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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Buono a sapersi che nella tua dichiarazione 730/2018

Ecco un elenco delle diciture che potranno essere presenti nello scontrino parlante al fine della detraibilità dell’onere: farmaco/medicinale, o sue abbreviazioni (“med.” o “f.co” come da risoluzione n. 156/E del 5 luglio 2007); ticket per le prestazioni nonché farmaci erogati attraverso il Sistema Sanitario Nazionale; farmaco/medicinale omeopatico: ai fini della detrazione, con risoluzione n. 10/E del 17 febbraio 2010, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che il requisito dell’indicazione sullo scontrino della natura del bene acquistato si considera soddisfatto anche nelle ipotesi in cui il documento di spesa, in luogo della dicitura “farmaco” o “medicinale”, riporti la dicitura “omeopatico”; farmaci galenici, preparati dietro prescrizione medica dal laboratorio della farmacia; prodotti fitoterapici, se e solo se sono indicati come medicinali; per quelli che riportano l’indicazione di parafarmaco, invece, non è possibile fruire dello sconto d’imposta (risoluzione n. 396/2008);

Attenzione alla franchigia spese mediche

La spesa medica relativa all’acquisto di farmaci e parafarmaci detraibili è un’agevolazione che spetta ai contribuenti nella misura percentuale pari al 19% della spesa sostenuta, tenendo conto della franchigia pari a 129,11 euro

.....Sapevi che nel tuo 730/2018....

È, invece, richiesta la prescrizione medica per la detrazione delle spese relative: alle cure termali con esclusione delle spese di soggiorno; alle prestazioni chiropratiche, purché eseguite in centri all’uopo autorizzati e sotto la responsabilità tecnica di uno specialista; ai trattamenti di mesoterapia o ozonoterapia effettuati da personale medico o da personale abilitato dalle autorità competenti in materia sanitaria. La detrazione spetta a determinate condizioni per le: Le prestazioni di dermopigmentazione (tatuaggio) delle ciglia e sopracciglia effettuate per rimediare a danni estetici causati dall’alopecia universale nonché le prestazioni di luce pulsata per sopperire ai danni estetici provocati dall’irsutismo. Al riguardo occorre la certificazione medica attestante la necessità dell’intervento, che deve essere eseguito presso strutture sanitarie autorizzate. La conservazione delle cellule del cordone ombelicale ad uso “dedicato” per il neonato o consanguinei con patologi

Prestazioni sanitarie erogate da figure para sanitarie e dichiarazione 730/2018

Sono detraibili ai fini fiscali anche tutte le prestazioni sanitarie erogate dalle figure para sanitarie professionali indicate nel D.M. salute 29 marzo 2001, e riportate nel recente decreto Lorenzin sul riordino delle professioni mediche (L. n. 3/2018). Si tratta delle figure professionali di: infermiere e infermiere pediatrico; ostetrica/o; podologo; fisioterapista; logopedista; ortottista – assistente di oftalmologia; terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva; tecnico della riabilitazione psichiatrica; terapista occupazionale; educatore professionale; tecnico audiometrista; tecnico sanitario di laboratorio biomedica; tecnico sanitario di radiologia medica; tecnico di neurofisiopatologia; tecnico ortopedico; tecnico audioprotesista; tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; igienista dentale; dietista; tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro; assistente sanitario. Le prestazioni rese dal

...................... E se dovessero parlarti di "spese mediche specialistiche" sai cosa sono?

Le spese mediche specialistiche, invece, sono rappresentate dalle prestazioni rese da un medico specialista nella particolare branca cui attiene la sua specializzazione. Si tratta, ad esempio, delle prestazioni rese da: medico omeopata; cardiologo; dentista; psichiatra; psicologo e psicoterapeuta; medico legale; dietologo; biologo nutrizionista. Rientra tra le prestazioni specialistiche l’ampia gamma degli esami di laboratorio quando vengono eseguiti presso centri autorizzati operanti sotto la responsabilità tecnica di uno specialista. In via indicativa si tratta degli esami di laboratorio ordinari, gli elettrocardiogrammi, gli elettroencefalogrammi, la TAC, le risonanze magnetiche, le ecografie, le indagini laser, la dialisi, l’anestesia epidurale, le indagini di diagnosi prenatale, l’amniocentesi, la villocentesi, l’inseminazione artificiale, la ginnastica correttiva e riabilitativa degli arti, nonché particolari terapie quali la chiroterapia, la cobaltoterapia, la iodiote

