E-commerce: cambiano le regole Iva dal 1° luglio
Mancano pochi giorni all’entrata in vigore delle nuove regole Iva per tutte le imprese, comprese quelle in regime forfettario, che effettuano vendite a distanza di beni a privati in Paesi Ue.
Il primo aspetto riguarda l’importo complessivo di tali operazioni. Chi vende intervenendo nel trasporto (come prevede la disciplina delle vendite a distanza) deve considerare che, superata la soglia unica, al netto di Iva, di 10.000 euro, l’Iva è dovuta nello Stato di arrivo dei beni.
Quando ciò avviene ci sono due possibilità:
1-il soggetto si identifica ai fini Iva in ogni singolo Stato membro in cui effettua le vendite e applica l’Iva nel Paese di destinazione della merce;
2-aderisce al regime Oss che consente di applicare l’imposta dell’altro Stato senza dover aprire una posizione Iva.
Il regime speciale delle vendite a distanza non prevede l’obbligatorietà di emissione della fattura e l’imposta sulle vendite in ogni Paese Ue sarà dichiarata e versata trimestralmente all’Erario nazionale per essere ripartita tra gli Stati.
Per le vendite a privati di beni importati di modico valore (non superiore ad euro 150) è istituito uno sportello unico , Ioss, che consente di evitare il pagamento dell’imposta in dogana, versandola a ciascun Paese mediante lo sportello unico aperto in uno di essi.
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