Domanda da un milione di dollari : Sono a rischio di accertamento fiscale?

Sei a rischio di un accertamento fiscale?
È una domanda che molti si pongono, soprattutto imprenditori e liberi professionisti: categorie con redditi variabili e con maggiori possibilità di essere sospettati di evasione, o elusione, fiscale rispetto ad un lavoratore dipendente o a un pensionato.

Ecco che diventa molto importante capire come l’Amministrazione Finanziaria compili le liste selettive di contribuenti da mettere sotto osservazione. C’è ancora chi crede che il metodo si basi sui famosi studi di settore ma, in realtà, non sono più utilizzati da anni e, oltretutto, sono stati definitivamente soppressi con la Legge di Stabilità del 2017.

A farla da padrone sono gli avanzati software a disposizione dell’Agenzia delle Entrate che impiegano un certo numero di parametri per creare le liste delle categorie da sottoporre ad accertamento. Cosa effettivamente venga utilizzato non è dato saperlo, ma rimane il fatto che ci sono 3 fattori che vanno ad incidere, in maniera significativa, sulla probabilità di subire un controllo. Ci riferiamo in particolare a:

movimenti anomali sul conto corrente e in netto contrasto con quanto dichiarato dal titolare;
probabilità statistiche in base al settore merceologico e all’attività svolta;
probabilità statistiche in base alla zona di residenza fiscale.
Gli strumenti informatici hanno lo scopo di indirizzare al meglio  i controlli e renderli sempre più chirurgici: in pratica, gli agenti della Guardia di Finanza, quando si muovono, sanno di andare, quasi sicuramente, a colpo sicuro.

Tutto ciò consente all’Erario di raggiungere e incassare i budget di recupero previsti. Quest’ultima affermazione non deve stupire più di tanto, visto che Governo e Agenzia delle Entrate ogni anno stabiliscono a tavolino il target delle risorse da recuperare dalla lotta all’evasione fiscale.

Questo per dire che, se ti trovi in una provincia con un numero elevato di imprese, vedi ad esempio Roma e Milano, la probabilità di subire un accertamento fiscale di routine è molto meno probabile che in province con una densità di imprese minori, proprio solo per un discorso numerico e di tempi.

Se poi, tendi ad evitare che le spie che segnalano le anomalie, sopra elencate, indichino proprio il tuo nome, ecco che hai, in qualche modo, allontanato la probabilità di subire un controllo fiscale e dico allontanato, non eliminato perchè siamo tutti soggetti all’eventualità di una sgradita visita della Guardia di Finanza o dell’Agenzia delle Entrate.

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