Spese mediche generiche

Vengono comunemente definite spese mediche generiche: le prestazioni rese da un medico generico, vale a dire privo di specifica specializzazione; le prestazioni rese da un medico specializzato in una branca diversa da quella della propria specializzazione; le spese per il rilascio di certificati medici per usi diversi (patente, porto d’armi, usi sportivi, idoneità sportiva); le spese per l’acquisto di medicinali e farmaci, anche omeopatici. Per poter inserire la spesa medica nel modello dichiarativo è necessario esibire la fattura o ricevuta sanitaria rilasciata dal medico, la ricevuta del ticket nel caso in cui la prestazione sia resa nell’ambito del servizio sanitario nazionale, lo scontrino parlante per i farmaci.

Attenzione alle trappole 730/2018

Fra le criticità del modello 730 precompilato già verificatesi negli anni scorsi, va ricordato che i contribuenti dovranno: fare attenzione ai rimborsi di oneri (ad esempio spese mediche chieste a rimborso dal contribuente da un ente avente finalità assistenziale o da una compagnia assicurativa e rimborsate in anni successivi al loro sostenimento). La scelta adottata dall’Agenzia delle entrate in fase di elaborazione della dichiarazione precompilata di riportare a tassazione separata l’importo ricevuto, può comportare un indebito pagamento, qualora il contribuente non abbia beneficiato, originariamente, di alcuna agevolazione fiscale; verificare l’inserimento dei dati relativi al cosiddetto “bonus mobili”. Tali pagamenti, infatti, in genere sfuggono al sistema, dato che non è più obbligatorio utilizzare il cosiddetto bonifico parlante. Ne deriva che il contribuente dovrà calcolare la rata del bonus spettante e indicarla nella propria dichiarazione; inserire nella dichiarazione, o

Oneri da inserire CON ATTENZIONE nella tua dichiarazione 730/2018

Gli oneri e i principali dati In materia di nuovi dati precaricati, è ormai statisticamente noto che tra gli oneri che, per la prima volta sbarcano nella precompilata, si annidano purtroppo criticità che il contribuente è tenuto a risolvere. Tra tali oneri ricordiamo: le rette per la frequenza degli asili nido, sia pubblici che privati. Nella precompilata, quindi, i contribuenti troveranno le spese sostenute nel 2017 per il pagamento di rette relative alla frequenza dell’asilo nido; le erogazioni alle Onlus, alle associazioni di promozione sociale, alle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, nonché a quelle aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica. Tuttavia, i contribuenti potrebbero non trovare l’importo delle erogazioni effettuate nel 2017 nella dichiarazione precompilata, poiché l’invio dei dati re

Ci ringrazierai per questa infografica

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Dichiarazioni 730/2018..... meglio rinfrescarti la memoria

Quest’anno si arricchisce il paniere dei dati presenti nella dichiarazione precompilata oltre a quelli classici –spese sanitarie, veterinarie, interessi passivi sui mutui in corso, premi assicurativi, contributi previdenziali e assistenziali, spese universitarie, ecc – fanno il loro esordio nuovi oneri e spese. Sono presenti, infatti, le spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi, i contributi detraibili versati alle società di mutuo soccorso e, se comunicate in quanto l’invio è facoltativo, le erogazioni liberali effettuate alle Onlus, alle associazioni di promozione sociale, alle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e alle fondazioni e associazioni aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica. Nonostante il progresso registrato nella compilazione automatizzata del modello 730 in riferimen
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Piano inclusione sociale e contrasto povertà

ReI, sussidi e casa: i fondi 2018 per gli aiuti sociali Ripartizione risorse per il piano di contrasto alla povertà: nel 2018 ci sono a disposizione 300 milioni di euro, che dal 2020 saliranno a 470 milioni. La decisione è stata presa nell’ambito della Conferenza Unificata, con apposito decreto di riparto. Il piano prevede una serie di misure su tutto il territorio nazionale, fra cui il Reddito di inclusione che garantisce un sostegno economico ed offre un programma di reinserimento lavorativo e sociale. Per ottenere il ReI bisogna rientrare in una delle tipologie familiari previste previste ma, dal prossimo luglio 2018, non sono più previsti requisiti di reddito. Soddisfatto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti per la condivisione di intenti e la positiva collaborazione con la Conferenza delle Regioni e con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che «rappresenta un traguardo importantissimo e assicura al REI le gambe per camminare». Ora il Governo può emanare il decreto (Lav

