mercoledì 12 settembre 2018

La casistica per cui se risulti assente alla visita fiscale Inps sei giustificato ugualmente



I casi di assenza giustificata devono essere tutti documentati e devono aver reso imprescindibile la presenza del lavoratore altrove. In linea generale, le situazioni in cui il dipendente può uscire di casa negli orari della visita fiscale sono le seguenti: assenza dovuta a forza maggiore, socialmente accettata; visite mediche, prestazioni sanitarie ed accertamenti specialistici, impossibili da effettuare in orari differenti dalle fasce di reperibilità.

Alcuni casi più specifici, che sono stati confermati dalla legge, sono i seguenti:


  • Visita all’ambulatorio del medico curante, nella situazione in cui gli orari di ricevimento siano inconciliabili con le fasce di reperibilità della visita fiscale
  • Urgente necessità di recarsi in farmacia per l’acquisto delle medicine
  • Visita a familiari e parenti stretti che si trovano in nosocomio, in particolare se l’orario in cui è possibile andare a trovar loro coincide con le fasce di reperibilità
  • Urgenti cure dentistiche
  • Attività di volontariato impossibile da svolgersi in tempi diversi da quelli della visita fiscale

In caso di assenza dal domicilio durante la visita fiscale, è necessario che il dipendente comunichi al proprio datore di lavoro l’allontanamento da casa durante le fasce di reperibilità. Il datore di lavoro, a sua volta, tramite i servizi telematici, dovrà comunicare l’assenza del proprio dipendente all’Inps.

Questa comunicazione da parte del dipendente è fondamentale, poiché si può essere sanzionati disciplinarmente, anche se l’assenza è dovuta ad un giustificato motivo.

Tuttavia, è necessario consultare il proprio contratto collettivo di settore. Infatti, la disciplina può essere in certi casi più elastica oppure più restrittiva. Inoltre, bisogna ricordare che la visita fiscale non è obbligatoria per tutti. In particolare, il vincolo di reperibilità decade nei confronti dei seguenti dipendenti malati: coloro che sono stati infortunati sul lavoro; le donne incinta; individui con menomazione attestata (ad esempio mancanza di arti); lavoratori con patologie gravi, le quali richiedono terapie salvavita, come quelle chemioterapiche.

Nessun commento:

Posta un commento