venerdì 25 marzo 2022

Lavoro occasionale: Comunicazione online dal 28 marzo

 Dal 28 marzo l’inizio di un lavoro occasionale dovrà essere comunicato al Ministero del Lavoro per via telematica. Lo prevede l’art. 13 del DL n. 146 del 21 ottobre 2021 (“decreto fiscale”).

La procedura è attiva nella sezione “servizi lavoro” (cliclavoro) del Ministero del Lavoro, al quale si può accedere mediate credenziali digitali.

Ma quali sono i rapporti di lavoro occasionale che devono necessariamente essere comunicati e quando? La normativa prevede che alla comunicazione online siano assoggettati tutti i lavoratori autonomi occasionali inquadrabili nell’art. 2222 del codice civile.

La comunicazione deve essere fatta dai committenti con la qualifica di imprenditori prima dell’insaturazione di ogni rapporto di lavoro occasionale (almeno 24 ore prima). Salvo i casi di urgenza. Ciò al fine di prevenire forme di elusione e rapporti di lavoro non regolare.

La mancata comunicazione sul sito internet Cliclavoro del Ministero farà scattare da parte dell’Ispettorato del Lavoro una sanzione che va da 500 a 2.500 euro per ogni lavoratore senza che possa essere emessa diffida.

Sono esclusi dall’obbligo di comunicazione i rapporti di lavoro coordinati e continuati (co.co.co.), peraltro già oggetto di “CO”, così come le collaborazioni occasionali che non superino determinati importi retributivi annuali (ex voucher).

Ma anche le professioni intellettuali soggette a ritenuta d’acconto e a cessione di diritti d’autore (giornalisti free lance) e i riders che svolgono attività di lavoro autonomo.

martedì 22 marzo 2022

REGIONE CALABRIA: RIAPRI CALABRIA TER, CONTRIBUTI PER IMPRESE E PROFESSIONISTI

E' stata disposta l’apertura dello sportello per la presentazione delle domande a valere sull’Avviso Pubblico “Riapri Calabria Ter” per l’erogazione di un contributo una tantum per  le imprese ed i professionisti in possesso dei requisiti richiesti incluso le imprese ed i professionisti che hanno fatto richiesta di contributo sulle precedenti edizioni.

Possono presentare domanda:

  • le microimprese operanti sul territorio regionale che hanno subito gli effetti economici negativi dell’emergenza Covid-19 aventi contemporaneamente: un codice ATECO ricompreso nell’ Allegato B, riferito all’attività prevalente (per “attività prevalente” deve intendersi quella indicata con Codice ATECO primario su InfoCamere, ad eccezione dell’attività di ristorazione esercitata all’interno degli Agriturismi, il cui codice ATECO può risultare da Infocamere anche come codice ATECO secondario), un fatturato compreso tra € 10.000,00 e € 600.000,00 nel corso dell’anno solare 2019 ed un calo di fatturato medio pario superiore al 25%  nell’anno 2021 rispetto all’anno 2019;
  • i professionisti operanti sul territorio regionale, che hanno subito gli effetti economici negativi dell’emergenza Covid-19 con codice ATECO ricompreso nell’Allegato B, riferito all’attività professionale esclusiva del richiedente , con un fatturato compreso tra € 10.000,00ed € 60.000,00 nel corso dell’anno solare 2019 (per “attività esclusiva” deve intendersi che il professionista che presenta istanza non percepisca retribuzioni e/o compensi derivanti da altra attività, svolta in aggiunta a quella professionale; nel caso di partecipazioni societarie, le partecipazioni di capitale non costituiscono causa di esclusione) ed un calo di fatturato medio pari o superiore al 25% nell’anno 2021 rispetto all’anno 2019;

I beneficiari  devono avere  un fabbisogno di liquidità determinatosi per effetto dell’emergenza COVID19, pari ad un calo del fatturato medio per l’anno 2021 che sia pari o superiore al 25% del fatturato medio dell’esercizio 2019.

I dati di fatturato relativi agli anni 2019 e 2021 dovranno essere certificati da un libero professionista abilitato.

L’aiuto è concesso nella forma di un contributo a fondo perduto una tantum, sarà attribuito per fascia di fatturato 

Classi di Fatturato IMPRESE -                        Contributo

da 10.000 a 50.000                                                2.000

da 50.001 a 100.000                                              3.000

da 100.001 a 200.000                                            4.000

da 200.001 a 300.000                                            5.000

da 300.001 a 600.000                                            6.000


Classi di Fatturato PROFESSIONISTI -          Contributo

da 10.000 a 35.000                                                     2.000

da 35.001 a 60.000                                                     3.000


La predisposizione della domanda sarà attiva a partire dal 04/04/2022 alle ore 10:00:00 e fino al 07/04/2022 alle ore 18:00:00.

