Per il contributo a fondo perduto non spettante risponde chi firma l’istanza
Nonostante il contributo a fondo perduto non abbia natura tributaria, l’operazione sarà gestita quasi integralmente dall’Agenzia delle Entrate. Il decreto Rilancio stabilisce che l’istanza venga inviata, anche avvalendosi di intermediari abilitati, all’Amministrazione finanziaria, la quale effettuerà le operazioni di controllo e, in presenza di tutte le condizioni di legge, erogherà il contributo. L’operazione determina, però, l’assunzione di una rilevante responsabilità per il soggetto che sottoscrive l’istanza. Infatti, in presenza di determinate condizioni, l’atto di recupero del credito a seguito della non spettanza del contributo potrà essere emanato direttamente nei confronti del soggetto firmatario dell’istanza stessa.
Il decreto Rilancio prevede la possibilità, in presenza dei presupposti ivi stabiliti, di erogare ai contribuenti che ne abbiano fatto esplicita richiesta, un contributo a fondo perduto. È una delle misure messe in campo per fare fronte all’emergenza epidemiologica di Covid-19 e per assicurare i primi aiuti economici alle imprese e ai professionisti.
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