lunedì 27 maggio 2019

Storie di successo

Giovanni Raspini è un imprenditore aretino di grande successo, la sua azienda orafa nata nel 1972 proprio ad Arezzo, conta ad oggi 16 store, 13 in Italia e 3 all’estero dislocati tra Montecarlo, Londra e Mosca, per un fatturato annuo di circa 16,5 milioni di euro registrati nel 2018. A questi, si aggiungeranno le nuove aperture, tra marzo e aprile, a Venezia, Ponte di Rialto, e Milano.

Un architetto per professione e argentiere per passione. Artigiano e Creativo, Giovanni rappresenta lo stile e la forte unicità del marchio, ove le radici plastiche classiche si fondono con gli elementi del progetto contemporaneo. Assieme ai colleghi modellisti dell’ufficio stile, circondato dalle cose che gli piacciono, disegna e progetta le sue creazioni. “Amo stare fra le cere calde che prendono forma. È un confronto continuo, una dialettica creativa fra l’idea primigenia e la materia, fra il sogno di bellezza e l’esperienza realizzativa: perché un gioiello va seguito, passo passo, come un figlio che cresce e diventa adulto”. I prodotti sono fatti a mano, con grande cura. Lavorati ad uno ad uno: ideati, disegnati, modellati. La lavorazione segue un procedimento tecnico antichissimo, la fusione a cera persa, che permette di realizzare il mondo naturalistico animalier, fatto di texture, di curve, di movimenti, mai di linee, di superfici vive di derivazione organica. È la terza dimensione, più la guardi più si svela, grazie anche alle caratteristiche dell’argento. Le creazioni, così ottenute, sono confezionate esclusivamente all’interno dell’azienda che ha sede nel cuore della Val di Chiana, tra Arezzo e Siena. È il lusso necessario che nasce dal cuore della Toscana, per un marchio che da quasi cinquant’anni ricerca l’eccellenza e una cifra stilistica assolutamente personale. Idea, materia e lavoro: parole chiave che ogni giorno si traducono nei gioielli come negli oggetti per la casa, creazioni progettate con l’amore dell’artista e realizzate con la dedizione dell’artigiano.

Giovanni oltre che grande argentiere, è collezionista e studioso di oreficeria e argenteria antica, promuove manifestazioni per la valorizzazione culturale, restauri, iniziative dedicate ai giovani e al mondo del lavoro, importanti eventi per il territorio, il patrimonio e la tradizione orafa. Come l’Archivio Bulgari, promosso dal famoso gioielliere Costantino Bulgari con studi durati una vita. Grazie all’impegno profuso l’archivio è passato al Campus Universitario di Arezzo, assieme ad una biblioteca di circa 500 testi dedicati al mondo orafo. Altre importanti iniziative sono il Master di I livello in storia e design del gioiello (rivolto ai giovani laureati, sempre in collaborazione con l’Università di Siena) e le borse di studio già assegnate agli studenti-artisti dell’Accademia di Brera a Milano. Inoltre, Giovanni ha finanziato il restauro del busto reliquario di San Donato, nonché i premi realizzati per la Mostra di Icastica, grande manifestazione di arte contemporanea organizzata ad Arezzo recuperando il mito fondatore della propria città, legato alla figura della Chimera.

Emozione, bellezza e passione per vincere il tempo. Oggetti che esprimono il piacere della convivialità, l’emozione di un giorno di festa. Il suo motto è: “Fai cose belle e fallo sapere”. Perché le cose belle hanno un’anima e parlano a chi le sa ascoltare.

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