 L’ invio della domanda (Click day), potrà essere effettuato esclusivamente giorno 08/04/2022 dalle ore 10:00:00 alle ore 18:00:00.

lunedì 14 marzo 2022

Bonus chef: agevolazioni fino al 31 dicembre

La Legge di Bilancio 2021 (L. 178 del 30 dicembre 2020) ai commi 117-123 aveva istituito un bonus per cuochi professionisti, sia lavoratori autonomi che dipendenti, sotto forma di credito d’imposta per acquisti riguardanti la propria attività. Il Bonus chef era stato introdotto dalla Legge di bilancio per sostenere uno dei settori più colpiti dalla pandemia, ovvero quello della ristorazione.

Con il Decreto Milleproroghe arriva la proroga per il Bonus Chef 2022 già previsto nel 2021 ma di fatto mai reso operativo. Sarà possibile richiedere l’agevolazione per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022.

Il Bonus Chef 2022 per i cuochi professionisti consiste in un credito d’imposta del 40%, fino ad un massimo di 6.000 euro, riconosciuto sulle spese legate al mestiere (acquisto di strumentazione, partecipazione di corsi di aggiornamento e così via).

L’agevolazione spetta ai cuochi professionisti impiegati presso alberghi e ristoranti:

  • dipendenti;
  • autonomi con partita IVA, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0, quindi anche non corrispondente all’attività di cuochi in alberghi e ristoranti.

Le spese su cui si applica il bonus cuochi professionisti, così come riconfermato dal Decreto Milleproroghe, sono le stesse previste dalla Legge di Bilancio 2021. I costi, in particolare, devono essere legati:
  • all’acquisto di beni strumentali durevoli. Per beni durevoli si intendono quindi. da una parte, macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, dall’altra strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
  • alla partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Sia nel caso dei beni acquistati che di corsi, deve trattarsi di spese strettamente funzionali all’esercizio dell‘attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti. 
Spese che, si precisa, devono essere sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.
Il comma 120 della Legge di Bilancio 2021, specifica che il credito del 40% è utilizzabile in compensazione mediante F24. È possibile, inoltre, la cessione con il trasferimento dell’agevolazione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Non è ancora possibile presentare domanda per il Bonus Chef 2022. 
Per conoscere criteri, modalità e tempistiche per la presentazione delle domande è necessario attendere la pubblicazione dello specifico Decreto attuativo da parte del MISE

venerdì 11 marzo 2022

Decreto energia, 80 milioni di euro per l'autotrasporto

Stanziati 80 milioni di euro per l’Autotrasporto nel Decreto Energia in vigore dal 2 marzo, con misure volte a calmierare i rincari di carburante ma anche a incentivare la riconversione green dei mezzi. L’articolo 6 del dl 17/2022 prevede in particolare finanziamenti al settore, riduzione dei pedaggi autostradali ed agevolazioni fiscali. 

Agevolazioni e bonus fiscali

  • Deduzioni spese:  Viene rifinanziata con 5 milioni di euro la deduzione forfettaria delle spese non documentate, per i trasporti eseguiti personalmente dall’imprenditore (comma 106, legge 266/2005). 
  • Riduzione pedaggi autostradali: Nel decreto è prevista una riduzione dei pedaggi autostradali, finanziata con ulteriori 20 milioni di euro per il 2022, erogati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e gestiti dall’Albo degli autotrasportatori presso il Ministero stesso (le risorse vengono assegnate alle imprese attraverso rimborsi). L’obiettivo è quello di contrastare gli effetti economici determinati dal caro prezzi.
  • Bonus al 15% sul costo di acquisto, al netto IVA, del componente AdBlue (per ridurre le emissioni degli ossidi di azoto dai gas di scarico). E’ rivolta alle imprese esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto di ultima generazione Euro VI/D a bassissime emissioni inquinanti. Il credito d’imposta si utilizza in compensazione, non concorre alla formazione del reddito d’impresa e della base imponibile IRAP. 
  • Bonus al 20% delle spese sostenute, al netto dell’IVA, per l’acquisto di gas naturale liquefatto utilizzato per la trazione dei predetti mezzi, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto. L’agevolazione è rivolta alle imprese con sede in Italia, esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto ad elevata sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto. Anche qui, si utilizza in compensazione, non concorre alla formazione del reddito.

Criteri e modalità attuative saranno definiti da apposito decreto ministeriale dell’Economia.


giovedì 10 marzo 2022

ON NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO 2022

 Nuove Imprese a Tasso Zero è l'incentivo promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico che sostiene le micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.

Finanzia le imprese con progetti di investimento che puntano a realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Le agevolazioni prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.

