giovedì 14 marzo 2019

Come cambia il ruolo del commercialista con la fatturazione elettronica




Per i commercialisti, adeguarsi alla fatturazione elettronica significa diventare consulenti digitali ed esperti a tutto tondo: servizi e soluzioni pronte all'uso che facilitano questa evoluzione.
La fatturazione elettronica obbligatoria ha coinvolto in pieno i commercialisti, che tra tutti i professionisti risultano probabilmente quelli che ne hanno subito il maggiore impatto: non solo sono chiamati ad adeguarsi in prima persona, ma sono anche gli intermediari di elezione chiamati ad agire per conto e su delega delle aziende e di altri soggetti a partita IVA, a loro volta tenuti ad adeguarsi ai nuovi obblighi.

Un cambio di scenario che comporta nel breve periodo un aggravio di oneri amministrativi ma che, nel medio e lungo periodo rappresenta da un lato una semplificazione gestionale in virtù della digitalizzazione dei processi di fatturazione, dall’altro un ripensamento strategico del loro ruolo.

La fatturazione elettronica segna dunque uno stacco netto tra il modus operandi dello studio commerciale tradizionale ed i nuovi incarichi che il commercialista è chiamato a svolgere.
Un cambiamento inizialmente accolto con scetticismo dai professionisti fiscali, perché foriero di nuovi adempimenti burocratici e dunque responsabile di limitare l’ambito di azione dei commercialisti, stravolgendone funzioni e competenze.

Al contrario, superato il primo scoglio, la fatturazione elettronica si sta trasformando in un’opportunità di innovazione, che può a sua volta tradursi in opportunità di crescita professionale. Imparando a padroneggiare i processi digitali alla base della fatturazione elettronica, i commercialisti possono alleggerire i propri carichi di lavoro e al contempo diventare figure di riferimento per i clienti, consulenti a tutto tondo in materia fiscale, digitale e di business.

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