Canone Rai obbligatorio anche per le aziende
Se possiedi un'impresa e hai ricevuto una fattura di 207,82 euro da 'Mamma RAI', sappi che in Italia le aziende sono tenute a pagare il canone RAI per il possesso di apparecchi televisivi o radiofonici utilizzati nei propri locali. Questo obbligo è disciplinato da varie leggi e decreti che definiscono le modalità di pagamento e le possibili esenzioni.
La normativa è chiara per chi possiede un bar, un locale o un esercizio pubblico, ma si applica anche a chi non dispone di un ufficio. Se si ha diritto all'esenzione, è necessario dimostrarlo, poiché la legge presume la 'colpevolezza' di utilizzare il PC per sintonizzarsi e guardare la partita. Ma quali sono le leggi pertinenti e come è possibile difendersi?
Normativa di riferimento:
1. Legge di Stabilità 2016 (Legge 208/2015): ha introdotto l'addebito del canone RAI direttamente nella bolletta elettrica per le famiglie, ma non per le imprese, che devono pagare il canone speciale RAI con modalità differenti.
2. Decreto Ministeriale 13 maggio 2016, n. 94: stabilisce le modalità di addebito del canone nelle bollette elettriche e le esenzioni per i dispositivi incapaci di ricevere il segnale radiotelevisivo.
3. Legge di Bilancio 2017 (Legge 11 dicembre 2016, n. 232): ribadisce l'obbligo di pagamento del canone per i possessori di apparecchi televisivi o radiofonici, a prescindere dall'utilizzo.
In particolare, l'articolo 1, commi da 152 a 159, della legge n. 208 del 2015 introduce la presunzione di detenzione: si è tassati e si deve provare di essere esenti.
Chi deve pagare:
Il canone speciale RAI deve essere versato dalle imprese che possiedono uno o più apparecchi televisivi o radiofonici capaci o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive, inclusi non solo i televisori tradizionali ma anche altri dispositivi.
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