mercoledì 22 gennaio 2020

Termini e modalità di trasmissione dei corrispettivi giornalieri e.....non solo! Parliamo anche delle conseguenze della tua "eventuale dimenticanza"

Eccoti il proseguo del post sullo "scontrino elettronico"

Chi possiede un registratore telematico deve solamente preoccuparsi di avere una connessione attiva ad internet nel momento dell’invio dei dati. In pratica, un Registratore Telematico svolge tutte le funzioni in maniera automatica memorizzando ogni singolo pagamento ricevuto, creando un file con, al suo interno, le operazioni avvenute nel corso della giornata lavorativa e inviando il tutto dopo la chiusura di cassa.

In questo preciso istante l’apparecchio si connette ai server dell’Agenzia delle Entrate e, una volta attivato il canale di comunicazione, provvede ad inviare il file. È chiaro come sia indispensabile avere una connessione sempre funzionante, in quanto potrebbero spesso verificarsi dei problemi tecnici che impediscono la trasmissione. In questi frangenti l’esercente dispone di 12 giorni di tempo per inviare i dati avvalendosi delle seguenti procedure:

riconnettere alla rete il registratore telematico;
scaricare il file sigillato su un supporto esterno (per esempio una chiavetta USB) e utilizzare l’apposita funzione di upload presente nel portale Fatture e Corrispettivi. Un metodo d’emergenza valido solo qualora persista il problema tecnico che impedisce al registratore telematico di connettersi ad internet.


Quali conseguenze se non si rispetta l’obbligo?
Spetta al decreto legislativo n.471/1997 stabilire quali sanzioni amministrative applicare in caso di mancato rispetto della memorizzazione elettronica e invio telematico dei corrispettivi. Una multa è prevista anche in caso di dati trasmessi incompleti oppure ritenuti non corrispondenti al vero.

La legge sopra citata applica un’ammenda pari al 100% dell’imposta calcolata sull’importo che non è stato correttamente memorizzato o trasmesso. La sanzione minima è di 500 euro.

Da non dimenticare che la normativa prevede anche una sanzione accessoria nel caso di comportamenti recidivi. In particolare, se al soggetto, nell’arco temporale di un quinquennio, vengono contestate quattro distinte violazioni compiute in giorni differenti, potrà essere revocata la licenza o l’autorizzazione ad esercitare l’attività.

Ricordiamo che tutti i soggetti interessati dovranno necessariamente provvedere, entro una determinata data, a munirsi di un registratore telematico. Gli operatori con volume d’affari superiore a 400mila euro dovrebbero essere già in regola e, nonostante l’obbligo fosse effettivo già da Luglio 2019, a partire dal 1°gennaio 2020, scaduta la deroga concessa per mettersi in regola, tutti dovranno rilasciare il cosiddetto scontrino elettronico o, in alternativa, sfruttare la procedura web messa a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate.

Per tutti gli altri operatori la legge ha concesso una moratoria allungando di sei mesi la data per rispettare i nuovi obblighi. Di conseguenza, tali soggetti avranno a disposizione fino al 1°luglio 2020 per acquistare, presso un rivenditore autorizzato, un registratore di cassa telematico oppure adattare, qualora fosse tecnicamente possibile, il modello vecchio fino ad ora utilizzato.

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