martedì 24 novembre 2020

Decreto Ristori e Decreto Ristori Bis: con noi al tuo fianco nessun carburante per la tua attività andrà perso

 Contribuzione a fondo perduto, credito d’imposta sui canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo e affitto d’azienda e imposizione locale: sono i tre fronti su cui il decreto Ristori e il decreto Ristori bis hanno organizzato la “difesa fiscale” delle attività maggiormente colpite dalle misure restrittive legate all’emergenza Covid-19. Con alcune differenze, però. Il sovrapporsi delle fonti normative a brevissima distanza l’una dall’altra rende utile una ricognizione dell’assetto complessivo delle agevolazioni in vigore. A chi spettano gli aiuti? E a quali condizioni?

Il decreto Ristori bis (D.L. n. 149/2020) prosegue lungo la linea tracciata dal primo decreto Ristori (D.L. n. 137/2020) nel senso del sostegno alle imprese operanti in settori particolarmente pregiudicati dalla pandemia. Il secondo decreto, oltre ad intervenire per colmare alcune lacune lasciate dal predecessore, riprende e amplia tre interventi di importanza vitale per le imprese in questo delicato momento: la contribuzione a fondo perduto, il credito d’imposta degli immobili ad uso non abitativo e per l’affitto d’azienda e l’abolizione della seconda rata IMU.

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