martedì 10 aprile 2018

COMMERCIALISTI, MAGHI ED ILLUSIONISTI. E ADESSO SCATENIAMO L'INFERNO A cura del Direttore Antonio Gigliotti

Cari amici, lasciatemi dire “eppur si muove”!
foto dott
Dopo le nostre segnalazioni, dopo la nostra insistenza, dopo aver in mille occasioni denunciato la “moda” di svilire la professione ed ergersi tutti ad “esperti del fisco” senza averne la benché minima qualifica professionale, e tanto meno la dovuta esperienza, finalmente, qualcosa si è mosso.

Il Sindacato Italiano Commercialisti ha preso una posizione netta su l’ennesimo comportamento lesivo della nostra categoria, con un comunicato che è doveroso riportare nella sua interezza: “Denunciamo con la presente il blog di tale Mauro Guarnaccia, diplomato geometra, intitolato “Il blog di mauro”, nel quale vi si può leggere una autentica diffamazione verso i commercialisti. L’esordio non è dei più amichevoli: “Aiuta anche tu questo Paese… Ammazza un commercialista!”, ma anche nel corpo dello scritto si rinvengono passaggi che sono veri e propri oltraggi. Il Guarnaccia fa esplicito riferimento alla “stragrande maggioranza dei commercialisti”, arrecando dunque un danno di immagine alla categoria, al quale si deve certamente porre freno. Taccia la categoria di “Mancanza di attenzione, strafottenza, disinteresse, … un po’ di tutto.” Inevitabile, poi, il riferimento all’escapologo, nella parte che si riporta: “Proprio alla luce dell’incapacità diffusa dei cosiddetti consulenti commercialisti è nata la figura dell’escapologo fiscale: colui il quale avendo studiato (più e meglio di un commercialista) il nostro sistema fiscale riesce a consigliarti come pagare meno tasse ed incorrere in meno problemi senza evadere e senza illeciti…” Il Guarnaccia conclude la propria filippica come segue: “mi si dirà: "cambia commercialista"... vi rispondo che per trovarne uno bravo fai fatica e il rischio è quello di cadere "dalla padella nella brace" perché sono (quasi) tutti così... impreparati e strafottenti. Non è qualunquismo è solo la pura verità. Sigh!”.

Il SIC conclude con la riserva di “promuovere azione legale nei confronti di tale personaggio, al fine di garantire la reputazione dei commercialisti italiani”.

Bene, bravi, bis! Direte voi… Ma sicuramente ci sarà anche chi insisterà sulla posizione del “non scendiamo al loro livello”, “non diamo pubblicità”, per non parlare dell’immancabile “tanto non serve a nulla”.

E invece no! Serve, eccome se serve, e non solo per ridare finalmente voce, come Fiscal Focus fa da ormai oltre un anno, alla dignità dei Commercialisti.

Serve perché come per incanto il post è scomparso dal blog dell’autore, così come dalla sua pagina Facebook. Un primo, importante, risultato è stato raggiunto, ed è stato raggiunto perché ci si è mossi. Vorremmo dire tutti insieme… sfortunatamente non è così, ma non nascondo che chi vi scrive, oggi, si sente un po’ meno solo, e orgoglioso per aver per primo segnalato tale comportamento, così come altri.

E’ ora di finirla di considerare la categoria cui mi onoro di appartenere come una categoria di incompetenti, dediti a “fottere il prossimo”, come poeticamente riportava un altro passaggio del blogger.

Non è più possibile tollerare il fango gettato su migliaia e migliaia di professionisti che si spaccano la schiena dalla mattina alla sera, affrontando un mestiere che sta peggiorando di giorno in giorno, per non dire di ora in ora, senza soddisfazioni e senza il dovuto ritorno economico. In tutto questo, dobbiamo anche sentirci insultare da soggetti che non hanno nulla a che spartire con la nostra preparazione?

Essere un Commercialista non è solo un mestiere, è un onore, e ammettendo pure l’ipotesi che qualcuno non sia all’altezza del ruolo (cosa tutta da dimostrare), voglio richiamare con forza le parole del collega Rag. Fabrizio Amatulli, Commercialista, che proprio in risposta al blogger, tra le mille osservazioni del tutto condivisibili, sottolinea: “Io mi alzo ogni mattina con un grande senso di responsabilità nei confronti dei clienti che da oltre 25 anni mi rinnovano la loro fiducia. E posso garantirle che se sono ancora miei clienti dopo tanto tempo è perché, oltre a registrargli le fatture e preparargli gli F24 (per inciso: noi NON POSSIAMO firmare i modd. F24 o le dichiarazioni fiscali dei clienti. Al massimo possiamo rilasciare il visto di conformità con il quale ci assumiamo – ECCOME – la responsabilità sulla veridicità dei dati dichiarati) fornisco loro un servizio di CONSULENZA ASSUMENDOMI LA RESPONSABILITA’ DI QUELLO CHE DICO (!), come la maggior parte dei miei colleghi. Se il suo Commercialista si comporta male può rivolgersi all’Ordine dei Commercialisti chiedendogli tutela, ma questo non la autorizza ad aggredire l’intera nostra categoria. Leggendo le sue parole superficiali ed inappropriate, pensavo alle ore di formazione obbligatoria a cui mi sottopongo per rimanere aggiornato, a quel paio di ore in cui non mi faccio passare le chiamate per dedicarmi allo studio delle novità fiscali, alle migliaia di euro che spendo annualmente per l’abbonamento alle migliori banche dati… E non sono una mosca bianca… Tantissimi colleghi con cui mi confronto fanno la stessa cosa”.

Non perdiamoci dunque d’animo, anzi. Avanti a testa alta, onorati di chi siamo e di cosa facciamo, pronti a combattere ogni singola battaglia contro chi ci attacca senza ragione alcuna.

Pronti a difendere con ogni mezzo la nostra professionalità, con l’auspicio di vedere sempre più Commercialisti, sempre più sigle sindacali, sempre più figure di riferimento dell’Ordine tutte muoversi a tutto campo per spazzare via, una volta per tutte, la caccia alle streghe ai Commercialisti.

Non ce la meritiamo questa caccia alle streghe. Non siamo noi quelli dei magheggi, dei trucchi, dell’illusionismo. Noi siamo persone oneste e facciamo il nostro lavoro con abnegazione.

Ai colleghi tutti vorrei ricordare che non importa se la nostra clientela è composta da società quotate piuttosto che da contribuenti di piccole o piccolissime dimensioni. Siamo Commercialisti, e chi ci offende ci deve trovare, tutti compatti, a rivendicare il nostro ruolo.

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