martedì 20 febbraio 2018

Cotton fioc ritirati dal mercato: poi toccherà ai cosmetici. Sono le disposizioni contenute nella Legge di Bilancio per la promozione di prodotti bio e non inquinanti. Ecco le nuove regole e quando scatteranno.

I cotton fioc non biodegradabili saranno ritirati dal mercato a partire dal 2019 mentre l’anno successivo stessa sorte toccherà alle microplastiche contenute in alcuni cosmetici.
Cotton fioc non bio, stando ai dati di Legambiente, rappresentano il 91% dei rifiuti rilevati in mare lungo la costa italiana.
Per quanto riguarda le microplastiche nei cosmetici basta pensare che, non di rado, il loro peso supera quello della plastica di tutto il tubetto o la boccetta in cui sono venduti. Tra i prodotti di igiene e bellezza più inquinanti ci sono scrub, bagnoschiuma, dentifrici ma anche rossetti, maschere per il viso, mascara, spray per capelli, creme idratanti e lenitive e schiume da barba.

Dall’anno prossimo intanto si parte dall’emergenza cotton fioc. Non solo dovranno essere biodegradabili ma le etichette dovranno indicare le istruzioni per il corretto smaltimento. Una campagna di sensibilizzazione che servirà ad evitare la dispersione di materiale inquinante in acqua. Stando ai dati Onu ci sono circa 8 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono in mare.

Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente, ha commentato così l’approvazione dell’emendamento sulla “messa al bando dal 2019 dei cotton fioc non biodegradabili e non compostabili e lo stop dal 2020 all’uso delle microplastiche nei cosmetici”: “rappresenta davvero una bella notizia per l’ambiente e la conferma della leadership dell’Italia nel contrastare il marine litter che soffoca mari, fiumi e laghi anche nel nostro Paese come dimostrato dalle nostre campagne estive di monitoraggio. Ora vigileremo affinché si arrivi all’approvazione definitiva, e se ciò avverrà quella in via di conclusione si confermerà la legislatura che ha approvato nella storia repubblicana più leggi ambientali di iniziativa parlamentare a tutela dell’ambiente e delle imprese sane e innovative”.

Soddisfazione espressa e condivisa anche da parte di MareVivo che da anni si batte su questo fronte: “Abbiamo lanciato la campagna ‘Mare mostro: un mare di plastica’ e ci siamo attivati per questo disegno di legge ad hoc accolto dal Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, che è diventato il primo firmatario insieme ad altri 40 parlamenterei di diverse coalizioni. Il successo è dovuto alla collaborazione della politica, delle associazioni, della società civile, del mondo scientifico e di tante eccellenze italiane che ci hanno sostenuto e che credono in uno sviluppo che sia compatibile con la salvaguardia dell’ambiente. L’Italia aggiunge un altro provvedimento a favore della protezione dell’ambiente che si aggiunge ad altri all’avanguardia come quello della messa al bando delle buste di plastica monouso che ci permette di esseretra i primi in Europa nel riciclo e recupero dei rifiuti.”

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