Canone concordato agevolazioni fiscali




Ecco i vantaggi per i locatori che scelgono il contratto a canone concordato:


  • riduzione IRPEF del 30%, del reddito imponibile derivante dalla proprietà affittata. Il corrispettivo annuo per determinare la base imponibile per l’applicazione dell’imposta proporzionale di registro, è quindi del 70%. (Art. 8, Legge 9 dicembre 1998, n. 431);
  • se avete optato per la cedolare secca, l’aliquota della cedolare secca calcolata sul canone pattuito dalle parti è ridotta al 10 (normalmente è il 21%). Questa opzione sostituisce le imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione, e le imposte di registro e di bollo sulla risoluzione e sulle proroghe del contratto di locazione;
  • per i locatori che stipulano un contratto concordato a titolo di abitazione principale, ad un inquilino che prenderà la residenza anagrafica, l’imposta per I.m.u. e Ta.s.i. è calcolata applicando l’aliquota stabilita dal comune, con una riduzione al 75%.

Per usufruire di queste importanti agevolazione fiscali, nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui se ne usufruisce devono essere indicati:

il Comune in cui si trova la casa;
gli estremi di registrazione del contratto di affitto;
l’anno in cui è stata presentata la denuncia IMU (va presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo, al Comune dove è situato l’immobile passivo di imposta).
Attenzione!! La sublocazione non rientra nelle agevolazioni fiscali 2018, in quanto il reddito derivante da questa tipologia di affitto rientra tra i “redditi diversi”.

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