Sveliamo l'arcano: Sai quanto guadagnano parroci, preti e cardinali?

Stipendi di parroci, preti e cardinali

La parrocchia è la circoscrizione territoriale più piccola ed è gestita dal parroco, il responsabile della cura spirituale dei fedeli.

Il parroco è un sacerdote che ha ricevuto il sacramento dell'Ordine Sacerdotale, che gli permette di celebrare Messa e compiere tutti i compiti del ministero pastorale.

Il sacerdote diocesano si impegna a rispettare tre promesse che presuppongono una sua coercizione personale: celibato, obbedienza al proprio vescovo, preghiera e santificazione.

Il sacerdote vive in una parrocchia di cui è responsabile in qualità di parroco. In base alle dimensioni della comunità religiosa, può essere assistito da uno o più preti.

Passando nel dettaglio agli stipendi del clero:


  • i parroci percepiscono una retribuzione mensile di 1200 euro, importo che aumenta con l'anzianità e i servizi svolti;
  • i preti invece circa 1000 euro al mese.

Può accadere che preti e parroci siano anche insegnanti di religione cattolica nelle scuole. In questo caso però i due stipendi non si sommano, perché allo stipendio da docente, viene sommata la somma necessaria per raggiungere l'importo di 1000 euro o 1200 euro sopra indicati.



I sacerdoti fanno parte del clero diocesano e hanno come diretti superiori:


  • i vescovi che, ricoprendo una carica più importante, percepiscono uno stipendio mensile di 3000 euro;
  • i cardinali, che possono raggiungere l'importo mensile 5000 euro, a cui si vanno a sommare i gettoni di presenza per la partecipazione alle attività politiche dello Stato Vaticano.

All'interno della Chiesa cattolica, il titolo aggiuntivo di monsignore è conferito ad arcipreti o arcivescovi. Esso può essere attribuito in ragione della sede o della singola persona. I monsignori fanno parte degli organi direttivi e politici del clero e il loro stipendio dipende dalle funzioni svolte e dalle cariche rivestite.

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