25 Maggio 2018 : Privacy Day

Cosa cambia in tema di Privacy con il GDPR in vigore dal 25 maggio 2018? Che cos’è il nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali ed in che cosa si distingue dal previgente Codice Privacy?       Il nuovo Regolamento, insieme alla Direttiva in materia di trattamento e tutela dei dati personali nei settori di prevenzione, contrasto e repressione dei crimini, costituisce il così detto “Pacchetto protezione dati” , che è stato approvato da parte del Parlamento dell’Unione Europea il 14 aprile del 2016. Il Regolamento Europeo 679/2016, è opportuno sottolinearlo, è soprattutto un documento di indirizzo e non un insieme di precise regole di comportamento che, eventualmente, saranno elaborate in sede di adozione nel nostro ordinamento giuridico da parte del legislatore nazionale e successivamente riunite in un “Codice”, così come a suo tempo è accaduto con il Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196. In quanto documento di indirizzo, il Regolamento offre un qu

Prescrizioni imprenscindibili GDPR

Le prescrizioni del GDPR riguardano i dati personali di cittadini UE. Deve quindi essere valutato se l’azienda tratta dati personali e in che misura. Ricordiamo ad esempio che alcune prescrizioni non si applicano a imprese con meno di 250 dipendenti, se non in caso di eccezioni ben specificate nel Regolamento. Di contro, anche un piccolo studio professionale può essere chiamato ad adeguarsi ai dettami del regolamento qualora trattasse dati personali (clienti, lavoratori) in maniera sistematica, in relazione alla propria attività.  Allo stesso modo, una piccola azienda con pochi dipendenti che tuttavia gestisse grosse liste di utenti (es.: clienti e-commerce, iscritti a mailing list, ecc.) sarebbe tenuto a verificare la propria compliance. Inoltre molte altre prescrizioni dipendono dal tipo di attività svolta e soprattutto dai dati con cui si entra in contatto. Inviare un modulo a tutti i clienti e i fornitori non è una misura richiesta dal GDPR (il consenso informato è una cosa div

Sesto consiglio e sesta accortezza: Impara a ...........

6. Saper gestire violazioni e fughe di dati Avere i mezzi (antivirus aggiornati ad esempio) per essere in grado di verificare se c’è stata un fuga di dati ed essere in grado di capire che tipo di dati sono stati presi. Se la fuga può mettere a rischio i diritti e le libertà degli individui (danno reputazionale, perdite finanziarie..) allora deve essere notificato entro 72 ore al Garante e all’interessato. Al di là delle notifiche, ogni violazione e fuga di dati va documentata, “comprese le circostanze, le sue conseguenze e i provvedimenti adottati per porvi rimedio” (art. 33).

Quinto consiglio

5. Garantire i diritti delle persone Assicurarsi di poter rispondere a richieste di cancellazione, rettifica e modifica ad esempio, tenendo a mente che non ogni richiesta va evasa. Se un cliente vi deve pagare, non può chiedere la cancellazione dei dati inerenti le comunicazioni e le fatture emesse. Importante anche essere in grado di individuare i dati di un soggetto, sapere dove sono per poter agire e rispondere in tempi brevi (massimo 30 giorni), con linguaggio comprensibile.

Occhio al consenso....siamo al 4 step

4. Occhio al consenso Il consenso è diventato ancora più importante di quanto non lo fosse prima. Ad esempio, il consenso del cookie banner del vostro sito, se era stato ottenuto in modo implicito o comunque ambiguo (“se continui nella navigazione accetti le condizioni”) va riottenuto fornendo una reale possibilità di scelta, con un’azione chiara e affermativa. Così come, nonostante fosse vietato anche prima, si ricorda che non si possono fornire formulari, web o cartacei, pre-compilati o con un consenso valido per tutto (come trattamento dei dati e marketing). Il consenso al trattamento dei dati va inoltre separato dai Termini e Condizioni del servizio.

Terzo consiglio, forse il più importante

3. Rivedere le informative sulla privacy Le informative sulla privacy e sui cookie vanno riviste alla luce del Gdpr. Il linguaggio deve essere chiaro e va spiegato per quali scopi saranno usati i dati, vanno fornite tutte le informazioni relative al titolare del trattamento dei dati, inclusi i contatti per chiedere modifiche o cancellazioni. Bisogna poi spiegare su quale base vengono forniti quei dati (consenso, un contratto, un legittimo interesse, etc.) e per quanto tempo saranno conservati o secondo quali criteri. Si deve dire se i dati saranno trasferiti verso Paesi terzi, fuori dall’Unione Europea, cosa molto probabile se si usano servizi come social network o mailchimp. Importante anche informare l’utente della possibilità di ricorrere al Garante e all’autorità giudiziaria. Infine queste informazioni non devono essere nascoste nei meandri del sito internet ma ben visibili e facilmente accessibili.