I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

L’incentivo è a sportello: non ci sono graduatorie né scadenze.

mercoledì 2 marzo 2022

Caro energia, nuovi sconti in bolletta e misure per le imprese

Nel Decreto Bollette in vigore dal 2 marzo 2022, ci sono anche nuovi incentivi alle rinnovabili. Tra contributi a fondo perduto per le PMI, crediti d’imposta per le imprese e semplificazioni anche per i privati, sono istituite nuove misure volte a promuovere la produzione di energia pulita, mirando anche alla futura indipendenza dalle forniture estere di gas (tema quanto mai attuale e tornando alla ribalta con la guerra tra Russia e Ucraina).

Vediamo cosa prevede in dettaglio il decreto (Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali), con una rapida carrellata di tutte le novità previste, tra incentivi e semplificazioni.

Il decreto (DL Energia 17/22), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.50 del 1° marzo 2022, prevede misure per l’efficienza energetica e la riconversione, ed interventi a favore delle imprese e delle utenze domestiche. Le risorse stanziate ammontano a circa 8 miliardi di euro di cui una parte destinati a contrastare il caro energia e una cospicua porzione per il sostegno delle filiere produttive.

Semplificazioni

Per prima cosa, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici diventa manutenzione ordinaria, senza più bisogno di permessi, autorizzazioni o altri titoli finora richiesti. Ma non solo: in tredici articoli, il decreto introduce semplificazioni a tutto tondo, dal fotovoltaico in agricoltura all’eolico in mare.

Pannelli solari e impianti termici

L’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici diventa intervento di manutenzione ordinaria. Per realizzarli, si può utilizzare il modello unico semplificato fino a installazioni di 200 kW di potenza.

Per gli incentivi al Fotovoltaico in agricoltura, invece, si pone un limite: gli impianti non devono occupare una superficie complessiva superiore  al  10% di quella agricola aziendale totale.

Sonde geotermiche

Per gli impianti geotermici, entro sessanta giorni il Ministro della Transizione Ecologica stabilità le regole per la posa in opera di sonde geotermiche destinate al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici e alla produzione di energia elettrica, specificando i casi per i quali sarà possibile ottenere permessi semplificati e quelli in cui l’installazione diviene edilizia libera per impianti con potenza inferiore a 2 MW e a ciclo chiuso.

Turbine offshore

Per la produzione di energia eolica in mare, si applica l’autorizzazione unica rilasciata statale anche alle opere per la connessione alla rete, oltre che per l’impianto stesso e si includono anche le aree non sottoposte a vincoli incompatibili con l’insediamento di impianti off-shore.

Rinnovabili statali

Per la produzione di energia solare sugli edifici pubblici, si amplia la lista di aree ritenute idonee per le installazioni di impianti rinnovabili, includendovi siti e impianti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Il tutto, anche ricorrendo alle risorse del PNRR.

Impianti per autoconsumo PMI

Il decreto ha istituito il Fondo Rinnovabili PMI con una dotazione di 267 milioni di euro per favorire l’autoconsumo. A valere sulle risorse del Fondo potranno essere concessi contributi a fondo perduto dal GSE per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili fino a 200 kW, con procedura a sportello da definirsi entro 60 giorni.

Efficienza e Rinnovabili al Sud

Per le imprese del Sud, fino al 31 dicembre 2023, è previsto un credito d’imposta – nella misura massima consentita dal regolamento (Ue) n. 651/2014 della commissione, del 17 giugno 2014, utilizzabile esclusivamente in compensazione – per investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, volti ad una migliore efficienza energetica e a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Incentivi Automotive

Per il settore Automotive (tra riqualificazione, eco-incentivi ed ecobonus statali) è stato istituito un fondo da 30 milioni di euro per il 2022 e altrettanti per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030.

Rilancio produzione gas

Per aumentare la produzione nazionale di gas, entro 30 giorni il GSE (Gestore dei servizi energetici) emanerà un bando rivolto ai titolari di concessioni di coltivazione di gas naturale su terraferma e in mare per gli anni dal 2022 al 2031, cn invito a proporre possibili sviluppi, incrementi o ripristino di produzione per lo stesso periodo nelle concessioni.

martedì 1 marzo 2022

Bonus pubblicità 2022: fino al 31 marzo si può prenotare il credito d’imposta

Imprese, professionisti ed enti non commerciali possono presentare la domanda di prenotazione per il bonus pubblicità 2022, ovvero il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari su organi di stampa. L’Agenzia delle Entrate ha aperto l’apposita funzionalità sulla piattaforma dedicata e le istanze si possono inviare dal primo marzo ed entro il 31 marzo 2022.

Per poter accedere al bonus, con la Legge di Bilancio 2021, non è previsto il vincolo dell’incremento minimo dell’1% degli investimenti, rispetto a quelli effettuati nel corso dell’anno precedente.

Anche per quest’anno, infatti, il credito d’imposta è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato. Le prenotazioni sono aperte per tutto il mese di marzo 2022. Poi, in caso di esito positivo, nel 2023 le imprese e i richiedenti ammessi dovranno presentare la domanda vera e propria, attestando che gli investimenti previsti sono stati effettuati.