Bonus chef professionisti: credito di imposta fino a 6.000 euro
In dirittura d’arrivo il tanto atteso Bonus Chef, rimasto in stallo per quasi due anni dopo la sua istituzione nella Legge di Bilancio 2021 (articolo 1, comma 122). Il decreto del ministero dello Sviluppo Economico è stato firmato lo scorso 1° luglio 2022 ed è approdato in Gazzetta Ufficiale n. 216 il 15 settembre 2022.
Il bonus riguarda le spese relative ad attrezzature, materiali e formazione effettuate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 e non potrà superare in ogni caso il tetto dei 6000 euro per ciascun beneficiario. Le risorse stanziate per l’intervento agevolativo sono pari a tre milioni di euro, un milione per ciascuna annualità 2021, 2022 e 2023. Per il modello e le modalità di trasmissione delle istanze bisognerà aspettare un successivo provvedimento del Mise.
Possono accedere al credito d’imposta i cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti, sia come lavoratori dipendenti che autonomi con partita Iva, per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022. E’ necessario, fra l’altro, essere residenti o stabiliti nel nostro paese, avere un regolare contratto di lavoro o una partita Iva almeno a partire dal 1° gennaio 2021, avere il godimento dei diritti civili.
Rientrano tra le spese agevolabili:
- l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata, destinati alla conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari
- l'acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione
- la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Devono essere pagate attraverso conti correnti intestati al beneficiario e con modalità che consentono la tracciabilità del pagamento.
I soggetti interessati devono inviare al Mise un’istanza telematica con cui dichiarano il possesso dei requisiti per l’agevolazione e l’elenco delle spese sostenute allegando la documentazione comprovante le spese e il relativo pagamento oltre al regolare contratto, o partita Iva.
I termini, le modalità di invio, il contenuto dell’istanza e il relativo modello, saranno definiti con successivo provvedimento del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Mise.
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