Pausa estiva notifiche Fisco e Inps: stop invio lettere fino a settembre
Il Fisco si ferma nel rovente mese di agosto. Anzi, da fine luglio a inizio settembre. Come comunicato dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, sul versante controlli fiscali, l’Agenzia delle entrate “Sospenderà l’invio delle comunicazioni di irregolarità delle dichiarazioni fiscali e delle lettere finalizzate alla compliance, nel periodo compreso tra l’ultima settimana di luglio e la prima di settembre”.
Nessun contribuente riceverà lettere che comunicano irregolarità fiscali, verifiche tra il 25 luglio e il 4 settembre.
Dopo l’annuncio della pausa estiva notifiche fiscali da parte dell’Agenzia delle entrate arriva anche quella dell’Inps, che annuncia lo stop all’invio di lettere e diffide dal 25 luglio al 31 agosto. La macchina di controlli e avvisi da parte del fisco e dell’ente di previdenza riparte quindi a settembre 2022.
A fornire i dettagli sulla sospensione dei controlli INPS è il comunicato stampa pubblicato dall’Istituto il 20 luglio 2022.
La sospensione riguarderà anche le richieste di Durc Online ai fini della regolarità contributiva così come la trasmissione dei crediti all’Agente della riscossione.
La sospensione dei controlli INPS rientra tra le misure previste a supporto di aziende e intermediari, e affiancandosi alla tregua feriale concessa dall’Agenzia delle Entrate consente di rallentare le attività di studio nel periodo estivo.
Come confermato dal comunicato stampa del 20 luglio 2022 pubblicato dall’Istituto, nel periodo compreso da lunedì 25 luglio e fino al 31 agosto verrà sospeso l’invio delle notifiche relative a note di rettifica e diffide di adempimento verso i contribuenti.
Uno stop che lascerà fuori esclusivamente gli atti per i quali si avvicina il maturare del termine di prescrizione.
La sospensione si estende anche alle richieste verso Durc Online per la verifica della regolarità contributiva ai fini dell’utilizzo di bonus normativi e contributivi in materia di lavoro e legislazione sociale, tramite il sistema di Dichiarazione preventiva di agevolazione (D.P.A.).
Lo stop riguarderà inoltre la trasmissione da parte dell’INPS dei crediti all’Agente della riscossione.
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