Come poter usufruire del beneficio di Part Time Agevolato
Il D.M. (Lavoro) 7 aprile 2016, entrato in vigore il 2 giugno 2016, punta a promuovere un principio di "invecchiamento attivo", ovvero di uscita graduale dall'attività lavorativa. Si tratta del cosiddetto "part-time agevolato", una misura sperimentale prevista da una norma contenuta nella Legge di Stabilità 2016.
In particolare, il provvedimento mira ad incentivare il ricorso al part-time da parte dei lavoratori dipendenti del settore privato, con contratto a tempo pieno e indeterminato, con almeno venti anni di contributi, a tre anni dalla maturazione dell'età per la pensione di vecchiaia, cioè ai lavoratori che maturano il requisito anagrafico entro il 31 dicembre 2018.
Il valore aggiunto della nuova misura consiste nel poter alleggerire il carico di lavoro senza conseguenze
negative sul versante pensionistico.
Il beneficio è riconosciuto nel limite massimo di:
60 milioni di euro per l’anno 2016;
120 milioni di euro per l’anno 2017;
e 60 milioni di euro per il 2018.
Con il presente contributo s’intende specificare l’iter amministrativo da seguire per accedere al “part time agevolato”.
In particolare, il provvedimento mira ad incentivare il ricorso al part-time da parte dei lavoratori dipendenti del settore privato, con contratto a tempo pieno e indeterminato, con almeno venti anni di contributi, a tre anni dalla maturazione dell'età per la pensione di vecchiaia, cioè ai lavoratori che maturano il requisito anagrafico entro il 31 dicembre 2018.
Il valore aggiunto della nuova misura consiste nel poter alleggerire il carico di lavoro senza conseguenze
negative sul versante pensionistico.
Il beneficio è riconosciuto nel limite massimo di:
60 milioni di euro per l’anno 2016;
120 milioni di euro per l’anno 2017;
e 60 milioni di euro per il 2018.
Con il presente contributo s’intende specificare l’iter amministrativo da seguire per accedere al “part time agevolato”.
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