mercoledì 2 ottobre 2019

Bonus Befana 2019: altro che cenere e carbone


Bonus Befana? Di che cosa si tratta? Nelle ultime ore si parla molto della possibilità di introdurre, nell'ambito della prossima legge di bilancio, un superbonus che potrebbe essere pagato nei giorni di inizio anno, intorno all'Epifania. Si tratta, questa è l'idea, di una cifra fino a 500 euro di rimborso per alcuni pagamenti tracciabili per alcune voci a rischio nero, come i ristoranti (ma non solo).

Bonus Befana: il meccanismo è quello del cashback
E' un'idea che piace a tutti e che non ha particolari controindicazioni. Ma più che bonus sarebbe giusto chiamarlo semplicemente "rimborso". L'ipotesi alla quale lavorano i tecnici del Tesoro in filo diretto con Palazzo Chigi altro non è che una derivazione del cosiddetto cashback, di cui già vi abbiamo parlato il mese scorso.

Per cashback si intende la restituzione di parte dell'Iva per chi usa carte e bancomat evitando il ricorso al contante. Chi opterà per la moneta virtuale, pagherà al momento la stessa cifra di chi invece deciderà di farlo in contanti. La sorpresa arriva più tardi, nelle idee dei promotori dell'iniziativa. Ci si ritroverebbe a fine mese un rimborso pari a una percentuale della spesa sostenuta. Ad esempio: comprando un bene da 100 euro più il 22% di Iva il cliente pagherà 122 euro ma potrebbe trovarsi a fine mese un rimborso di tre euro, qualora ad esempio il governo decidesse di concedere uno "sconto" Iva di tre punti percentuali.

Bonus Befana, l'ipotesi: massimo di 475 euro
Il Bonus Befana riprende il medesimo meccanismo. L'Iva nel 2020 non verrà aumentata su alcun prodotto - esclusi dunque anche quelli di lusso - ma si potrebbe dare la possibilità al contribuente di cumulare le spese - fino a 2.500 euro - godendo di un superbonus del 19%, un 'tesoretto' che arriverà direttamente sul conto corrente nei primissimi giorni dopo Capodanno.

In soldoni, il Bonus Befana potrebbe raggiungere un massimo di 475 euro - vale a dire il 19% di 2.500 - di super bonus. Si lavora ancora ai numeri, ma al momento tuttavia l'ipotesi più accredita è di fissare l'asticella proprio a 2.500 euro. Il piano, che deve ancora essere definito nei dettagli, serve ad avvantaggiare chi deciderà di saldare con uno strumento di pagamento elettronico, come bancomat e carta di credito.

Bonus Befana e Carta Unica: vanno di pari passo
Il Bonus Befana sarebbe un modo concreto (e gradito) per premiare con un bonus coloro che pagano con continuità con carte e bancomat.

Tutta l'operazione dovrebbe andare di pari passo alla possibile introduzione di una nuova carta unica per chi magari non ha un conto corrente e vuole usufruire del meccanismo del cashback. La card, simile a quella utilizzata per il reddito di cittadinanza, funzionerà da documento d’identità, patente di guida, codice fiscale, ma sarà anche uno strumento per pagare, esattamente come una semplice carta prepagata.


Nessun commento:

Posta un commento