Banca delle terre agricole: cos’è
La Banca delle terre agricole è stata istituita attraverso la legge di semplificazione per l’agricoltura presso l’Ismea (l’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare). L’idea alla base del progetto è quella di definire un panorama completo della domanda e dell’offerta dei terreni e delle aziende agricole, attraverso un apposito database relativo alla mappatura dei terreni di natura pubblica messi in vendita dallo Stato. La Banca delle terre agricole, infatti, è stata creata con la finalità di costituire un inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni agricoli che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono dell’attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo, organizzando e dando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei medesimi, sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi. La Banca può essere alimentata sia con i terreni derivanti dalle operazioni fondiarie realizzate da Ismea, sia con i terreni appartenenti a Regioni, Province Autonome o altri soggetti pubblici, anche non territoriali, interessati a vendere, per il tramite della Banca, i propri terreni, previa sottoscrizione di specifici accordi.
Banca delle terre agricole: finalità
Il progetto è finalizzato a riportare in agricoltura le tante aree incolte presenti nel nostro territorio, favorendo un ricambio generazionale nel settore e valorizzando – così – il patrimonio fondiario pubblico.
Come conoscere i terreni in vendita nella propria Regione?
Le regioni interessate dal progetto sono:
Basilicata;
Calabria;
Campania;
Puglia;
Sardegna;
Sicilia.
Accedendo sul sito di Ismea e avviando una ricerca per regione si potranno conoscere tutti i terreni in vendita, la tipologia di coltivazione ed i valori catastali. La Banca è accessibile gratuitamente dagli utenti interessati all’acquisto, che possono in tal modo prendere visione delle schede tecniche con la descrizione dei terreni in vendita ed inviare la propria manifestazione di interesse a partecipare alla procedura competitiva ad evidenza pubblica. Si legge sul sito del ministero: «La “Banca delle terre agricole” può rappresentare uno strumento fondamentale per rispondere alla richiesta di terreni e valorizzare al meglio il patrimonio fondiario pubblico. Dopo anni di attesa si parte. Dobbiamo stimolare in ogni modo la crescita delle nostre produzioni, consentendo soprattutto ai giovani di poter avere un accesso alla terra e al credito semplificati».
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