Ultima parte sullo Scontrino Elettronico: Bonus Registratore Telematico e vantaggi dello scontrino elettronico
Carissimo Cliente, Carissimo Follower che ci segui con stima ed affetto,
non so se ti è capitato di vederti ventilato il bonus del registratore di cassa da chi vuole vendertelo: chiariamo subito che NON è un favore che ti fanno solo perchè clo acquisti.... diciamo che è un regalo da parte dello Stato.... che con una mano prende e con l'altra dà
Bonus registratori di cassa
Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni per l’obbligo di emissione dello scontrino elettronico, tutti gli esercenti di attività commerciali al minuto e assimilate devono provvedere all’acquisto di un registratore di cassa telematico oppure adattare quello già in uso.
Il Governo ha introdotto un bonus pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di ogni apparecchio fino ad un valore massimo di 250 euro; cifra che scende a 50 euro per le sole operazioni di adattamento per consentire al vecchio registratore di memorizzare e inviare telematicamente i corrispettivi. Tale contributo viene riconosciuto sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione dalla prima liquidazione periodica dell’IVA.
Si può anche richiedere per le spese effettuate nel 2019 e si dovrà fare riferimento al mese in cui è stata emessa la fattura d’acquisto. Il diritto al bonus è valido solo se il pagamento per il nuovo registratore o la modifica del vecchio è tracciabile.
I vantaggi dello scontrino elettronico
Con l’introduzione dello scontrino elettronico, nelle intenzioni del legislatore, c’è il tentativo di semplificare, da una parte la vita agli operatori economici e, dall’altra l’attività di controllo dell’Amministrazione Finanziaria.
La prima conseguenza di tale iniziativa è il non dover più tenere un registro cartaceo dei corrispettivi. La memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica, di fatto, eliminano l’onere di registrare quotidianamente ogni singola operazione eseguita.
Gli esercenti potranno dire addio al fastidio di conservare tutte le copie cartacee dei documenti commerciali rilasciati ai clienti. Ad esempio, non sarà più necessario tenere i duplicati delle ricevute fiscali e ciò comporta una notevole riduzione dei costi. Conseguenze positive anche per l’Agenzia delle Entrate che potrà acquisire in modo, senza dubbio, più tempestivo e preciso i dati fiscali di tutte le operazione eseguite. In questo modo sarà anche in grado di metterli a disposizione, attraverso servizi gratuiti, a chi ne facesse richiesta, ovvero gli stessi titolari IVA o loro intermediari, offrendo un ulteriore supporto per la compilazione della dichiarazione IVA e liquidazione dell’imposta.
Installando un registratore telematico, l’esercente non sarà più tenuto a conservare il libretto di servizio. Infatti, spetterà allo stesso apparecchio memorizzare ed inviare all’Agenzia delle Entrate tutte le informazioni relative alla verificazione periodica, con il titolare che potrà consultare i dati in qualsiasi momento tramite il portale Fatture e Corrispettivi.
Con un tradizionale registratore di cassa è necessario sostenere annualmente i costi per la verificazione, ovvero un controllo metrologico legale al fine di accertare che lo strumento funzioni correttamente e non sia stato manomesso, nonché sia presente il sigillo fiscale e il libretto matricolare. Con un registratore telematico vige sempre l’obbligo di verificazione ma ogni due anni.
Abbiamo anche parlato, nel relativo paragrafo, della possibilità di sfruttare un bonus per l’acquisto di un nuovo registratore di cassa telematico o la modifica del vecchio per adeguarlo alle normative vigenti. Un contributo sotto forma di credito d’imposta che può arrivare fino a 250 euro per ogni apparecchio installato e 50 euro per l’adattamento del modello esistente.
Infine, verranno anche a mancare le spese per chi doveva acquistare il materiale necessario alla compilazione dei bollettari madre/figlia, sostituiti da una più rapida, moderna e gratuita procedura web approntata dall’Agenzia delle Entrate.
non so se ti è capitato di vederti ventilato il bonus del registratore di cassa da chi vuole vendertelo: chiariamo subito che NON è un favore che ti fanno solo perchè clo acquisti.... diciamo che è un regalo da parte dello Stato.... che con una mano prende e con l'altra dà
Bonus registratori di cassa
Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni per l’obbligo di emissione dello scontrino elettronico, tutti gli esercenti di attività commerciali al minuto e assimilate devono provvedere all’acquisto di un registratore di cassa telematico oppure adattare quello già in uso.
Il Governo ha introdotto un bonus pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di ogni apparecchio fino ad un valore massimo di 250 euro; cifra che scende a 50 euro per le sole operazioni di adattamento per consentire al vecchio registratore di memorizzare e inviare telematicamente i corrispettivi. Tale contributo viene riconosciuto sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione dalla prima liquidazione periodica dell’IVA.
Si può anche richiedere per le spese effettuate nel 2019 e si dovrà fare riferimento al mese in cui è stata emessa la fattura d’acquisto. Il diritto al bonus è valido solo se il pagamento per il nuovo registratore o la modifica del vecchio è tracciabile.
I vantaggi dello scontrino elettronico
Con l’introduzione dello scontrino elettronico, nelle intenzioni del legislatore, c’è il tentativo di semplificare, da una parte la vita agli operatori economici e, dall’altra l’attività di controllo dell’Amministrazione Finanziaria.
La prima conseguenza di tale iniziativa è il non dover più tenere un registro cartaceo dei corrispettivi. La memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica, di fatto, eliminano l’onere di registrare quotidianamente ogni singola operazione eseguita.
Gli esercenti potranno dire addio al fastidio di conservare tutte le copie cartacee dei documenti commerciali rilasciati ai clienti. Ad esempio, non sarà più necessario tenere i duplicati delle ricevute fiscali e ciò comporta una notevole riduzione dei costi. Conseguenze positive anche per l’Agenzia delle Entrate che potrà acquisire in modo, senza dubbio, più tempestivo e preciso i dati fiscali di tutte le operazione eseguite. In questo modo sarà anche in grado di metterli a disposizione, attraverso servizi gratuiti, a chi ne facesse richiesta, ovvero gli stessi titolari IVA o loro intermediari, offrendo un ulteriore supporto per la compilazione della dichiarazione IVA e liquidazione dell’imposta.
Installando un registratore telematico, l’esercente non sarà più tenuto a conservare il libretto di servizio. Infatti, spetterà allo stesso apparecchio memorizzare ed inviare all’Agenzia delle Entrate tutte le informazioni relative alla verificazione periodica, con il titolare che potrà consultare i dati in qualsiasi momento tramite il portale Fatture e Corrispettivi.
Con un tradizionale registratore di cassa è necessario sostenere annualmente i costi per la verificazione, ovvero un controllo metrologico legale al fine di accertare che lo strumento funzioni correttamente e non sia stato manomesso, nonché sia presente il sigillo fiscale e il libretto matricolare. Con un registratore telematico vige sempre l’obbligo di verificazione ma ogni due anni.
Abbiamo anche parlato, nel relativo paragrafo, della possibilità di sfruttare un bonus per l’acquisto di un nuovo registratore di cassa telematico o la modifica del vecchio per adeguarlo alle normative vigenti. Un contributo sotto forma di credito d’imposta che può arrivare fino a 250 euro per ogni apparecchio installato e 50 euro per l’adattamento del modello esistente.
Infine, verranno anche a mancare le spese per chi doveva acquistare il materiale necessario alla compilazione dei bollettari madre/figlia, sostituiti da una più rapida, moderna e gratuita procedura web approntata dall’Agenzia delle Entrate.
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