Credito d'imposta 2022 per attività fisica adattata

L’Agenzia delle Entrate ha messo a punto un nuovo credito d’imposta. Esso copre le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per le attività motorie. 

Per attività fisica adattata si intendono gli esercizi definiti tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici specialisti, destinate a persone che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche, che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria (comma 1, lettera e) dell’articolo 2 del Dlgs n. 36/2021). Lo scopo di questi programmi realizzati con esercizi motori è quello di migliorare il benessere e la qualità della vita. Inoltre, favorisce anche la socializzazione delle persone affette da impedimenti che si trovano impossibilitate a svolgere determinati tipi di esercizio fisico. Gli esercizi di attività fisica adattata sono studiati nel dettaglio e variano a seconda delle condizioni psicologiche e fisiche delle persone che ne usufruiranno. Spesso, si tratta di individui che hanno “patologie croniche clinicamente controllate o disabilità fisiche”, eseguiti “sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria”.

Il decreto 5 maggio del Mef, pubblicato ieri, 16 giugno 2022, in Gazzetta Ufficiale, definisce le modalità attuative del bonus. Sarà poi l’Agenzia delle entrate, con due provvedimenti, a indicare dapprima le modalità d’invio dell’istanza di richiesta e, in un secondo momento, a comunicare la percentuale della spesa riconosciuta a titolo di credito d’imposta, in proporzione al limite di spesa.

Una volta che il credito d’imposta sarà ufficialmente quantificato dalle Entrate, il singolo contribuente potrà utilizzarlo esponendolo nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale sono state sostenute le spese, in diminuzione delle imposte dovute. Il bonus riconosciuto non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale relative alle medesime spese. L’eventuale parte del credito d’imposta non utilizzato, per esempio per problemi di capienza, potrà essere riportato ai periodi d’imposta successivi.

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