mercoledì 22 gennaio 2020

Hai già fatto amicizia con lo "scontrino elettronico"?

Carissimo follower, che non si dica che la nostra Amministrazione Finanziaria non abbia fantasia: se ne inventa una al minuto.
Cos’è lo scontrino elettronico
Lo scontrino elettronico è il sistema di certificazione dei corrispettivi che dal 1°gennaio 2020 sostituisce i vecchi scontrini. In pratica, per il consumatore non cambierà praticamente nulla, poiché continuerà a ricevere un documento cartaceo che dimostra l’acquisto del bene o servizio, e che avrà la medesima validità, ai fini della garanzia e dell’eventuale sostituzione merce, del vecchio scontrino, ma che perderà ogni valore fiscale.

Chi si occupa di commercio al minuto e attività assimilate dovrà rispettare l’obbligo di certificare i corrispettivi per mezzo di memorizzazione elettronica e invio telematico all’Agenzia delle Entrate.

Il commerciante, dal 1 gennaio 2020 è costretto a mettersi in regola installando un registratore telematico, oppure adeguare il vecchio registratore di cassa se di recente fabbricazione e tecnicamente possibile; grazie a questo upgrade avrà il vantaggio di non doversi più preoccupare di nulla visto che sarà l’apparecchio a registrare ogni operazione e trasmetterla automaticamente ai server dell’Amministrazione Finanziaria.

Caro follower, a dire il vero questo onere era previsto già da luglio 2019 per coloro i quali nell’anno precedente avevano realizzato ricavi superiori a 400mila euro.

Gli strumenti a disposizione
Per effettuare la memorizzazione e l’invio telematico dei corrispettivi è possibile avvalersi di due strumenti tecnologici, in particolare:

Registratore Telematico: che è un registratore di cassa dotato di interfaccia di rete per consentire la connessione ad internet del dispositivo. In base al tipo di attività svolta si potrà scegliere il modello più adatto. Ad esempio, alcuni esercenti troveranno decisamente di maggior comodità l’impiego di un registratore telematico wireless portatile rispetto ad un apparecchio fisso. Siccome, come vedremo nel dettaglio tra poco, esistono delle precise scadenze per munirsi di un dispositivo omologato, sarebbe bene non aspettare l’ultimo minuto a mettersi in regola. E’ consigliabile rivolgersi a rivenditori autorizzati per acquistare un modello idoneo e capace di soddisfare le proprie esigenze. Un’alternativa è quella di modificare il dispositivo in uso sempre che sia tecnicamente possibile. A tal proposito, con un provvedimento emanato il 28 ottobre 2016, l’Amministrazione Finanziaria ha stabilito quali sono le caratteristiche tecniche che deve possedere un registratore telematico. Chi volesse consultarle può visitare la sezione “Fatture elettroniche e Corrispettivi telematici” sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Nel momento in cui viene inserito un corrispettivo, il registratore telematico provvede alla sua memorizzazione elettronica e alla stampa di un documento commerciale da rilasciare al cliente. La differenza sostanziale con un vecchio modello è che, alla chiusura di cassa, il dispositivo provvede, in totale autonomia, a sigillare elettronicamente il file contenente tutti i dati fiscali della giornata lavorativa e immediatamente dopo lo invia all’Agenzia delle Entrate senza alcuna possibilità di intervento esterno da parte dell’esercente. Quest’ultimo può anche decidere di utilizzare il registratore telematico connettendolo ad internet solo a fine giornata per l’invio dei corrispettivi;
Procedura web: l’Agenzia delle Entrate ha elaborato un sistema gratuito che prevede l’invio online del documento commerciale. Un’operazione che si può svolgere accedendo al sito dell’Agenzia e visitando la sezione Fatture e Corrispettive, oppure anche comodamente da dispositivo mobile.


Quale strumento scegliere?
La scelta dello strumento è figlia, esclusivamente, del tipo di attività e della frequenza con cui vengono emessi documenti fiscali. Chi ha sempre utilizzato un registratore di cassa e svolto un numero elevato di operazioni troverà, nell’istallazione di un modello telematico, la naturale continuazione del vecchio e tradizionale sistema, senza stravolgere quasi per nulla le proprie abitudini. Il titolare di un bar che ogni giorno emette moltissimi scontrini dovrà per forze di cose acquistare un Registratore Telematico.

Operatori che, invece, certificavano i corrispettivi percepiti con ricevute fiscali compilate manualmente possono valutare la possibilità di avvalersi della procedura web gratuita messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Tale sistema è molto più adatto alle esigenze di artigiani e, in generale, di quei soggetti che hanno il tempo fisico di compilare a mano il documento commerciale da rilasciare al cliente.

Occorre però precisare un aspetto importante. Mentre per un Registratore Telematico, il collegamento alla rete è necessario solo in fase di chiusura cassa, chi sceglie la procedura online dovrà sempre disporre di una connessione ad internet attiva nel momento in cui viene generato il documento commerciale.

Nessuno vieta ad un esercente, oppure ad un artigiano, di utilizzare entrambi gli strumenti. Prendiamo, ad esempio, un elettricista che gestisce anche un punto vendita: potrà installare in sede un registratore telematico e, al contempo, rilasciare documenti commerciali presso l’abitazione dei clienti tramite dispositivo mobile e procedura web. Spetterà all’Agenzia delle Entrate sommare tutti i dati ricevuti e mettere il totale a disposizione sul sito nella sezione “Fatture e Corrispettivi“.

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