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Beneficio prima casa anche se si ha altro immobile purché non idoneo a soddisfare le proprie esigenze abitative

Il beneficio fiscale prima casa spetta anche a chi acquista un immobile da adibire ad abitazione del nucleo familiare, benché proprietario di un piccolo appartamento per il quale non è stata richiesta alcuna agevolazione e nel quale, in virtù delle dimensioni troppo piccole, era impossibile adibire la propria residenza.  La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 19989 depositata il 27 luglio 2018, ha stabilito che il requisito per fruire dell’agevolazione prima casa è l’inesistenza di altro immobile concretamente idoneo a soddisfare le esigenze abitative dell’acquirente.  Pertanto ove quest’ultimo sia già proprietario di un bene ma lo stesso non sia idoneo a soddisfare dette esigenze, sussistono comunque i presupposti per il beneficio in questione: si rientra in tale ipotesi ove l’immobile posseduto sia indisponibile per la presenza di un contratto di locazione con un soggetto terzo. È interessante osservare che l’inidoneità dell’alloggio già posseduto deve essere...

Donazione simulata: a rischio la perdita delle agevolazioni prima casa

Le agevolazioni prima casa decadono in caso di donazione simulata dell'immobile entro cinque anni dall'acquisto e decorso un anno senza acquistare un altro immobile da adibire ad abitazione principale. Lo afferma la Corte di Cassazione con l’ordinanza del 29 agosto 2018 N. 21312, con la quale la Corte ha respinto il ricorso di un contribuente.  I Giudici di legittimità non hanno ritenuto sufficiente l'esistenza di una dichiarazione sottoscritta tra le due parti interessate dalla donazione: ormai era venuto meno il presupposto per l’agevolazione. «Va premesso – si legge in ordinanza – che il negozio simulato ex art. 1414 c.c.  non produce effetti tra le parti e, tuttavia, produce effetti nei confronti dei terzi in base all'art. 1415 c.c. secondo cui la simulazione non può essere opposta dalle parti contraenti ai terzi, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di simulazione. Non vi è dubbio, pertanto, che il negozio simulato, nel caso di specie la donazion...

Back to school: le dritte per risparmiare con gli sgravi fiscali

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Quasi un italiano su due non sa di poter detrarre il 19% delle spese per la scuola dei figli, mentre l’8% sceglie consapevolmente di non approfittarne, come rivela una ricerca della Doxa. Sono tante le voci che consentono di avere la detrazione del 19% per le spese di istruzione, non sempre conosciute e spesso trascurate. La detrazione Irpef del 19% riguarda tutte le spese direttamente legate alla frequenza degli istituti del sistema di istruzione nazionale, di ogni ordine e grado, ossia scuole materne, elementari, medie e superiori.   Rientrano nel sistema tutti gli istituti pubblici, statali e degli enti locali, e le scuole private paritarie. Per il 2018 è previsto un tetto di spesa detraibile pari a 786 euro per ogni alunno o studente, ossia una detrazione massima di circa 150 euro per ogni figlio iscritto. Dal 2019 il tetto passa a 800 euro . Tra le spese legate alla frequenza scolastica risultano detraibili ovviamente le somme versate per l'iscrizione alle...

Allargamento della platea dei minimi : punto in agenda del governo

Riportiamo testualmente quanto segue : Applicheremo l’aliquota del 15% fino a 65 mila euro, poi cui sarà un’aliquota incrementale del 5% fino a 100 mila, si pagherà, cioè, solo sulla parte che supera i 65 mila euro”. Si parla di misure per 10 miliardi: “La quota parte della Lega è di 5 miliardi, altri cinque sono per le misure del Movimento 5 Stelle. Loro impiegheranno la loro parte per il reddito di cittadinanza”. Ma come sarà divisa la quota tra le varie misure? “La flat tax sui minimi circa 1,5 miliardi. Il resto andrà alla riduzione dell’ Irpef e alle altre proposte che presenteremo al tavolo martedì”.

La casistica per cui se risulti assente alla visita fiscale Inps sei giustificato ugualmente

I casi di assenza giustificata devono essere tutti documentati e devono aver reso imprescindibile la presenza del lavoratore altrove. In linea generale, le situazioni in cui il dipendente può uscire di casa negli orari della visita fiscale sono le seguenti: assenza dovuta a forza maggiore, socialmente accettata; visite mediche, prestazioni sanitarie ed accertamenti specialistici, impossibili da effettuare in orari differenti dalle fasce di reperibilità. Alcuni casi più specifici, che sono stati confermati dalla legge, sono i seguenti: Visita all’ambulatorio del medico curante, nella situazione in cui gli orari di ricevimento siano inconciliabili con le fasce di reperibilità della visita fiscale Urgente necessità di recarsi in farmacia per l’acquisto delle medicine Visita a familiari e parenti stretti che si trovano in nosocomio, in particolare se l’orario in cui è possibile andare a trovar loro coincide con le fasce di reperibilità Urgenti cure dentistiche Attività di volon...
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Se mangi una bistecca di carne bruciata sappi che........

Lo sai che mangiare carne rossa non è salutare per l’organismo,ma se la si mangia bruciata gli effetti sono devastanti!Ecco a quanto equivale una bistecca bruciata. Per seguire un’alimentazione sana è preferibile evitare di mangiare cibi bruciati perché possono contenere delle sostanze dagli effetti cancerogeni. Una bistecca bruciata, che si presenta con il caratteristico color marrone o nero, può rivelarsi molto dannosa perché può essere paragonata a 600 sigarette! Seguire un’alimentazione sana e regolare è la base per prevenire l’insorgenza di molteplici patologie. Per stare in salute gioca un ruolo fondamentale la metodologia di cottura degli alimenti che non dovrebbe essere eccessiva.Mangiare una bistecca bruciata, secondo il parere dell’oncologo Cesare Gridelli, è come fumare 600 sigarette. Dalla carne cotta troppo e bruciata si formano delle sostanze potenzialmente pericolose e cancerogene come gli idrocarburi policiclici aromatici che sono presenti, in aggiunta ad altre, anc...