Cosa e quanto conosci dell'autofattura?
Quando è necessaria l'autofattura? In quali casi rientra nella nuova disciplina sulla fatturazione elettronica? Panoramica e soluzioni per semplificare la procedura.
L’autofattura è una specifica tipologia di documento fiscale che rappresenta un’eccezione rispetto alle consuete modalità di fatturazione. Di norma ad emettere fattura è il prestatore di un servizio o il fornitore di un bene, tuttavia esistono casi particolari in cui l’obbligo di emetterla, applicando l’IVA, è a carico del cessionario o committente.
A produrre il documento fiscale è dunque il soggetto passivo – professionista o impresa – che fruisce del bene o servizio, che in specifiche situazioni è tenuto a liquidare l’IVA. La casistica è ampia: emette autofattura, ad esempio, il soggetto che effettua una vendita verso sé stesso certificandola attraverso un documento fiscale valido a tutti gli effetti, facendo coincidere cedente e cessionario. In altri casi è il cessionario a fatturare al cedente, come nelle autofatture denuncia, nelle autofatture relative agli acquisti effettuati da agricoltori esonerati dall’obbligo di fatturazione o nelle autofatture emesse dai tour operator inerenti alla provvigione spettante all’agenzia viaggi intermediaria.
Come è composta l’autofattura
L’autofattura deve riportare le stesse indicazioni contenute nelle fatture ordinarie. Qualora chi emette il documento fiscale figuri sia come emittente obbligato a versare l’IVA sia come cliente, sarà necessario riportare i dati dell’emittente ma anche quelli del destinatario, che saranno i medesimi. Le autofatture devono essere emesse con il codice identificativo ordinario TD01 (come in caso di autoconsumo o di operazioni riferite agli omaggi), fatta eccezione per quelle che regolarizzano la mancata ricezione della fattura da parte del fornitore che devono invece indicare il codice TD20.
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