lunedì 2 gennaio 2023

Bonus editoria: domande entro il 31 gennaio

Con un avviso del 30 dicembre 2022 il Dipartimento per l'Informazione e l'editoria comunica che dal 2 al 31 gennaio 2023 è attiva la piattaforma per la presentazione delle domande di ammissione ai contributi per l'anno 2022 in favore delle imprese editrici di quotidiani, nazionali e diffusi all'estero, e di periodici nazionali.

Possono accedere al contributo pubblico all'editoria, a condizione che, in ambito commerciale. esercitino unicamente un’attività informativa autonoma e indipendente di carattere generale:

  • le cooperative giornalistiche;
  • le imprese editrici il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro, limitatamente ad un periodo di cinque anni a decorrere dal 15 novembre 2016, data di entrata in vigore della legge 26 ottobre 2016, n. 198;
  • gli enti senza fini di lucro ovvero le imprese editrici il cui capitale è interamente detenuto da tali enti;
  • le imprese editrici che editano quotidiani e periodici espressione di minoranze linguistiche.

Possono accedere all’agevolazione , le imprese editrici di quotidiani e periodici che abbiano:

a)la sede legale in uno Stato dell’Unione Europea o nello spazio economico europeo;
b)la residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia ovvero la presenza di una stabile
organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui
sono correlati i benefici;
c)l’indicazione, nel Registro delle imprese, del codice di classificazione ATECO “58
ATTIVITA’ EDITORIALI” con le seguenti specificazioni:
▪ 58.13 (edizione di quotidiani)
▪ 58.14 (edizione di riviste e periodici);
d)l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC).

L'agevolazione consiste in un credito di imposta pari al 30 per cento delle spese sostenute nel 2021 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite, nel limite delle risorse stanziate, pari a 60 milioni di euro. Le spese ammesse al credito devono risultare da certificazione rilasciata da soggetto iscritto nel Registro dei revisori legali e delle società di revisione, istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39

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