Riforma Catasto : Nuovi criteri di classificazione per gli immobili

Ebbene si, tira una nuova aria per il Catasto..... ma non è un bel venticello purtroppo (purtroppo per i cittadini)

Invece che raggruppati in categorie e classi, a seguito della riforma gli immobili saranno distinti in due tipologie, ovverosia quelli ordinari e quelli speciali. Stante questa differenziazione, cambieranno anche i parametri tramite i quali determinare il valore patrimoniale medio ordinario dei fabbricati.

Per le unità immobiliari a destinazione catastale ordinaria, ad esempio, il processo estimativo utilizzerà il metro quadrato come unità di consistenza, specificando i criteri di calcolo della superficie dell'unità immobiliare.

Ancora, si prevede di utilizzare funzioni statistiche atte a esprimere la relazione tra il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale anche all'interno di uno stesso comune.

Invece, quanto alle unità immobiliari a destinazione catastale speciale, il processo estimativo dovrebbe operare sulla base di procedimenti di stima diretta con l'applicazione di metodi standardizzati e di parametri di consistenza specifici per ciascuna destinazione catastale speciale.

In caso non sia possibile il riferimento diretto ai valori di mercato, subentra il criterio del costo, per gli immobili a carattere prevalentemente strumentale, o il criterio reddituale, per gli immobili per i quali la redditività costituisce l'aspetto prevalente.

Anche la rendita catastale, criterio utilizzato al momento per la determinazione delle imposte sui redditi, seguirà lo stesso schema del valore, ma si fonderà sul valore locativo e sarà espressa anch'essa in metri quadrati.

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