Cambiano le regole di accesso al REI, il Reddito di Inclusione, sussidio contro la povertà introdotto dall’ormai vecchio governo.
Il REI è una misura di lotta alla povertà che si compone di un beneficio economico mensile, erogato tramite carta di pagamento elettronica, e di un progetto di inclusione sociale e lavorativa che ha l’obiettivo di superare la condizione economica precaria.
Da luglio non è più necessario avere in famiglia un minore, un disabile, una donna in stato di gravidanza o un disoccupato sopra i 55 anni per ottenere il sussidio e la platea potenziale si allarga. Da 500.000 famiglie per 1,8 milioni di persone si passa a 700.000 nuclei per un totale di 2,5 milioni di persone. L’ormai ex ministro Graziano Delrio ha definito la nuova manovra come un cambiamento che rende “universale” il sussidio, mentre l’ex premier Paolo Gentiloni ha dichiarato in un tweet: “#REI Da oggi il reddito di inclusione si rafforza. Come previsto dalla nostra legge di bilancio, arriva a coprire 2,5 milioni di persone in condizioni di povertà. Si può e si deve fare di più, magari in una pausa tra annunci e comizi”.
L’importo del sussidio si modula sulla base del numero di componenti della famiglia, passando da un massimo di 187,5 euro per una persona sola a 539,8 euro per un nucleo di 6 persone. Per usufruire del REI è necessario avere un Isee non superiore a 6.000 euro e possedere, oltre alla prima casa, un patrimonio immobiliare di valore inferiore a 20.000 euro.
È possibile usufruire del REI anche se occupati, ma non se si riceve già la Naspi, ovvero la pensione sociale. Era possibile presentare domanda entro il 1 giugno ed essendo cambiati i requisiti familiari richiesti, verranno riconsiderate le richieste inviate nei primi mesi dell’anno e accantonate perché non rispettavano i vecchi requisiti familiari.
È possibile beneficiare del REI per 18 mesi, dopo i quali dovranno trascorrere sei mesi per poter rinnovare il sussidio. Se sono state erogate mensilità di Sostegno per l’inclusione attiva (Sia), queste dovranno essere sottratte dalla durata massima del REI.
Per usufruire del sussidio è necessario essere cittadino italiano o straniero con carta di lungo soggiorno e residenza in Italia da almeno due anni. Inoltre è necessario portare prove di adesione a un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.
Nei primi tre mesi del 2018 hanno già usufruito 300 mila persone, corrispondenti a più di 100 mila famiglie.
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