lunedì 11 luglio 2022

Bonus piscine 2022 al via: a chi si rivolge e come funziona

In data 6 luglio 2022 il Dipartimento per lo sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha provveduto alla pubblicazione del DPCM 10 giugno 2022 relativo alle modalità ed ai termini di presentazione delle richieste di erogazione del contributo a fondo perduto in favore delle Associazioni e delle Società Sportive dilettantistiche che hanno per oggetto sociale anche la gestione di impianti natatori. Le domande potranno essere presentate entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione del suddetto provvedimento e quindi entro il 5 agosto. La presentazione della domanda dovrà essere inoltrata alle federazioni, enti di promozione sportiva o discipline sportive associate così come indicato nel decreto suddetto all’articolo 4.

Coloro che verranno selezionati tra i beneficiari, poiché ritenuti in diritto di percepire il contributo e poiché rispettano tutti i requisiti, secondo l’articolo 3 del sopracitato decreto alla lettera A e alla lettera b, avranno diritto a:

  • €25.000 per impianto dotato di piscina coperta e convertibile di superficie compresa tra 150 e 249 mq.
  • €40000 per gli impianti dotati di piscina tra 250 e 399 metri.
  • €60.000 per gli impianti natatori dotati di piscina coperta e convertibile di superficie superiore a 399 metri quadrati.
  • €60.000 per gli impianti natatori con piscina scoperta.

Il contributo inoltre verrà maggiorato del 50%, per tutti coloro che hanno avuto diritto al contributo di cui all’articolo 3 comma 1 poiché detengono più di un impianto natatorio, il caso di quelle attività che hanno più di una vasca coperta non inferiore a 250 metri quadrati e ubicati in più sedi o località diverse.

Inoltre le associazioni e le società sportive che hanno atleti tesserati in discipline olimpiche e che hanno come sport di base il nuoto e l’utilizzo delle piscine come la palla a nuoto, viene riconosciuto un ulteriore contributo previsto dalle precedenti lettere A, C e D.

In questo caso però è necessario che gli atleti abbiano partecipato ai giochi olimpici, giochi paralimpici, campionati del mondo e campionati italiani giovanili o assoluti tra il primo gennaio 2020 e la data di emanazione del decreto. 


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