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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

Covid, il governo proroga l'obbligo di indossare le mascherine negli ospedali e nelle Rsa dove ci sono fragili e anziani

E' stata pubblicata sul sito istituzionale del  Ministero della salute la  nuova ordinanza di proroga dell'uso delle mascherine ma con riduzione  dell'obbligo a RSA e alcuni reparti degli ospedali. Toccherà alle direzioni sanitarie degli ospedali decidere se estendere l’obbligo anche negli altri reparti e nelle sale d’attesa, mentre medici di famiglia e pediatri decideranno per i loro ambulatori. Il ricorso al tampone per l’accesso in pronto soccorso (ora non più obbligatorio) sarà infine sempre a discrezione delle direzioni sanitarie o delle autorità regionali.  Il provvedimento prevede l'obbligo di indossare  le mascherine di protezione delle vie respiratorie dal 1 maggio al 31 dicembre 2023: ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti  che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura,  identificati dalle Direzioni Sanitarie delle strutture sanitarie stesse.  ai lavorato

Al via lo sgravio Inps per le colf neo mamme

La Legge di Bilancio 2022 ha riconosciuto in via sperimentale, per il solo 2022, una riduzione dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri, dipendenti del settore privato, che rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio di maternità. Trattandosi di un abbattimento dei contributi da trattenere alle lavoratrici, l’esonero si traduce in un aumento del netto in busta paga. La misura, a differenza di altre, non è soggetta alle norme in materia di aiuti concessi dallo Stato o mediante risorse statali e, pertanto, la sua applicazione non deve ottenere l’autorizzazione della Commissione europea. Con il messaggio numero 1552 del 28-04-2023 l’INPS fornisce le istruzioni operative per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla misura in oggetto ovvero di esonero contributivo nella gestione dei lavoratori domestici.  L’agevolazione contributiva trova applicazione a partire dalla data del rientro effettivo al lavoro della lavoratrice, purché lo stesso sia avven

Operativo il bonus trasporti: domande fino al 31 dicembre 2023

Il bonus trasporti pubblici è un contributo erogato a tutti coloro che sottoscrivono abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico e di trasporto ferroviario nazionale che hanno dichiarato nel 2022 un reddito personale ai fini IRPEF al di sotto di 20.000 euro.  Il buono è pari o inferiore al 100% della spesa da sostenere. Ciascun beneficiario può chiedere un solo bonus trasporti al mese nel limite dei 60 euro previsti, entro il 31 dicembre 2023 e fino a esaurimento risorse. Si potrà fare domanda per sé stessi o per un minore del quale si ha la potestà o la rappresentanza. Per avere l'agevolazione basterà fare richiesta sulla pagina https://www.bonustrasporti.lavoro.gov.it/  .  Il portale emetterà il credito attraverso un codice identificativo univoco e sarà possibile spenderlo presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico. Il beneficiario può presentare una richiesta a titolo personale o per conto di un minore, effettuando l'accesso sul portale tramite SPID o carta

Definizione agevolata delle cartelle: scadenza 30 aprile

 Conto alla rovescia per la presentazione delle domande di Definizione agevolata delle cartelle: il termine per aderire alla rottamazione quater è infatti fissato al prossimo 30 aprile. È consigliabile attivarsi in anticipo rispetto alla scadenza, per evitare il rischio di rallentamenti dei sistemi informatici dovuto all’elevato traffico degli ultimi giorni. I contribuenti che aderiscono alla “rottamazione” dei debiti affidati in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, spiega l'Ag. Entrate-riscossione nel Comunicato Stampa del 7 aprile , dovranno versare il solo importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora, quelli iscritti a ruolo e l’aggio, mentre le multe stradali potranno essere definite senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio. L’importo dovuto per la definizione agevolata potrà essere versato in un’unica soluzione oppure dilazionato in un massimo di 18 rate in 5 anni, con le prime due (di importo pari

Tax credit energia elettrica e gas estesi al II trimestre 2023

Anche per il secondo trimestre 2023, sono riconosciuti i crediti d'imposta previsti a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti dalle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. L’art. 4 del DL 30 marzo del 2023, n. 34 ha esteso infatti anche al secondo trimestre 2023 l’applicazione dei crediti d’imposta sull’energia e sul gas con una riduzione del 25 percento rispetto ai crediti d’imposta previsti per il primo trimestre 2023. I crediti d’imposta sono calcolati secondo le seguenti percentuali: Imprese energivore: credito d’imposta 20%. Il credito è riconosciuto anche in relazione alle spese sostenute per l’energia elettrica prodotta e autoconsumata; Imprese non energivore con potenza disponibile superiore a 4,5 KWH: credito d’imposta 10%; Imprese gasivore e non gasivore: credito d’imposta 20% (gas consumato per usi energetici diversi da usi termoelettrici). Ai fini della fruizione del credito d’imposta, per le imprese non energivore e non gasivore, ove l’i