Secondo consiglio sul GDPR : Quali dati tratti?

2. Verificare le informazioni e i dati che si posseggono Capire che tipo di dati si trattano nella propria attività, da dove vengono e con chi si condividono, inclusi i servizi  e i software che li gestiscono. Che programma usate per le mail, il cloud o la newsletter? Sono affidabili? Ho una regolare licenza d’acquisto o li hai scaricati? La mancata licenza infatti non darebbe la tutela contrattuale prevista in caso di malfunzionamenti e perdita o diffusione di dati non autorizzata. Valutare inoltre se si ha bisogno di tutti i dati in possesso o, quando si è fatto il form, si sono chieste più informazioni di quelle necessarie

Prima accortezza GDPR : Metti una siepe, un recinto ai tuoi pc

1. PRIMO CONSIGLIO per prepararti al GDPR Aumentare la consapevolezza A prescindere dalle dimensioni della vostra azienda, informatevi e informate il vostro personale dell’arrivo del Gdpr e della maggior accortezza necessaria nel processare i dati dei clienti, così come nell’impostare adeguate procedure di sicurezza sui computer. Ad esempio: niente più post-it sullo schermo con la password, non lasciare il computer accessibile quando si va in pausa pranzo, non consentire l’accesso ai dati a tutti i dipendenti dell’azienda se non ve ne è motivo

Guida pratica al Gdpr per freelance e piccole aziende Se gestisci anche solo una newsletter ci sono alcune cose che devi fare prima del 25 maggio, giorno in cui entrerà in vigore il Gdpr

Guida pratica al Gdpr per freelance e piccole aziende Se gestisci anche solo una newsletter ci sono alcune cose che devi fare prima del 25 maggio, giorno in cui entrerà in vigore il Gdpr Tra poco più di qualche settimana entrerà in vigore il Gdpr, il Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati. Se ne sta parlando tanto nelle ultime settimane, anche per via del caso Cambridge Analytica, visto che laddove i nostri dati non sono sufficientemente tutelati, potrebbero essere usati per manipolare le scelte dei cittadini, come ha spiegato il Garante Europeo Buttarelli. Ma al di là dei giganti come Facebook e Google, che impatto ha il Gdpr sulle piccole e medie imprese? E sui freelance? Il regolamento coinvolge chiunque abbia a che fare con dati personali. Dove per dato personale si intende, secondo l’Art.4, “qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile («interessato»); si considera identificabile la persona fisica che può essere identificata, di

Scadenza Lipe primo trimestre 2018: nuovo modulo

In merito alla scadenza prevista per l’invio della comunicazione delle liquidazioni IVA del primo trimestre 2018 si ricorda che sarà necessario utilizzare il nuovo modulo, pubblicato dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 21 marzo 2018. Due le novità di rilievo nel nuovo modulo delle Lipe: l’inserimento della casella metodo all’interno del rigo VP13. In questa casella si dovrà indicare il metodo di calcolo utilizzato per l’acconto IVA. Nel suo primo anno di vita le Lipe non davano la possibilità di indicare quale fosse il metodo di calcolo dell’acconto IVA utilizzato dal contribuente. E ciò aveva suscitato diverse perplessità da parte degli operatori professionali, soprattutto rispetto al nuovo quadro VH della dichiarazione IVA 2018 che va compilato solo nel caso di correzioni e/o integrazioni delle Lipe inviate nell’anno precedente, senza ulteriori possibilità di indicare il metodo utilizzato per l’acconto IVA; l’inserimento della casella operazioni straordinarie nel r

Scadenze fiscali 31 maggio 2018: invio spesometro e Lipe trimestrali

A chiusura del mese si ricordano due importante scadenze per imprese e professionisti: entro il 31 maggio 2018 sarà necessario effettuare l’invio dello spesometro trimestrale e della comunicazione delle liquidazioni IVA (Lipe). Scadenza spesometro primo trimestre 2018 Si ricorda che l’invio dello spesometro potrà essere effettuato, su opzione, anche a cadenza semestrale e che quindi l’invio del 31 maggio 2018 assume natura facoltativa. La possibilità di invio a cadenza semestrale dello spesometro è stata introdotta con il DL 148/2017. In merito alle modalità di esercizio dell’opzione semestrale mancano ad oggi indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate e, a questo punto, quel che si ipotizza è che per essere “autorizzati” all’invio dello spesometro rispettivamente il 30 settembre 2018 per i dati delle fatture del primo semestre e il 28 febbraio 2019 per lo spesometro del secondo semestre, basterà assumere un comportamento concludente. In sintesi, basterà che il contribue

