli imprevisti e gli eventi negativi, e trasformarli in soluzioni tangibili, innovazioni e imprese. Basta essere creativi e trovare la correlazione giusta tra un problema e la soluzione.

Non si è mai “troppo” ambiziosi
Partecipare a Shark Tank è stato ambizioso. Mikaila, la sua famiglia e il suo team hanno perseguito l’obiettivo che ha portato alla popolarità e al finanziamento di Whole Foods, fondamentali per il successo attuale. Anche se ci possono essere limiti e ostacoli per un giovane imprenditore, ricorda che l’impulso a fare qualcosa di grande è già dentro di te. Bisogna rischiare per realizzare i propri sogni, essere tenaci e ambiziosi.

Agenzia delle entrate Circolare n° 21/e del 25 maggio 2016: Cessioni di tablet pc


Le modifiche intervenute con l’approvazione del DL 24/2016, hanno esteso il meccanismo del reverse charge anche alle cessioni di telefonini, tablet e laptop.

In particolare l’art. 1, D.L. 24/2016 prevede quanto segue:
1. All'articolo 17 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) la rubrica dell'articolo è sostituita dalla seguente: «Debitore d'imposta»; b) al sesto comma, lettera b), le parole: «, nonché dei loro componenti ed accessori» sono soppresse;

c) al sesto comma la lettera c) è sostituita dalla seguente: «c) alle cessioni di console da gioco, tablet PC e laptop, nonché alle cessioni di dispositivi a circuito integrato, quali microprocessori e unità centrali di elaborazione, effettuate prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore
finale;»…
L’AdE con la Circolare 21/E del 25 maggio 2016 fornisce i primi chiarimenti in merito a:
 Ambito oggettivo
 Ambito soggettivo
 Soggetti esclusi
 Decorrenza
 Sanzioni

Cinque per mille: indicazioni per contribuenti e associazioni


L’articolo 1, comma 154, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di Stabilità 2015) ha confermato l’applicabilità delle disposizioni relative al riparto della quota del cinque per mille dell’Irpef “relativamente all’esercizio finanziario 2015 e ai successivi, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi dell’annualità precedente”.

Risultati immagini per 5 per mille



Con tale previsione la Legge di Stabilità 2015 ha trasformato il contributo del cinque per mille da beneficio provvisorio, riproposto annualmente da specifiche disposizioni normative, a una forma stabile di finanziamento di settori di rilevanza sociale.

Risultati immagini per 5 per mille


In data 25 maggio sono stati pubblicati gli elenchi definitivi relativi al 5‰ Irpef, salgono infatti a quota 51.724 i candidati in corsa per la ripartizione dei fondi. Andiamo ad analizzare quelli che sono gli adempimenti successivi alla pubblicazione degli elenchi per le associazioni interessate e le disposizioni per i contribuenti che decidono di destinare una quota pari al 5‰ dell’Irpef scaturente dalla propria dichiarazione dei redditi.