Bonus pubblicità: prorogata al 1° ottobre l’apertura della seconda finestra 2021
Dal 1° al 31 ottobre sarà possibile presentare la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2021.
La modifica dei termini di presentazione, inizialmente prevista dal 1° al 30 settembre, si è resa necessaria per consentire interventi di aggiornamento sulla piattaforma telematica che gestisce le richieste. L’annuncio arriva con un comunicato del Dipartimento per la comunicazione e l’editoria del 31 agosto.
La scadenza iniziale era stata prevista dall’articolo 67, comma 10 del Dl “Sostegni bis” che ha prorogato il “regime derogatorio”, introdotto nell’anno 2020, per gli anni 2021 e 2022 ed è stato esteso anche agli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato (vedi articolo .“Nuovi contributi e benefici fiscali nel Dl “Sostegni bis”, già in vigore”).
Per consentire quindi di adeguare la piattaforma telematica che gestisce le prenotazioni alle nuove prescrizioni previste dal “Ristori bis” si rende necessario l’ulteriore slittamento della finestra temporale per la presentazione delle richieste a partire dal 1° ottobre e non più dal 1° settembre.
Ricordiamo, infatti, che il periodo previsto a regime è quello che va dal 1° al 31 marzo (vedi articolo “Bonus pubblicità, marzo è il mese per prenotare il tax credit 2021”) e che restano invariate le modalità di presentazione del modello di comunicazione telematica, che dovrà essere inviato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, attraverso l’apposita procedura accessibile con Sistema pubblico di identità digitale (Spid), Carta nazionale dei servizi (Cns) o Carta d’identità elettronica (Cie) o con le credenziali Entratel e Fisconline.
Restano comunque valide le richieste pervenute nel periodo 1° marzo 31 marzo 2021 e su di esse il calcolo per la determinazione del credito spettante sarà automaticamente effettuato sulla base delle nuove disposizioni.
In ogni caso, ricorda il Dipartimento per la comunicazione e l’editoria, è possibile “sostituire” la prenotazione già inviata a marzo, inviandone una nuova.
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