Se hai un bimbo che va all'asilo sicuramente ti converrà presentare domanda per il "Bonus Asilo" se non l'hai già fatto
Già dal 1° gennaio è possibile usufruire del nuovo bonus asili nido, così come stabilito dalla nuova Legge di Bilancio, in misura “potenziata” in riferimento agli importi attualmente erogati dall’Inps.
Cos’è il bonus asili nido
Innanzitutto va ricordato che tale agevolazione esiste già ed è stata stabilita dalla Legge 232/2016. Consiste in una agevolazione che permette di ricevere un sussidio in caso di:
pagamento delle rette dovute per la frequenza di asili nido pubblici o privati;
pagamento di altre forme di supporto usufruito presso la propria abitazione a favore di bambini/bambine da zero a tre anni affetti da gravi patologie croniche che impediscono la frequenza dell’asilo nido.
L’importo è pari a euro 1.500 per il 2019.
Quali sono i requisiti per ottenerlo
I requisiti generali del richiedente sono:
residenza in Italia;
cittadinanza italiana o comunitaria ovvero extracomunitaria con permesso di soggiorno UE per lungo periodo;
per il supporto presso la propria abitazione il richiedente deve risiedere con il bambino;
il figlio deve essere nato/adottato dal 1.1.2016 al 31.12.2019;
finora non era necessaria la presentazione della DSU.
Le novità
Con la Legge di Bilancio ad oggi ancora in fase di approvazione definitiva, il bonus viene potenziato e l’importo sarà pari a:
3.000 euro per i nuclei familiari con valore ISEE fino a 25.000 euro;
2.500 euro per i nuclei familiari con valore ISEE da 25.001 a 40.000 euro;
1.500 euro per i nuclei familiari con valore ISEE da 40.001 euro in su.
La possibilità di richiesta con i nuovi importi entra in vigore già dal 1° gennaio 2020.
Come presentare la domanda
Allo stato attuale la richiesta va presentata entro la fine dell’anno di riferimento:
direttamente sul sito inps.it tramite SPID o pin personale;
telefonando al Contact Center integrato al numero verde 803.164;
tramite Patronato.
Per la richiesta del bonus nido è necessario specificare la tipologia di struttura (pubblica o privata), tutti i dati identificativi della stessa e l’importo mensile della retta da gennaio a dicembre; alla richiesta va allegata la documentazione che attesta il pagamento della retta del primo mese di frequenza o dalla quale risulti l’iscrizione al nido con l’inserimento in graduatoria. Le ricevute di pagamento andranno poi allegate mensilmente.
La ricevuta deve contenere:
la denominazione e la partita Iva della struttura;
il mese di riferimento;
il codice fiscale del bambino;
gli estremi di pagamento;
il nome del genitore che sostiene la spesa.
Da ultimo ricordiamo che, sempre dal 1° gennaio 2020, scattano le nuove regole per la compilazione dell’ISEE, secondo le quali dovranno considerarsi i redditi e anche il patrimonio dei due anni antecedenti la richiesta: per ISEE 2020 redditi e patrimonio del 2018.
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