Legge di Bilancio 2018: più semplice ottenere il reddito di inclusione
Il disegno di legge di Bilancio 2018 rafforza il raggio d’azione del reddito di inclusione – ReI, che sostituirà il Sostegno all’inclusione attiva (SIA) e l’Assegno di disoccupazione (ASDI) nel contrasto alla povertà. Il disegno di legge amplia la platea dei potenziali beneficiari, eliminando, in particolare, il requisito della decorrenza di almeno tre mesi dal termine della fruizione della NASpI o, in mancanza di essa, dalla sopravvenienza dello status di disoccupato. Introdotto, a partire dal 2018, un credito d’imposta a favore delle fondazioni che promuovono interventi di welfare social, ossia il welfare di comunità: in cosa consiste?
Mentre la bozza del disegno di legge di Bilancio 2018 prosegue il suo iter legislativo appare ormai certa la previsione, a decorrere dal 1° gennaio 2018, di un’estensione del reddito di inclusione, che sostituirà il SIA e l’ASDI, sia in relazione all’importo dei fondi stanziati, sia per quel che riguarda i requisiti d’accesso. Attualmente, le famiglie ammesse al programma del ReI possono beneficiare, per un periodo massimo di 18 mesi, di un assegno mensile di importo che va dai 190 ai 485 euro.
Mentre la bozza del disegno di legge di Bilancio 2018 prosegue il suo iter legislativo appare ormai certa la previsione, a decorrere dal 1° gennaio 2018, di un’estensione del reddito di inclusione, che sostituirà il SIA e l’ASDI, sia in relazione all’importo dei fondi stanziati, sia per quel che riguarda i requisiti d’accesso. Attualmente, le famiglie ammesse al programma del ReI possono beneficiare, per un periodo massimo di 18 mesi, di un assegno mensile di importo che va dai 190 ai 485 euro.
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