Scadenze fiscali 25 maggio 2018: presentazione Intrastat mensili

Entro la scadenza del 25 maggio 2018 i contribuenti con obbligo mensile (operazioni intra UE per più di 50.000 euro a trimestre) dovranno effettuare l’invio del modello Intrastat relativo alle cessioni e\o prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese di aprile 2018. Il modello Intrastat potrà essere presentato in modalità telematica tramite il sistema E.D.I ovvero tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate.

Scadenze fiscali 16 maggio 2018: versamento IVA, Irpef e INPS

Partendo dai versamenti Irpef, entro la scadenza del 16 maggio sarà necessario effettuare il versamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sostituti d’imposta su redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente, comprensivi di addizionali comunali e regionali, e sui redditi di lavoro autonomo, provvigioni per rapporti di mediazione, agenzia e rappresentanza. Per il versamento bisognerà utilizzare il modello F24 con codice tributo 1040 e periodo di competenza 04/2018. Con lo stesso F24 sarà possibile versare anche i contributi INPS dovuti sulle retribuzioni del mese precedente. Inoltre, come di consueto, entro il 16 maggio 2018 sarà necessario effettuare il versamento IVA di aprile 2018 per i contribuenti con liquidazione mensile e il versamento dell’IVA del primo trimestre 2018 per i trimestrali. Il versamento IVA del mese di aprile 2018 dovrà essere effettuato utilizzando il codice tributo 6004 mentre, i contribuenti a liquidazio

Scadenze fiscali 15 maggio 2018: scadenza domanda rottamazione cartelle

È fissata al 15 maggio 2018 la scadenza per la presentazione della domanda di rottamazione delle cartelle. Con il decreto legge n. 148/2017 collegato alla Legge di Bilancio 2018 è stata stabilita la possibilità di adesione alla definizione agevolata dei ruoli anche per i carichi affidati all’Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia) dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017. La domanda dovrà essere presentata utilizzando il modulo DA 2000/17 in modalità telematica, ovvero presso gli Uffici AdER presenti sul territorio. Sono esclusi dalla rottamazione bis: i carichi “non rottamabili” in base alla legge (art. 6, comma 10, del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016). Rientrano tra questi per esempio, le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato oppure i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti; i carichi interessati da una precedente “rottamazione” (presentata in base al D.L. n. 193/2016, convertito con modificazio

Segna in agendina queste date

Tra le date da ricordare in merito calendario delle scadenze fiscali di maggio 2018 per la dichiarazione dei redditi 2018 si segnalano, inoltre: il 10 maggio, data a partire dalla quale è possibile inviare il modello Redditi precompilato; il 24 maggio, data di partenza per l’invio del modello Redditi aggiuntivo del 730 (frontespizio, quadro RM, RT e RW) e del modello Redditi correttivo per correggere e sostituire il 730 già inviato; il 28 maggio è la data a partire dalla quale sarà possibile annullare il 730 già inviato e presentare una nuova dichiarazione tramite l’applicazione web. L’annullamento del 730 si può fare solo una volta, fino al 20 giugno.

Scadenza 15 Maggio 2018

Oltre alle scadenze IVA e all’avvio della stagione della dichiarazione dei redditi 2018, altra data da segnare in rosso sul calendario è quella del 15 maggio 2018, termine per la presentazione delle domande di adesione alla rottamazione delle cartelle.

.... e la scadenza del 31 Maggio 2018 la conosci?

Tra gli appuntamenti del mese vi è inoltre la scadenza dello spesometro trimestrale e delle Lipe, la comunicazione delle liquidazioni IVA periodiche: la scadenza è fissata in ambedue i casi al 31 maggio 2018.

Conosci tutte le scadenze fiscali di Maggio 2018?

La prima è sicuramente quella del 2 maggio 2018: data a a partire dalla quale sarà possibile modificare ed inviare il modello 730/2018 tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate e, a partire dal 10 maggio, sarà possibile modificare il modello Redditi PF.