COME USCIRE DAL VORTICE DEI COSTI FISSI AZIENDALI
In questi momenti di mercato “difficile” e di competizione esasperata spesso le aziende serramentistiche si trovano di fronte a dei costi di struttura troppo alti e a volte incappano nel “vortice dei costi fissi”. Se ti muovi in tempo e con metodo, lo puoi evitare.
Quando vengono stabiliti in azienda i prezzi di vendita, solitamente viene calcolata l’incidenza dei costi di struttura (o costi fissi), con un procedimento che più o meno funziona così:
viene calcolata l’incidenza dei costi fissi sul fatturato, questa viene aggiunta al costo industriale (acquisti materie prime e manodopera), perché il margine deve ovviamente coprire anche i costi fissi, poi viene applicato un bel ricarico (che è quello che il serramentista vuole guadagnare e che serve per gli sconti), ed ecco bello e creato il nuovo listino prezzi.
Attenzione però, perché se la tua struttura non è ottimizzata, soprattutto in tempi di vendite difficili, il mercato non è sempre disposto a pagarti questa cifra perché sostanzialmente se ne “frega” dei tuoi costi fissi e se può compra da altre parti, in quanto in un mercato in super-competizione, se sei un serramentista “Generalista” (1) il prodotto generico è diventato ormai una commodity (cioè è molto comodo trovarlo anche dalla concorrenza.. e di sicuro a prezzo più basso).
Quando c’è una contrazione dei mercati, la struttura solitamente è poco flessibile e i costi rimangono stabili. Inoltre in attesa di una ripresa l’imprenditore potrebbe voler mantenere la sua struttura, benché non completamente utilizzata, ma a questo punto l’incidenza sul fatturato aumenta. E’ qui che si innesca il Pericoloso Vortice.
Infatti, quando si va a ricalcolare di nuovo l’incidenza dei costi fissi, che sono pressoché stabili, questa volta, con un fatturato in calo, incidono di più, quindi aumenta la percentuale di incidenza. Seguendo la solita prassi, andrò ad aumentare ancora di più i prezzi. Ma il mercato è ancor meno disposto a pagarmi queste differenze e mi cala ancora il fatturato. E così via.
Morale: se continui a ribaltare l’incidenza dei tuoi costi fissi sui prezzi hai trovato la via più breve per uscire dal mercato!
Quando una società ha delle inefficienze, vale a dire ha una struttura costosa o male impiegata, o ha degli sprechi, non ha una produttività ottimale, o che non è in grado di sviluppare volumi di vendita adeguati, e che si trova ad operare in un mercato molto competitivo, trova grandi difficoltà nel far scontare al mercato la propria inefficienza.
Cosa fare allora in questi casi ?
L’imprenditore deve cercare di riorganizzare velocemente la struttura. VELOCEMENTE.
I costi maggiori delle inefficienze devono, purtroppo, essere sostenuti dall’imprenditore mentre cerca di riorganizzare velocemente la struttura, vale a dire che non possono essere ribaltati sui prezzi, altrimenti piano piano si perdono quote di mercato.
Quando vengono stabiliti in azienda i prezzi di vendita, solitamente viene calcolata l’incidenza dei costi di struttura (o costi fissi), con un procedimento che più o meno funziona così:
viene calcolata l’incidenza dei costi fissi sul fatturato, questa viene aggiunta al costo industriale (acquisti materie prime e manodopera), perché il margine deve ovviamente coprire anche i costi fissi, poi viene applicato un bel ricarico (che è quello che il serramentista vuole guadagnare e che serve per gli sconti), ed ecco bello e creato il nuovo listino prezzi.
Attenzione però, perché se la tua struttura non è ottimizzata, soprattutto in tempi di vendite difficili, il mercato non è sempre disposto a pagarti questa cifra perché sostanzialmente se ne “frega” dei tuoi costi fissi e se può compra da altre parti, in quanto in un mercato in super-competizione, se sei un serramentista “Generalista” (1) il prodotto generico è diventato ormai una commodity (cioè è molto comodo trovarlo anche dalla concorrenza.. e di sicuro a prezzo più basso).
Quando c’è una contrazione dei mercati, la struttura solitamente è poco flessibile e i costi rimangono stabili. Inoltre in attesa di una ripresa l’imprenditore potrebbe voler mantenere la sua struttura, benché non completamente utilizzata, ma a questo punto l’incidenza sul fatturato aumenta. E’ qui che si innesca il Pericoloso Vortice.
Infatti, quando si va a ricalcolare di nuovo l’incidenza dei costi fissi, che sono pressoché stabili, questa volta, con un fatturato in calo, incidono di più, quindi aumenta la percentuale di incidenza. Seguendo la solita prassi, andrò ad aumentare ancora di più i prezzi. Ma il mercato è ancor meno disposto a pagarmi queste differenze e mi cala ancora il fatturato. E così via.
Morale: se continui a ribaltare l’incidenza dei tuoi costi fissi sui prezzi hai trovato la via più breve per uscire dal mercato!
Quando una società ha delle inefficienze, vale a dire ha una struttura costosa o male impiegata, o ha degli sprechi, non ha una produttività ottimale, o che non è in grado di sviluppare volumi di vendita adeguati, e che si trova ad operare in un mercato molto competitivo, trova grandi difficoltà nel far scontare al mercato la propria inefficienza.
Cosa fare allora in questi casi ?
L’imprenditore deve cercare di riorganizzare velocemente la struttura. VELOCEMENTE.
I costi maggiori delle inefficienze devono, purtroppo, essere sostenuti dall’imprenditore mentre cerca di riorganizzare velocemente la struttura, vale a dire che non possono essere ribaltati sui prezzi, altrimenti piano piano si perdono quote di mercato.
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